
Articolo 22 Mar
Sembra che SpaceX voglia fermare a tempo indeterminato la produzione di una delle navicelle più importanti (a livello commerciale) mai prodotte, parliamo della Crew Dragon, quella che ha permesso agli Stati Uniti di riappropriarsi della libertà di portare i suoi astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale senza dipendere più dalla Russia.
Non esiste nessuna comunicazione ufficiale in merito ma ad affermalo è una nota dell'agenzia di stampa Reuters dopo uno scambio con il presidente di SpaceX, Gwynne Shotwell, secondo il quale non verranno realizzate altre unità ma solo attuate modifiche e migliorie a quelle esistenti.
"Stiamo rifinendo la nostra capsula e producendo ancora componenti, poiché ristruttureremo quelle esistenti" avrebbe detto a Reuters, e la decisione non sorprende molto se pensiamo al modus operandi di SpaceX, principalmente votato alla riutilizzabilità dei suoi mezzi. Per le esigenze attuali le quattro Crew Dragon realizzate sono più che sufficienti ed è noto che dopo ogni missione il veicolo spaziale ritorna negli hangar dell'azienda per passare attraverso un processo di verifica e sostituzione dei pezzi usurati.
Non mancheranno poi le modifiche e i miglioramenti, a cui abbiamo giò assistito in diverse occasioni negli ultimi anni. Pensiamo ad esempio alla versione a uso turistico e dotata di una cupola panoramica (punto forte della missione Inspiration4).
Le quattro navicelle a disposizione, ossia Endeavour, Resilience, Endurance e Freedom continueranno ad essere utilizzate sia in ambito commerciale sia turistico e SpaceX si è già assicurata una serie di contratti importanti. Se parliamo della Stazione Spaziale Internazionale, il contratto con la NASA prevede un lancio ogni 6 mesi e altrettanti per il ritorno a casa degli astronauti. Oltre a questo l'agenzia spaziale ha richiesto a SpaceX altre 3 missioni aggiuntive, per un contratto da ben 3,49 miliardi di dollari. E se parliamo di turismo spaziale, anche Axiom Space ha un contratto in essere per 3 missioni turistiche verso la ISS, la prima delle quali porterà quattro astronauti in orbita per 10 giorni.
Sembra quindi che al momento attuale le Crew Dragon esistenti siano più che sufficienti ad assolvere gli scopi per cui sono state costruite e che l'azienda voglia riversare la maggior parte dei suoi sforzi per completare il suo progetto di nave ammiraglia, la Starship. Per questo bestione da 70 metri di altezza (120 metri assieme al primo stadio) l'azienda ha grandi progetti ed è già noto che la versione modificata HLS sarà quella che farà da lander nel prossimo allunaggio del 2025 (forse 2026) con il programma Artemis. Ma Starship non ha ancora completato un primo test orbitale e forse i tempi potrebbero essere finalmente maturi. Si parla di maggio di quest'anno, dopo un ritardo di quasi un anno se pensaimo che Musk lo scorso anno parlà di luglio 2021.
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Adesso vediamo se la FAA autorizza il lancio di Starship XD