Articolo 16 Nov
Ormai sono passate più di due settimane dalla partenza della missione Artemis I ed è il momento di fare il punto su quanto è accaduto nelle ultime ore. La navicella spaziale Orion continua il suo viaggio e come ricordato più volte l'obiettivo principale della missione è quello di eseguire un test di volo attorno alla Luna, senza atterrare, ma aprendo così la strada alla futura presenza a bordo di astronauti. Ma prima ci dovrà essere la certezza che sistemi primari e soluzioni di backup funzionino alla perfezione, perché quando in ballo ci sarà la vita di essere umani il margine d'errore dovrà essere ridotto al minimo.
Per il momento non ci sono stati intoppi e tutto sta procedendo secondo i piani, così prima di vedere le ultime immagini scopriamo quali sono stati gli sviluppi più interessanti.
Per cominciare, la NASA fa sapere che il 23 novembre, quando da noi erano le 07:02 del mattino, Orion ha completato la quinta correzione della traiettoria, accendendo per 5,9 secondi i motori ausiliari del modulo di servizio europeo, il cui impatto ha portato a un aumento della velocità di Orion di poco meno di 1 metro al secondo. I motori ausiliari R-4D-11 altro non sono che una variante degli originali R-4D, quelli utilizzati nelle missioni lunari del programma Apollo.
Disposti in questo caso nella parte inferiore del modulo di servizio, sono divisi in quattro gruppi di due e ciascuno di essi è in grado di fornire circa 45 kg di spinta, utile per manovre in cui è richiesta grande precisione nel dosaggio della potenza. In totale il modulo di servizio di Orion ha 33 motori di varie dimensioni, che forniscono la capacità di propulsione necessaria alla navicella per eseguire una o due orbite intorno alla Luna (una sola in questa missione test) e tornare verso la Terra.
Nel frattempo Il team del Flight Control Room della NASA ha continuato a testare gli star tracker del veicolo spaziale per determinare la loro sensibilità alle variazioni termiche come parte dei test pianificati e gli ingegneri hanno utilizzato il sistema di navigazione ottica per raccogliere ulteriori immagini della Luna. Le operazioni erano già cominciate il quinto giorno di missione e per chi non lo sapesse, gli star tracker sono uno strumento di navigazione che misura le posizioni delle stelle per aiutare il veicolo spaziale a determinare il suo orientamento. Nei giorni di volo precedenti, gli ingegneri hanno valutato i dati iniziali per comprendere le letture degli star tracker correlate alle accensioni del propulsore.
Nel frattempo, durante il sesto giorno della missione la NASA ha pubblicato un video che mostra il sorgere della Terra visto dal punto di vista della navicella Orion. Una clip breve ma decisamente affascinante, che vi proponiamo a seguire.
Gli Star Tracker e il sistema di navigazione ottica fanno parte del sistema avanzato di guida, navigazione e controllo di Orion, ed è grazie ad essi che la NASA riesce a sapere con precisione dove si trova il veicolo spaziale nello spazio, l'orientamento e la direzione intrapresa. In particolare la navigazione ottica ha l'importante funzione di soluzione backup, ossia in grado di garantire un viaggio sicuro verso casa nel caso in cui le comunicazioni vengano perse. E visto che la missione serve proprio a testare ogni tecnologia di sicurezza montata a bordo, nelle ultime ore i controllori di volo hanno messo alla prova la modalità SAT, la quale si basa su un algoritmo pensato per ripristinare e mantenere le comunicazioni con la Terra nel caso in cui Orion subisca una temporanea interruzione dell'alimentazione, che come conseguenza porterebbe a un riavvio dell'hardware di Orion.
Stamane, quando da noi erano le 05:31 Orion è uscita dalla sfera di influenza lunare e continuerà a viaggiare verso il prossimo obiettivo, ossia l'inserimento in orbita retrograda del 25 novembre. Poco prima di entrare in orbita, Orion si troverà a circa 92.000 km oltre la Luna nel suo punto più lontano dalla superficie lunare durante la missione, mentre lunedì 28 novembre Orion supererà il record stabilito dall'Apollo 13 per la massima distanza percorsa da un veicolo spaziale progettato dall'uomo. In precedenza era fissato a 400.171 km, ma Orion dovrebbe raggiungere l'incredibile distanza di 432.199 km.
Nel frattempo sono arrivate nuove immagini da parte delle cam montate sui pannelli solari, come quella in testata che vi proponiamo senza tagli. La foto è stata scattata a un giorno di distanza dal sorvolo lunare.
