
Curiosità 06 Apr
25 Maggio 2022 293
Ci sono storie di scienza risalenti alla notte dei tempi, talmente intriganti che hanno dato adito alle più svariate teorie fantascientifiche ma che di fatto hanno alla base fondamenti molto solidi. Eppure ci troviamo ancora nel campo delle ipotesi e quando si parla di vita aliena è quasi sempre così, ma la storia del celebre segnale "Wow!" continua ad affascinare curiosi e scienziati da quasi 50 anni.
Per chi non lo conoscesse, è tuttora uno dei segnali radio arrivati dal cosmo e rilevati dall'uomo più intriganti mai registrati e risale all'ormai lontano 15 agosto 1977. Fu rilevato durante la notte dal radiotelescopio Big Ear della Ohio State University e, sebbene la sua durata di 1 minuto e 12 secondi risultò piuttosto breve, fu definito insolitamente potente e intenso dal suo scopritore, Jerry R. Ehman. Tale fu lo stupore che, immediatamente dopo averlo identificato, Jerry scarabocchio un "Wow!" sulla stampa del segnale, dando così il nome all'evento.
Le prime ipotesi indicarono come fonte la costellazione del Sagittario ma non c'erano certezze sull'origine precisa, tuttavia ad oggi risulta ancora il segnale alieno più promettente. Dopo la sua individuazione venne scandagliata la banda di frequenza elettromagnetica di 1420,4056 megahertz, prodotta dall'elemento idrogeno, poiché secondo Ehman "c'è una buona logica nel supporre che una civiltà intelligente all'interno della nostra galassia della Via Lattea desiderosa di attirare l'attenzione su di sé potrebbe trasmettere un forte segnale beacon a banda stretta o vicino alla frequenza della linea neutra dell'idrogeno".
Da quella volta la ricerca di segnali simili provenienti dallo stesso luogo non ha portato a risultati di sorta, ma potrebbero esserci delle novità sostanziali sulla sua origine.
Lo scienziato Alberto Caballero della Cambridge University ha pubblicato a maggio i risultati di una ricerca volta a stabilire i migliori candidati alla fonte del segnale "Wow!"e per farlo ha analizzato tutte le stelle catalogate nell'area d'origine.
Alla fine ha identificato una stella posta a cira 1.800 anni luce dal nostro pianeta, le cui caratteristiche risultano molto simili a quelle del nostro Sole. Denominato 2MASS 19281982-2640123, il corpo celeste ha temperatura, luminosità e diametro affini a quelle della nostra stella madre. La scelta di isolare solamente i corpi celesti dalle caratteristiche simili al Sole deriva dal fatto che si ipotizza che il segnale extraterrestre possa arrivare da civiltà simili alla nostra, che pertanto potrebbero essersi sviluppate in sistemi stellari dotati di caratteristiche ben precise.
La ricerca non offre ancora le risposte che cerchiamo, ma potrebbe finalmente rappresentare un punto di partenza per analisi più approfondite sull'origine del segnale. Ad oggi si ritiene principalmente che il segnale "Wow" sia di origine naturale, tuttavia trattandosi di una fonte unica che non si è ripetuta in modo simile dopo l'evento del 1977, secondo altri ricercatori ricorda molto i messaggi di prova inviati nel 1974 dall'osservatorio di Arecibo verso l'ammasso globulare M13. Il mistero del segnale "Wow" è lungi dall'essere risolto e il programma SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence) continuerà a scandagliare la nostra galassia alla ricerca di segnali di origine non naturale.
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Commenti
Considerando che a noi arriva la luce di 1800 anni fa
Tutta sta cosa e magari era solo un sole esploso
Il bello è che uno che si "informa" su tech-everyeye poi crede pure di poter dare lezioni, e magari di meritare anche un salario per questo!
