
14 Marzo 2022
Ve ne sarete sicuramente accorti: in questo 2021 si è fatto davvero tanto parlare di Chromebook, molto più di quanto accaduto negli anni passati, specialmente per quanto riguarda la nostra penisola. Ma cosa è cambiato? Nulla in particolare se non che le aziende hanno iniziato a crederci e a investire su questa categoria di prodotti anche al di fuori degli Stati Uniti dove, già da tempo, i Chromebook stanno spopolando. Cresce quindi il numero di modelli disponibili e di conseguenza anche la curiosità degli utenti che si chiedono se questi notebook con Chrome OS siano davvero in grado di sostituire le macchine Windows e in che misura.
Proprio in questi giorni ho tra le mani il recente Galaxy Chromebook Go di Samsung e dopo averci smanettato in maniera abbastanza approfondita ho pensato che forse è giusto fare un attimo il punto e raccontarvi 5 cose che dovete assolutamente sapere, e che non è detto sappiate, su questi Chromebook.
Esattamente, la prima cosa che dovete sapere sui Chromebook è che costano poco, anzi, in alcuni casi molto poco. Vi basti pensare che il Galaxy Chromebook Go che ho tra le mani in questo momento, e con cui sto scrivendo questo articolo, veniva addirittura regalato fino a qualche giorno fa a fronte dell'acquisto di uno smartphone della famiglia Galaxy S21, di uno Z Fold 3 o di uno Z Flip 3.
Capirete quindi che Samsung non si sognerebbe mai di regalare un notebook da 800 euro, raddoppiando praticamente il valore dell'acquisto. Ed effettivamente noi stessi abbiamo acquistato il Chromebook Go su Amazon a meno di 240 euro. Una cifra davvero molto contenuta per un notebook e per la quale è praticamente impossibile trovare una alternativa Windows che sia in grado di offrire le stesse prestazioni.
Ma quindi perché questi Chromebook costano così poco? Presto detto. Perché non serve chissà quale hardware per ottenere una buona esperienza d'uso. Il Galaxy Chromebook Go, ad esempio, offre un processore Intel Celeron, 4 GB di RAM e una memoria di storage su un module eMMC da soli 64 GB. Nonostante ciò, come ribadiremo tra poco, non mi è mai capitato di trovarmi nella situazione di aver bisogno di più risorse, ovviamente restando nella tipologia di utilizzo per cui questi prodotti sono stati pensati.
Ed eccoci appunto a parlare di prestazioni perchè come detto poco sopra, nonostante un hardware certamente non da primi della classe, i Chromebook sono in grado di offrire prestazioni più che sufficienti per quelle che sono le abitudini di utilizzo della maggior parte degli utenti. Ovviamente non dovete pensare di avere davanti dei prodotti per fare montaggio video o per realizzare progetti 3D con render di luci e ombre a temp di record.
Per tutti gli utilizzi più comuni, tuttavia, questi prodotti sono in grado di garantire un'esperienza d'uso sicuramente soddisfacente. Videoscrittura, navigazione, gestione mail, riproduzione di contenuti in streaming e presentazioni Power Point sono tutte situazioni d'uso nelle quali i Chromebook non ci fanno mancare praticamente nulla. Ma non solo, mi viene in mente anche la didattica a distanza o lo smart working leggero fatto di una marea di videochiamate e appunti.
In alcune occasioni sembra davvero di avere a che fare con prodotti dotati di un hardware ben più importante. Merito soprattutto dell'ottimizzazione di Chrome OS e del fatto che molte applicazioni sono decisamente più leggere da far girare di molte alternative per Windows.
Un esempio pratico di questa maggiore ottimizzazione è data proprio dall'utilizzo del browser Chrome che appare decisamente più reattivo di quanto non accada nella maggior parte dei notebook Windows. Anche con diverse tab aperte la navigazione resta fluida e senza incertezze; mentre sappiamo tutti quanto sia avido di risorse lo stesso browser in versione per Windows.