E poi c'è la splendida foto scattata da Argomoon, un satellite di tipo cubesat costruito dall'azienda italiana Argotec. Nella foto a seguire possiamo vedere il lato nascosto della Luna e nello specifico la zona nota come Mare Orientale.
Possiamo notare come la parte meno protetta del nostro satellite sia stata letteralmente crivellata dagli impatti meteoritici, questo perché è la più esposta allo spazio.
A questo punto non ci resta che attendere ulteriori sviluppi sulla missione, che naturalmente non mancheremo di riportarvi nei prossimi giorni non appena la NASA li renderà disponibili.
Nel frattempo vi ricordiamo che anche la missione marziana di Perseverance procede a gonfie vele e che proprio di recente il rover ha individuato un'area molto interessante per un eventuale raccolta di nuovi campioni. Ma ci sono novità anche per la missione Mars Sample Return e per Ingenuity! Maggiori dettagli nel nostro speciale pubblicato qualche giorno fa.
Dopo la correzione di traiettoria eseguita domenica 4 dicembre grazie all'aiuto dei propulsori ausiliari, siamo infine arrivati all'ultimo flyby lunare, che coinciderà anche la seconda e ultima accensione del motore principale prima del rientro sulla Terra. Si chiamerà "Flyby burn" la manovra che sarà eseguita a partire dalle 17.43 secondo il nostro fuso orario, e durerà circa 3 minuti e 27 secondi. In quel lasso di tempo la navicella Orion si avvicinerà fino a 127 km dalla superficie della Luna!
Aspettiamoci altre foto incredibili, anche perché l'illuminazione sarà diversa rispetto a quella durante il primo sorvolo lunare ravvicinato di Orion il 21 novembre. Va ricordato anche che il veicolo spaziale perderà le comunicazioni con la Terra per circa 31 minuti a partire dalle 17.40, mentre vola dietro il lato opposto Luna.
La diretta è già iniziata alle 15 sul canale YouTube della NASA e continuerà fino a operazione avvenuta, con dati e informazioni in tempo reale direttamente dai tecnici dell'agenzia spaziale. In attesa di nuovi sviluppi non ci resta che lasciarvi alla diretta della NASA, buona visione!
Durante la scorsa giornata la navicella Orion ha lasciato la sua lontana orbita lunare, iniziando contestualmente il lungo viaggio di ritorno verso la Terra. Il veicolo spaziale ha completato con successo l'accensione dei motori per circa 1 minuto e 45 secondi, operazione che ha permesso di impostare il veicolo spaziale su una rotta che prevede ancora un passaggio ravvicinato alla superficie lunare prima del suo ritorno a casa.
L'accensione ha cambiato la velocità di Orion di circa 138 metri al secondo ed è stata eseguito utilizzando il motore principale montato sul modulo di servizio europeo.
Qualche curiosità sul tipo di motore: si tratta di una versione modificata del celebre sistema di manovra orbitale costruito da Aerojet Rocketdyne per lo Space Shuttle e modificato per l'uso su Orion. Il motore ha la capacità di fornire oltre 2.700 kg di spinta. Durante l'era Space Shuttle l'unità ha completato ben 19 voli tra il 1984 e il 2002.
Questa accensione è stata la prima delle due accensioni del motore principale necessarie per il ritorno a casa, che è previsto con l'ammaraggio di Orion nell'Oceano Pacifico l'11 dicembre. La seconda accensione avverrà lunedì 5 dicembre, quando il veicolo spaziale volerà nuovamente a circa 130 km sopra la superficie lunare per poi intraprendere il flyby di ritorno, che impegnerà Orion nel suo percorso verso la Terra.
I team hanno anche continuato i test termici degli star tracker durante l'ottavo e ultimo test pianificato. Gli star tracker sono uno strumento di navigazione che misura le posizioni delle stelle per aiutare il veicolo spaziale a determinare il suo orientamento. Nei primi tre giorni di volo della missione, gli ingegneri hanno valutato i dati iniziali per comprendere le letture dei tracker stellari correlate alle accensioni del propulsore.
Per chi si fosse perso i momenti più emozionanti, i video e le foto più belle condivise dalla NASA, e volesse rivedere in sequenza quando accaduto sin dal lancio della missione Artemis I, è disponibile un video su Youtube che condensa i principali avvenimenti. Con la durata di circa 1 minuto e 36 secondi, difficilmente troverete un riassunto migliore in rete allo stato attuale. Ve lo proponiamo a seguire.
Durante la scorsa giornata si è concretizzato il raggiungimento di un obiettivo di cui vi avevamo parlato qualche giorno prima, ossia il record di distanza dalla Terra per la navicella Orion, naturalmente per quanto riguarda le missioni lunari. Il mezzo della NASA è riuscito a superare il record stabilito dall'Apollo 13 nel 1970, di circa 400.171 km, che ora raggiunge l'incredibile distanza di 432.199 km.