Grazie delle grassissime risate che mi fai fare, vai davanti alla chiesa la domenica mattina con un cappello in mano, sicuramente qualcuno si muoverà a pietà per te, visto come sei ridotto, e ti darà il salario che meriti.
Se tu avessi il minimo sindacale di neuroni funzionanti avresti letto che
Spiego ancora per chi non avesse abbastanza materia grigia per capirlo alla prima, ma neppure alla seconda, alla terza o alla quarta (tu):
Un colore oggettivo é la luce stessa, una radiazione elettromagnetica ad una determinata lunghezza d'onda!
Ce la fai a capire cosa voglia dire "oggettivo"? Vuol dire che esiste, è reale, indipendentemente dal fatto che qualcuno lo stia guardando o no! Talmente reale che si può definire in termini matematici, si può catalogare in maniera univoca.
Le percezioni invece non sono MAI univoche, ognuno vede i colori a modo suo, magari anche in maniera differente tra l'occhio destro ed il sinistro.
Ancora più divertente poi il fatto che io descriva qualcosa nei termini della sua realtà fisica, tu in termini di percezione e poi accusi me di sfamarmi con quanto leggo sulle etichette: Secondo te invece il cibo non esiste proprio, ti basta l'odore, o l'illusione del cibo per sfamarti! Quest'ultima perla ti (s)qualifica definitivamente per quello che sei, vai a metterti in fila per l'iscrizione alla prima elementare che è meglio
Facciamo l'esempio di uno che prima ci vedeva e poi perde la vista.
Se gli dici che qualcosa è giallo, oppure se legge la spettroscopia e si accorge che un oggetto riflette di preferenza la luce gialla, allora sa che quell'oggetto è giallo, esattamente come uno che ci vede, giusto?
Oppure facciamo un altro esempio: Tu sai che la paperella con cui giochi è gialla, quando la vedi di sera con la luce fioca cambia forse colore? Allora ricapitoliamo:
1) Esistono delle caratteristiche fisiche, assolutamente indipendenti dalle percezioni: Il colore, inteso come riflettenza a determinate frequenze della luce, è una di queste.
2) Le percezioni non sono la realtà, se tu guardi un oggetto con un diverso sfondo colorato ti potrà sembrare di un colore diverso.
https://www.youtube.com/watch?v=MMJ6thfG2Vg&t=66s
3) Il nome che tu dai a qualche cosa non cambia l'essenza dell'oggetto, se ti va di chiamare "non-blu" il rosso sono solo fatti tuoi, l'oggetto sempre rosso rimane.
Qui da come stai rispondendo il dodicenne che non ha la più pallida idea di cosa stia dicendo sei proprio tu, vedi di rispondere nel merito anziché sparare ca####e
Se un oggetto riflette principalmente le frequenze del giallo allora anche un cieco può dire che è giallo, se legge i dati spettrometrici.
Questo non lo può negare nessuno, né tu né Palmer né quella rivista per dodicenni che mi hai linkato prima.
Il cieco ovviamente non sa cosa voglia dire giallo, come noi non sappiamo come definire un oggetto particolarmente brillante ad una determinata frequenza dell'ultravioletto molto attraente per le api, ma questo non ha nessuna importanza.
Un fiore non è giallo perché ti suscita delle particolari percezioni, è giallo perché riflette la luce gialla, semplice, e rimane giallo anche quando la luce è troppo fioca per consentirti di distinguere i colori
La realtà esisterà pure indipendentemente dal fatto che tu la percepisca o meno, ma i colori no, sono solo nella tua mente, fuori ci sono delle banali frequenze di radiazione elettromagnetica e solo pochissime di quelle tu le vedi e la tua mente trasforma in colori.
Quando percepisci qualcosa attraverso uno strumento (radio) la stai semplicemente trasformando in qualcos'altro che il tuo organismo possa percepire per cui quello che percepisci c'entra davvero zero con la frequenza su cui trasmette Radio 2, tu a quel punto starai ascoltando dei suoni.
