
12 Agosto 2021
I primi TV Samsung con tecnologia QD-OLED arriveranno nel corso del 2022. Ad affermarlo è la testata ETNews (link in FONTE) con un articolo in esclusiva che riporta gli ultimi sviluppi interni al colosso coreano. Prima di proseguire ricostruiamo brevemente la storia recente dei QD-OLED. Le prime indiscrezioni sui televisori che abbinano i Quantum Dot agli OLED risalgono a circa tre anni fa: si parla, per la precisione, di febbraio 2018. Col tempo le voci si sono fatte sempre più insistenti e sono poi giunte conferme vere e proprie sia da parte di Samsung stessa sia da altre importanti compagnie come Nanosys.
L'avanzamento della tecnologia è stato però accompagnato da visioni molto differenti all'interno delle due divisioni Samsung direttamente coinvolte. Da una parte troviamo Samsung Display, la parte che si occupa di produrre i pannelli e le tecnologie che ne regolano il funzionamento di base. Dall'altra abbiamo Samsung Electronics e nello specifico Samsung Visual Display, impegnata nella realizzazione e commercializzazione dei prodotti veri e propri e cioè dei TV che si possono acquistare nei negozi. Il contrasto tra queste due anime si è palesato apertamente nel corso del 2020: Samsung Electronics ha scelto di puntare sugli LCD con Mini LED per il 2021, lanciando i Neo QLED al CES. Samsung Display, pur non potendo contare sul supporto della divisione TV, ha comunque deciso di approntare le linee produttive per i QD-OLED.
Era però evidente che l'affermazione dei QD-OLED sul mercato sarebbe stata decisamente difficoltosa senza il supporto di Samsung Electronics. Gli equilibri all'interno di Samsung sono però cambiati di recente, secondo quanto riportato da ETNews, che non usa condizionali e si dice certa delle sue fonti (noi preferiamo parlare di indiscrezione fino a quando non giungerà la conferma ufficiale). Han Jong-hee, Presidente di Samsung Electronics e Choi Joo-seon, Presidente di Samsung Display, hanno raggiunto un'intesa per soddisfare le reciproche necessità. La pandemia di COVID-19 ha mutato significativamente gli equilibri nel mercato dei televisori e dei relativi pannelli. Prima della diffusione del virus il prezzo dei pannelli LCD era in progressivo e significativo calo a causa di un eccesso di produzione, causato principalmente dai colossi cinesi operanti nel settore (BOE, CSOT eccetera).
La pandemia ha cambiato tutto: la domanda da parte dei consumatori è aumentata significativamente e ha portato a un corrispettivo incremento nella richiesta di pannelli. Assicurarsene un quantitativo sufficiente è divenuta pertanto un'esigenza assolutamente vitale per tutti i principali attori. Le difficoltà però non mancano perché da un lato si sono verificate alcune problematiche relative alla fornitura dei componenti, dall'altro l'impennata delle richieste ha reso incerta la possibilità di soddisfare tutte le commesse.
Samsung Electronics ha quindi dovuto prendere atto della situazione e delle minori possibilità di approvvigionarsi presso produttori terzi. Secondo ETNews sarebbe stato Han (Samsung Electronics) a muovere i primi passi per cercare la via più logica: un accordo con Samsung Display per prolungare la produzione di pannelli LCD per almeno tutto il 2021, un'indiscrezione che circolava già dalla fine del 2020. La soluzione "casalinga" permetterà inoltre di non dover dipendere così pesantemente dalle compagnie cinesi (una strada che dovrebbe percorrere anche la connazionale LG), uno scenario decisamente poco gradito a Samsung e anche alle autorità coreane.
