
14 Ottobre 2021
Bitpanda è una società austriaca specializzata nell'acquisto e nella vendita di risorse digitali. Fondata nel 2014 come piattaforma per la compravendita e lo scambio di criptovalute, negli anni ha diversificato il proprio business estendendolo ai metalli preziosi, crypto index, ETF ed azioni.
A unire i tre soci fondatori, Eric Demuth, Paul Klanschek e Christian Trummer non è stata solo la passione per i Bitcoin e le criptovalute, ma soprattutto l'obiettivo condiviso di democratizzare questo complesso mondo.
A sette anni dall'esordio, con 350 dipendenti di 50 nazionalità diverse e due milioni di utenti, Bitpanda è una delle fintech in più rapida crescita in Europa. Di recente, un round di finanziamento da 170 milioni di dollari guidato da Valar Ventures, società guidata dal fondatore di PayPal, l'ha convertita nel primo unicorno austriaco (una startup che raggiunge la valutazione di un miliardo di dollari). Il suo attuale valore di mercato è infatti di 1,2 miliardi di dollari.
Bitpanda GmbH è riconosciuto come fornitore di servizi di risorse digitali registrato presso la FMA austriaca (autorità dei mercati finanziari) ai sensi della FM-GwG e presso la AMF francese (Autorité des marchés financiers) ai sensi della legge PACTE e una licenza Mifid II che la autorizza ad operare pienamente come fornitrice di investimenti.
Con Bitpanda è possibile valutare oltre 100 risorse (digitali e non) fra cui:
A livello di principio si può dire che Bitpanda operi come un exchange consentendo di effettuare scambi, acquisti o vendite di valute digitali o delle altre risorse supportate con valute tradizionali come euro, dollari e sterline all'interno di un processo qualificato ed efficiente. La vera differenza rispetto agli exchange tradizionali risiede nella semplificazione dell'accesso alla compravendita dei beni e soprattutto nei servizi per gestire il livello di rischio e, più in generale, per assecondare le differenti necessità degli utenti.
Per questo motivo, Bitpanda ha articolato la propria offerta in due profili distinti (a cui è possibile accedere utilizzando un solo account da PC o attraverso l'app mobile): Bitpanda e Bitpanda Pro.
Oltre all'acquisto di singole criptovalute, Bitpanda consente di effettuare investimenti su veri e propri portafogli di monete virtuali differenti per numero e tipologie. L'obiettivo è quello di ridurre l'esposizione alla volatilità indesiderata dei mercati.
Sono tre, nello specifico, gli indici a disposizione degli utenti:
Tutte le criptovalute incluse in uno qualsiasi dei tre prodotti Crypto Index vengono riviste e riequilibrate mensilmente in base alle condizioni di mercato più aggiornate. Il riequilibrio assicura che il portafoglio Index includa sempre le prime 5 (BCI5), le prime 10 (BCI10) o le prime 25 (BCI25) criptovalute. I Bitpanda Crypto Index, inoltre, possono includere anche le cosiddette "Index-Only-Coin", ovvero monete e token che, per vari motivi, non sono ancora nativamente supportati con un portafoglio sulla piattaforma.
Le operazioni non avvengono in maniera puramente algoritmica. La componente "umana" è parte centrale di questa attività che si avvale della collaborazione di MVIS, una società controllata da VanEck che si occupa di fornire e calcolare tutti i componenti e le ponderazioni degli indici di criptovalute.
I Bitpanda Crypto Index prevedono sovrapprezzi (vedi alla voce costi e commissioni) e possono essere venduti. In quest'ultimo caso gli utenti possono decidere di vendere l'intero indice in un'unica soluzione o venderne solo una parte in proporzione.
Oltre ai due profili (base e Pro) e ai Crypto index, Bitpanda offre tutta una serie di servizi dedicati a trader (sia principianti, sia esperti) e più in generale agli appassionati di valute digitali a tutto tondo che vengono periodicamente arricchiti e ampliati.
Tra questi, segnaliamo:
Con Bitpanda non è previsto un canone mensile necessario al mantenimento del conto ma solo il pagamento delle commissioni generate dalla compravendita e dallo scambio di criptovalute e delle altre risorse disponibili.
