
23 Febbraio 2022
La robotica ha fatto passi da gigante in ogni ambito e soprattutto nell'emulazione del movimento umano e animale, pensiamo ad esempio alla capacità di adattamento del robot Spot di Boston Dynamics, in grado di coadiuvare l'uomo in diverse attività comprese quelle legate alla sicurezza. Lo abbiamo visto in opera sulle piattaforme di lancio di SpaceX e presto svolgerà ruoli simili anche in altre realtà industriali, come gli stabilimenti Kia in Sud Corea.
Se per Spot parliamo di un modello di robot già in commercio, esistono molti altri progetti (in alcuni casi piuttosto bizzarri), di applicazione delle tecnologie robotiche in ambiti apparentemente impensabili. E' il caso di questo studio che vede nella creazione di un pesce robot la soluzione per vanificare la proliferazione dl alcune specie invasive. Pubblicato pochi giorni fa su iScience (in FONTE) questo pesce robot viene considerato come una possibile soluzione a una specie parassita, il pesce zanzara.
E' diventato il pesce d'acqua più diffuso al mondo nell'ultimo secolo e la colpa è ancora una volta nostra. Il perché? Lo abbiamo introdotto anche dove non era presente poiché ghiotto di larve di zanzara, si è dunque comportato egregiamente come regolatore della presenza di questi fastidiosi insetti ma nel contempo ha causato enormi danni all'ecosistema. Il motivo è facilmente intuibile: il pesce zanzara si nutre di queste larve ma non solo, mangia anche quelle dei girini e di numerose altre specie sia di pesci che di anfibi, che in alcuni casi rischiano l'estinzione.
Da qui nasce l'intuizione di realizzare una sorta di "spaventapasseri" nuotatore, ossia un pesce robot in grado di far fuggire i pesci zanzara dalle loro prede. L'idea è di sfruttare la visione artificiale per individuarli quando si avvicinano ai girini, per spaventarli e farli allontanare. Per rendere più realistico l'effetto questo robot avrà le fattezze di un pesce persico, nemesi del predatore di cui sopra, nella speranza di allontanarlo dalla specie più preziose.
Lo studio è stato condotto all'interno di vasche contenenti i pesci zanzara, i girini e il robot travestito da pesce persico, con risultati ottimi in questa prima fase. Hanno così scoperto che l'ansia da preda ha modificato il comportamento dei pesci zanzara, che hanno dato la precedenza alla sopravvivenza piuttosto che alla riproduzione. E' stata notata una vera e propria alterazione del comportamento e della fisiologia, così parallelamente alla paura di essere mangiati anche la fertilità ha subìto un drastico calo.
L'autore senior dello studio, Maurizio Porfiri della New York University, ha affermato che il pesce persico robot non è ancora pronto per essere utilizzato in condizioni reali ma potrebbe rappresentare un tipo di approccio diverso a un problema che rischia di diventare ingestibile.
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Commenti
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Come lo si ricarica
finirà nelle scatolette di tonno come i delfini.
Poi viene pescato da un pescatore solitario che poi si spacca i denti cercando di masticare il pesce finto.
Specie invasive si riferisce all' essere umani?
Pesce zanzara.. e niente, dopo la zanzara coreana che spacca le balle anche di inverno, adesso abbiamo pure quella subacquea...
/jk