
08 Febbraio 2022
Twitter è da sempre una piattaforma molto controversa; da un lato è considerata da molti come il miglior social ad oggi in circolazione, ma dall'altro è anche una di quelle in cui fenomeni come bullismo e violenza possono dilagare con una rapidità incredibile, attraverso l'uso di contenuti virali che tendono ad ingigantire la propria portata in tempi brevissimi.
Per anni si è discusso della tossicità di Twitter e di parte dei suoi utenti, i quali hanno spesso causato la dipartita dal social di altre persone finite al centro di attacchi più o meno organizzati. Ciò ha causato grossi problemi per il social, in particolare quando in mezzo al fuoco incrociato di troll e hater ci finisce un personaggio in vista, il quale ha una risonanza mediatica maggiore nel momento in cui racconta la sua esperienza negativa sulla piattaforma.
Per contrastare questo fenomeno, Twitter ha sviluppato da tempo una contromisura in grado di darle maggior libertà e rapidità di intervento in questi casi, chiamata Project Guardian. L'esistenza stessa di Project Guardian - non con questo nome - era già stata ipotizzata da tempo, ma è solo con l'ultimo report di Bloomberg che la società ha confermato che il tool esiste veramente, aggiungendo anche qualche precisazione molto importante sul suo funzionamento.
Precisazioni che sono assolutamente dovute da parte di Twitter, dal momento che l'azienda ha sempre sostenuto che tutti gli utenti sulla sua piattaforma vengono trattati allo stesso modo, siano essi un tizio qualunque o il Presidente degli Stati Uniti. Sappiamo bene che ciò non corrisponde sempre al vero, ma è anche innegabile che account di un certo livello abbiano un peso maggiore di altri a causa della loro capacità di polarizzare il dibattito online tramite la propria influenza.
Con Project Guardian, invece, Twitter ha realizzato una lista di sorvegliati speciali che include migliaia di account considerati a rischio. Tra questi si trovano celebrità, atleti, giornalisti e persino persone comuni, dal momento che per poter essere protetti da Guardian non è necessario essere famosi. O meglio, esserlo in qualsiasi momento. Lo scopo di Project Guardian, infatti, è quello di tutelare le persone che - per un motivo o per un altro - sono maggiormente esposte e in tendenza su Twitter, al fine di intervenire con tempestività non appena viene segnalato un abuso.
Gli utenti vengono aggiunti e rimossi dalla lista di Project Guardian in base all'evolversi del dialogo su Twitter: se una persona qualsiasi diventa la persona del giorno in seguito a qualche menzione, fatto di cronaca o così via, il team del social valuta la sua aggiunta temporanea alla lista, in modo da proteggerla in maniera efficace. Certo, alcuni nomi non vengono mai rimossi dal programma in quanto tendono ad essere la persona del giorno tutti i giorni, mentre altri smettono di essere tutelati da questo sistema una volta che si calmano le acque e smettono di stare al centro dell'attenzione mediatica.
Project Guardian permette alla task force di Twitter di agire con maggiore priorità ed efficacia ogni volta che viene segnalata la violazione delle regole del social su contenuti che coinvolgono un utente incluso nella lista, in modo da poter evitare che quella persona venga esposta ulteriormente ad attacchi o minacce. Project Guardian non è l'unico strumento utilizzato per dare maggiore priorità ad un intervento, ma è senza dubbio quello di maggior peso. Gli altri segnali che Twitter tende ad analizzare sono il numero di follower, le interazioni con un tweet e così via.
Come riportato da Bloomberg, lo scopo di Guardian non è solo quello di proteggere gli utenti, ma rappresenta anche un sistema di protezione per l'azienda stessa. Agendo in maniera efficace e preventiva - specialmente in casi che riguardano persone di particolare importanza per il social -, si evita anche di dover fare i conti con l'eventuale cattiva pubblicità per la piattaforma e di dover gestire situazioni sconvenienti.
L'esistenza di un programma del genere conferma comunque che il problema della tossicità di Twitter non è ancora stato eradicato, nonostante il social stia mettendo in atto delle contromisure particolarmente efficaci. Twitter ha dichiarato di essere in grado di rimuovere e bloccare il 65% dei contenuti potenzialmente offensivi ancor prima che vengano segnalati, grazie al lavoro congiunto degli algoritmi e dei moderatori umani, fondamentali per giungere a valutazioni corrette.
Questi sono giorni importanti per Twitter; la società ha recentemente cambiato il suo CEO e ha messo in campo un'altra contromisura in grado di aumentare la tutela del singolo, arrivando a vietare la condivisione di foto e video privati senza il consenso di chi è ripreso. La scelta di svelare Project Guardian a Bloomberg è chiaramente una mossa che va nella stessa direzione, ovvero mostrarsi vigili e attenti agli occhi dei propri utenti.
Commenti
#sonobruttomanondirmelo
Puntata Arkangel di Black Mirror, funzionerà benissimo questa cosa :)