Dimostra che o non hai letto o non hai capito né quello che ho scritto io né quello che ha scritto Stephen E. Palmer perché inizia proprio dicendo: "Le persone credono universalmente che [...] Il cielo sembra blu perché è blu, l’erba sembra verde perché è verde, il sangue sembra rosso perché è rosso" per proseguire spiegandoti quanto tutto ciò sia sbagliato.
Altro aiutino per capire:
https://tech.everyeye.it/notizie/perche-colori-non-esistono-natura-risposta-difficile-accettare-535662.html
Bene, ora che ti è chiaro che i colori non esistono fisicamente, anche se magari fingerai ancora di non capirlo, torno al punto originario: L'esempio dei colori è solo uno dei tanti che potevo fare, puoi pensare agli odori, al gusto, ai suoni, al dolore fisico, alla paura ecc ecc anche se basati su qualcosa di esterno a te e oggettivo, c'entrano ben poco con quel fattore oggettivo, sono interpretazioni generate dalla tua mente per permetterti di farne qualcosa che sia utile per te, animale della specie umana. Cose tipo muovertici in mezzo o togliere la mano dalla fiamma che ti sta bruciando la mano ecc.
Certo perché la sensazione di calore al pari dei colori la crea la tua mente sulla base della temperatura di qualcosa di fisico che ti è sufficientemente vicino. Se allontani la fiamma dalla mano la sua temperatura sarà pure elevata come prima ma la sensazione di calore (l'equivalente dei colori) non esisterà più per te.
Il punto è che quella che chiami quotidianamente realtà non esiste, è una tua creazione mentale utile a dare una senso a quello che percepisci attraverso i sensi. Se non la creassi nella tua mente non saresti neanche in grado di alzarti dal letto, caro essere vivente del regno animale.
Lettura consigliata: "Percezioni di realtà" di Albert Hofmann
Davvero non sai come percepire Rai Radio 2? Basta accendere la radio!
Allo stesso modo si possono "vedere" gli infrarossi e gli ultravioletti con degli appositi supporti tecnologici, così come molti hanno bisogno di altri supporti tecnologici (occhiali) per percepire oggetti in luce visibile.
Cos'è, una gara sportiva dove se adoperi degli attrezzi non vale?
In ogni caso queste cose le possiamo vedere o percepire solo perché già esistenti, altrimenti no!
I colori esistono di per sé, un fiore giallo riflette in prevalenza la luce gialla quindi È giallo!
Poi probabilmente rifletterà anche altre frequenze (i fiori sono molto spettacolari all'ultravioletto) quindi avrà anche altri "colori" che non riusciamo a percepire direttamente, ma sempre colori sono:
Se poi ho una sensibilità particolare posso distinguere tra loro delle sfumature che per altri sono un unico colore, ma questo è assolutamente ininfluente. La realtà esiste per sé, non solo nella tua mente
Non abbiamo alcun modo di percepire le frequenze di Rai Radio 2, ecco perché non c'entrano assolutamente niente con i colori che invece sono creati dalla nostra mente sulla base delle frequenze nello spettro visibile. Ma naturalmente se tu sei alieno e quindi vedi i 91,2 MHz, fammi sapere, probabilmente vedi quello ma non i colori visto che stai dimostrando di non sapere cosa siano.
Provo a fartelo spiegare da Stephen Palmer Università di Berkley, magari è più chiaro di me:
Insisti con la radio ma non capisci che l'essere umano non precepisce quelle frequenze mentre percepisce quelle dello spettro visibile, che nella sua mente, e solo lì, si trasformano in qualcosa che chiama colori. Le frequenze di Rai Radio 2 non si trasformano in un bel niente nella mente perché non le percepiamo, non vediamo nessunissima cosa equivalente ai colori.
Oh chiaramente sto dando per scontato che non sei cieco, altrimenti capirei come mai ti è così difficile capire la differenza tra una proprietà fisica e la sua rappresentazione puramente mentale. Sto parlando di colori quelli che vedi in questo momento, non sto parlando di come misuri le frequenze corrispondenti o di come le chiami.
