
23 Novembre 2021
Ogni giorno informazioni personali viaggiano in rete a ritmi forsennati: a veicolarli è il Real Time Bidding, una tecnica di gestione della pubblicità online con un giro d'affari di 117 miliardi di dollari che opera dietro le quinte di siti web e app.
A fare luce sul fenomeno è il rapporto pubblicato dall'ICCL (Irish Council for Civil Liberties) che si apre presentano un biglietto da visita dell'RTB non certo rassicurante:
tiene traccia di tutto ciò che stai guardando, non importa quanto privato o sensibile, e registra dove vai. Ogni giorno trasmette continuamente questi dati su di te a una miriade di aziende, consentendo loro di profilarti.
Il giudizio sintetico è ancora più netto: l'RTB viene definito come la più grande violazione dei dati mai compiuta.
Dal rapporto dell'ICCL emerge che il sistema RTB negli Stati Uniti ed in Europa tiene traccia e condivide quello che gli utenti vedono online e la loro posizione geografica 178.000 miliardi di volte all'anno. In media un cittadino statunitense vede esposti in rete i sopraccitati dati personali 747 volte al giorno, un cittadino europeo 376 volte al giorno. Altri dati degni di nota emersi dallo studio:
Non manca un riferimento al nostro Paese in cui, secondo i calcoli dell'ICCC, tramite il sistema RTB vengono effettuate mediamente, ogni giorno, dai 17 ai 26 miliardi di trasmissioni di dati personali dei cittadini italiani.
Aver citato Google non è causale: il sistema RTB è nato nel 2007 quando Google, Yahoo e Microsoft acquistarono le tre principali piattaforme ad exchange dell'epoca (DoubleClick, RightMedia e AdECN). Ci fu quindi l'esigenza di creare un sistema più efficiente per migliorare il flusso di lavoro delle varie agenzie pubblicitarie. Ora è l'intero settore a finire sotto la lente d'osservazione dell'ICCC, che da un lato sensibilizza l'opinione pubblica sulla gestione dei dati per fini pubblicitari e dall'altro porta avanti battaglie giudiziarie per contrastare l'RTB. Lo studio può essere approfondito aprendo il documento in FONTE.
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Commenti
Da quello che ho capito non sono dello stesso gruppo.
Se hanno così tanto da fare allora non passerebbero troppo tempo su internet e social da avere molti dati tracciati.
Correggi:
https://www.privacyguides.org/
Il bitcoin a questi fa il solletico...
L'Irish Council for Civil Liberties!
Oddio.