Le commissioni su Bitpanda sono state regolate a seconda dell’asset. Quando si tratta di trading azionario, Bitpanda non applica commissioni, ma una differenza (spread) tra il prezzo di acquisto di un'azione e il prezzo di vendita dell’azione. La società incassa una parte di questo spread sfruttando le economie di scala derivanti dai suoi 2,3 milioni di utenti.
In generale, Bitpanda applica un sovrapprezzo (acquisto/vendita) dell'1,49%. Utilizzandoli con BEST, il token nativo dell'ecosistema Bitpanda, è possibile tuttavia ottenere una riduzione del costo fino al 20%. Importante sottolineare che sovrapprezzi ed eventuali commissioni per l'acquisto e la vendita di criptovalute e beni digitali sono già incluse nei prezzi offerti, costantemente aggiornati in tempo reale. Questo significa che gli utenti riceveranno l'esatta quantità di monete o fiat che viene mostrata nella pagina di conferma dell'ordine già al netto delle commissioni.
Più basse le trattenute per chi opera su Bitpanda Pro: le commissioni in questo caso si attestano allo 0,05% dell'importo e sono impostate per agevolare volumi più alti di trading: all'aumentare della cifra investita, infatti, diminuiscono le commissioni.
Un discorso a sé riguarda i Bitpanda Crypto Index per i quali, come si è visto, è previsto un sovrapprezzo: a ogni transazione di acquisto, vendita o scambio all'interno del Crypto Index, in pratica, viene applicato un'extra fee di trading dell’1,99%. Tale sovraprezzo si applica anche quando l’indice di criptovalute viene riequilibrato ogni mese: all’importo riequilibrato (non all’intero portafoglio) viene in pratica sottratto un sovrapprezzo di trading dell'1,99%. Sui Metalli Preziosi sovrapprezzi e commissioni sono variabili.
Tra le new entry nel portafoglio di servizi e prodotti proposti da Bitpanda troviamo la Bitpanda Card, una carta con cui è possibile "spendere" le criptovalute, i metalli o gli altri investimenti effettuati sulla piattaforma online o nei negozi come se fossero denaro contante. Ma come funziona? L'importo del pagamento sarà trasferito dalla risorsa di pagamento collegata (ad esempio Bitcoin) al portafoglio di Euro che si possiede su Bitpanda. Tale importo sarà detratto in euro dal portafoglio Euro per pagare l'acquisto.
Per poterla ordinare, è necessario possedere i seguenti requisiti:
Bitpanda Card può essere utilizzata sia online sia fisicamente in tutti i luoghi in cui sono accettati i pagamenti con carta di credito e debito Visa o anche tramite smartphone attraverso l'app Google Pay e Samsung Pay.
Per quanto riguarda le commissioni, quando si effettua un pagamento tramite Bitpanda Card, sul proprio conto Bitpanda avviene una transazione da risorsa a denaro fiat, motivo per cui si applica la consueta commissione di trading. Non vi sono commissioni aggiuntive per le transazioni (sarà Bitpanda a versare la commissione di transazione a Visa per i propri utenti).
È tuttavia prevista una commissione di prelievo bancomat del valore di 1,50 euro (sui pagamenti e sui prelievi bancomat in valute diverse dall'euro si applica una commissione aggiuntiva di cambio valuta estera del 2,5%).
Creare un account Bitpanda è piuttosto intuitivo e completamente gratuito: per farlo, occorre accedere all'homepage del sito web, cliccare su "Sign Up" e inserire il proprio nome, cognome, indirizzo e-mail, password e Paese di residenza. In alternativa è possibile scaricare l'applicazione mobile (disponibile su Android o iOS).
Nota bene: per portare a termine l'iscrizione con successo, è fondamentale flaggare i termini e le condizioni di Bitpanda, la policy sulla privacy del Gruppo e i termini e le condizioni e l'execution policy di Bitpanda Financial Services.
Una volta effettuata l'operazione, sarà necessario verificare il proprio indirizzo di posta elettronica cliccando sul link riportato nell'email che si riceverà. Verrà inoltre richiesto di risolvere un codice captcha per dimostrare di non essere un computer. Una volta verificato, si verrà reindirizzati al sito web e si potrà accedere direttamente al proprio account (per il log-in è possibile utilizzare anche il proprio profilo Gmail o Facebook).
La piattaforma è accessibile a tutti gli utenti nel mondo, sebbene con qualche limitazione riguardo alle operazioni consentite. L'acquisto di criptovalute è attualmente consentito solo ai residenti in Unione Europea che si trovano all'interno della SEPA (l'Area unica dei pagamenti in euro). Questo significa che sono inclusi la maggior parte dei Paesi membri dell’UE, con l’aggiunta di Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera e Monaco.