La terza cosa da sapere è che sui Chromebook trovate il Play Store. Già, praticamente lo stesso Play Store che avete sul vostro smartphone Android. A dirla tutta non è esattamente lo stesso Play Store, o meglio non è egualmente fornito. Non ci sono infatti esattamente tutte le applicazioni che abbiamo sul Play Store classico, ma diciamo un buon 80%, abbondante.
Mancano ad esempio le app di Office che sono però egregiamente sostituite dalle rispettive web-app che, girando su Chrome, offrono prestazioni ottime come tutto quello che gira su browser. E più in generale, per tutto quello che manca sul Play Store troviamo una alternativa tra le estensioni del browser o in formato web-app. Addirittura, di recente, anche Adobe ha annunciato il lancio delle versioni cloud based di alcuni suoi software come Photoshop e Illustrator.
In generale, comunque, il fatto di avere un Play Store è da considerarsi un plus anche perché ci permette di avere una certa continuità con l’esperienza d’uso del nostro smartphone o tablet. In questo modo familiarizzare con il Chromebook diventa davvero semplicissimo e super intuitivo.
C’è tutto quello che serve e nulla di superfluo, almeno alla prima accensione. E questa è un’altra delle cose che dovete sapere sui Chromebook. L’essenzialità non è un attributo semplice da ritrovare quando acquistiamo un notebook Windows o uno smartphone o un tablet Android. I produttori sono infatti soliti farcire i propri prodotti di un sacco di applicazioni e software spesso inutili o quasi.
Non so voi, ma ogni volta che accendo un nuovo notebook la prima ora di utilizzo la passo a cancellare tutti programmi che so già non mi serviranno mai o che aprirei soltanto una volta per curiosità. Ecco, inutile che vi dica che, se non eliminati, tutti questi programmi hanno l’unica funzione di occupare spazio sul disco e rallentare il vostro notebook se dovessero rimanere aperti in background per qualche motivo.
I Chromebook risolvono questo problema alla radice e al primo avvio troverete installate solo le applicazioni essenziali come il browser, il play store e il web store, le app per la produttività di Google, il gestore dei file e poche altre applicazioni come calendario e fotocamera che comunque vi capiterà di utilizzare abbastanza di frequente.
E infine l’ultima cosa che dovete sapere è che questi Chromebook non hanno certamente schede tecniche da top di gamma ma comunque ci potete giocare a Cyberpunk 2077, come fareste con la vostra console o con il vostro PC da gaming.
No, non sto scherzando, e non vi sto prendendo in giro, sono le possibilità offerte dal Cloud Gaming e in questo caso particolare da Stadia, che nel catalogo di giochi disponibili include anche l’ultimo titolo di CD Project Red.
Le prestazioni sono buone ma sono ovviamente strettamente legate alla velocità della connessione. Se quest’ultima è di buon livello allora avrete un’esperienza d’uso più che soddisfacente. Certo non potete pensare di giocare ai più recenti sparatutto competitivi in modalità multiplayer come se foste sul vostro desktop da 3mila euro, per quello occorre ancora aspettare ulteriori evoluzioni dal punto di vista soprattutto della latenza.
Se però il vostro intento è quello di godervi alcuni titoli alla Horizon Zero Dawn o RDR 2, ecco che il cloud gaming resta una valida alternativa e i Chromebook un'ottima piattaforma da cui giocare, specie se da browser come nel caso di Stadia.
Commenti
Fatto bene a precisare, grazie!
Certo certo steam è per altri livelli anche su Windows, dicevo che c'è, anche perché non tutti i chromebook vengono 250€.
Qualche imprecisione:
- Linux c'è anche su chrome os
- su chrome os puoi giocare anche a geforcenow e xcloud senza problemi
- su macchine sotto i 1500 euro di steam non te ne fai nulla visto che hanno performance imbarazzanti con i giochi
Per il resto d'accordo con te, chrome os fa pena e appena perdi internet è un fermacarte.
Il chromebook è pensato per il web e la mobilità e quindi quello ti pigli.
Non che google docs abbia grandi possibilità in più della webapp di office..
Prendi un pc windows da 300 euro e lo usi con webapp come su un chromebook e la volta che devi fare qualcosa di più lo potrai fare.
