
27 Ottobre 2023
Come già vi ho raccontato nei giorni scorsi, lo Snapdragon Summi 2023 di Qualcomm è stato particolarmente denso di novità, grazie soprattutto all'annuncio delle nuove piattaforme per mobile computing della serie Snapdragon X, il cui primo rappresentante è lo Snapdragon X Elite. Durante la nostra permanenza a Maui, oltre che assistere dal vivo al keynote di Cristiano Amon (CEO di Qualcomm) e ad una serie di altri appuntamenti con dirigenti e partner dell'azienda americana, abbiamo avuto l'opportunità di mettere le mani su alcuni dispositivi reference dotati della nuova piattaforma e, in un ambiente assolutamente super controllato, assistere all'esecuzione di qualche benchmark preliminare.
Qui di seguito trovate i risultati ottenuti e alcune veloci considerazioni che non possono non tenere conto del fatto che, per il momento, si tratta ancora di prodotti in stato di ottimizzazione quasi embrionale. Sono quindi risultati da prendere assolutamente con le pinze ma, dato che saranno gli unici dati disponibili da qui al momento della commercializzazione dei primi esemplari (si parla di metà 2024), è comunque interessante dargli uno sguardo.
Prima di iniziare con i numeri, un piccolo recap di quello che è il nuovo Snapdragon X Elite. Parliamo del primo SoC Qualcomm della nuova Snapdragon X Series, una famiglia di chipset dedicata al mobile computing ma che, stando a quanto dichiarato nel corso del Summit, potremo presto vedere anche a bordo di alcuni smartphone top di gamma. La CPU alla base del SoC è una Qualcomm Oryon dotata di 12 core divisi in 3 cluster da 4 core ciascuno, il processo produttivo è a 4nm e utilizza il noto TSMC N4P, mentre le istruzioni utilizzate sono ARM 8.7.
Tutti e 12 i core sono identici per caratteristiche e offrono un clock massimo di 3,8 GHz, ma due di essi, presi da cluster differenti, possono spingersi fino a 4,3 GHz nel momento del bisogno. Come già detto nelle nostre analisi precedenti, si tratta di una configurazione in controtendenza rispetto a quanto offerto attualmente dal mercato. Nella maggior parte dei casi, se non nella totalità, vediamo infatti soluzioni dotate di un pacchetto di core ad alta efficienza e uno a ad alte prestazioni. Qualcomm ha invece deciso di utilizzare un solo tipo di core che, probabilmente, riescono a scalare in maniera molto efficace le proprie prestazioni con un TDP che può variare di molto (il range dovrebbe essere 9-85W) a seconda del tipo di implementazione che gli OEM intendono adottare.
Parlando invece di memorie troviamo il pieno supporto ai moduli RAM LPDDR5X fino ad un quantitativo di 64GB, ai quali si affianca una cache da 42 MB totali: 12 MB di cache L2 per ogni cluster e altri 6 MB utilizzati per scambiare dati con la GPU. La bandwith dichiarata è invece di 136 GB/s, un dato sufficiente a garantire prestazioni adeguate in tutte le situazioni.
Completa il pacchetto la GPU integrata Adreno, su cui Qualcomm è rimasta piuttosto abbottonata in termini di specifiche. L'unico dato a nostra disposizione a questo proposito sono i 4,6 TFLOPS utilizzati per indicare la velocità della componente grafica nello svolgere i propri compiti. Oltre a questo sappiamo che supporta display on-board fino a 4K a 120Hz e display esterni fino ad un massimo di tre unità con risoluzione 4K 60Hz e due unità in 5K, sempre a 60Hz.
Zero rinunce anche per quello che riguarda la connettività: troviamo un modem Snapdragon x65 compatibile 5G Sub-6 e mmWave, con velocità massime di 10 e 3,5 Gbps in download e upload rispettivamente. Il sottosistema di connettività a corto raggio è affidato invece al chip FastConnect 7800, già compatibile con Wi-Fi 7 e Bluetooth 5.4. Il chip supporta inoltre lo standard USB in versione 4.0 per le porte di espansione. L’ISP è un Qualcomm Spectra dual 18-bit, in grado di gestire due fotocamere in contemporanea da 36 MP o una singola da 64 MP. E non ci faremo nemmeno mancare l’audio lossless wireless.
