
18 Marzo 2020
Samsung inizierà a fornire i primi lotti di chip a 7nm e a 6nm nel corso del primo trimestre: la produzione di massa ha preso il via presso lo stabilimento di Hwaseong (Corea del Sud). La V1 è la prima linea di produzione di Samsung di semiconduttori realizzati con la tecnologia EUV (extreme ultraviolet) e si occupa di realizzare chip che utilizzano i nodi a 7nm e inferiore; ha iniziato ad operare a febbraio 2018 e a realizzare i primi chip per i test a metà 2019. L'obiettivo è portare avanti il processo di affinamento della tecnologia sino raggiungere il nodo dei 3nm.
Entro la fine del 2020 Samsung intende inoltre triplicare rispetto allo scorso anno la capacità produttiva dei chip a 7nm (e a nodi inferiori), ed effettuare investimenti complessivi nella linea V1 pari a 6 miliardi di dollari. Samsung sottolinea che, insieme alla linea S3 (si occupa della produzione dei chip a 10nm), la linea V1 avrà un ruolo fondamentale per soddisfare la crescente domanda del mercato dei semiconduttori.
E' ancora prematuro stabilire quali saranno gli acquirenti dei chipset Samsung: negli ultimi anni sia Apple, sia Qualcomm si sono rivolti alla rivale TSMC - che ha chiuso un solido quarto trimestre fiscale 2019 con profitti e fatturati in crescita proprio grazie alla vendite dei chipset a 7nm - ma non è detto che non riesca a concludere ordinativi per la produzione dei prossimi chipset A14 di Apple e Snapdragon 875 di Qualcomm.
Il dato oggettivo, nell'immediato, è che Samsung, come emerso anche in relazione alla produzione di smartphone, non risentirà (così) negativamente per l'epidemia del Coronavirus, che, al contrario, sta mettendo in difficoltà le fabbriche cinesi. L'azienda ha un totale di 6 linee di produzione e tutte si trovano fuori dalla Cina: 2 (linea 6 e S1) sono collocate a Giheung (Corea del Sud), 1 (linea S2) si trova ad Austin (Stati Uniti) e 3 sono collocate a Hwaseong (le già citate linee S3, V1 e la S4).
Commenti
E allora vai a leggere i rapporti annuali dell'IEEE. L'intera industria elettronica mondiali si riunisce per stabilire la roadmap dei prossimi anni, che fin'ora è sempre stata rispettata. Ad oggi si sa con discreta certezza che arriveremo a circa 1.5nm poi se tu non sei d'accordo non è ciò che fermerà l'industria. evidentemente hai letto dei dati sbagliati o obsoleti, non so che dirti.
E i limiti sono uguali da piu di 10 anni, ci stiamo solo avvicinando e sappiamo molto di più ma la fisica resta uguale
Forse non mi sono spiegato bene. Intendo dire che quando una fonderia rilascia un processo produttivo a 5nm, in realtà la dimensione dei transistor e dei gates è molto maggiore. A volte il doppio. Generazione dopo generazione, questo gap tra dimensioni dichiarate e dimensioni reali sta aumentando. Di conseguenza, anche ammettendo un limite di 5nm, ci si arriverebbe quando l'industria dichiarerà di aver raggiunto i 2nm. Per quanto riguarda costi e difficoltà tecniche tu ti riferisci a oggi, ma noi parliamo di un orizzonte temporale di almeno 10 anni. È vero che non si possono prevedere con certezza gli sviluppi futuri, ma se vi è un progresso costante dell'elettronica da 80 anni a questa parte, è ragionevole pensare che tra 10 anni avremo qualche competenza in più di quella che abbiamo oggi, anche in base ai giganteschi capitali che l'industria sta investendo in ricerca.
I limiti del marketing??? Ma hai letto un altro commento e risposto a me?
I limiti del processo produttivo nel silicio sono 5nm perché lo "scatto" successivo sarebbe a 3nm in cui interviene il quantum tunneling. Si stanno sperimentando soluzioni con wafer sovrapposti per fare processori più potenti ma di dimensioni simili. Con le tecnologie attuali e per le conoscenze scientifiche che abbiamo non é possibile fare di più, si potrebbe cambiare materiale ma oltre ad essere oltraggiosamente più costoso non abbiamo la minima idea di come produrre in larga scala, al massimo si potrebbero costruire delle unità in ambienti controllati di laboratorio che appena salgono di temperatura non funzionano più. La fisica non ha nulla a che fare col marketing, tu probabilmente ti riferisci alla nomenclatura di Intel e AMD (12nm+, 12nm++) per descrivere il processo di produzione di alcune loro cpu desktop, ma quello significa soltanto "meno di". Le industrie del settore sperano, e non prevedono, che qualcuno trovi un modo per aumentare il livello di precisione, cosa che dovrebbe smentire alcune conoscenze acquisite da decenni: cosa non impossibile ma nessuno del settore ti direbbe che ci spera concretamente.