Davvero non riesci a capire che i colori equivalgono alla sensazione di freddo (non quantificabile e completamente soggettiva) e non ai centigradi di temperatura nella stanza?
Che equivalgono alla sensazione di dolore (non quantificabile e completamente soggettivo) e non all'urto, con una forza bene precisa, contro lo spigolo del comodino?
Che equivalgono alle allucinazioni causate da LSD e non alla formula chimica dell'LSD che hai ingerito?
I colori non sono dei nomi che diamo a delle frequenze, i colori sono quelle cose che la tua mente CREA sulla base delle frequenze percepite attraverso gli occhi e solo di alcune frequenze tra l'altro. Quando le frequenze escono da un certo range i tuoi occhi ti abbandonano e non vedi alcun colore anche se... si tratta sempre di radiazioni elettromagnetiche, solo di una frequenza un po' diversa. Quel range del visibile
non è qualcosa di assoluto è semplicemente il funzionamento dell'essere umano, altri animali vedono altre frequenze e per loro quelli che non vediamo sono semplicemente altri colori.
Ma voglio fartelo spiegare da Stephen Palmer, docente dell'università di Berkley, magari è più chiaro di me:
"Le persone credono universalmente che gli oggetti sembrino colorati soltanto perché, per quanto riguarda il modo in cui ne abbiamo esperienza, sono colorati. Il cielo sembra blu perché è blu, l’erba sembra verde perché è verde, il sangue sembra rosso perché è rosso. Per quanto sorprendente ciò possa risultare, tuttavia, queste credenze sono fondamentalmente sbagliate. Né gli oggetti, né la luce, sono in alcun modo “colorati” […]: il colore è una proprietà psicologica dell’esperienza visiva che abbiamo quando guardiamo gli oggetti o la luce, non una proprietà fisica di tali oggetti o di tale luce. I colori che vediamo sono basati su proprietà fisiche degli oggetti e della luce, che fanno sì che li vediamo come colorati, ma tali proprietà fisiche sono ben diverse dai colori che noi percepiamo."
Da piccolo hai guardato la luce di una certa frequenza e ti hanno detto: "questo si chiama rosso" e tu hai associato L'INTERPRETAZIONE CHE LA TUA MENTE HA FATTO DI QUELLA FREQUENZA, al nome "rosso".
Il punto è che non hai alcun modo di verificare che l'interpretazione che la tua mente ha fatto di quella frequenza, interpretazione che si chiama appunto COLORE, sia la stessa che ha fatto la mente di qualcun altro. Per questo motivo è possibilissimo che quello che tu chiami rosso e che corrisponde a una frequenza ben precisa, nella mia testa io la veda come quella che tu invece vedi come blu. E stiamo parlando della stessa identica frequenza. Questo perché ti faccio notare che quando guardi qualcosa non vedi i numerini della frequenza in bianco e nero (che sarebbero gli stessi numeri per me e per te) ma vedi un COLORE che viene totalmente creato nella tua mente sulla base di qualla frequenza e che non c'entra nulla con i numeri.
Se non ti basta prova anche con questo:
https://tech.everyeye.it/notizie/perche-colori-non-esistono-natura-risposta-difficile-accettare-535662.html
Certo, una emissione di energia elettromagnetica in modulazione di frequenza a 91,2 MHz per convenzione la chiamiamo "Rai 2" ma allo stesso identico modo una emissione di energia elettromagnetica alla frequenza di 380 - 480 THz la chiamiamo "rosso", non c'è nessuna differenza!
Se la Rai va in sciopero la frequenza a 91,2 MHz non c'è più, di notte o in fondo al mare sulla frequenza di 400 THz non c'è energia, quindi non vedi nessuna luce rossa o non senti il giornale radio, non il viceversa!
