
22 Febbraio 2022
04 Novembre 2021 10
Un impianto cerebrale capace di migliorare le funzioni cognitive attraverso degli impulsi elettrici in determinate aree del cervello. È il frutto dello studio condotto dai ricercatori della Scuola di Medicina dell'Università del Minnesota e del Massachusetts General Hospital, pubblicato dalla rivista Nature.
L'impianto può individuare i biomarcatori di alcuni deficit cognitivi e apportare in tempo reale i dovuti correttivi attraverso l'unico input che il cervello umano considera valido, gli impulsi elettrici. Si sente parlare sempre più spesso di impianti potenzialmente capaci di intervenire sulla salute umana, che offrono la prospettiva di migliorare, talvolta notevolmente, dei deficit anche gravi, come quello che è stato capace di ridare parzialmente la vista a un non vedente.
L'ultima frontiera potrebbe riguardare i problemi cognitivi comuni a diversi disturbi psicologici, dalla depressione al disturbo ossessivo compulsivo (DOC). Il frutto dello studio pilota sull'uomo accende qualche speranza che un giorno la tecnologia applicata alla salute possa fornire un aiuto concreto per questo genere di patologie. Alik Widge della Scuola di Medicina dell'Università del Minnesota ha fornito un esempio per comprendere meglio la direzione intrapresa:
Si pensi ad una persona alle prese con la depressione, che proprio non riesce ad abbandonare un pensiero negativo. Sarebbe molto importante avere uno strumento potente con cui accelerare il percorso verso la guarigione. [...] L'impianto può monitorare l'attività cerebrale, decodificarla quando il paziente è in difficoltà e inviare degli impulsi elettrici al cervello per aiutarlo a superare quella difficoltà. Faccio spesso l'analogia con le bici a pedalata assistita, con il sistema che monitora l'avanzamento e contribuisce allo sforzo quando percepisce che la pedalata diventa più difficoltosa. Abbiamo pensato di applicare lo stesso principio alla salute umana.
Lo studio pilota ha riguardato 12 pazienti epilettici alcuni dei quali hanno riferito che la stimolazione dell'impianto ha alleviato i sintomi dell'ansia, ma Widge ha detto chiaramente che c'è ancora parecchio lavoro da svolgere prima di dare il via a degli studi clinici sui soggetti che soffrono di forme d'ansia particolarmente gravi.
There's a lot still to do, and this is very clearly NOT a treatment for every case of depression/anxiety/OCD/anything else (see https://t.co/vzkwu07rbw for why) , but we think this is a pretty big step forward towards mechanism-driven DBS .
— Alik Widge (@AlikWidge) November 1, 2021
(EOT 15/15)
C'è ancora molto da fare, e chiaramente NON si tratta di un trattamento per qualsiasi caso di depressione, ansia, DOC o qualsiasi altro disturbo. Pensiamo però che questo possa essere un passo avanti importante verso la stimolazione cerebrale profonda (DBS) ad opera di un impianto. [...] Questo non era uno studio clinico, ma uno studio pilota che ha evidenziato come il sistema potesse aiutare alcuni pazienti con un'ansia significativa a sfuggire dal loop ansioso.
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Commenti
Tra qualche decina d'anni saremo tutti...impiantati, felici e contenti...come tanti dementi !!
Tbh la meditazione è studiata da maree di ricercatori e i benefici sono ampiamente dimostrati da centinaia di studi, ovviamente non può fare miracoli per tutti (lo studio di questo articolo si occupa di "treatment-resistant patients")
ahahah!
mo devi linkargli il tuo commento però, e togliere tutte le ditate.
No, collegavo solo il fatto che se hai cervello sai che le cose possono andare storte e ti preoccupi, ma se sei un totale idio... prima di tutto non sai manco bene come funzionano le cose, se poi non lo sei totalmente sai come funzionano ma non in quanti modi possono andare storte, comunque ti preoccupi meno.
https://uploads.disquscdn.c...
"Pronto? Buonasera, parlo con Emanuele Cisotti??"
"Sì, sono io. Con chi ho il piacere di parlare?"
"Salve, Emanuele, sono il rettore magnifico dell'università del Minnesota, facoltà di medicina. La volevo solo informare che finalmente abbiamo trovato una cura per il suo problema!"
"Oddio! Maremma buhaiola, ma dite sul serio?!? Non ci posso credere!!! Ora vado subito a dirlo a mia moglie, ma prima devo rimettere a posto i calzini nel terzo cassetto in basso a sinistra!"
Momenti di commozione generale.
In realtà se intendi l'unico studio pubblicato che mette in relazione ansia e QI analizza semplicemente i geni che portano ad avere un QI alto, i geni che portano ad avere ansia ed i geni che portano ad avere depressione e si nota che alcuni sono condivisi.
Direi che è un po' semplicistico ridurlo a "l'ansia è spesso collegata a maggiore intelligenza".
In realtà almeno dall'articolo più che migliorare le funzioni cognitive, si citano casi di correzione di disturbi neurologici (per dire, l'ansia spesso è collegata ad una maggiore intelligenza, non il contrario, anche se poi magari la troppa ansia ti fa comportare da idi...)
"Un impianto cerebrale capace di migliorare le funzioni cognitive attraverso degli impulsi elettrici in determinate aree del cervello."
Panico a Firenze
Si leggono queste cose straordinarie e poi per strada vediamo gente che protesta e manderebbe tutte le ricerche all'aria in favore di cure a base di bacche di ginepro e meditazione...