
08 Giugno 2022
Tre italiani su cinque non conoscono i pericoli nascosti della pirateria, né il suo collegamento con le organizzazioni criminali. Sono le evidenze che emergono da uno studio commissionato da Fact, organizzazione britannica attiva nella protezione della proprietà intellettuale, e condotto da Opinium tra il 4 e il 5 gennaio 2021 su un campione di 1000 consumatori in Italia.
La ricerca ha evidenziato che nel periodo natalizio, complici le restrizioni imposte dall'emergenza Covid-19, l'uso della tecnologia ha subìto un'ulteriore accelerazione e in molti hanno acquistato o ricevuto in regalo dispositivi per vedere film, sport e programmi TV.
Tra i consumatori esaminati, l'86% si dichiarava consapevole dell'illegalità della pirateria, ma la maggior parte (il 60%) era all'oscuro dei principali rischi associati al fenomeno. Sempre il 60% degli intervistati si è ammesso inizialmente tentato dalla fruizione gratuita, attraverso i propri dispositivi tecnologici, di contenuti premium come sport e film, cedendo alle avances dei siti illeciti; una volta appresi i rischi legati al fenomeno - tra cui furti d'identità, malware, virus, frode e contatti con le organizzazione criminali - la maggior parte dei fruitori ha ammesso di aver cambiato la propria percezione riguardo al tema e il 40% di loro si è dichiarato intenzionato a sconsigliare ai propri conoscenti l'utilizzo delle piattaforme illegali. Il problema rimane, ancora una volta, una scarsa conoscenza del fenomeno e dei gravi rischi ad esso collegati.
Sebbene sia positivo che molte persone sappiano che la pirateria è illegale, sembra esserci scarsa conoscenza dei rischi cui vanno incontro gli utenti di certi servizi", ha commentato il CEO di Fact, Kieron Sharp. "Di conseguenza, in molti si espongono inconsapevolmente ai pericoli legati a questo fenomeno. Eppure, il furto di identità, le frodi, i malware e virus per i dispositivi sono dei rischi molto concreti. Invito chiunque stia prendendo in considerazione la fruizione di contenuti piratati di pensarci due volte e di chiedersi se valga davvero la pena correre il rischio di dare a organizzazioni criminali l’accesso ai propri dispositivi e conti correnti”.
La piaga della pirateria da tempo affligge le Forze dell'Ordine e realtà come Sky, Netflix, Dazn e Disney+. Risale allo scorso novembre la maxi operazione della Guardia di Finanza nota come "The Perfect Storm" che ha portato alla chiusura immediata di oltre 700 siti web e 300 piattaforme IPTV pirata e all'arresto di un componente della banda, oltre al sequestro di 10,6 milioni di euro ai 23 indagati, ai 30 decreti di perquisizione nelle centrali di ritrasmissione del segnale pirata in Italia e all'estero. Dopo il blitz, sono state effettuate 100 perquisizioni domiciliari e locali nei confronti dei principali re-seller italiani e sono stati sequestrati 334 account PayPal finalizzati alla raccolta dei profitti illeciti. Operazioni analoghe sono state portate avanti in parallelo anche in altri Paesi europei.
Commenti
$39 per un anno di iptv con 19000 canali, inclusi quelli italiani. Pagati con debito card americana.
A parte questo il cinema cinema è morto... Il mercato si è spostato verso le setie
Hai colto il punto, gli abbonamenti differenziati a canali forse sarebbero la soluzione oltre un aumento dei costi per spotify. Considerando poi sul lato film la differenza di costi di produzione forse una piattaforma stile spotify sarebbe troppo onerosa per l'utente. Magari degli incentivi culturali da parte delle istituzioni potrebbe essere un'idea per "spalmare" i costi.
La sostenibilità di Spotify è proporzionale a quanto devono pagare di diritti ad artisti e case discografiche, ed ovviamente al numero di abbonati. Se i secondi non aumentano difficilmente Spotify rimarrà a galla...
Più sostenibile sarebbe forse pagare un abbonamento mensile per ogni casa discografica (o gruppo di case discografiche), tuttavia ciò comporterebbe un aumento del costo per gli utenti, ed una frammentazione in decine e decine di app differenti.