Ma davvero pensi che se spegni la radio la Rai non trasmetta più e se chiudi gli occhi non ci sia più luce? Nemmeno all'asilo!
Se poi io la frequenza a 400 THz la chiamo "rosso", un francese la chiama "rouge", un inglese "red" ed un daltonico "grigio" non cambia assolutamente niente, la luce rossa (emissione di energia elettromagnetica a 400 THz) esiste eccome
Da Wikipedia: "il colore è la percezione visiva delle varie radiazioni elettromagnetiche comprese nel cosiddetto spettro visibile".
Vale a dire che i colori sono generati dalle radiazioni elettromagnetiche ma hanno a che fare solo ed esclusivamente con la tua percezione, con la tua mente. Fuori dalla tua mente non esistono, non hanno niente di fisico né di misurabile.
Se mi sbaglio naturalmente puoi dimostrarmi anche ora che quello che io chiamo rosso, tu non lo veda come quello che io chiamo blu e viceversa.
La scienza ti può dare un numero da assegnare a quella frequenza ma tu non hai la più pallida idea di come io veda i colori, sai solo come tu li vedi.
Conosciamo il problema del daltonismo solo perché loro non riescono a distinguere due colori che invece noi vediamo diversi, ma se vedessero rosso e blu "scambiati" non lo sapremmo mai. Ecco perché i colori (e non le frequenze delle radiazioni elettromagnetiche che li generaro nella nostra mente) non hanno niente di oggettivo, solo solo un fatto mentale.
L'esempio di Rai Radio2 non c'entra nulla perché quella è solo una convenzione, stiamo dando un nome inventato da noi ad una certa frequenza, non ha niente a che fare con percezione e mente perché non siamo in grado di vederla in alcun modo, a differenza dello spettro visibile.
E con che logica dovrei ragionare, quella asinina? La logica quella è, vantaggio = buono altrimenti = perdita di tempo, c'è poco da egocentrarsi
I colori esistono eccome, sono una misura della frequenza della radiazione elettromagnetica che noi chiamiamo "luce", come chiamiamo "radio Rai 2" l'emissione alla frequenza di 89,5 MHz in modulazione di frequenza. Esistono nella realtà, non unicamente nella tua mente: Una rosa esiste anche se non ne senti il profumo o non ne vedi il colore. Considerare reale solo quello che conosci o che puoi nominare è un concetto assolutamente puerile
ti rendi conto vero che ragioni sempre con una logica umana ???
uno dei piu grandi problemi degli esseri umani è che sono troppo egocentrici e con questo chiudo, bye ...
Certamente Andrea solo per amore di discussione su un argomento così vasto e complesso lei sa che Giordano Bruno fu messo al rogo nel 600 per avere parlato per primo di "infiniti mondi". Il povero filosofo non aveva dalla sua all'epoca nessuna dimostrazione scientifica che solo oggi l'umanità può vantare. Dico questo perché a mio modesto parere è giusto anche osare ed essere visionari come Bruno ci ha insegnato. La scienza necessita di metodo prove ecc che potrebbero richiedere tempi molto lunghi ma questo non significa lasciarsi paralizzare ma credo che scienziati filosofi debbano anche avere il diritto/dovere di immaginare scenari possibili sui quali proprio per la vastità dell'oggetto di studio (un intero universo) le speculazioni potrebbero potenzialmente restare per sempre solo ipotesi. Lei ha ragione quando ricorda che la statistica è una scienza esatta e che ci mancano i dati. Questi dati potremmo non averli mai. Ma sebbene sia una possibilità statistica ad un estremo del ventaglio quella che un intero universo ospiti abbia ospitato e ospiterà la vita su un solo pianeta proprio perché non abbiamo dati sufficienti questo come lei sa non rende automaticamente quest'ipotesi più probabile di tutte le altre. Cordiali saluti
Il dialogo è molto difficile che possa avvenire, dovrebbero essere a pochi anni luce di distanza, ma potremmo imparare moltissimo da uno scambio di informazioni interstellare. Comunque, anche un semplice "ci siamo anche noi" sarebbe una delle più importanti scoperte della storia
E chi telo dice che hanno la stessa forma mentis umana e si possa dialogare?