E infine grande attenzione anche per tutta la componente di AI, che è ovviamente guidata dalla nuova NPU (Neural Processing Unit), che fa parte della serie Hexagon e sviluppa una potenza massima di 45 TOPs in solitaria e 75 TOPs abbinata a CPU e GPU. Numeri incredibili e che, di fatto, stracciano tutta la concorrenza attualmente disponibile sul mercato. La società dice che il chip sarà estremamente capace nelle operazioni AI on-device (elaborazione tutta in locale senza ricorso a server esterni), e che offre l’algoritmo di stable diffusion (generazione immagini, stile DALL-E) più veloce di tutti i diretti concorrenti, con risultati anche inferiori al singolo secondo per immagine. Molto ampia anche la quantità di modelli AI supportati, tra cui spiccano quelli di Meta e OpenAI, senza però lasciare da parte le soluzioni Microsoft, Beidou e altre ancora.
Bene, abbiamo capito che la potenza di calcolo, almeno sulla carta, non manca, vediamo quindi ora quali sono i frutti di tutte queste specifiche così importanti. Come detto in apertura i risultati dei test che vedrete qui sono ottenuti con prodotti reference di Qualcomm, soluzioni che quindi non saranno mai realmente disponibili in commercio. Nel dettaglio le configurazioni utilizzate per svolgere i test sono due: la prima configurata come se si trattasse di una workstation e dotata perciò di un TDP massimo di 80 W, al contrario della seconda, decisamente più conservativa e pensata per non spingersi oltre i 23W. La scalabilità di questo processore permetterà agli OEM di realizzare soluzioni molto flessibili e con prestazioni e consumi sempre adeguati alla tipologia di utilizzo.
Le immagini dei grafici sono ovviamente prese da una presentazione Qualcomm ma i punteggi ottenuti sono assolutamente in linea con quanto verificato nel corso della sessione di benchmarking che ci è stata riservata nei giorni scorsi, e sono il risultato della media di tre punteggi ottenuti da tre lanci consecutivi dello stesso test.
Cominciamo dai test Single Thread di GeekBench in versione 6.2 e Cinebench 2024. La prima slide mostra il confronto con la CPU top di gamma Intel per notebook, ovvero il Core i9 13980HX, a paragone con X Elite in configurazione da 80W di TDP. Il test si è svolto in ambiente Linux e il notebook Intel utilizzato è un Asus ProArt Studiobook OLED (H7604JV). Il risultato mostrato è sicuramente interessante, con la soluzione Qualcomm che prevale su quella Intel, seppur di poco, consumando però il 70% in meno. Il secondo set Single Thread riguarda sempre Geekbench 6.2 ma questa volta in ambiente Windows o MacOs nel caso dell'Apple Silicon M2. L'elenco dei concorrenti qui è ben più folto e, oltre alle due proposte Qualcomm troviamo un Intel Core i7 13800H, un AMD Ryzen 7940HS e un Apple Silicon M2. I risultati qui evidenziano un primato di X Elite in entrambe le configurazioni, con un margine che arriva fino al 10%. Per chiudere questo set abbiamo poi un Cinebench 2024, sempre in modalità Single Thread, con le due proposte Qualcomm che, anche in questo caso, si posizionano al vertice con prestazioni di picco fino al 20% superiori rispetto alla concorrenza.
Parlando invece dei test Multi Thread abbiamo anche qui due grafici da mostrare. Il primo inerente a GeekBench 6.2 e il secondo sempre effettuato con Cinebench 2024. In tutti e due i casi lo Snapdragon X Elite nella configurazione con TDP fino a 80W si posiziona al top della classifica, con un vantaggio rispetto alla concorrenza che arriva fino ad un +50% per GeekBench e performance fino al doppio superiori in Cinebench.
Continuiamo quindi con l'unico test AI del lotto, ovvero Procyon AI di UL Benchmark. Un test che, di fatto, dimostra sul campo come tutte le parole spese da Qualcomm a proposito della sua NPU, e di tutto quello che ci gira intorno, siano più che mai fondate. Il confronto con il Core i7 e il Ryzen 9 è semplicemente impietoso, con performance che sono fino a 10 volte superiori e un risultato identico per entrambe le varianti Qualcomm, a dimostrazione del fatto che probabilmente i consumi durante questo test sono sotto la soglia del TDP della versione meno "carrozzata" ovvero quella da 23W.