L'obiettivo è stato centrato il tredicesimo giorno di volo quando da noi erano le 22.00, peraltro quasi in concomitanza con il punto medio della missione, che ricordiamo durerà poco meno di 26 giorni. Non è mancato l'entusiastico commento di Bill Nelson, l'amministratore della NASA, che ha detto.
"Grazie all'incredibile spirito di fare, Artemis I ha avuto un successo straordinario e ha completato una serie di eventi che hanno fatto la storia. È incredibile quanto sia andata bene questa missione, ma questa è una prova. Questo è ciò che facciamo: lo testiamo e lo sottolineiamo".
E chiudiamo con qualche altro dato d'aggiornamento sull'andamento della missione. Scopriamo così che i controllori di volo sono stati in grado di completare con successo 9 accensioni dei motori su 19 previste, che hanno interessato il motore principale, i propulsori ausiliari e i propulsori del sistema Reaction Control (quel sistema di propulsori che un veicolo spaziale utilizza per il controllo della posizione e del movimento in qualunque direzione). Ad oggi sono stati utilizzati circa 2.600 kg di propellente e finora i team hanno già inviato più di 2.000 file (dati e immagini) dalla navicella al pianeta Terra.
A proposito, lo sconoscete il funzionamento di un razzo spaziale? In caso contrario vi rimandiamo al nostro approfondimento di qualche tempo fa, dove vi abbiamo raccontato i principi basilari del motore a reazione e del viaggio nello spazio. Link a seguire e buona lettura!
Come da programma, durante la scorsa giornata la navicella spaziale Orion della NASA è ora in orbita retrograda attorno alla luna. I controllori di volo della NASA a Houston hanno eseguito con successo un'accensione del motore designato alla manovra orbitale per 1 minuto e 28 secondi ieri sera quando da noi erano le 22:52. Poco prima di dare il via alla manovra Orion stava viaggiando a più di 91.000 km sopra la superficie lunare, segnando la distanza massima dalla Luna registrata durante la missione.
A causa dell'ampiezza orbitale, Orion impiegherà quasi una settimana per completare mezza orbita attorno alla Luna, successivamente ne uscirà per iniziare il viaggio di ritorno a casa. A proposito di Artemis I, le foto a 130 km della superficie lunare le avete già viste? In caso contrario, vi riproponiamo il nostro articolo con tutte le immagini caricate dalla NASA.
Circa quattro giorni dopo, il veicolo spaziale sfrutterà ancora una volta la forza gravitazionale della Luna, combinata con un flyby lunare programmato con precisione per lanciare Orion sulla rotta di ritorno verso la Terra prima dell'ammaraggio nell'Oceano Pacifico domenica 11 dicembre. E chiudiamo con una curiosità, infatti, come vi avevamo anticipato nella notizia originale, il prossimo lunedì la navicella spaziale Orion batterà il record per la distanza più lunga percorsa da un veicolo spaziale progettato per trasportare gli esseri umani nello spazio e riportarli in sicurezza sulla Terra. In precedenza era fissato a 400.171 km (Apollo 13), ma Orion dovrebbe raggiungere l'incredibile distanza di 432.199 km.
Nell'attesa di altre info, vi lasciamo alle foto più recenti scattate durante la scorsa giornata, a cavallo dell'inserimento orbitale. In una si vede la Luna, nell'altra il nostro pianeta natale. In entrambi i casi siamo a circa 400.000 km di distanza dalla Terra!
Commenti
affascinante
Ed è sbagliata.
Colonizzarla che assurdità!
Eh oh
ultimamente ti beccano spesso "in castagna".
Chi la fa l'aspetti
Per lo sbarco sulla luna aspettano il prossimo update dell'unreal engine 5.
Uhmmmm siamo fhurbiiii noi
No, il problema è riprogettare tutto in maniera moderna, testarlo e farlo in 3 lanci anziché 11, tra l'altro il primo completamente autonomo
Aahhhh voi (complottisti) si che la sapete lunga....a voi non la si fa...no no
Quindi il problema è aggiungere l'aria condizionata o il frigo bar per gli astronauti?
Le varianti servono solo a giustificare l'ignoranza e le lungaggini dei tecnici
Dai che stavolta ce la fate
Devi guardare questo volo con il giusto punto di vista
Anche se 50 anni fa siamo stati sulla Luna questa è una nave nuova ( si ci anno lavorato più di quanto si aspettasse).
Questo volo è praticamente un volo di collaudo. Un po come quando una casa produttrice di macchine fa i crash test con i manichini quando crea un modello nuovo.