Ti sbagli. Prima di tutto devi distinguere valori fisici da quelli del marketing. Quelli fisici sono generalmente abbastanza superiori a quelli del marketing, e già questo pone più margine di miglioramento. In secundis, non tutti i materiali presentano gli stessi comportamenti fisici, quello a cui fai riferimento tu è il "salto" degli elettroni da un transistor all'altro, che riduce l'efficienza e produce tanti errori. Con il silicio questo succede a certi livelli, con materiali differenti per quanto riguarda conducibilità e capacità di miniaturizzazione questo avviene a valori più bassi. I nanotubi di grafene presentano delle ottime premesse da questo punto di vista. È per questo che le industrie del settore, non io, prevedono con un certo grado di certezza di arrivarci a quei livelli.
Non é assolutamente un problema tecnologico ma fisico. É infatti totalmente possibile costruire processori, per come li conosciamo oggi, fino ai 5nm (che poi é il processo produttivo ma vabbè). Sotto i 5nm interviene una proprietà della fisica quantistica chiamata Tunneling. Non é che ci sono tecnologie per evitare che questo succeda, il limite é conosciuto da decenni.
É impossibile per le proprietà dell'universo che conosciamo costruire un processore, per come li intendiamo oggi, con un processo produttivo più accurato, ossia inferiore, di 5nm.
Grazie mille, gentilissimo!!
Un numero arbitrario di gate equivalente. Il numero di nm ha smesso di avere senso con il FinFet, e se arrivano i nuovi gate all-around avrà ancora meno senso
oggi come oggi si, anche se non è da escludere che in un futuro piuttosto lontano ci si arrivi. punto però è che è svagliata l'equazione miglioramenti = miniaturizzazione. finora si è scelta questa strada perché era la più proficua, ma in futuro le cose cambieranno. la miniaturizzazione è sempre più difficile e dà sempre meno benefici, quindi si stanno scegliendo nuovi approcci architetturali come l'aumento del numero di cores per processi più parallelizzati e sistemi integrati ibridi con vari tipi di processori al proprio interno (CPU,GPU,tpu, ASIC, ecc)
La frase "E' ancora prematuro stabilire quali saranno gli acquirenti dei chipset Samsung: negli ultimi anni sia Apple, sia Qualcomm si sono rivolti alla rivale TSMC", posto che dallo Snapdragon 820 in poi TUTTI i SoC di punta Qualcomm sono stati prodotti da Samsung, a parte l'SD835.
Così come sono prodotti da Samsung tutti quelli della serie 7 (710, 712, 730 e 765), nonchè tutti quelli della serie 6 (con la sola esclusione dei vecchissimi SD61x e 65x), nonchè i più recenti della serie 4 (SD450 e 460).
TSMC attualmente per Qualcomm produce solo SoC entry level, come l'SD439.
Dovrebbero, però come successe già, magari riescono ad arrivare anche a 2 in qualche modo. La tecnologia non sta ferma.
Ho capito, ma quindi ad oggi è proprio impossibile riuscire a scendere ad 1 nm?
Esatto, una vola per i cmos usati si prevedeva di non scendere sotto i 14 nm.
Altro punto fondamentale, cosa stanno misurando? Il transistor il gate o altro?
Comunque sia siamo molto vicini al limite fisico.
Questa è una domanda a cui non si può rispondere oggi. Con le attuali tecnologie, il limite è 5nm. Successivamente, con una nuova architettura del transistor sarà possibile arrivare fino a 3nm. Poi, avvalendosi di nuovi materiali come il grafene si potrà scendere fino a 1,5 nm circa. Queste sono le previsioni attuali, ma cambiano di anno in anno a seconda dei processi tecnologici e del ritorno economico previsto.
Ah va bene, quindi i 3 nm sono il massimo arrivabile...
Io sapevo che il limite massimo dovrebbero essere i 3 nanometri.
Poi si dovrebbero avere effetti indesiderati, come gli elettroni che non passano o che tendono a scappare dai percorsi prefissati o addirittura influenzarsi a vicenda per l'estrema vicinanza.
Per curiosità, fino a che punto riescono a scendere con i nm? La tecnologia di oggi permette di fare processori fino a misura? 1nm?
Beh, è totalmente in linea con le informazioni di questo articolo
Ottimo, per contrastare la produzione dei chip nelle fabbriche apple...
...aspè, un attimo
Sembra che il primo SoC a 6nm sia il Kirin 820 (5G) di Huawei, che abbandonerebbe TSMC per Samsung Foundry, in arrivo per metà anno.
Mi sembrerebbe una bufala, ma la confermano piú fonti.