E per chiudere non potevano mancare un paio di test legati alla GPU integrata che, stando a quanto dichiarato da Qualcomm, stacca di netto la concorrenza di Iris Xe e della Radeon 780M. I risultati ottenuti. Il primo test svolto è Atzec Ruins della suite GFXBench, dove vediamo che la configurazione più spinta dello X Elite è superiore a tutte le alternative con un punteggio che supera l'alternativa peggiore, ovvero il Ryzen, di addirittura due volte e mezzo. Bene comunque anche la variante da 23W che se la gioca con la GPU di Apple Silicon M2.
Il test Wildlife Extreme è invece preso dalla suite 3D Mark e, in questo caso, sono stati utilizzati i frame medi ottenuti come punteggio. La configurazione da 80W dell'X Elite è ancora al primo posto con un risultato che supera il chipset Apple del 10% circa e di oltre il 60% le alternative Intel e AMD. Comunque buono anche il risultato della versione da 23W, che sta subito sotto alla GPU di M2 ma offre prestazioni fino al 30% superiori rispetto a Iris Xe e Radeon 780M.
Ed eccoci al momento di tirare le somme di quanto visto. Inizio ricordandovi quanto già detto in test all'analisi, si tratta di prodotti reference e di test realizzati in ambiente controllato, quindi non possiamo considerare questi risultati come indicazione esatta di quelle che saranno le performance sul campo. Anche perché ogni OEM avrà modo di studiare il chipset e di implementarlo utilizzando soluzioni di raffreddamento più o meno importanti e TDP più o meno spinti. Detto questo, i punteggi ottenuti sono comunque un'indicazione chiara dell'ottimo lavoro svolto da Qualcomm, specie se pensiamo che si tratta della prima concretizzazione del progetto X Series.
Allo stesso modo si può notare come le differenze nei risultati delle due differenti implementazioni del chipset non sono così nette e importanti, a dimostrazione del fatto che questo X Elite è un SoC molto efficiente già con TDP abbastanza contenuti. In attesa di scoprire cosa avrà in serbo per noi Apple nell'evento di questa notte (si vocifera l'arrivo di M3), vi lascio con un'ultima considerazione. Il fatto che Qualcomm, con questo suo primo SoC di nuova generazione, possa pensare quantomeno di giocarsela con il nuovo chipset Apple Silicon è già di per se un traguardo molto importante, e forse inaspettato. Chapeau!
Commenti
Un notebook con questo processore avrà sicuramente un costo inferiore a un MacBook a parità di performance, e questo già basta.
Compara con m2 e questo processore di fatto ancora non esiste…. Mah, mi sembra siano ancora molto indietro con lo sviluppo.
Un fattore importante, ovviamente non ancora menzionato, è il prezzo e dubito fortemente che sarà basso...
Il problema di Apple sarà l'anno prossimo: nel 2024 dovrebbero essere presentati e lanciati i processori ARM di Intel, con il nuovo processo produttivo proprietario, e Nvidia. Ci ritroveremo, quindi, nella peggiore delle ipotesi con Apple e gli M4 a dover affrontare gli SoC di 3 competitor che avranno affinato e perfezionato il processo produttivo, rendendo di fatto inutile l'esclusiva dei 3nm di TSMC.
Per me non può che essere auspicabile questa situazione, poiché magari si avrà il definitivo boost per abbandonare gli x86 e riportare un po' di sana competizione/innovazione. Anche perché, diciamocelo, ok gli M3 ma se di anno in anno l'aumento è di un 15/20% e Qualcom alla prima gen se ne esce con un prodotto che riesce a giocarsela con i processori di Cupertino, allora vuol dire che Apple si è bruciata un vantaggio di 3/4 anni sulla concorrenza.
Qui vedo un sacco di bench in single core. Qualche dubbio sorge, poi sto fatto che uno possa scalare fino i 4.3 Ghz un paio di core è importante nei bench. Altra cosa hanno usato come riferimento un m2 base.
Eh...peccato che questo esce nel 2040, quando ormai sarà già vecchio e superato
Vero, anzi, nemmeno, anche dopo 1 settimana, nemmeno 1 mesetto... quindi ieri hanno presentato gli M3, già il 07 novembre son disponibili... Qualcomm ha fatto la presentazione ma ancora son in Altomare per il lancio pubblico!
