
04 Aprile 2022
22 Settembre 2021 108
Se siete come Fox Mulder di X-Files o Lily Iglehart di Sex Education (terza stagione disponibile su Netflix da pochi giorni!) e non vedete l'ora di incontrare gli alieni, abbiamo brutte notizie: ci vorranno alcune centinaia di milioni di anni per un primo contatto, secondo un recente studio condotto da Robin Hanson, docente universitario di economia, ricercatore e grande esperto di modelli predittivi avanzati. La teoria dello studio è che la nostra è una civiltà precoce, e che bisognerà concedere alle altre il tempo necessario per evolvere al punto da essere identificabili, riconoscibili e - dopo un po' - contattabili.
La ricerca in forma integrale è disponibile su ArXiv (basta seguire il link FONTE in fondo all'articolo), ma possiamo dire che verte intorno alla teoria delle "Grabby Civilizations". "Grabby" è un termine informale usato negli USA per descrivere un comportamento egoista: la teoria assume che tutte le civiltà si sviluppino seguendo una serie di passaggi molto simile a quelle osservate nell'evoluzione della vita sulla Terra. Queste civiltà quindi si espanderanno a velocità comuni, altereranno il volume dello spazio che occupano e impediranno a civilizzazioni tecnologicamente avanzate (come l'umanità in questa fase) di nascere in questi volumi. In poche parole: se una civiltà diventa sufficientemente evoluta per esplorare lo spazio e colonizzare altri pianeti, lo farà.
Il nostro universo ha, secondo le ultime stime, intorno ai 13,8 miliardi di anni, le prime tracce di vita sulla Terra sono emerse tra i 4,2 e i 3,8 miliardi di anni fa, l'umanità è comparsa intorno ai 200.000 anni fa e solo negli ultimi 70 anni ha una tecnologia tale da permettere di osservare lo spazio. Possiamo quindi affermare che le civiltà con intelligenza avanzata tendenzialmente compaiono quando il pianeta su cui risiedono è in una fase piuttosto avanzata della sua vita media (per via de tempo richiesto dal processo evolutivo). Il nostro pianeta è esistito solo per l'ultimo 30% del tempo dell'Universo, ma il nostro processo evolutivo fin qui ha richiesto solo l'1% della vita media di un pianeta longevo. Quindi: il restante 99% delle civilizzazioni ci metterà più tempo.
A questo scenario già complesso si aggiungono gli step evolutivi necessari per garantire una corretta formazione delle civiltà, che sono in totale 9:
Noi siamo piuttosto chiaramente nella fase 8, anche se Elon Musk argomenterebbe che ci stiamo preparando per la 9. Il modello di Hanson teorizza che per ognuno degli step le possibilità di fallimento nel passaggio al successivo incrementino, per quanto in modo non lineare. In altre parole, alcuni step sono più difficili di altri. Il tutto è complicato dal fatto che, appunto, il tempo a disposizione non è illimitato, perché anche i pianeti hanno una loro "data di scadenza", e lo stesso vale per le stelle intorno a cui orbitano. Secondo i calcoli di Hanson, le civilizzazioni arrivano all'ultimo livello evolutivo solo una volta per milione di galassie.
Resta quindi da capire quanto in fretta si espandono le civiltà "di nono livello". I ragionamenti e le teorie di Hanson e il suo team stabiliscono che ciò avviene più o meno a metà della velocità della luce. Traendo le conclusioni:
Il modello prevede inoltre che incontreremo la Grabby Civilization più vicina tra circa 200 milioni di anni nell'ipotesi più ottimistica, 2 miliardi in quella più pessimistica.
Commenti
E l'umanità se ne stia pure fuori dalle bolle....
In realtà non siamo ancora stati in grado di osservare da vicino i satelliti ghiacciati di Giove e Saturno. Anche perché si parlerebbe di vita sugli oceani liquidi sotterranei.
In effetti... speravo di togliermi di mezzo qualche extra.
Sei vicino all'arrivo :)
Da quel piattume portami qualcosa.
Guarda secondo me semplicemente vige qualche regola come la prima direttiva e alieni cattivi non ne esistono, perché semplicemente le strade sono 2 e cioè, la prima è l'auto distruzione e quindi civiltà che sparisce e la seconda ( è spero sia questa) l'umanità smetterà di fare guerre tra popoli e incominciera a ragionare come specie e di conseguenza prosperità e in futuro motori a propulsione antigravitazionale.
