Nonostante i guai estivi, il telescopio Hubble gode ancora di ottima salute, e ce ne ha dato prova in più occasioni, come quando la settimana scorsa ci ha portato la splendida immagine di una supernova a forma di Pac-Man. C'è un'altra osservazione condivisa dalla NASA però che magari colpisce meno l'occhio, ma ha un'importanza maggiore.

La luna di Giove Europa sotto il guscio della sua superficie ghiacciata ospita un oceano che si presume possa offrire le condizioni necessarie per lo sviluppo della vita. E infatti esistono osservazioni precedenti di vapore acqueo su Europa ricondotte a fuoriuscite attraverso il ghiaccio analoghe ai geyser terrestri, ma che arrivano oltre i 60 chilometri di altezza causando macchie transitorie nell'atmosfera, la cui pressione superficiale è pari ad un miliardesimo di quella terrestre.

I risultati più recenti, basati sulle osservazione di Europa da parte di Hubble dal 1999 al 2015, hanno evidenziato quantità simili di vapore acqueo distribuite però in maniera meno localizzata, e dunque su un'area più ampia. Hubble, grazie a STIS (Space Telescope Imaging Spectrograph), ha consentito di rilevare l'impronta spettrale ultravioletta caratteristica dell'ossigeno. E ossigeno significa acqua.

Sembra quindi che nell'emisfero posteriore di Europa, ovvero quell'area che è sempre opposta alla sua direzione di movimento lungo la propria orbita, vi sia una presenza rilevante di vapore acqueo nell'atmosfera.

La temperatura su Europa, però, è molto rigida e non sale mai sopra i -160°C: gli scienziati ipotizzano che la debole luce solare riesca comunque a indurre la sublimazione dello strato più superficiale del ghiaccio che ricopre il satellite, causando così il rilascio di vapore acqueo nell'atmosfera. Resta da svelare il mistero dell'asimmetria tra i due emisferi di Europa, di cui come detto solo il posteriore mostra una presenza continua e significativa di vapore acqueo nell'atmosfera.