
30 Maggio 2023
Dopo una lunga serie di ritardi e rinvii lo scorso anno la missione Artemis I si è finalmente concretizzata e come vi abbiamo raccontato durante i 25 giorni intercorsi tra la partenza e il ritorno a Terra, si è trattata di un'esperienza che ha permesso di mettere alla prova tutte le tecnologie utilizzate in vista delle future missioni con equipaggio umano.
Se i risultati preliminari sono stati positivi, sapevamo che si sarebbe resa necessaria un'analisi approfondita nei laboratori della NASA, dove la capsula Orion sarebbe stata controllata in modo approfondito alla ricerca di criticità, punti deboli e cose da migliorare, al pari dei sistemi di lancio e delle altre tecnologie impiegate.
Ora che le analisi sono terminate e i dati raccolti durante il viaggio, analizzati nel dettaglio, è arrivata la conferma che il successo è completo, anche se le analisi continueranno, come spiega molto bene Jim Free, amministratore associato della NASA per il programma Exploration Systems Development Mission Directorate.
"Stiamo imparando il più possibile da Artemis I per assicurarci di comprendere appieno ogni aspetto dei nostri sistemi e alimentare le lezioni apprese nel modo in cui pianifichiamo e voliamo missioni con equipaggio. La sicurezza dell'equipaggio in volo è la nostra massima priorità per Artemis II."
Per quanto riguarda il razzo SLS, i dati dimostrano che il volo si è svolto come da previsioni e le prestazioni attese sono state rispettate in toto. Dopo un'iniezione translunare quasi perfetta, lo stadio di propulsione criogenico provvisorio del razzo e Orion si sono separati con successo, portando la capsula alla sua orbita bersaglio iniziale e poi sulla corretta traiettoria verso la Luna.
La valutazione dettagliata dei sistemi di terra e del lanciatore mobile è stata altrettanto positiva. Si scopre che il lanciatore ha subito più danni del previsto, ma sono già in corso i lavori per riparare i componenti danneggiati e applicare gli aggiornamenti suggeriti in vista della preparazione di Artemis II, il primo volo che vedrà a bordo astronauti in carne e ossa.
I danni al lanciatore mobile sono stati di varia natura e hanno riguardato le linee di rifornimento pneumatiche che sono state corrose in parte, molte saldature sono saltata, si sono rotti circa 60 pannelli assieme a diversi ascensori e altri elementi.
Per quanto riguarda la navicella Orion, la NASA fa sapere di aver esaminato oltre 155GB di dati raccolti durante il viaggio di circa 435.000 km. Gli obiettivi test centrati sono ben 161. I dati mostrano che il modulo di servizio costruito in Europa ha generato il 20% in più di energia rispetto alle aspettative iniziali e ha consumato circa il 25% in meno di quanto previsto. Tutti gli eventi di separazione dinamica (separazione dello stadio del razzo, apertura del paracadute, etc.) del veicolo spaziale hanno coinvolto 375 dispositivi pirotecnici in totale e sono stati completati senza problemi.
Sebbene lo splashdown sia stato portato a termine a circa 500 km dal punto previsto, a causa del maltempo, i requisiti sono stati rispettati. Al ritorno al Kennedy Space Center in Florida, i componenti avionici destinati al riutilizzo su Artemis II sono stati rimossi e rinnovati per l'integrazione.
Ci sono stati alcuni aspetti anomali, ad esempio riguardo il consumo dello scudo termico, che durante il rientro è avvenuto in modo diverso dalle previsioni ma comunque correttamente. Altre valutazioni sono attualmente in corso, assieme a un controllo approfondito su alcuni componenti elettrici che si sono comportati in modo imprevisto, ma senza mettere mai a repentaglio la missione.
La NASA sta già guardando al futuro e si stanno facendo progressi nell'assemblare, testare ed elaborare gli elementi per Artemis II in vista della missione prevista entro la fine del 2024.
Scopriamo così che lo scudo termico sarà collegato al modulo dell'equipaggio già nel mese di maggio, poi sarà la volta del modulo dell'equipaggio e il modulo di servizio, che saranno collegati prima del test integrato. I motori RS-25 e altri componenti arriveranno al KSC entro la fine dell'anno e saranno collegati al resto dello stadio a seguire.
Si prevede di trasportare il lanciatore mobile alla rampa di lancio 39B quest'estate per alcuni test preliminari, compresa la valutazione della capacità di uscita di emergenza necessaria per Artemis II, alla luce della presenza di un equipaggio in carne e ossa. Alla luce di questa importante fase saranno condotti dei test di recupero in acque libere nei prossimi mesi, per garantire che l'equipaggio a bordo possa abbandonare rapidamente in sicurezza il veicolo spaziale in caso di problemi.
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Commenti
Traiettoria di inserzione lunare.
Mamma mia, la vera tristezza è l'assenza del senso dell'umorismo. Ma fatevi una risata che la vita è breve.
Si lasciano gli insulti, le insinuazioni, i complottismi, i battibecchi, ma si bannano le citazioni di un altro utente.
Le citazioni dico.
Profonda tristezza.
Che battuta tristissima, manco fossi un boomer su facebook.
" Magari gli piace ma senza entrarne troppo dentro"
In effetti questa è un'altra passione
https://media0.giphy.com/me...
Non puoi pretendere che siano tutti appassionati di astronomia. Magari gli piace ma senza entrarne troppo dentro
iniezione translunare ? So bene qual'è il termine inglese, ma una traduzione migliore esiste (spoiler: traiettoria di intersezione lunare)