Se la vita fosse un evento tanto frequente sulla Terra, lo avremmo di certo già riscontrato anche in laboratorio. E quel 95% di vita ha comunque lasciato tracce, nessuna delle quali indica un'origine diversa da quella delle specie rimaste in vita. Eppure la Terra, per quanto piccola e giovane rispetto all'estensione e l'età dell'universo, avrebbe offerto un numero incalcolabile di opportunità di ripetere l'evento "vita"; assunto che questo sia probabilistico. Dalle osservazioni che abbiamo, tuttavia, nulla sembra indicarlo.
Ripeto, fare ragionamenti sulla vita aliena basandosi su un calcolo delle probabilità è un grosso assunto che non ha nessun elemento a suo fondamento se non la pura speculazione.
Non credevo ci fosse Massimo Polidoro su hdblog, mi fa piacere ricevere una tua risposta, comunque la storia parla, le prove ci sono ed anche innumerevoli, non perdo altro tempo, ci si vede su Saturno.
Esattamente
Lo sto facendo, ma ogni tanto mi servono quei 5 minuti di svago e comunque la S.T. si raggiunge anche convincendo tutti ad investire di più nella ricerca.
Non sappiamo se la scintilla della vita sia scoppiata una sola volta o miliardi di volte già solo sul pianeta terra. Anzi, quasi sicuramente la vita è nata miliardi di volte, ma semplicemente queste vite si sono spente.
Il 95% delle specie di vita che sono comparse sul nostro pianeta si sono estinte. Oggi osserviamo uno scarso 5% delle specie sopravvissute alla selezione naturale, nonostante osserviamo oggi una infinità di piante, animali e microorganismi, questi rappresentano una percentuale irrisoria rispetto a tutti quelli che sono comparsi sulla terra.
Forse la vita è nata ed è morta milioni di volte su questo pianeta, e solo dopo milioni di "tentativi" la vita ha iniziato il suo percorso di sviluppo.
Tra l'altro, perdonami, ma la terra con i suoi 510 milioni di km quadrati non è altro che un minuscolo, insignificante, impercettibile granellino si sabbia. Nei suoi primi 1,5 miliardi di anni circa, non era altro che una palla infuocata, dove la vita non poteva attecchire. Solo dopo si sono iniziate ad avere le condizioni per lo sviluppo della vita.
E nell'universo esistono milioni di pianeti che potrebbero avere le giuste condizioni come erano presenti sulla terra.
Come abbiamo sempre fatto sulla terra e come ci fa fare il nostro DNA.
Io ormai vivo nella realtà parallela dei film e serie di stargate e ipotizzo abbiamo ragione su tante cose, Dei in primis
L'ho già detto e lo ripeto: concordo con quello scienziato americano che qualche tempo fa disse che gli alieni cattivi che vediamo nei film e nei romanzi di fantascienza molto probabilmente siamo noi.
Saremo noi i "distruttori di mondi" che, tra qualche millennio o più, inizieranno a girovagare per il cosmo, sottomettendo altre specie meno evolute di noi
Questo ragionamento non mi convice. Perché sarebbe similmente applicabile allaTerra, che ha miliardi di anni e una superficie oltre 500 milioni di kilometri quadrati, con una prossimità perfetta ad una stella. Come è possibile che la scintilla della vita in organismi microscopici sia scoccata una sola volta in tutto questo tempo e spazio? Applicare probabilità ad un evento che non ha nessuna prova di essere probabilistico è un grosso assunto.
C'è una trilogia in cinque volumi che potrà esserti utile. :)
Immortale è solo l'Universo, gli enti che lo compogono non possono essere immortali, altrimenti non ci sarebbe... vita nell'Universo!
Perché escludi quelli dotati di RNA? Si potrebbero offendere!
L'universo e' piatto
Ragionamento errato il tuo, non puoi pensare che la Terra sia un pianeta unico su miliardi di miliardi di pianeti molti dei quali sono simili alla terra, tutto l'universo è sottoposto alle stesse leggi e la Terra non fa eccezione.
Ma quelli sono alieni padani, non extragalattici.
Svegliati, siamo andati sulla Luna 51 anni fa e non ci siamo ancora ritornati, fra altri 70 anni al massimo saremo su Marte, altro che curvatura!
Se ti sposi, na avrai da vendere.
E vedrai gli alieni girare per casa.
docente universitario di economia ...
Beh, tutti gli studi sulla vita sul carbonio dimostrano che per avere un certo sviluppo dell'intelligenza occorre molto tempo (stimata in miliardi di anni).
Anche se la vita comparisse il primo istante su un nuovo pianeta, occorrerebbe quindi qualche miliardo di anni per vedere le prime forme di vita intelligente.
Insomma, bisogna avere pazienza....
Non è una questione di tempo.
ESSI VIVONO.
Sono tra noi, in mezzo a noi. Da sempre. https://uploads.disquscdn.c...