WindowsRT nasceva con altri scopi e probabilmente è nato anche troppo presto, oltre che male
Infatti anche su Android ci sono parecchie limitazioni, direi quasi le stesse.. Solo che Android c'è da una vita e le webapp non erano ancora così ben sviluppate come da 3-4 anni a questa parte, quindi ormai le app ci sono(anzi inizialmente fu proprio Google a pregare MS di portare Office su Android..) e sarebbe un problema toglierle. ChromeOS non è niente a livello numerico e può benissimo proseguire con la tipologia di applicativi per cui è nata senza disperdere energie nel mantenere una serie di app che fa da semplice tramite con la rete(sostanzialmente gestiva i file offline). A tal proposito anche Google ha portato molte sue app come PWA in ChromeOS.
Ma non è vero che non si possono fare, la suite MS funzionava e continua a funzionare anche se non sarà più sviluppata x il Google store dei Chromebook, ma ripeto, funziona senza problemi (o se vogliamo con gli stessi problemi degli smartphone android)
Per me l'autogol è comprare un OS fatto per il cloud e pensare che abbia dei “programmi".
Quelle di Google sono webapp uguali a quelle di Microsoft almeno nella logica di funzionamento. Il punto è che Office e tanti altri programmi aziendali sviluppati da Microsoft richiedono compatibilità con software di terze parti. Un problema simile lo avevano con la versione di Windows per ARM, poi avendo il controllo dell`OS hanno risolto. Penso che ti arrabbieresti di più se, ad esempio, la tua azienda usasse fogli di calcolo elaborati con Power Automate che poi scopri funzionano male sul tuo chromebook..no?(puramente un esempio)
Siccome i chromebook hanno un set limitato di linguaggi di programmazione e di formati file compatibili, per non parlare di driver, certe cose non si possono fare. Microsoft è più onesta a lasciarti la web app. Purtroppo le persone non sanno , e sti stupidi blog non aiutano a spiegare, che Microsoft non è solo: Windows, Word, Excel e PowerPoint, ma ci sono decine di software che dialogano tra loro.
Ma abbonamento o non abbonamento, le app di Microsoft ti avvisano che non sono più sviluppate per la piattaforma Chromebook....
E dato che le app di Google continuano a funzionare, per me è un autogol clamoroso da parte di MS!
Mmm sempre cose positive e mai che parlano delle cose negative, che ci sia un pò di pompaggio da parte di Google mi sembra innegabile, basta vedere che Samsung regala chromebook(anche gli costassero 150€ per ipotetiche 100000 unità regalate nel mondo sono 15milioni di euro) ..
Passiamo alla lista delle 5 cose che questo articolo non vi dice:
1-costano poco perché spesso sono montati su macchine di basso livello, quando l'hardware cresce cresce anche il costo, pure su Windows si trovano portatili e 2in1 a cifre basse. Poi a differenza di Windows e Mac è vero che la licenza non si paga, ma in questo caso è vero l'assioma "se non paghi qualcosa è perché il prodotto sei tu". Esisterebbe una versione di ChromeOS open source ma come per Android non viene preinstallata. Inoltre l'unica azienda che distribuiva un OS alternativo basato su ChromeOS è stata comprata da Google...
2-le prestazioni sono buone perché parliamo di app che danno delle possibilità limitate e quando non sono limitate si basano sul cloud, il che comporta dei server esterni che elaborano per noi e questo o comporta un pagamento oppure i dati che inviamo vengono utilizzati per remunerare queste aziende. La dipendenza da internet ovviamente comporta la copertura o WiFi oppure la connessione cellulare che non è gratuita(e spesso non disponibile nei dispositivi economici).
1) non è proprio così semplice installarci altro, anzi devi inserire righe di codice, aprirli e togliere le viti di protezione
2) Ormai le emmc girano sui 250mb in lettura e 150 in scrittura, praticamente uso quotidiano la differenza con un ssd nemmeno la senti.
Anzi hanno prestazioni molto simili agli ssd sata.
La storia dei chromebook fluidi è una leggenda, inizia ad aprire 2 - 3 spreadsheet pesanti, uso ufficio li impalliamo quotidianamente.
