
Articolo 12 Dic
Non basterà raggiungere nuovamente la Luna con un equipaggio umano, poiché se vorremo essere in grado di stabilire una presenza sostenibile dell'uomo sul nostro satellite naturale sarà necessario trovare in gran quantità l'elemento più importante per l'uomo, ossia l'acqua.
Che questa sia presente sulla Luna non è una novità e ci sono già in piedi moltissimi progetti che mirano a sfruttare questa importante risorsa, tuttavia la sua distribuzione non rende facili le cose e proprio di recente la NASA ha lanciato un piccolo satellite sviluppato proprio per trovare l'acqua superficiale dove altri mezzi non sono in grado di rilevarla.
Si chiama Lunar Flashlight e dopo un lancio avvenuto con successo domenica 11 dicembre, la NASA fa sapere il viaggio sta procedendo bene e tuto funziona come previsto. Ma ci vorrà del tempo prima di vederlo in azione, poiché il suo viaggio d'andata si concluderà appena tara 4 mesi circa. Il satellite, che ha le dimensioni di una valigetta, una volta raggiunta la Luna si innesterà in un'orbita che lo porterà a circa 15 km di altezza dal polo sud nel momento di massima vicinanza.
Ma come funzionerà il rilevamento di acqua e ghiaccio sulle superficie lunare? Lunar Flashlight si affiderà a un riflettometro dotato di quattro laser che emettono luce nel vicino infrarosso in lunghezze d'onda che vengono assorbite dal ghiaccio d'acqua superficiale. Si tratta della prima volta in cui verranno utilizzati più laser colorati per cercare il ghiaccio all'interno dei crateri e delle regioni oscure della Luna, dove la luce solare non compare da miliardi di anni.
Il meccanismo di funzionamento è piuttosto semplice: quando i laser colpiranno la roccia nuda o la regolite lunare, la luce si rifletterà sul veicolo spaziale. Tuttavia, in presenza di acqua ghiacciata il bersaglio assorbirà la luce e ciò confermerà la sua presenza. Potremo anche calcolare con approssimazione il quantitativo d'acqua in un'area, poiché più alto sarà l'assorbimento della luce e maggiore sarà il quantitativo di ghiaccio presente.
I dati scientifici raccolti dalla missione saranno confrontati con le osservazioni fatte da altre missioni lunari per aiutare a rivelare la distribuzione del ghiaccio d'acqua superficiale sulla Luna per un potenziale utilizzo da parte dei futuri astronauti.
La missione Lunar Flashlight sarà particolarmente interessante anche per un motivo prettamente green, infatti, sarà utilizzato un nuovo tipo di propellente più sicuro da trasportare e immagazzinare rispetto a quelli comunemente usati nello spazio, come l'idrazina. Il propellente è stato testato con successo in una precedente missione dimostrativa della tecnologia della NASA in orbita terrestre.
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Commenti
Una base sulla Luna dovrebbe già esserci. Il fatto è che non è così semplice come sembrava... E impiantare una base in sicurezza richiede(rebbe) sforzi enormi...
Infatti non capisco perché non si usa la luna come base per testare di tutto. dai rover, ai razzi, ai lander, alle tute, alle basi ... tutto.
invece si continua a pensare a Marte o Grande Giove!
infatti per me prima del 2040 non se ne parla nemmeno di marte
Siamo ancora qui a farci le pip%pe con queste scatolette per trovare tracce di acqua e vogliamo andare su Marte con un equipaggio... nel 2100 forse...
nell'immagine non si vede la bacchetta.
benone!!! :)