Il patto garantisce benefici ad entrambe le controparti: la produzione di massa degli LCD proseguirà per tutto l'anno (ma non si esclude un ulteriore prolungamento) presso lo stabilimento di Asan e per la precisione sulla linea L8. In cambio di questa modifica ai piani originari, Samsung Display otterrà una contropartita importantissima: Samsung Electronics utilizzerà i pannelli QD-OLED sulla gamma TV 2022 (si parla di prodotti in commercio, non di prototipi). Per la divisione Display è un punto di svolta: in questo modo acquisisce infatti un cliente di primo piano e al contempo una vetrina perfetta per i propri prodotti di punta. Le cifre investite sulla conversione dalla tecnologia LCD a quella "Quantum Dot" (idealmente si dovrebbe partire con i QD-OLED e passare poi ai QNED inorganici) sono del resto molto importanti: circa 11,7 miliardi di dollari per adeguamento degli impianti, ricerca e sviluppo entro il 2025.
In sostanza le due anime di Samsung, riconosciute le attuali difficoltà, hanno deciso di collaborare per rafforzarsi reciprocamente. Se l'intesa verrà confermata la divisione TV potrà contare su una fornitura sicura di pannelli LCD, essenziali per mantenere la prima posizione nel mercato mondiale (nessun'altra tecnologia assicurerebbe una produzione numericamente analoga). La divisione Display avrà invece il suo primo ed importante committente e potrà disporre anche del tempo necessario per far maturare ulteriormente la tecnologia e per ottenere una migliore resa produttiva. Il nome scelto per la commercializzazione potrebbe essere "QD Display TV", un identificativo forse creato per non rendere troppo evidente il ricorso a pannelli OLED (per quanto ibridi).
Ricordiamo infine che i TV QD-OLED adottano una struttura dei pixel composta da OLED blu. I dettagli sugli emettitori organici effettivamente impiegati non sono disponibili: si pensa però che Samsung possa fare ricorso ad un doppio strato per migliorare la durata delle componenti organiche e la stabilità delle prestazioni nel tempo. Alle componenti organiche è associato il QDCC (Quantum Dot Color Conversion) con Quantum Dot rossi e verdi. Il QDCC converte la luce proveniente dagli OLED blu assorbendola ed emettendola nuovamente in forma più pura per le componenti rossa e verde. Il blu viene semplicemente lasciato passare. In questo modo si ottengono tutte le tre componenti cromatiche primarie (RGB).
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Commenti
Almeno una volta ogni 6 mesi negli ultimi 4 anni leggo articoli del genere, se fosse un vero Oled, e non un woled, con fultro Quantumdot non sarebbe male, ma comunque acerbo, sicuramente vedo più prospettiva per un miniled o meglio un microled.
Quale sarebbe la caxxata detta dal "professore"?
Puoi illuminarci tu con la tua scienza per favore?
Dopo aver studiato un libro di grammatica, ovviamente...
Grazie
Professore non manchi mai di dire caxxate..mi chiedo chie è quel genio che ti paga per dirle
I pixel degli OLED WRGB non sono più fatti in quel modo, li hanno cambiati nel corso degli anni.
PS: ovviamente la differenza con i QD-OLED resta importante, era solo una precisazione.
Ridi da solo per la cappellata che hai scritto vero? Se non l'hai capita è meglio che smetti di commentare.
ahahahaha
in questo caso gli oled blu vengono usati solo come retroilluminazione...quindi non si vedono direttamente essendo dietro le quinte...vedremo il prossimo anno come si comporteranno...
Se si stampano quelli LG si stamperanno pure quelli Samsung visto che la parte attiva è costituita dallo stesso materiale organico, anzi probabilmente saranno ancora più soggetti questi poiché utilizzano solo due strati di Oled blu che sono quelli che durano meno, mentre quelli LG hanno uno strato blu ed uno giallo per ottenere il bianco.
Curioso di vedere come si comporteranno e se si stamperanno o no...
Quindi hanno risolto i problemi che avevano questi pannelli? Ricordo che in un articolo precedente si citava la bassa luminosità e la difficoltà da ottenere un completo filtraggio del blu dal verde e rosso.