Gli utenti al di fuori dell’UE possono utilizzare il loro account per memorizzare e inviare criptovalute, così come possono anche vendere criptovalute o ricevere pagamenti tramite Neteller.
Per depositare fondi su un account Bitpanda si possono utilizzare diversi metodi di pagamento. La procedura varia in base alla valuta che si desidera utilizzare, alla tipologia di attività (se si tratta, ovvero, di un deposito o di un prelievo) e in base alla tipologia di account che si possiede (se è verificato oppure no).
Ad esempio, utilizzando l'Euro come valuta principale, gli account verificati possono:
I depositi e i prelievi in Euro (come quelli in USD, GBP, CHF e TRY) non prevedono costi aggiuntivi, ma un'operazione minima di 25 euro. Se si dispone di un account non verificato, non possono essere effettuate operazioni in Euro a causa di un nuovo regolamento UE contro il riciclaggio di denaro entrato in vigore il 10 gennaio 2020.
Bitpanda è registrata presso l'autorità austriaca dei mercati finanziari in conformità con la legge austriaca sul riciclaggio di denaro (FMA), così come presso l'autorità francese dei mercati finanziari (AMF) e sotto la rispettiva legge PACTE. Di seguito le licenze conseguite negli anni:
Essendo una società con sede nell'Unione Europea, Bitpanda si attiene al Regolamento generale sulla protezione dei dati dell'UE (GDPR). Bitpanda Gmbh, dunque, tratta i dati personali degli utenti solo per gli scopi legittimati dalla normativa e chiede il consenso al trattamento dei dati ogni qualvolta sia necessario, in conformità ad essa. L'azienda stessa ha più volte ribadito di non utilizzare i dati personali degli iscritti né per il processo decisionale automatizzato, né per la profilazione.
Ma come vengono protetti i dati? Bitpanda ha adottato diverse misure di sicurezza affinché i dati degli utenti siano memorizzati ed elaborati in modo sicuro. Tra queste, l'anonimizzazione o pseudonimizzazione delle informazioni personali, l'utilizzo di sistemi criptati e la raccomandazione agi utenti di utilizzare l'autenticazione a due fattori.
A dimostrazione dell'affidabilità e del rigore della piattaforma, per aprire un conto verificato con cui avviare la negoziazione di criptovalute e risorse digitali, è necessario sottoporsi a una procedura di autenticazione che prevede, tra le altre cose, la scansione della carta d'identità o del passaporto.
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Commenti
mi spiace ma sui soldi e investimenti non do consigli visto che non è il mio lavoro, ognuno sbaglia da solo con le proprie finanze prendendosi la responsabilità delle proprie decisioni pagandone le conseguenze
Con la differenza che i piccoli compiono un illecito mentre i grossi no... Come detto le regole sono li e sono chiare, se non ti stanno bene puoi farti una borsa tutta tua e non speculativa...
la vicenda di gamestop insegna che è sufficiente che entrino in partita piccoli ben organizzati che anch'essi sfruttano meccanismi malati di finanza speculativa per devastare il mercato.
La differenza è che di solito sfruttano questi meccanismi i pesci molto grandi a danno di tutti gli altri... stavolta li è andata male. Questo non significa che certi comportamenti spuculativi non debbano essere limitati.
Anche i mercati tradizionali crollano, ma le app bancarie e finanziarie restano sempre online. Manca la credibilità delle crypto che ahimè è circoscritta solo tra gli early adopter che conoscono davvero questo settore, al di là della volatilità che ripeto, facendo trading da 20 anni, posso tranquillamente dire di averla vista in tutte le asset class.
Ma il problema è un problema solo per te... Le vendite allo scoperto non sono un problema per il sistema economico quindi il la questione non si pone. Anche perchè i rischi legati a tale operazione sono molto elevati che chi la compie quindi non vi è nessuna convenienza economica nel farle se non si è certi che avverrà un ribasso (per cause esterne) e il ricomprare le azioni a ribasso avvenuto farà recuperare se pur in parte valore alle azioni stesse quindi come detto il problema non si pone proprio.
