
Economia e mercato 12 Dic
Continua il percorso di diversificazione della produzione da parte di Apple e, dopo aver visto come l'azienda di Cupertino stia puntando fortemente sull'India per affrancarsi dalla filiera cinese di iPhone, un nuovo report del Nikkei Asia suggerisce come la società californiana stia guardando al Vietnam per la produzione di parte dei MacBook che verranno realizzati nel 2023.
I motivi alla base di questa scelta sono sempre gli stessi e riguardano in primo luogo la volontà di abbandonare la Cina - o comunque di ridurre fortemente la dipendenza dal Paese - in modo da evitare di restare invischiata nell'eventuale guerra sui dazi tra Pechino e Washington, ma non solo. Pesa anche il pugno di ferro del governo locale sul tema della gestione della pandemia, dal momento che la politica Zero COVID della Cina ha causato grossi problemi alla produzione di iPhone, come nel caso della fabbrica di Zhengzhou.
In quest'ultimo episodio in particolare, Apple ha dovuto anche fare i conti con la pessima pubblicità causata dalla vicinanza del suo marchio ad una protesta che ha coinvolto i lavoratori locali, costretti a rispettare regole disumane per poter continuare a lavorare. La casa di Cupertino punta molto a curare la propria immagine di tutela e difesa dei diritti dei lavoratori delle sue aziende partner - Foxconn in questo caso -, ma spesso ha dovuto fare i conti con l'impossibilità di intervenire nelle questioni cinesi.
Nel corso degli ultimi anni Apple ha puntato a spostare almeno una parte della produzione di ogni prodotto al di fuori dalla Cina, in modo da rendersi sempre più indipendente, tuttavia ciò non è stato possibile per i MacBook, in quanto la complessità della filiera produttiva ha impedito all'azienda e a Foxconn di delocalizzare la produzione. Sembra però che ora gran parte dei problemi sia alle spalle e che dal 2023 si potrà cominciare a realizzare i MacBook anche in Vietnam, dopo almeno due anni di preparazione.
La situazione della filiera cinese è cambiata radicalmente nel corso degli ultimi tempi e sembra che ormai si sia giunti ad un punto di non ritorno. Sempre più aziende stanno cercando soluzioni alternative e si comincia a mettere in discussione il ruolo del colosso asiatico, un tempo la principale fabbrica di oggetti al mondo.
Commenti
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Hai detto bene, però l’ideale sarebbe quello
Prima bisognerebbe che l’Ue fosse veramente unita. E non solo di facciata e di nome
Esattamente, ma quando e se questo avverrà sarà sempre troppo tardi.
L'europa non diventerà mai una cosa unica.
I governi di ogni paese sono diversi le leggi sono diverse, basta che in una nazione vinca un partito non europeista e si creano ritardi ed intoppi ovunque.
Bisognerebbe diventare una vera nazione europea con lingua condivisa costituzione condivisa e costo del lavoro condiviso.
Bisogna cercare di staccarsi un po’ alla volta. L’EU non trovo che debba stare sempre con qualcuno ma può benissimo essere un’altra potenza
Hanno una cultura imperialista.
Noi europei ad esempio abbiamo deciso di essere loro sudditi.
Prima vanno a bombardare loro il paese e poi gli costruiscono le fabbriche per sfruttarli. Gli americani son così, più democratici di altri paesi ma schiavisti e sfruttatori dove possono.
Il nuovo Mac Pro dovrebbe essere prodotto in USA, dato quello che costerà al consumatore finale
li sfruttano perché sono comunisti, il governo ha interesse a tenere il popolo povero
Anche il Vietnam ha un governo socialista, però lì va bene.
Questo già vi dovrebbe far riflettere (anche su tante altre cose).
Anche il Vietnam ha un governo socialista... epperò lì lo schieramento politico non sembra contare.
ALCUNI
ma che ne sanno i gggiovani!!!
Con iDPT in omaggio.
Best buy
quando sento parlare del vietnam
https://uploads.disquscdn.c...
MacBook Napalm
non la vedo bene per la cina comunista :)