Lo stesso qui è un volo di collaudo con tanto di manichini.
Tutto qua.
Il prossimo volo, se tutto andrà bene, sarà con umani.
I motivi sono completamente diversi. Le missioni apollo furono studiate praticamente solo per dire "ce l'ho fatta" e piantare una bandiera.
Le missioni artemis invece sono fatte per studaire la luna a fondo, colonizzarla e usarla come base per altre missioni dato che partire dalla luna è molto "meno faticoso".
hai ragione..dato che dal 72 ad oggi non sono più tornati dovrebbero proprio riprendere i saturn, ricominciare a cucire i circuiti a mano, smetterla con questa fregnaccia di usare due navicelle per allunare, riprendere il razzo unico e via..è un gioco da ragazzi! Rispolveriamo i vecchi manuali e tutto è già scritto..
Io di astrorobot
Quel senso che fai finta di non capire.
In che senso
Io di astrologia
Ma ritornare sulla luna a fare cosa??
Belle immagini complimenti alla Nasa e collaboratori.
Non vedo l'ora di vedere immagini simili ma da una starship di spacex. La ciliegina sulla torta.
AHAHAH XD
Il rosso ha frequenze piu lente e periodi più lunghi.
Geni non ancora scoperti.
ah sì?
Ok,ti aspettiamo a Stoccolma per il premio!
*candidati premi Nobel
Questo fenomeno non centra proprio nulla con la non visibilità dei corpi celesti nelle foto dallo spazio! Infatti lo sfondo nero dipende solo dalla differenza notevole di luce che viene riflessa dai corpi in primo piano rispetto a quella molto inferiore che arriva dai corpi dello spazio profondo
No, Stonex one
Oltretutto è pieno di esperti e futuri premi Nobel...
hdblog
N.B: il video è fatto con un P30 Pro
C'è un blog interessante di astronautica?
È semplicemente una questione di esposizione. Per poter vedere le stelle bisognerebbe esporre la foto o il video così tanto che il resto sarebbe completamente bruciato. In più manca poi la diffusione dovuta all’atmosfera a cui siamo abituati sulla terra
Mi hai rubato la parole
*ma con
cit quello che dicono alle elementari:)!
L’Universo è in espansione (come provato da Hubble) e quindi le sorgenti di luce, come le stelle
o meglio le galassie, si stanno allontanando da noi: la lunghezza
d’onda della radiazione che riceviamo aumenta, cioè la luce della
sorgente si sposta verso l’infrarosso (il cosiddetto REDSHIFT).
Questo significa che la radiazione delle stelle che si stanno
allontanando da noi si sposta verso il lato rosso dello spettro, tanto
da non più essere visibile. Per farvi un esempio concreto,questo effetto
è simile all’effetto Doppler, ovvero quando un’ambulanza con la sirena accesa prima si avvicina all’osservatore e poi si allontana. Ecco perché lo spazio è nero!
Guarda che ha ragione , il film dei transformers ha fatto vedere la nave sul lato nascosto....
Differenza di luminosità, per vedere le stelle la luna diventerebbe una chiazza bianca nella foto. È così lì, è così se fotografi la luna dalla terra, è così se hai un riflettore puntato in faccia di sera, non vedi nulla dietro
Ma ci stanno mettendo molto molto molto meno.
Non hanno fatto un programma Gemini e poi 11 lanci Apollo per arrivarci, questo è Artemis 1, al 2 dovrebbero mandare esseri umani vicino alla Luna ed Artemis 3 dovrebbe essere la missione dello sbarco, vedi il numero di missioni che ci avranno messo alla fine quanto sarà inferiore?
Hanno fatto progressi giganteschi, ma la maggior parte della gente sembra non accorgersene, forse perché non vengono ben pubblicizzati o perché non ci si sofferma a rifletterci, non saprei.
E quando il villaggio è divenuto globale....
Speriamo...
Vediamone uno
Sì ma questi articoli cumulativi non si capisce nulla
si
che strano no? la cosa potrebbe far nascere dubbi
Di fatto stai vendendo il nulla, nft lega semplicemente quella scansione a un codice, per assurdo puoi cambiare 2 caxxatine e rivendere la stessa opera con un'altro nft... non essendo poi legalizzata non comprano neanche i diritti sull'opera
Correlazione di ciò con il tema dell'articolo?
Dopo oltre 100 anni chi guida fa ancora errori? Forse mancà a interessi, soldi e obbiettivi (che non fossero della Nasa)? Come hanno fatto a lanciare tutte queste missioni segrete senza che nessuno se ne accorgesse?