Purtroppo è vero, anche se praticamente pago quasi a vuoto ormai, difatti penso ci sia da fare una netta rivoluzione del settore. Personalmente ho quasi perso il piacere pure delle serie TV senza quel "brivido" dell'attesa sul nuovo episodio, e con il rilasciare contenuti a manetta ne risente anche la qualità in generale.
Basta dire che Netflix ha Succiso la pirateria ma anche il cinema...
Parlavo della fattibilità non di alternative
Anche in quel caso certo, i lettori divx secondo te non hanno aumentato la piraeria? Oppure, ai tempi di tele+ i decoder Humax non erano correlati? Non dico che siano ad uso esclusivo, ma le vendite sono spinte anche dalla pirateria, come per i giochi utili alle softmod x console che aumentano le vendite in relazione alle falle scoperte da sfruttare.
Va beh.. con i DVD non esisteva la pirateria?
E le videocassette?
L'alternativa è la pirateria perpetua...e comunque gli artisti per campare in genere fanno tour e vendono merchandising, già da molto tempo prima che esistesse Spotify
Che poi devono pagare 200$ per riavere i propri dati
Illuminaci.
Ok, devo aver fatto l'esempio sbagliato! XD
Cioè?
Ma ci sei o ci fai? IN ITALIA nazione dello studio, c'è e come una correlazione tra l'acquisto di questi prodotti e la fruizione illegale di contenuti a pagamento. Questo tuo ragionamento spicciolo a cosa dovrebbe portare? Non ho detto che si comprano solo per questo e che tutti gli acquirenti ne facciano tale uso, ma che una correlazione c'è. Questa tua voglia di criticare senza basi e il confronto con il mondo anglosassone (dove sono cresciuto) è ben più italico, di quelli che si sentono chissà chi perché "fanno parte" di una popolazione migliore. Invece si chiama Bias Cognitivo e analfabetismo funzionale, perché hai arrogantemente travisato il mio commento senza compenderne il vero significato. Io pago ogni singolo servizio e non ho in nessun punto giustificato la pirateria o puntato il dito, ti ho solo fatto notare che un legame vista la possibilità di usufruire di questi dispositivi, che (ripeto) sono consigliati da chi offre questi servizi illegali.
Eccone uno.
Scusa ma quello che si mette a creare un virus che non passa l'antivirus preinstallato in ogni PC del mondo.... Che fallito sarebbe
questo tuo ragionamento è tipicamente italico, il regno dei piu furbi in cui vince chi frega l'altro, se fai questo discorso nel mondo anglosassone ti guardano come un pazzo!
nella mia cerchia di amicizia nessuno utilizza quei mezzi, se si possono permettere la paytv , netflix, prime ecc lo fanno, se non possono amen, non sei obbligato ad avere/vedere tutto.
io stesso ho sky e prime e attivo netflix quando mi interessa, mai pagherei per avere lo stesso servizio piratato da chissa chi.
Aspetta, traduco:
Le organizzazioni criminali = Le persone oneste come noi e libere mentalmente che mettono a disposizione attraverso i loro server del materiale rippato da dvd/bluray per metterlo a disposizione di altri che non possono permetterselo o che non pagherebbero per averlo, e portando un incremento di popolarità per la diffusione del film stesso.
Furti d'identità = Sito che simula altro sito di condivisione film in streaming ma al posto di restituire la visione del film fa comparire un pop-up con una finestra nella quale cerca di carpire l'identità dell'utente finale attraverso una registrazione fittizia per scopi fraudolenti. Basta sapere che non vanno inseriti dati personali sui siti di streaming reali. Allora aboliamo le mail perchè esiste il phishing.
Virus = File .exe che si scaricano da soli quando si apre lo spot pubblicitario di un virus. Basta un qualsiasi antivirus ad evitare qualsiasi problema. Oltre al fatto che basta sapere che il pop-up pubblicitario va chiuso e poi è la stessa trafila per tutte le altre migliaia di film presenti sul sito.
...IO il cetriolo lo darei molto volentieri a quella che mi sta nell'appartamento sotto...XD
No, ma direi che sono i dispositivi più adatti alla fruizione di questo tipo di contenuti, possiamo fare tutta la retorica del mondo, ma non vederci un legame (non esclusivo ovviamente) è non volerlo vedere. Se poi ci metti che nell'ambiente specifico sono i dispositivi consigliati...
quindi? siccome tu hai visto cosi allora lo fanno tutti?