In realtà la russia ne ha circa 4000
Non c'entra nulla con l'argomento e ne fai un uso errato, però vedendo le altre tue risposte probabilmente non sai di cosa stai parlando
"Visto che l'universo è infinito" lol basi le tue certezze su altre certezze vedo. Peccato che le certezze siano solo tue ahah
Nessuno pensa di essere solo, anche io credo in mio che non lo siamo. Diverso è parlare di certezze e probabilità quando non sappiamo ancora nulla.
E invece era il microonde in cucina.
pagliacciate per ottenere sovvenzioni
La forza gravitazionale non è una forza apparente.
Le forze apparenti sono forze dovute all'accelerazione del sistema di riferimento non inerziale rispetto al sistema di riferimento inerziale e intervengono nella descrizione del moto dal punto di vista del solo osservatore non inerziale. Sono forze che non dipendono da una reale interazione fisica. Sono un effetto della dinamica del sistema di riferimento. Esse non rispettano il terzo principio della dinamica. Sono anche chiamate forze fittizie. E certo che sono calcolabili e fanno quadrare i conti. È esattamente quello il loro scopo.
Per quanto riguarda i modelli atomici. Si ritenevano giusti anche i modelli atomici precedenti quello in accordo con la meccanica quantistica. E si ritenevano tali perché i conti quadravano.
Io non ho detto da nessuna parte che non sia possibile stabilire che un'affermazione è falsa. Io ho detto un'altra cosa. Cosa che non puoi capire perché non hai la formazione per capirla.
Bene, detto questo non hai idea di come si generi né di come funzioni. Inoltre se consideri che tutto ciò che chiami quotidianamente realtà e che per te ha un senso non esiste, ma è solo una costruzione della tua mente, capisci che c'è ampio margine per descrivere cosa è reale e cosa no.
Esempio banale: i colori non esistono, ma li consideriamo reali.
Infatti io non credo neanche alla spiegazione di Gabriella, credo solo a quello che ha vissuto e dato che non la conosco non ricorrerei a facili spiegazioni. Può essere ad esempio un fenomeno mentale di cui sappiamo ancora zero, come esistono stati mentali che magari non sperimenterai mai in vita tua ma che esistono ed altri sono stati in gradi di sperimentare e non sono meno reali di qualsiasi tuo pensiero o del tuo stato mentale di quando sei sveglio o di quando dormi.
Infatti siamo completamente d'accordo, intendevo dire che per imparare a pilotare quei veicoli potrebbero volerci ancora 1000 anni e nel frattempo inventare teorie per spiegarle così come fingere che non esistano chiamandole "suggestioni" è sbagliato quasi allo stesso livello.
La mente esiste come esiste il software, non è un'entità a sé stante ma una manifestazione dell'hardware programmato in un determinato modo
Le forze apparenti non sono apparenti proprio per niente, sono reali e perfettamente calcolabili e misurabili, ad esempio la differenza di forza gravitazionale che c'è tra l'equatore ed i poli. Quanto al discorso degli orbitali atomici è perfettamente possibile costruire una equazione sbagliata che dà alcuni risultati giusti, specie se "aggiusti" i dati di input, per questo è indispensabile la verifica sperimentale. Nello specifico gli orbitali atomici ormai si possono "fotografare" quindi quale sia la teoria giusta ormai è noto. Che non tutto sia conosciuto adesso è vero, ma che la conseguenza debba essere che non si possa definire qualcosa come falso assolutamente no, il vero ed il falso esistono eccome
Questa mi sembra proprio enorme. I fenomeni fisici che descrive la scienza sono ben reali, il fatto che non riusciamo ancora a spiegare tutto completamente non vuol dire certo che non esistano. Un guidatore poco esperto riesce benissimo a capire, ed a guidare, un veicolo a bassa velocità, non ci riuscirebbe in una gara di formula 1 perché entrano in gioco altre forze ed altre variabili che lui non conosce. Questo non vuol certo dire che debba per forza credere anche ai dischi volanti o al teletrasporto, semplicemente la sua competenza è limitata ad un certo gruppo di veicoli fino ad una certa velocità ma rimane perfettamente valida
Se ti dico che sono un viaggiatore intergalattico appena giunto dalle porte di Tannhoiser è "abbastanza probabile da essere quasi certo" che io stia raccontando una balla o no? E perché quello che dico io dovrebbe essere meno credibile di quello che dice Gabriella? Qual è il tuo discrimine, la suggestione che ti suscita una certa storia piuttosto che un'altra?