Che il sistema economico odierno sia basato in larga parte sulla speculazione posso essere d'accordo ma il problema non risiede certo nelle vendite allo scoperto ma nel sui insieme.
io ho descritto un problema noto. Se poi non sei d'accordo accomodati e argomenta.
C'è solo un problema.. le regole non le decidi tu...
tralasciando che se non hai l'azione non dovresti poter scommettere al ribasso allo scoperto, ma al di la di questo, se tu grosso fondo vuoi tirare giù una società scommettendo al ribasso puoi influenzare con la tua azione la tenuta stessa della società ovvero "invitare" altri a fare altrettanto.
Il grosso fondo equivale alle migliaia di persone che si mettono d'accordo sotto la regia di un amministratore. E' manipolazione, un sistema malato di finanza creativa che nella norma fa arricchire pochissimi a danni della società e produzione di beni reali.
Se io "grandissimo fondo" scommetto al ribasso di una azione non sto manipolando proprio nulla la vendita allo scoperto è perfettamente legale e controllata.
Il mio guadagno sta nello "sperare" che l'azione crolli ma non è la mia vendita allo scoperto che la fa crollare bensì una eventuale situazione esterna (che evidentemente avevo previsto se ho venduto allo scoperto).
Se invece
migliaia di persone si mettono d'accordo nel comprare con il solo scopo di far alzare il prezzo invece siamo di fronte al manuale della manipolazione.
Che poi sia un sistema malato in molti casi ti posso dare ragione ma la legge è chiara a rriguardo.
Io sono uno studente universitario e vorrei mettere da parte qualcosa ma nulla di trascendentale quindi non grandi investimenti e mi sembra abbastanza intuitivo, mi sapresti dare dei consigli per non incappare in problemi? Considera che sono un completo neofita che comincia da 0
Essendo un exchange italiano non devi dichiararlo nel modello 730 nel riquadro RW in qaunto l'investimento è detenuto in Italia e non all'astero
Che a differenza degli enti extraeuropei non hai bisogno di indicarli nel riquadro RW del modello 730, così da evitare ogni problema nel caso non si sappia compilare il 730 quando si hanno delle crypto o si faccia nel modo errato
i bitcoin "riserva di valore"? Hai idea che significa quel termine? Mi sa di no. I bitcoin sono uno schema ponzi altamente speculativi che nulla hanno a che fare con una riserva di valore.
guarda che è manipolazione del mercato anche i giochini che fanno i grandissimi fondi che scommettono al ribasso allo scoperto solo che stavolta chi ci ha fatto i soldini sono stati i pesci piccoli e chi ci ha rimesso è chi di solito faceva i soldi con questi meccanismi di speculazione che andrebbero aboliti.
Se vuoi sanzionare devi sanzionare tutti ovvero fermare questo folle sistema di finanza creativa predatoria altrimenti sono chiacchiere.
sai che c'è il reato di blasfemia?
e qual è la realtà fattuale?
La piva e la definizione legale di hdblog è scritta nero su bianco da loro non da me.
Stai stravolgendo la realtà fattuale per avvalorare la tua tesi.
lol
pensare che sta riportato pure cosa loro sono e confermano di essere su dati di fatto (visure, definizione della società) e poi uno in tutta risposta....fai pace con il cervello.
Che infantilità oltre che pochezza....non è colpa mia, non è una scelta mia che loro siano quello che sono e hanno loro scelto di definirsi così.
Fai pace con il cervello.
e perchè?
Tu fai pubblicità a chi ti paga, se il broker serio non li paga o non li ha contattati per fare la cosa perchè dovrebbero farla lui e non ad altri?
che se devi fare pubblicità falle almeno a un broker serio, che sai che ha una storicità perchè se no che figura ci fai se dopo 2-3 mesi fallisce? chiude tutto e ciaone?
ancora, non sono una testata giornalistica...è una srl che fa siti web.
ok e quindi?
ma possono identificarsi come vogliono anche astronauti e trovare pure chi ci crede, quello che sono è una srl che fa siti web.
Quindi si quello che sono (e sta scritto) : privati che fanno siti web ed esprimono le loro opinioni nel mentre su un blog.
Il fatto che chi legge pensa o crede che siano altro non li trasforma in quello che non sono. Un gruppo editoriale è una testata.....hdnetwork è una delle società che potrebbe collaborare con altre simili per costruire un sito web ad una testata.....non per mancanza di rispetto ma per semplice analogia: il muratore che partecipa a costruire una scuola non è che siccome parla con gli studenti allora è un insegnante o fa lezione, può aver lavorato in una scuola e lo si vede entrare e uscire in una scuola in orario lavorativo ma non è un docente ne insegna.