Io alla fine dopo tante battaglie ho avuto un dell latitude con i7 quadcore e ho raggiunto la pace dei sensi.
Ah già, meglio perpetrare il dominio di google.
Un'azienda sana.
Ma soprattutto meglio insegnare alle persone a usare chrome os, con il suo bel file manager della chicco, il supporto a 1 decimo delle cose che si possono fare su windows.
In effetti si, meglio perpetrare l'analfabetismo funzionale e continuare a trasformare le persone in cliccoscimmie.
che poi in realtà puoi giocare a qualsiasi cloud gaming plaftorm, incluse xbox e geforcenow. ;)
Ma non é chromeos ufficiale
"Il problema nasce quando diventano un modello e un'ispirazione" ti sei risposto da solo.. ad oggi qualè il massimo livello di ispirazione per un adolescente? il trappettone che fa soldi dicendo "DROCA.FICA:IOMIFUMOLECANNEBRO!FACENDOISOLDI.YO!" e lA influencer che mostra le zinne nel bagno di casa e prende na botta di soldi... come possiamo evitarlo? mettendo l'ennesimo parental control mirato a quelli che non sono un modello per la società! gia ci sono algoritmi che fermano capezzoli e quantaltro perche non ci si potrebbe fare la stessa cosa con altri contenuti? ah si dimenticavo che siamo diventati capitalisti a livello mondiale! ci frega dei soldi mica del futuro dei nostri cari!
Se pubblicità vuol dire ingannare l'utente con pubblicità invasive, inutili, ingannevoli, pesante e pericolose, in cui non ci cliccherai mai se non per sbaglio, allora è molto meglio avere un sito a pagamento che uno che insulti la mia intelligenza. Se la pubblicità è qualcosa di coerente con il sito, come un articolo sponsorizzato, allora che ben venga
fai prima a comprare un PC con Linux, allora.
Non mi pare di aver nominato i tablet Xiaomi.
Perché Google l`ha venduto come OS "cloud" .. Considera che la web app è ben fatta ed è la stessa di chi con Windows non vuole pagare l`abbonamento.
L'ho provato 4 anni fa e l'ho riprovato 2 mesi fa, mi dispiace ma per un uso professionale mi sembra non adatto. Come non lo è android, ma con l'aggravante che molte app dipendono dalla connessione dati.
Per fare quello che fai su un chromebook secondo me android va anche meglio.
Io su un vecchio notebook con 2Gb di ram e addirittura un processore amd single core ho installato Cloudready OS !
Avevo provato a darlo ai miei figli con una distro Linux leggera, eppure andava malissimo; con Cloudready l'ho trasformato in un Chromebook e non ho avuto bisogno di spiegare loro come muoversi in una distro linux anche minimale, e le prestazioni sono eccellenti per quello che devono fare (prevalentemente DaD)
Può ben dirlo.
Ti parlo da possessore sia di Ipad base che di un chromebook (convertibile, con schermo touch e supporto alla penna, quindi decisamente sovrapponibile sulla carta all'ipad). Solo su una cosa l'Ipad vince a mani basse: la penna. Per tutto il resto non c'è storia. Chiaro ChromeOs pone dei "limiti" per chi è abituato a windows, ma basta informarsi prima di acquistarne uno. Non è per tutti, sono altresì d'accordo che a determinate cifre sia decisamente meglio andare su una macchina windows, ma sotto i 300 euro sono una validissima alternativa.
lo stabilisce il mercato, in 10 anni Chrome OS ha l'1,5% di diffusione a livello mondiale..come lo vuoi chiamare se non mercato di nicchia, brutta cosa leggersi i dati reali .
Siamo d'accordo sull'istruzione, l'informatica andrebbe insegnata già alle elementari.
Per quanto riguarda gli esempi di "interessi", non è che influencer e tik tok attraggono perché se ne parla a scuola, per quanto siano demenziali non vedo come si possa evitare che interessino.
Il problema nasce quando diventano un modello e un'ispirazione, e non so quanto la scuola, da sola, possa fare per evitarlo.
