
Articolo 22 Dic
La missione Geotail, la prima congiunta tra NASA e JAXA, è infine giunta al termine di un lungo percorso durato 30 anni. L'annuncio è stato diramato dall'agenzia spaziale statunitense, che ha riportato le parole dello scienziato Don Fairfield, il primo che si impegnò con Geotial fino al 2008, anno in cui andò in pensione definitivamente.
"Geotail è stato un satellite molto produttivo ed ha rappresentato la prima missione congiunta NASA-JAXA. La missione ha dato importanti contributi alla nostra comprensione di come il vento solare interagisce con il campo magnetico terrestre per produrre tempeste magnetiche e aurore".
Parliamo quindi di una missione in orbita terrestre, che ha visto protagonista il satellite Geotail, il quale per trenta anni ha navigato attraverso i confini invisibili della magnetosfera, raccogliendo dati sui processi fisici legati ai flussi di energia solare e delle particelle che hanno raggiunto la Terra.
Grazie a questo mezzo sono state fatte molte scoperte scientifiche, ad esempio siamo stati in grado di capire quanto velocemente le particelle solari passano nella magnetosfera, i processi fisici in gioco ai suoi confini, nonché ci ha permesso di identificare ossigeno, silicio, sodio e alluminio nell'atmosfera lunare.
La missione ha anche aiutato a identificare la posizione di un processo chiamato riconnessione magnetica, che è un importante trasportatore di materiale ed energia dal Sole alla magnetosfera e uno dei responsabili delle aurore. Nonostante Geotail abbia terminato il suo compito e la raccolta dei dati, la mole di informazioni raccolte e ancora da analizzare è talmente ampia che saranno necessari molti anni per analizzarli tutti, e non possiamo escludere che possano dare vita a ulteriori scoperte.
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