Ingenuity sfida l'inverno, Perseverance scova tesori | Aggiornamenti da Marte

18 Giugno 2022 21

Per noi che seguiamo con passione le novità diramate dalla NASA e guardiamo con emozione le più recenti foto provenienti da Marte sembra quasi che il tempo scorra silenzioso, che tutto avvenga in modo statico, come se stessimo dando uno sguardo estemporaneo a delle cartoline provenienti da un pianeta morto. Invece la realtà è molto diversa e, sebbene sia noto a tutti che Marte sia sostanzialmente un deserto senza vita (per quel che ne sappiamo), vento, intemperie, tempeste di sabbia e sbalzi termici pazzeschi sono all'ordine del giorno. Non solo, ci sono anche delle marcate differenze stagionali, molto diverse da quelle terrestri ma particolarmente in grado di inficiare sul funzionamento dei mezzi che l'uomo ha inviato sulla sua superficie, e in certi casi, di metterli del tutto fuori gioco.

Andiamo quindi a scoprire come sta evolvendo l'avventura dei due più recenti mezzi NASA attualmente impegnati nel cratere Jezero, in quella che è senza dubbio la missione marziana più interessante dell'ultimo decennio, Mars 2020. Ma prima di procedere con le più recenti novità, vi riproponiamo a seguire il precedente speciale della serie "Aggiornamenti da Marte" e l'immancabile mappatura in tempo reale che ci indica le posizioni dei due mezzi.

PERSEVERANCE, PAESAGGI E RITROVAMENTI INASPETTATI

Per il rover di punta della NASA l'inverno marziano è un problema minore, tuttavia come vi abbiamo raccontato nel nostro speciale dedicato ai diavoli di sabbia, anche Perseverance ha subito un piccolo danno: a quanto pare la polvere che si è sollevata in questi giorni è risultata anomala anche per le previsioni operate dal team di controllo, tanto da aver danneggiato (si spera solamente ostruito parzialmente) due sensori di rilevazione del vento della stazione meteorologica MEDA. Soluzioni al problema sono attualmente in studio alla NASA e forse una revisione software potrebbe risolvere parzialmente la questione.

Ma non approfondiremo questo aspetto per il momento, concentrandoci invece sui ritravamenti di Perseverance degli ultimi giorni e cominciando da un incontro inaspettato. Pochi giorni fa la NASA ha condiviso una curiosa foto (la potete vedere poco sopra) che immortala un pezzo di pellicola lucida tra le rocce. Non si tratta ovviamente di qualcosa di origine marziana, infatti, è un pezzo della coperta termica dello stadio di discesa che ha permesso a Perseverance di atterrare su Marte lo scorso anno. L'aspetto interessante della questione è che il resto dello stadio è stato identificato diverso tempo fa a circa 2 chilometri di distanza da quest'area, dunque le ipotesi più quotate al momento sono due: vista la sua leggerezza il componente potrebbe essere atterrato direttamente qui restando incastrato tra le rocce, oppure potrebbe essere stato il vento marziano a trasportarlo successivamente fino a quest'area. Considerando la bassa consistenza del componente e le condizioni meteo del pianeta rosso entrambe le opzioni sono plausibili. Ecco un dettaglio fotografico della coperta termca.


Successivamente Perseverance si è mosso ancora raggiungendo un'area geologicamente molto interessante, infatti, al Sol 464 (ultimo aggiornamento condiviso nella mappa), possiamo vederlo ancora al suo interno. La zona è stata soprannominata Bacon Strip, decisamente un nome curioso, e questo per le incredibili somiglianze con una striscia di pancetta se vista dall'alto.

Ora che Perseverance ha potuto visionarla da vicino, l'area ha ricevuto una nomenclatura ufficiale decisamente più idonea, ossia Hogwallow Flats, un chiaro omaggio allo Shenandoah National Park, in Virginia. Ecco un estratto dalla mappa che mostra la sua vista aerea e una successiva immagine realizzata da Perseverance dal suo punto di vista.