Vero, ma il fatto che sia più probabile non vuol dire che sia abbastanza probabile da essere quasi certa.
Comunque in questo caso specifico mi limiterei a credere poco alla teoria di Gabriella, senza avanzare altre ipotesi, anche perché non la conosco e non conosco i dettagli di quello che è successo.
Poi ognuno chiaramente faccia come preferisce, un metodo per accertare la verità non esiste.
Dimentichi il buon vecchio rasoio di Occam. È più probabile che una entità aliena si sia manifestata a Gabriella per trasmetterle per chissà quale motivo un messaggio incomprensibile in una lingua che nessuno sulla Terra capirà mai o che se lo sia semplicemente sognato? Vedi te...
Si certo, ci vuole un pò di buon senso, dico solo che qui abbiamo un fatto soggettivo che si può solo raccontare, per cui forse è meglio se né noi né lei formuliamo spiegazioni tipo "suggestioni" o "alieni".
Ne sappiamo ben poco della mente e delle sue interazioni con la realtà per cui io in presenza di alcuni fatti che ho conosciuto piuttosto da vicino e non spiegabili con le conoscenze scientifiche attuali, dico semplicemente: "non lo so". E ci vuole poco per non saperlo quando si tratta della mente, visto a che punto è la scienza in questo ambito.
Più che importante, senza la filosofia la scienza non esisterebbe. E altro piccolo dettaglio, il mondo non è fatto solo di realtà fisiche calcolabili e verificabili, magari lo sarà tra 1000 anni, chissà, ma oggi proprio no.
Per cui sminuire qualcosa dicendo "suggestioni" in quanto non verificabile non ha senso tanto quanto inventare altre teorie tipo D10 o messaggi alieni.
Hai mai sentito parlare delle forze apparenti? Sai cosa sono? Sei consapevole di come funzionano? Sono forze che si manifestano per un osservatore solidale con un sistema non inerziale ma non si manifestano per un osservatore solidale con un sistema inerziale. Questo perché non derivano da interazioni fisiche. Servono proprio a far quadrare i conti. Detto in modo barbaro.
Come dicevo hai una formazione "calcolosa". Ma affermazioni del tipo "Questa legge vale ovunque, per qualunque civilità, con qualsiasi matematica" non è una affermazione da formazione "calcolosa" ma da formazione "epistemologica".
Altro esempio: i modelli atomici. Negli ultimi 122 anni abbiamo avuto un susseguirsi di modelli atomici diversi, realizzati ricorrendo a matematiche diverse. E qui non c'è il saldo dimensionale come nella meccanica da classica a quantistica o relativistica. Qui la dimensione sempre quella è. Eppure: diversi modelli, diverse matematiche, diverse leggi. Eppure non è che qualche modello non abbia funzionato. Non abbiamo dovuto aspettare il modello atomico quantistico per usare gli atomi nelle applicazioni tecniche, dove i conti tornano.
Certo che la realtà si basa sulle realtà fisiche. Ma tu confondi la realtà fisica con la misura con il modello matematico della realtà fisica.
