
31 Maggio 2022
Opera da oltre 30 anni e nonostante le crescenti problematiche di natura hardware continua a regalare risultati dal valore inestimabile; stiamo parlando del telescopio spaziale Hubble, che proprio di recente ha stabilito un nuovo record individuando quella che a oggi è la stella più remota ma vista.
Un risultato incredibile che supera il precedente record (sempre di Hubble) e non di poco, infatti, se i 4 miliardi di anni luce di distanza dalla Terra della stella Icaro sembravano qualcosa di insuperabile, la luce della stella da poco rilevata ha impiegato ben 12,9 miliardi di anni luce per raggiungere il nostro pianeta. Potremmo quindi trovarci di fronte a una delle prime generazioni di stelle nate dopo il Big Bang nelle prime fasi di espansione dell'universo, che gli scienziati stimano avere circa 13,7 miliardi di anni. In precedenza avevamo già osservato corpi celesti a distanze simili, ma si trattava di ammassi stellari e non stelle singole, come in questo caso. Il documento che descrive la scoperta è stato pubblicato su Nature il 30 marzo e grazie ad esso scopriamo che la stella è stata chiamata Earendel, che in inglese antico significa "stella del mattino".
Lo stesso Brian Welch, astronomo della Johns Hopkins University di Baltimora e autore principale del documento, si è detto sbigottito dalla scoperta. "Normalmente a queste distanze, intere galassie sembrano piccole macchie, con la luce di milioni di stelle che si fonde insieme", ha affermato lo scienziato.
Ancroa una volta le ipotesi di Albert Einstein trovano conferma, poiché l'individuazione di Earendel è stata portata a termine grazie a un effetto previsto dalla teoria della relatività generale e chiamato "lente gravitazionale". Normalmente una stella come Earendel posizionata a tale distanza sarebbe impossibile da individuare, ma per fortuna ci è venuto un aiuto un enorme ammasso di galassie chiamato WHL0137-08 e posizionato in linea di vista tra la Terra e la stella.
Se in linea teorica un corpo celeste non dovrebbe risultare visibile, l'attrazione gravitazionale dell'ammasso di galassie è talmente intensa da deformare il tessuto dello spazio e del tempo e curvare la luce in modo simile a quello operato da una lente, operando nel contempo un potente effetto d'ingrandimento sugli oggetti posizionati dietro. La distorsione della luce proveniente dlala galassia che ospita Earendel ha l'aspetto di una mezzaluna ed è ben visibile nell'immagine postata poco sopra. I ricercatori le hanno anche dato un nome, si chiama Sunset Arc.
Secondo le stime Earendel potrebbe avere una massa 50 volte superiore a quella solare e risultare milioni di volte più luminosa, ciononostante risulterebbe comunque invisibile senza l'effetto di lente gravitazionale. Si pensa che sia una delle stelle primarie nella formazione dell'universo, e come tale potrebbe essere formata solamente da idrogeno ed elio, ma il team di ricercatori vuole saperne di più e per fortuna il nuovo telescopio spaziale James Webb potrà presto venirci in aiuto.
Il potente mezzo, attualmente in fase di allineamento finale degli specchi, potrà fornirci ulteriori dettagli sulla composizione di Earendel, misurarne la temperatura e la luminosità. Queste caratteristiche potranno rivoluzionare tutto ciò che sappiamo sulla nascita dell'universo e sui processi immediatamente successivi, ricordiamo infatti che Earendel potrebbe essersi formata solo 800 milioni di anni dopo il Big Bang. E' bene ricordare che ciò che vediamo oggi potrebbe non esistere più e anzi, vista la massa della stella è molto probabile che il suo ciclo vitale si sia esaurito nell'arco di qualche milione di anni e che ciò che vediamo sia solo un'istantanea del corpo celeste com'era 12,9 miliardi di anni fa. Affascinante, non è vero? Continueremo a seguire gli sviluppi di questo studio.
