Pare che un gruppo di artisti del ransomware abbia deciso di chiudere bottega: si chiama Ragnarok, e non si sa perché l'abbia fatto. Forse il gruppo si è sciolto, forse si è ritratto nell'ombra per nascondere le proprie tracce e depistare l'attenzione dei media.

Fatto sta che il sito di leak del gruppo è stato ripulito e cancellato di recente, come ha osservato Bleeping Computer; al suo posto c'è un solo link alla chiave maestra per decriptare tutti i computer infettati con il malware. Il funzionamento della password è stato confermato da ricercatori white hat indipendenti.

Generalmente questi gruppi hacker hanno vita breve - comprensibilmente, vista la loro natura illegale. Ragnarok era comparso sulle scene (o meglio: era stato osservato per la prima volta) all'inizio del 2020, con un attacco ai server di Citrix, produttore di componenti di rete di grado enterprise. Nella sua breve carriera il gruppo ha dichiarato, attraverso il proprio sito web, di aver colpito una decina abbondante di bersagli ad alto profilo, e ha minacciato di pubblicare i dati sottratti qualora non venisse pagato il riscatto.

Non è il primo collettivo hacker ad annunciare l'uscita di scena quest'anno: poche settimane fa aveva fatto una mossa molto simile Darkside, il gruppo responsabile dell'attacco alla Colonial Pipeline, uno dei più importanti gasdotti statunitensi. A quell'epoca, Darkside aveva anche pubblicato delle scuse, spiegando che il suo intento non era causare complicazioni di natura politica o sociale e che puntava solo al denaro.