Guarda che una certa stima della probabilità non l'ho creata io. Ma Drake, con la sua equazione, il quale ha stimato pure le possibili civiltà in grado di comunicare con la nostra galassia.
Certamente stimare la probabilità è alquanto difficile, ma tutto nell'Universo ha una probabilità di accadere, anche se fosse infinitesimale. Oltre al fatto che le uniche forme di vita che conosciamo si basano sul carbonio.
Sono d'accordo comunque sull'affermare che non esistono realmente altre forme di vite sino a quando non siamo certi della loro esistenza.
Sta di fatto, comunque, che temo non scopriremo mai altre civiltà più o meno evolute, ma per ben altre ragioni.
Non raggiungeremo mai la fase 9 perchè il cambiamento climatico come spiegato dal premio Nobel Al Gore ci ucciderà tutti nel 2014.
La probabilità può essere credibile se parti da una base di dati certi, e puoi osservare più volte certi fenomeni.
Nel campo della vita questo è l'unico pianeta su cui c'è vita. L'unico osservabile, eppure nello stesso sistema solare ci sono altri pianeti e lune in cui le condizioni per certi la vita sarebbero anche possibili.
Eppure non ci sono tracce, e non sono state osservate.
Non si può far partire un ipotesi simile con un solo dato, cioè la vita su un singolo pianeta su miliardi. Non puoi proprio. Non c'è statistica, solo sparare a caso.
Non sono ipotesi. Sono probabilità.
Associata una certa probabilità della combinazione degli elementi che permettono la nascita di una forma vita, è molto probabile che questi possano ripersi nell'Universo.
Non riesco a caricare un immagine di risposta, peccato
Così tanti?
Ipotesi, zero prove. Se dici che è praticamente impossibile che non esistano altre forme di vita là fuori, alcune di queste forme di vita potrebbero aver creato la vita su questo pianeta. Per assurdo.
Bene.
Perché non abbiamo ancora gli occhiali giusti https://media1.giphy.com/me...
ma come ti permetti, vuoi dubitare del mago Otelma?
Spazio.
Nel solo Universo osservabile esistono almeno 2.000 miliardi di galassie. E non abbiamo la più pallida idea quanto ancora possa essere grande l'Universo non osservabile. Consideriamo che l'intero universo è di almeno 90 miliardi di anni luce.
La sola Via Lattea, sostanzialmente una galassia di dimensioni medie, accoglie circa 100 miliardi di stelle. Se più o meno le altre galassie osservabili hanno lo stesso numero, significa che esistono almeno centomila miliardi di miliardi di stelle. Alcuni studi, ipotizzano 300.000 trilioni. Ed esistono galassie giganti con con mille miliardi di stelle.
Tempo.
L'uomo sapiens è su questo pianeta da circa 200 mila anni, una nullità rispetto agli almeno 13,8 miliardi di anni dell'Universo osservabile.
Considerando tali dati, è praticamente impossibile:
- che non esistano altre forme di vita là fuori;
- è molto improbabile beccare la finestra temporale di esistenza per due civiltà (magari una è già estinta, mentre un'altra è alle prime fasi).
Questa teoria dell'unico organismo è molto dibattuta, ed è anche parecchio datata, gli evoluzionisti al momento stanno facendo studi che smentiscono questa teoria.
Ste teorie non stanno in piedi. Se siamo apparsi 200 MILA anni fa, e negli ultimi 70 anni siamo passati da andare a cavallo a mandare robot su marte, fra altri 70 potremmo anche avere la curvatura. Troppe ipotesi, zero dati, ste previsioni non valgono nulla.
gameboy color! ce l'ho viola!
siete poco informati , sono pugliese e quando mi sono recato in zone rurali piemontesi e lombarde ne ho visti parecchi di alieni...ma sembrano poco evoluti e non sanno parlare la nostra lingua
Se invece di perdere tempo qui aiutassi Leonard magari potremmo farlo
Ci vuole coraggio anche solo a pensare di avere a che fare con la razza umana
A me intanto piacerebbe vedere se sulla Terra, dove così come si dice le condizioni per la vita sono ideali, la scintilla della vita è scoccata più di una sola volta. Al momento tutti gli organismi conosciuti discendono da una cellula soltanto, e questo mi fa pensare che di vita aliena ce ne sia assai poca là fuori.
cioè vengono dai pandistelle?
Ok, allora basta diventare immortali con la singolarità tecnologica e poi aspettare.
che titolo clickbait...
nrl titolo si parlano di milioni di anni poi nell'articolo si ipotizza che siamo già a una fase evolutiva avanzata.
forse quel "milioni" storpia...