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Commenti
Strani i commenti del video, parlano di distanza riferendosi solo al tempo percorso della luce, senza tenere conto dell'espansione dell'universo. Poi riguardo la massa stimata di 50 masse solari la classifica come la stella più massiccia conosciuta, il che non è vero si conoscono stelle di oltre 200 masse solari
l'anno luce misura una distanza e non un tempo, c'è chiaramente un errore in quella frase
Esatto, si tratta di stelle di primissima generazione, senza elementi pesanti, avevano una vita molto breve
... ma se l'universo ha 13,7 miliardi di anni, come fanno due corpi dello stesso a trovarsi a 12,9 miliardi di anni l'uno dall'altro?
Cioè mediamente avrebbero dovuto viaggiare a quasi metà della velocità della luce?
Difficile dirlo perché non sappiamo quando é nata ne a che punto del suo ciclo vitale fosse 14,9 miliardi di anni luce fa (non anni umani eh ma anni luce!)
devi immaginare la luce come un treno, un treno di fotoni appunto.
Ma anche lì si vede la "scurreggia" di Antonio Zequilaa a Cala Sgamada?
per tutta quella luce non voglio immaginare che bolletta le uscirà :)
Se è una stella simile al nostro sole, la stella in questione già non esiste più, in quanto la vita di queste stelle è di circa 10 mld. Di anni, la luce emessa in vita continuerà a viaggiare nello spazio tempo..
bastava dire : “la luce ha impiegato ben 12,9 miliardi di anni per raggiungere il nostro pianeta”
"ha impiegato ben 12,9 miliardi di anni luce per raggiungere il nostro pianeta"
E niente fa già ridere così
Dal momento in cui dovesse cessare di esistere o ha cessato di esistere, per 12,9 miliardi di anni continueremmo a vedere la sua luce.
esatto... quello che vedi è quella stella come appariva 13 miliardi di anni fa per sapere per quanto vedrai , non credo che a questa distanza possano fare troppe indagini per capire che tipo di stella è ed in che fase della propria evoluzione stellare è.
Verosimilmente la stella si è già trasformata in qualcos'altro,
considera anche questo, per quel sappiamo Betelgeuse (supergigante rossa che si trova ad una distanza di circa 600 a.l.) , per quello che sappiamo potrebbe già essere collassata e diventata una supernova 300 anni fa e noi lo scopriremo solo fra 300 anni
La fonte riporta 900 milioni.
"...900 million years after the Big Bang."
La fonte riporta 900 milioni.
No ha ragione. Sono 900 milioni di anni.
Quindi se la stella è vissuta mettiamo pochi milioni di anni, noi sulla Terra avremo un "segmento di luce" visibile per la durate della vita della stella ovvero qualche milione di anni a partire da adesso che ha raggiunto noi , dopo un viaggio di 13 miliardi di anni luce?
Infatti è sbagliato sono 900'000 anni.
"solo 900 milioni di anni dopo il Big Bang, un'inezia in termini cosmici", ma se l'universo ha 13 miliardi di anni, 900 milioni sono un tredicesimo circa, perchè "inezia"?
E' un errore dell'articolista: si tratta di 900.000 anni
"l'ultima luce partita dalla stella prima di morire, supererà la Terra e andrà oltre di essa cioè ancora piu lontano nel suo viaggio...?"
Come ha raggiunto noi, andrà oltre, ovvio.
Ho riformulato meglio sopra la mia domanda..
dipende dal tipo di stella, ci sono stelle che vivono per un tempo di pochi milioni di anni e stelle che vivo (e si evolvono) per tempi di centinaia di miliardi anni, (ovvero hanno attese di vita molto molto superiori all'attuale vita dell'universo)
e dell'attuale conoscenza di quello che vediamo e sappiamo.
è ovvio che la luce che arriva (da qualunque distanza) sarà lungo l'intera vita di quella stella (e. 5 miliardi di anni)
Mettiamo che appunto che come dice l'articolo questa lontanissima stella ormai, completato il suo ciclo vitale, non ci sia più, noi per quanto tempo riusciremo a vedere la sua luce arrivata a noi dopo un viaggio di 13 miliardi di anni? Se qualcuno sa rispondermi sarei davvero curioso di saperlo..
900 milioni di anni non sono un inezia nella vita dell'universo, sono il 6,57% dell'attuale vita dell'universo...
aspettiamo le immagini del nuovo JWT
Pazzesco.