Ma le cose più entusiasmanti che Perseverance ha condiviso successivamente sono le foto del paesaggio circostante, che si presenta come una sorta di paradiso per i geologi e che evidenzia la presenza di molteplici luoghi da studiare, oltre a potenziali bersagli per la raccolta di campioni.

Qui l'erosione e il passare del tempo hanno permesso la formazione spontanea di vere e proprie opere d'arte, che per certi versi ricordano alcune formazioni rocciose presenti anche sul nostro pianeta. Vi lasciamo ad una splendida gallery dove potrete visionare alcune tra le tante foto condivise dalla NASA, godetevi lo spettacolo.

INGENUITY, OGNI GIORNO POTREBBE ESSERE L'ULTIMO

Sebbene il titolo del paragrafo possa sembrare decisamente apocalittico la realtà è più cruda di quel che si possa pensare, ma per fortuna ci sono anche notizie confortanti. Procediamo per gradi e cerchiamo di capire che sta succedendo al piccolo elicottero marziano.

Con l'arrivo dell'inverno nel cratere Jezero, le condizioni climatiche sono diventate sempre più difficili per Ingenuity, che ricordiamo, è stato progettato per una breve campagna di test di volo da portare a termine durante la primavera marziana, ossia in una stagione molto più calda e tranquilla dal punto di vista meteorologico. L'aumento della quantità di polvere nell'atmosfera, combinato con temperature diurne più basse e le giornate più brevi, hanno avuto un impatto negativo sul bilancio energetico di Ingenuity al punto che ormai non è più in grado di mantenersi al caldo durante le notti marziane.

Come conseguenza si è scelto di farlo funzionare al risparmio e in questo periodo Ingenuity si sta effettivamente spegnendo durante la notte, lasciando che la sua temperatura interna scenda a circa meno 80 gradi Celsius e permettendo all'elettronica di bordo di resettarsi. Questo nuovo modo di operare comporta rischi per i componenti elettronici di Ingenuity, molti dei quali non sono progettati per sopravvivere alle temperature a cui sono esposti di notte. Inoltre, i cicli termici estremi tra il giorno e la notte tendono a causare sollecitazioni che possono provocare il guasto dei componenti.

Ingenuity prima immagine del volo 29 dell'11 giugno

Nelle ultime settimane il team di Ingenuity è stato impegnato nel mantenere in servizio l'elicottero per il volo, svolgendo una serie di attività che includono i controlli pre-volo di sensori e attuatori, accompagnati da alcune accensioni dei rotori. Durante queste attività si è scoperto che uno dei sensori di navigazione dell'elicottero, chiamato inclinometro, ha smesso di funzionare. Se questo potrebbe sembrare a prima vista un problema insormontabile, è bene ricordare che Ingenuity si affida a una serie di sensori numericamente importante, i cui dati raccolti vengono poi elaborati da degli algortimi di navigazione implementati nel software di volo.

La suite di sensoristica comprende tre macro gruppi composti da un'unità di misura inerziale (IMU) che misura le accelerazioni e le velocità angolari in tre direzioni, un telemetro laser che misura la distanza dal suolo e una telecamera di navigazione che scatta foto del terreno sottostante per coadiuvare in tempo reale i calcoli sulla distanza da terra e la presenza di eventuali pericoli per l'atterraggio. Si tratta di un sistema che possiamo definire quasi 'ridondante' e come tale, l'assetto a terra puà essere estrapolato dall'IMU tramite i suoi accelerometri. Sebbene questo componente non sia stato costruito per rilevare l'orientamento statico, le sue stime sull'assetto iniziale risultano generalmente un po' meno accurate ma comunque utili a sopperire alla mancanza dell'inclinometro.