Per tutte le monete senza valore intrinseco sì può dire la stessa cosa, sono tutte basate sulla fiducia. La carta di cui è fatta una banconota da 50 euro non vale certo 50 euro.
Quindi invece che scambiare BTC EURO, giocare con DOLLARO EURO sfruttando le variazioni è diverso?
Il problema non sono le crypto, bensì la speculazione
Fammi capire, sono una società che si identifica come media network, registrata come srl e per te sono solo dei privati che si divertono a scrivere le loro opinioni su un blog che casualmente qualcuno legge?
che cosa? mica hanno scritto che sono una testata....l'hai letto almeno?
Hanno scritto chiaramente cosa sono, una società a responsabilità limitata, Codice Ateco 2007 (63.12) "Portali web"
non ci arrivo dove che dovrebbero avere una morale o una deontologica che non gli spetta? e per quale motivo ? Perchè anche se non ti spetta la devi avere lo stesso perchè moralmente devono visto che sono i genitori dei lettori del blog?
lascia perdere... tanto non ci arrivi
falso, non sono una testata....guarda che inviti a fiere , prodotti da recensire e sample li inviano anche a privati cittadini...non dipende dal fatto che sei una testata o meno
esatto, quale codice? non mi metto a criticare uno sconosciuto su fb che condivide i prodotti omeopatici per abbronzarsi
Sembra un articolo di Aranzulla.
in che senso che the rock non da problemi a livello fiscale??
Hai un concetto di "furbi" tutto tuo... Quella era manipolazione del mercato bella e buona l'unico problema è che visto l'elevato numero di persone coinvolte è pressochè impossibile sanzionarli tutti. Purtroppo le leggi odierne non tengono conto di strumenti come i social capaci di smuovere masse di persone e convincerli a fare azioni che se fatte da pochi sarebbero immediatamente sanzionate.
Sono ignorante in materia e sto iniziando solo ora a capirci qualcosa, quindi scusami per la domanda stupida: in che senso problemi di livello fiscale?
appunto... mi sembra come Google che parla di privacy
la trasparenza (o presunta tale) non è sufficiente, occorre attenersi al cosiddetto codice deontologico... ma già... scusate... voi non siete giornalisti, ma quattro amici al pub che sparlacchiano
come ho scritto sopra la cosa non èassolutamente chiara, vari commercialisti danno risposte diverse. E' appunto consigliato dichiarare tanto fino ai 51K non c'è tassazione
Quelli son stati furbi, che è diverso. Intanto la manipolazione del mercato è un reato, perchè le azioni son regolamentate. Loro hanno sfruttato un cavillo, perchè nessuno può provare che quella fosse manipolazione visto il numero di scambi che c'erano.
Basta che piazzano il redazionale... a loro che gliene frega?!
È un redazionale.
Facciamo coì, tu mi dai le tue dieci galline e io ti do 0.0016 BTC.
Io per i prossimi 10 giorni mangerò tu, con quello che ti ho dato io, non credo.
:-)
Ex-post avremmo potuto essere tutti miliardari, come in "Ritorno al Futuro 1" quando il protagonista conosce i risultati degli eventi sportivi futuri ;-)
Anch'io investirei in azioni di una di queste società che "gestiscono" valute virtuali, ma mi guarderei bene dal convertire un singolo €c in una delle loro valute:
come investirei in azioni di un'emittente televisiva italiana ma mai e poi mai guarderei i loro programmi TV.
Visto che parli del "pallone gonfiato di tesla" che manipola "legalmente "il mercato delle crypto, apriamo anche il capito della manipolazione "legale" del mercato fatta dai "redditini" con le azioni di GameStop???
Ma di preciso scrivere "seguo" a che serve visto che arrivano notifiche solo per le risposte ai propri messaggi e non per quelle del messaggio originale?
Compri quando crollano mica quando salgono...
le crypto sono l'ultima frontiera dello schema "Ponzi", si basano sul nulla...
no, non è così
esatto, ma il discorso non vale per le piattaforme italiane come Conio e The Rock, in quel caso non c'è nè investimento all'estero nè detenzione di valuta estera
devi indicare il controvalore complessivo scritto sul sito al 31 dicembre dell'anno