Perché è quello più facile da battere... tra l'altro ora anche M2 ormai ha M3 come erede dove infatti ora hanno implementato il decoder AV1, lato GPU hanno introdotto il ray tracing, la dinamic caching e il mesh shading... la NPU passa a oltre i 35 TOPS... praticamente ora dovrebbero rifare il confronto se veramente vorrebbero essere onesti... visto che M3 sarà pubblico tra 1 settimana e il Qualcomm l'anno prossimo!
Secodo me l'apporccio deve essere in prospettiva: se al primo anno li montano su ltrabook di fascia alta, ci saranno solo clienti contenti e recensioni entusiasmsnati. E gli anno successivi tutti li vorranno
tra l'altro devono ancora essere risolti dei problemi di presazioni in ambiente Win11 (come dichiarato dalla stessa qualcomm che infatti ha suato Linux per la stragrande maggioranza dei benchmark). L'utente tipico ultraboook usa sopratutto browser e office. Quindi pacchetti limitati dove non si corre il rischio di problemi di prestzioni causa eventuale perdita di effcenza dovuta alla conversione del codice x86...visto he pacchetto browser e office arriveranno gia' compialti per piattaforme arm.
SOno piu la pletora di studneti e profesionisti a trovarsi in casa decine di app vetuste o cmq di nicchia presenti solo su x86. Che cmq cmq pc non scelgono ultrabook, ma mobile workstation o gaming pc o notebook da supermercato
Si, il problema è che da Qualcomm ancora sono tutte presentazioni... anche l'anno scorso dichiarava grandi potenzialità, ma il risultato è stato alquanto diverso...
Gli M2 sono usciti a giugno 2022, grazie al piffero, hanno avuto 16 mesi di tempo per concentrarsi al loro superamento (tra l'altro con la collaborazione del team di Apple stessa, quindi chissà quanti segreti by Apple hanno avuto modo di utilizzare)... in ogni caso asfaltata un piffero anche qui, poche ore fa sono stati presentati gli M3 (come da cronoprogramma), quindi M2 sarebbero già cosa vecchia in realtà.
S', ma resterà un 0 virgola sul totale dei pc, non invogliando i third part ad investire... insomma è un cane che si morde la coda...
A quanto pare Office è compilato nativamente per Arm, e viene fatto girare in modalità "ARM64EC", che permette all'app principale di funzionare nativamente e allo stesso tempo di emulare plugin o altre parti che sono ancora compilate per Arm. Do per scontato che, in un modo o nell'altro, le macro quindi finalmente funzionino.
Per i vecchi formati doc/xls, non saprei :-/
da quello che mi ricordo poi, leggeva bene i formati nuovi come docx e xlsx ma non quelli vecchi come doc e xls
anni fa girava una versione ridotta e con ridotta compatibilità. tipo non supportava macro o altre cosette.
M3 offre prestazioni maggiori ad M1 del 65%. Quindi sono relativamente superiori ad M2. Snapdragon doppia M2, quindi hai detto una c4zz4t4.
Si ma non aveva gli Oryon come base.
Qualcomm è da parecchi anni che fa Soc per Laptop. Non ultima tutta la serie 8cx che è già alla terza gen
Poco superiore? La versione base da 23W in MT quasi doppia M2
https://media0.giphy.com/me...
Chiaramente si, Microsoft Office gira su Arm fin dai tempi di Windows RT.
Considerando che è la loro prima iterazione, chapeau! Apple ha esperienza pregressa di 3 generazioni sugli arm, Qualcomm ha appena presentato la sua prima gen che spinge più forte di un M2.
Poco superiore ad M2, quindi tecnicamente verrà asfaltato dagli m3
ma tipo ms office ci gira? come?
a chi ce l'ha più grosso e lungo................ noisoso...
Vero. Io pc del 2014 con Intel pentium e 4 GB aggiornato a Windows 11senza problemi. Messo una ssd e va come nuovo
Chissà perchè hanno preso come riferimento M2 (comunque da stasera fuori produzione) e non M2 Pro o M2 Ultra?
Sto usando da mesi il dev kit arm 2023 di Microsoft, Windows 11 arm è sempre più ottimizzato..