Certo, ma ci vorrebbe il buon senso per capire a cosa non puoi applicare quei modelli. Non è che se non puoi misurare, calcolare e verificare qualcosa quella non esiste. Altrimenti potresti tranquillamente affermare che la mente non esiste, esiste solo il cervello e i suoi processi, che sono cose ben diverse e anche di quelli sappiamo poco.
Con questo "ragionamento" dovremmo credere a qualunque scombinato che dice di aver visto un asino che vola, te ne rendi conto? Non puoi mica dire che gli asini volanti non esistono, sei solo ignorante in merito! Io ho dato una possibile spiegazione di quello che può aver portato Gabriella a "vedere" un fenomeno soprannaturale (secondo lei) ovviamente non posso dimostrare che sia la spiegazione giusta ma "ad occhio" mi sembra molto più verosimile, i sogni e le allucinazioni esistono
Attenzione però a non passare all'estremo opposto: non è che adesso la Terra è piatta e se io mi immagino una supermodella di Victoria Secrets questa di materializza davanti a me grazie alla mente quantica!
Quelle che noi chiamiamo leggi fisiche sono in realtà modelli matematici delle leggi fisiche.
Altro esempio: i modelli atomici.
Quindi piano con le affermazioni assolute e perentorie.
Sono d'accordo che quando si entra nel campo della meccanica quantistica le cose cambino, ma se rimaniamo nel nostro dominio i calcoli tornano, e possono essere verificati. Anche nella meccanica di Newton le cose funzionano come sempre finché non ci si avvicina alla velocità della luce, dopo intervengono le equazioni di Einstein a correggerle. La filosofia sarà anche importante, ma il mondo si basa sulle realtà fisiche, calcolabili e verificabili
Bene, un applauso per aver tirato in ballo il principio di realtà.
È pieno e strapieno di gente che pensa che realtà e modelli siano la stessa cosa, per poi allegramente ignorare ciò che sconfina 2 cm oltre i modelli attualmente conosciuti.
Non puoi verificare qualcosa matematicamente al di fuori di un modello matematico.
Non ha senso una posizione del genere per il semplice fatto che per verificare qualcosa matematicamente devi usare delle regole matematiche le quali sono relative al modello. Esempio: nella meccanica classica (quella newtoniana) si ricorre alla geometria euclidea, nella meccanica relativistica bisogna fare ricorso alla geometria tensoriale con le varietà lorentziane.
La teoria della relatività è propriamente una teoria geometrica della gravitazione. L'abbinamento uno a uno tra oggetti matematici e entità fisiche si esegue in base al principio di realismo. Principio di realismo che può essere messo in dubbio nel campo della meccanica quantistica: se lo si mette in dubbio non c'è più l'abbinamento uno a uno di cui sopra e il modello matematico ha una funzione unicamente di calcolo. Questo fatto se equivocato da luogo alle interpretazioni folli della meccanica quantistica, quelle in cui la realtà si crea nel momento in cui la pensi!
Io non dico che non conosciate la fisica o la matematica ma ne conoscete l'aspetto "calcoloso" (se mi passi l'espressione) e ne ignorate l'aspetto fondazionale-epistemologico, che è il versante sul quale si gioca la discussione che state portando avanti.
Scusa ma il fatto che tu non sappia delle cose non vuole dire che non esistano, vuol dire solo che sei ignorante in merito.
Sai tante altre cose, limitati a parlare di quelle.
Non sto parlando di modelli matematici, quelli per forza sono approssimati, ma di cose matematicamente verificabili, ad esempio la curvatura dello spazio-tempo causata dalla gravità. Cose del genere possono essere calcolate e sperimentalmente verificate con altissima precisione, quindi si possono ritenere vere a tutti gli effetti. O no?
Sì ma nemmeno loro sanno di cosa stanno parlando.
Popper si sta rivoltando nella tomba.