E' stato quindi operato un aggiornamento software che ha ricalibrato l'utilizzo dei sensori e che ha permesso all'elicottero di ritornare in azione dopo oltre un mese di stop a terra. Con grande sorpresa di tutti, lo scorso 11 giugno Ingenuity è stato in grado di portare a termine un nuovo volo nonostante il meteo e le problematiche sopra descritte, dimostrando ancora una volta l'ottimo lavoro svolto a distanza dai tecnici NASA. Possiamo affermarlo senza dubbio alcuno...con Ingenuity sono stati portati a termine dei veri e propri 'miracoli tecnologici'. Non si è voluto osare, tuttavia il Marshelicopter è stato in grado di coprire una distanza di 179 metri a 5,5 metri al secondo, per un tempo totale di volo di 66,6 secondi (un tempo diabolico...).

E concludiamo con questa bella notizia l'ultimo speciale della serie 'Aggiornamenti da Marte', con l'augurio che Ingenuity possa volare ancora a lungo. Go Ingenuity!

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Commenti

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Fenomeno inspiegabile, impossibile dare una risposta, sicuramente di origine aliena...

Matteo Ronchi
BATTLEFIELD

Siamo talmente incivili nello spazio che le future missioni su Europa hanno come obbiettivo primario di non contaminare l'ecosistema che si potrebbe trovare sotto la calotta di ghiaccio che avvolge la luna

BATTLEFIELD

Come vorresti recuperarla? Si chiama ricerca scientifica e ad oggi è quasi un miracolo riuscire a fare atterrare un rover funzionante su Marte che con quello che costa sarebbero tutti felici di poter recuperare ma è molto difficile e dispendioso. Magari un domani ci riusciremo con i dati acquisiti grazie a quella immondizia. Marte, per quanto ne sappiamo, non ha alcun segno di vita, quindi il danno arrecato da qualche centinaio di kg di silicio, metallo e plastica è molto trascurabile. Persino i generatori a radioisotopi non arrecano danno. È solo questione di tempo prima che tutto si trasformi in polvere, forse giusto i 10 kg di plastica saranno realmente alieni per sempre.

pollopopo
pollopopo
pollopopo

Buuummm

Basta come risposta?

Ritornoalfuturo

perché lo regge quel cerchio rosso

MrPhil17

Qualcuno mi spiega come ha fatto a finire li sopra quel masso?

https://uploads.disquscdn.c...

Francesco Renato

Perché spazzatura, segno di civiltà piuttosto, o meglio ancora, opera d'arte, a futura memoria.

ilon masc

Che schifo marte io non ci vivrei. Non c'è nemmeno un bar

Aristarco

Ma cosa c4zz0 c'entra la terra con un pianeta morto come Marte dove forse ci sono i resti di una dozzina di rover per un totale di un centinaio di kg di metallo...

Michele

Ma perché dovrebbe "trollare"? Ha perfettamente ragione, guarda caso siamo "dei campioni" a disseminare spazzatura pure in un posto dove nn abbiamo messo piede, ma ti guardi in che porcheria e stato abbiamo combinato nel pianeta in cui viviamo? C'è poco da criticare e molto da pensare.

Aristarco

Stai trollando vero?

L0RE15

La definirei "inciviltà spaziale" la sua. È proprio il principio di dover fare i porci comodi propri (cercando in ogni modo di giustificarli) che rende l'uomo un animale. Poi molti si domandano come mai certi comportamenti altamente incivili siano stati sdoganati (qui sulla terra intendo).

Aristarco

Cos'avrebbe di vivo Marte? Pensi realmente che qualche chilo di rover non piu funzionante possa danneggiare l'ecosistema di Marte?

L0RE15

Punto primo, Marte non è un pianeta morto. Punto secondo, anche lo fosse, da buon terrestre, lei si sente in diritto di lasciare rifiuti in tutte le "zone morte" dell'universo? Speriamo davvero nell'asteroide.

SmallSize

Credo che sia ora di iniziare a pensare a come non creare più immondizia piuttosto di pensare a come disfarsene!

Aristarco

Ma esattamente cosa non comprendi della definizione di "pianeta morto"?

Mari/o

Bisognerà portarne ancora parecchia di immondizia se l'idea è di abitarci.

ssnnss

Da buoni umani iniziamo a disseminare spazzatura abbandonata anche Marte....

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