Dopo i precedenti rumor che indicavano il mese di marzo come quello più probabile per l'invio di una navicella Soyuz verso la ISS, nel fine settimana è arrivata la conferma che tutto potrebbe concretizzarsi già nel mese di febbraio.

La Russia ha fissato una nuova data per l'invio di una nave di salvataggio per recuperare i tre astronauti, due russi e uno statunitense, il cui veicolo di ritorno è stato compromesso lo scorso dicembre a seguito di una falla scovata nella scocca, cha ha invalidato il sistema refrigerante.

L'agenzia spaziale russa Roscosmos si dice pronta al lancio della Soyuz MS-23 il prossimo 24 febbraio. Se tutto andrà secondo i piani, la navicella riporterà a casa i cosmonauti Dmitri Petelin e Sergey Prokopyev, nonché l'astronauta della NASA Frank Rubio.

Roscosmos ha ritardato la missione lo scorso lunedì dopo anche il cargo russo Progress 82, agganciato alla ISS dall'ottobre scorso, ha iniziato anch'esso a perdere refrigerante. Petelin, Prokopyev e Rubio sono volati sulla stazione spaziale a settembre e avrebbero dovuto tornare sulla Terra a bordo dello stesso veicolo spaziale Soyuz MS-22 che li aveva portati lì. Tuttavia, a dicembre, il veicolo spaziale ha subito una perdita, a causa di un presunto impatto con un micrometeorite. Un mese dopo, Roscosmos ha annunciato l'intenzione di voler inviare un secondo veicolo Soyuz per recuperare i tre astronauti.

Come visibile nell'articolo linkato poco sopra, la scorsa settimana, l'agenzia ha condiviso le prime immagini che mostrano con chiarezza il foro da cui è scaturita la perdita di refrigerante.

Nel fine settimana Roscosmos ha detto di aver ispezionato con attenzione la nave di salvataggio per assicurarsi che fosse indenne e pronta per il volo. Un giorno prima, Progress 82 si è staccato dalla ISS ed è rientrato con uno splashdown nel pacifico meridionale.

A meno che Roscosmos non ritardi ulteriormente il lancio della MS-23, il veicolo spaziale arriverà alla ISS con due giorni d'anticipo sul lancio della missione Crew-6 di Space X, previsto per il 26 febbraio. Il volo porterà due astronauti della NASA, un astronauta degli Emirati Arabi Uniti e un cosmonauta russo sulla stazione spaziale.