Ovvio il sistema in questione non è performante come un m1 ma per lavori leggeri è ottimo perché ho consumi bassi senza accendere il PC principale che a riposo mi consuma 70watt, mentre questo 4/5watt..
e' il contrario....basta vedere come corre Apple coi limiti do compatiblita' di MacOS
Bisogna che inizino con la fascia alta cosi i prodotti validi nel loro complesso daranno lustro anche alla nuova archiettura.
Se metti una nuova architettura su un pc scarso, con toucpad merdoso che va a scatti, monitor da supermercato con 250nits, poca batetria per risparmiare, case di plastica, etc, etc.....alla fine ne esce uno schifo e la colpa se la prende pure qualcomm.
invece con le prestazioni che hanno queste CPU montate su un buon pc (scocca metallica, display da oltre 400nits, touchpad in vetro, peso di 1Kg a fronte di 16h di autonomia effettive, etc ) ottieni in prodotto che restera' utile (ex come pc da viaggio) anceh quando le prestaizoni non saranno piu quelle top
Ottimi per AR/VR standalone, e poi un po' di sana competizione non può che far bene ad un mercato che ormai si era attestato su incrementi prestazionali tra il 10 ed il 15% a generazione. Magari non faranno il botto ma spero metteranno un po' di pepe nel "di dietro" a tutto il settore, non so se mi spiego.
Oggi la potenza di un processore medio come un Serie i5 o Ryzen 5, adeguatamente supportato dagli altri componenti di sistema, è più che sufficiente per qualsiasi utilizzo "domestico", pertanto il mercato si è un po' "accomodato".
Tuttavia le prossime rivoluzioni tecnologiche come AR, VR e AI richiedono un bel salto di potenza per esprimere tutte le rispettive potenzialità, sia dal lato CPU che GPU, che spero arrivi il prima possibile.
piu che windows dove ho forti dubbi microsoft riesca a gestire la transizione ad ARM lo vedo benissimo su tablet android o chromebook di alto livello
test che è da vedere come si tradurranno nella realtà. Perchè per prendersi sul gobbo windows on arm (che tutt'ora è un windows di serie B in quanto a compatibilità) e strapagare (perchè si farà strapagare) questo soc il motivo deve essere ben valido. Per non parlare del confronto con apple dove tutto funziona già perfettamente.
Vedremo i prezzi se saranno competitivi
io sono solo titubante per la politica closed source di qualcomm....
basti vedere ad oggi la fatica per avere aggiornamenti di 5 anni su smrtphone.....mentre su pc x86 con Ms Windows siamo arrivati ad avere aggiornamenti gratuiti (con upgrade di versione gratuito) su Pc nati ai tempi di Win7....io ho tirato un notebook Dell con Core 2 duo fino all'anno scorso, semplciemtne con un upgrade di disco da piattelli ad ssd e di ram).
In alternativa Linux e' sempre presente.
Bisogna vedere cosa succedera' con i processori ARM.....
Anche perche' il salto di prestazioni e di rapporto peso-consumi/prestazioni e' tale che sarebbe un abominio pensare che questi nuovi pc debbano accontentarsi di un apsettatati va di vita di soli 5 anni
notevole!
Interessanti e simpatici da avere.
Ho però paura che Qualcomm voglia monetizzare su questi prodotti.
Cercherà di proporre piattaforme di fascia alta, con alto prezzo, indirizzate però ad un pubblico che mal digerisce certe piccole incompatibilità.
Sulle macchine di fascia bassa, quelle da supermercato, continueranno a perversare le soluzioni x86, che quindi renderanno gli investimenti nella piattaforma ARM poco interessanti.
Insomma mi sembra una trasformazione che poteva portare avanti giusto Apple...
Semplicemente impressionante.
Spero che anche in ambiente Windows si mandino in pensione i vetusti processori X86.
Progettare software su ambiente Win specificamente per questi processori renderebbe molto più semplice convertire per Mac OS.
si ma sti benckmark sono attinenti quanto?
per esempio esistono giochi che girino su X e X86 così da vedere il confronto?
eiste autocad 3d per X così da vadere come gira ruspetto ad autocad per x86?
Ottimo che possa scalare fino a 80W, questo permetterà di accontentare una larga fascia di prodotti.
Niente male.
Ot. Uscito android 14 automotive
Tenendo conto che è il primo "serio" presentato i risultati sono ottimi. Non sarà perfetto, ma può solo migliorare con le successive release