
Tecnologia 22 Apr
Tra gli strumenti portano su Marte dal rover Perseverance, qualcuno ricorderà che in passato vi abbiamo parlato anche di MOXIE (Mars Oxygen In-Situ Resource Utilization Experiment), un generatore d’ossigeno prototipale e realizzato in miniatura per l’occasione, che aveva il compito di dimostrare il suo funzionamento e la capacità di fornire ossigeno ai primi equipaggi umani del futuro. Ebbene, la NASA fa sapere che i test si sono conclusi positivamente e ha condiviso anche alcuni dati molto interessanti.
Scopriamo così che dal momento dell'atterraggio di Perseverance su Marte nel 2021, MOXIE ha generato un totale di 122 grammi di ossigeno, un quantitativo simile a quello respirato da un cane di piccola taglia in 10 ore.
Questo risultato è stato molto al di sopra delle aspettative iniziali della NASA, con MOXIE che è stato in grado di produrre 12 grammi di ossigeno all'ora, il doppio degli obiettivi iniziali del progetto, mantenendo una purezza del 98% o superiore.
MOXIE utilizza un processo elettrochimico per separare gli atomi di ossigeno dalle molecole di anidride carbonica presenti nell'atmosfera sottile di Marte. Mentre questi gas passano attraverso il sistema, vengono analizzati per verificare la purezza e la quantità di ossigeno prodotto.
Una delle applicazioni principali di questa tecnologia potrebbe essere la produzione di propellente per razzi direttamente su Marte. Gli astronauti potrebbero evitare di trasportare grandi quantità di ossigeno da Terra e, invece, fare affidamento sulla produzione locale di ossigeno utilizzando materiali presenti sulla superficie del pianeta. Questa idea, chiamata utilizzo delle risorse in situ (ISRU), rappresenterà un importante passo avanti nell'esplorazione spaziale.
MOXIE è stato il primo esperimento di questo tipo su Marte, aprendo la strada per futuri sviluppi tecnologici. La NASA ritiene che lo sviluppo di tecnologie simili sia fondamentale per supportare una presenza a lungo termine sulla Luna e per prepararsi per le prime missioni di esplorazione umana sul pianeta rosso.
Nonostante con questa tecnologia si siano raggiunti risultati eccezionali, il prossimo passo non sarà necessariamente la costruzione di un MOXIE 2.0, ma piuttosto la creazione di un sistema identico che sia in grado di operare su vasta scala e che possa produrre ossigeno in quantità significative, con annessa la capacità di immagazzinarlo. L'obiettivo finale è quello di creare un ecosistema sostenibile che permetta agli astronauti di vivere su Marte e dare il via a una vera e propria colonizzazione di questo pianeta.
Ricordiamo che quest'idea attira molti, non solo la NASA. Uno dei principali fautori di questo progetto è Elon Musk, che più volte in passato si è lasciato andare a previsioni piuttosto ambiziose.
Commenti
Sono già apparsi i Martepiattisti?
Stai trollando vero?… l’ossigeno che si trova nell’aria che respiri non ha nulla che va.
Nel senso che se riescono a estrarre ossigeno potrebbero usarlo per purificare ulteriormente l'aria inquinata.
ahahahaah si anche ahahahaha
Sta tutto nell'efficienza. Se per fare quei 122g hai usato 1mln di tonnellate (iperbole) di risorse non c'è speranza
Spero che il tuo professore di chimica stia bene, digli di farsi un controllino ai polmoni...
Comunque, facendo una semplice comparazione tra produzione e consumo medio umano...Questo gingillo potrebbe avere senso per supportare la fase iniziale di una terraformazione, in modo da dare il boost alle piante per la fotosintesi, ma vista la produzione, anche con accumulo pluriennale, direi che é troppo poco per supportare anche una sola persona per qualche giorno.
Ah, non per respirare o per la produzione di cibo (che occupa piú spazio dell'ossigeno).
E questo sistema su grossa scala con capacitá di immagazzinamento verrá chiamato MOXIE 2.0
è il punto di partenza, una volta che hai un habitat "terrestre" puoi mettere piante, alghe o altro per produrre ossigeno
Il Signor Cohaaagen vorrebbe parlarti.
è il figlio del falegname che si è laureato
ci vorrebbero degli aspiratori di polveri sottili, hanno già fatto un prototipo e ha assorbito tonellate di polveri...il problema è smaltirle, e soprattutto la necessità di fare troppi aspiratori
E adesso terrapiattiamolo!!!!!
Tra poco non ci lascerà la pelle nessuno, per fortuna.
122 grammi di ossigeno prodotti in due anni...
Che sarebbe l'evoluzione de " il mio falegname con 30 mila lire lo faceva meglio"
Come dimenticare la trettette!
Praticamente "distillano" l'ossigeno presente... in piccole quantità nella rarefatta atmosfera marziana. Diciamo che per i primi tempi e consumi ipotizzabili può andare bene, ma sul lungo periodo...
a me piace più l'idea di questo film!
https://media3.giphy.com/me...
Anche sul pianeta Terra c'è qualche cervello che andrebbe maggiormente ossigenato
Che iniziassero ad usarlo sulla terra magari per respirare ossigeno migliore.
STARFIELD
Ottima notizia, ora possiamo spedire i politici su Marte per formare una nuova sede parlamentare.
solo 98%!?
il mio professore di chimica lo fa al 99.1% ed è anche in cerca di un partner che conosce il business!