Si capisco il problema della compatibilità, noi condividiamo senza esportare in altri formati a meno che non serva davvero inviare a qualche esterno ed in quel caso esportiamo un PDF. Per quanto riguarda il confronto Office/Google Workspace, non saprei, quello che dico è che se GW è sufficiente per noi, probabilmente lo è per un'infinità di aziende che invece pensano di aver bisogno di Office installato.
Ok, grazie.
Ok, grazie.
Dipende dal pc. Sul mio si installa tutto da solo senza nessuno sbattimento
Appunto, c'è gente che non conosce i chromebook, e così facendo magari qualcuno potrebbe essere indotto ad acquistarli, scoprendo poi che non c'è Office (il vero Office, che volenti o nolenti è uno standard), il Play Store gira in emulazione e diverse app non funzionano, che browser alternativi non ce ne sono (si ci sono quelli del Play Store, ma torniamo al punto di prima, vedi Firefox che va da cani) e che con poco di più ci si prende un vero PC con Windows che va uguale a questi Chromebook. Io ho preso un Lenovo V15-ADA FHD con Ryzen 3250U e SSD256GB a 308 euro, che se permetti con W11 gli c@g@ letteralmente in testa a qualsiasi Chromebook
Già fatto, con Windows RT ad esempio, touch, con browser e il vero Office. Ma la gente non vuole il surrogato di Windows, vuole Windows...
Questo è un punto che pocchisime testate trattano, basta guardare anche sul tubo, chissa come mai...
Grazie, appena ho tempo faccio la prova su un vecchio portatile e vediamo che succede.
Ma i driver li installa da solo, giusto?
Oppure si devi installare tu?
Ho esperienza solo con Windows.
Ma sono cose differenti.
Io uso anche Linux Mint che trovo stupendo, ma Chrome OS è di una semplicità velocità e sicurezza di altra categoria.
Ovvio che va bene se utilizzi parecchi servizi Google...
Poi se devi usare sia funzionalità desktop che app mobile touch non credo nemmeno ci siamo alternative al giorno d'oggi.
Uso anch'io Linux Mint assieme a un Chromebook.
Veramente bello Linux Mint, ma non è per nulla vero che fa tutto quello che fa un Chromebook, così come anche la modalità d'uso è completamente diversa.
Ripeto un ottimo OS Linux Mint così come lo è Chrome OS comunque.
P.S. personalmente preferisco Chrome OS comunque.
Ma falla finita! Chi lo stabilisce che sono di nicchia o per under 10? Tu?
Continuo a pensare che sia meglio Linux magari con una distro simile a Windows tipo mint o Zorin os
tutto molto bello ma che costano poco anche no, soprattutto in Italia, sono ampiamente sovraprezzati rispetto all'hardware che offrono e non parlo di cpu ma anche di schermi, con angoli di visone abbastanza imbarazzanti e soprattutto spesso solo HD....
la gente si interessa a quello che gli fanno credere di essere interessati. vedi il lavoro da "influncer". vedi le persone che si mettono le pantofole felpate al sabato sera per uscire, vedi i ragazzini "ciuffetto", vedi tik tok e la miriade di bau bau che tiktokano e per avere visualizzazione sculettano allegramente sia davanti che dietro... quindi alla tua risposta controbatto con... siamo fermi da almeni 20 anni con l istruzione italiana.. a scuola fanno usare i tablet ma l unica cosa che insegnano è come fare lezione su uno schermo e non tanto come funziona un tablet per avere quelle funzioni che per noi sembrano molto semplici.
Ma se la suite la fanno x gli smartphone, perché non la devono mantenere anche per i Chromebook?
Non so che articoli leggi tu ma in quelli che leggo io ci sono sempre sia i pro che i contro. Hai tu stesso ammesso di non frequentarli, perché parli di ciò che non sai? In più in questo articolo si fa anche molto riferimento a quanto siano migliori dei notebook con Windows, senza mai fare accenno a ciò che hanno in meno. Detto ciò, a me non interessa nulla, è solo che non mi sembra un articolo corretto.
Pigliano la crana.. Vuoi le marchette da google, vuoi il traffico della gente che vuole scoprire cosa sono... Mai una volta che spieghino i limiti.