Tipo spotify che è in perdita da anni e che fa fare la fame a 99 artisti su 100 ?
Su metà delle firestick/box Android che ho visto c'è installato IptvExtreme...
Io lo uso solo con Windows defender
O di quelli che vivono nella preistoria con la visione di windows e pensano che sia ancora millennium. Gli stessi che magari usano browser senza blocker e clickano su pagine pubblicitarie aperte dopo click su link principali. Sai, da un utente google anche su pc, mi aspetto di tutto
Beh, una volta si affermava che l'onanismo provocasse la perdita della vista, inventare pericoli è un ottimo strumento di controllo delle masse.
Cosa vuoi, gli editori non hanno la raffinatezza dei medici nell'inventare pericoli terrificanti.
Certo, dillo alla lega calcio o al management di F1, coi soldi delle aste ci campano quindi offrono vari pacchetti e li vendono a chi paga di più, se tu vuoi inventare un servizio e hai i soldi per comprare tutti i pacchetti che vendono puoi inventarlo tu questo servizio
mi sfugge il legame con la pirateria...quali sono questi dispositivi per vedere film, sport e programmi tv...
Sono quei saputelli che usano Windows senza antivirus
Io direi più evitare le esclusive per gli eventi ed i programmi non di produzione, quindi F1, calcio, MotoGP ed in genere tutti gli sport non mi puoi mettere esclusiva Sky per alcune partite, DAZN altre, F1 solo Sky, dove mi devo prendere tutto il pacchetto sport (anche su NowTV) a caro prezzo per un paio di gare al mese, e pagare anche il calcio che magari non vedo.
Diritti su più piattaforme, con offerte libere, se voglio Sky prendo Sky, se Pippo mi offre tutte le gare di F1 a 79€ per dire le prendo da lui, visto che del calcio di NowTV non mi interessa nulla
Va be ma alla fine nella super iper maxi retata sono stati presi “solo” i boss e chi rendeva possibile l’utilizzo delle vpm non gli utenti finali.
"Forse per l'utente finale la multa..." Seeee... e gli asini volano...
<draft> il problema va affrontato alla radice e non a valle e pertanto a monte di quel crimine conclamato.
la produzione di prodotto audiovisivo e' di per se' un " crimine " [ come lo e' anche la produzione di sostanze stupefacenti e che provoca ancora assuefazione ] e quel tal prodotto audiovisivo deve pertanto essere distribuito da enti [ anche privati ] e tuttavia abilitati / certificati alla somministrazione.
l'importazone illegale [ contrabbando ] e distribuzione o spaccio illegale devono pertanto essere considerati reati gravi ed insieme a quell abuso non conforme alla norma che ne descrive l'uso personale. </draft>
La carta da pirati.
A me non piace nessun tipo di cetriolo, per dire. Freudianamente avrei fatto un altro esempio.
XD
Il 14% non è consapevole che la pirateria è illegale... oooooook. E comunque come in tutte le cose ci vuole sapersi districare. Non difendo la prateria, ma se uno sa usare un torrent e usa i siti classici e famosi il rischio non c'è
I rischi della pirateria? Forse per l'utente finale la multa che credo sia comunque più bassa che pagare Sky Netflix Dazn Disney+ per 30 anni
ma invece di lamentarsi della pirateria fare una piattaforma unica e trovare il modo di distribuire i guadagni in base alla visione dei contenuti?
Se vietassero i cetrioli, anche i cetrioli alimenterebbero il crimine organizzato.
Oddio, con i film che passano potresti diventare ben altro!
(Ironico)
:D
Andando più all'estremo, anche chi fa uso di coca non sta certo lì a pensare che il suo pusher sia la manovalanza del narcotraffico mondiale
E come non citare il fatto inconfutabile che se guardi un film in streaming puoi diventare un terrorista pedofilo.
...
TNT si rivolta nella tomba del web
Non che servisse uno studio per saperlo
La casa nella pirateria
ed hanno tenuto fuori alopecia, amento della sudorazione, pelle a buccia d’arancia e fame chimica.
3 su 5? avrei detto almeno 4
L'acqua calda!