Come nascono i dispositivi Microsoft e primo sguardo al Surface Laptop Go 2

09 Giugno 2022 10

Fra pochi giorni Microsoft spegnerà la decima candelina della famiglia Surface, era infatti il 18 giugno del 2012 quando Steve Ballmer, ex CEO, presentò dal palco dei Milk Studios di Los Angeles il primissimo modello. Un passaggio fondamentale che portò la casa di Redmond a lanciarsi direttamente sul mercato con dei dispositivi propri, dei punti di riferimento per il settore e per gli stessi partner storici.

Da allora ne è passata tanta di acqua sotto i ponti, la famiglia dei Surface si è ampliata moltissimo e il software ha cambiato anche i pesi in gioco: da Windows RT a Windows 11 c'è infatti un abisso. Tanti modelli e, soprattutto, tantissimi form factor che puntano ad un solo obiettivo: "dialogare con tutti, rispondere a tutte le esigenze".

Questa frase mi è stata ripetuta più volte nel corso della chiacchierata che ho fatto con Tim Escolin e Kait Schoek, rispettivamente Senior Director of Design e Senior Industrial Designer del team Microsoft a Seattle.

I PROTOTIPI

L'occasione è la Design Week di Milano e un particolare percorso espositivo su cui i due designer mi hanno guidato, alla scoperta delle curiosità che si celano dietro l'ideazione di alcuni dispositivi iconici come il Surface Laptop Studio. Cito subito questo perché si tratta di certo di una delle punte di diamante in casa Microsoft, sia dal punto di vista "estetico" che hardware. Uno sforzo notevole anche per una multinazionale di questo calibro che, con una squadra eterogenea di circa 160 professionisti, impiega circa 3 anni per l'ideazione e la commercializzazione di nuove soluzioni come questa.

Alcune sono più particolari di altre. Il Surface Laptop Studio, ad esempio, è un ibrido ben riuscito che mette insieme la base di un normale notebook, l'idea dei 2-in-1, la necessità di un pezzo unico (senza componenti che si staccano) e pochi compromessi dal punto di visto hardware. Per crearlo hanno dovuto risolvere numerose problematiche legate al design stesso, spostando in alto i cavi di connessione tra display e il resto dell'hardware (come si vede nell'immagine sopra), ma con tanto "gioco" da non crear loro stress nell'inclinazione del pannello.

Il feel rouge che poi unisce tutta la famiglia Surface sono i materiali, per lo più alluminio, magnesio e Alcantara (per tante finiture), tutte scelte che forniscono una percezione molto alta dei loro dispositivi e li contraddistingue nel mucchio. Da Microsoft ci si attende una tale cura per i dettagli, in gioco c'è la reputazione di un intero ecosistema.


Non tutte le ciambelle riescono con il buco, è ovvio. Se, ad esempio, il Surface Duo 2 rappresenta un altro sforzo ingegneristico del team di Tim Escolin e Kait Schoek, il riscontro sul mercato è stato tutto tranne che entusiasmante, per lo più per le problematiche legate al software.

L'inclusività prende poi forma con il controller per Xbox che assomiglia tanto ad una console DJ, con due enormi tasti cliccabili e programmabili, pensati per diversamente abili che possono essere facilitati nell'interazione tramite una simile interfaccia.

E POI C' E' IL NUOVO SURFACE LAPTOP GO 2

Spazio anche per l'ultimissimo arrivato, il Surface Laptop Go 2 con processore Intel Core di 11a gen (Core i5-1135G7) che si avvicenderà presto al primo modello lanciato ormai nel lontano 2020. Poco da discutere qui sul design, esternamente non cambia infatti quasi nulla e le vere differenze sono focalizzate sotto la bella scocca (taglio di memoria, CPU), ma un tocco di novità non manca.

Contestualmente al refresh arriva così la nuova colorazione Sage, un verde/grigio satinato molto piacevole alla vista e al tatto. Scocca ruvida e da portatile di fascia superiore. La qualità dei materiali è una costante, Microsoft qui non ha certo lesinato e la cosa si apprezza doppiamente se si considera di essere innanzi ad un notebook di fascia media che sarà acquistabile (dal 19 luglio prossimo) a partire da 679 euro.

Insomma una line up che ormai sembra più che completa, il ruolo di Microsoft in questo settore è ovviamente duplice e anche come produttore si sta dimostrando concreto e lungimirante. Al suo arco adesso vanta numerose frecce: tablet che diventano notebook, 2-in-1 veri e propri, convertibili, All-in-One e portatili tradizionali. Quasi impossibile rimanere scontenti se si guarda l'intera famiglia, e l'unico lato "scoperto" sembra ormai quello delle macchine da gaming più spinto; mi riferisco al solo segmento notebook, perché se si parla di giochi c'è ovviamente tutto l'universo Xbox che presidia già piuttosto bene l'area.


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Commenti

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Il corpo di Cristo in CH2O

mi sa che dietro al tavolo c'è pure qualcuno che i dadi li riprende prima che si fermino.

dux nobis

dai su non rosicare poevro tard0ne, scommetto che te sei uno di quelli che anni fa diceva che i surface sarebbero scomparsi e la microsoft con essi ahahahahah

Andrej Peribar
Come nascono i dispositivi Microsoft


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bhora

Penso proprio perché dal mobile passano e passeranno sempre più informazioni e servizi.. aka $$$$

Giardiniere Willy

Grazie per avermi ricordato di sta m e r d a. L'avevo completamente rimossa dalla memoria.
Ora dovrò farmi venire un trauma per dimenticare

Carminebiscuit

microsoft un mondo che se viene capito evita problematiche di lungo periodo lo dirò fin quando potrò

Gold

Pensa che all'epoca lo volevo comprare e quel notch orrendo è stato l'unico motivo che me lo ha fatto scartare.

NULL
MartinTech
Uno sforzo notevole anche per una multinazionale di questo calibro che, con una squadra eterogenea di circa 160 professionisti, impiega circa 3 anni per l'ideazione e la commercializzazione di nuove soluzioni come questa.

Immagino che in Google le cose non siano diverse...eppure hanno tirato fuori questo :P
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Giuseppe Baldo

ma perché Microsoft non si mette l'anima in pace con il mobile? Ci sono tante cosa da fare al mondo, ma lei no, insiste.

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