
Apple 19 Ott
19 Ottobre 2021 383
Sono passati 12 mesi da quando Apple ha presentato il suo chip M1, un anno esatto da quando l'azienda americana ha dichiarato di voler passare entro 24 mesi in modo completo su piattaforma ARM. Siamo a metà strada dunque e i nuovi processori M1 Pro e M1 Max sono stati presentati ieri mostrando caratteristiche uniche e potenze veramente incredibili.
Una presentazione che è avvenuta in concomitanza con il lancio dei nuovi MacBook Pro 14 e 16 pollici e che non esitiamo a definire le migliori Workstation Mobile presentate ad oggi.
Veloci da Paura e da Paurissima, cosi Apple descrive i suoi processori sul sito ufficiale. Un linguaggio giovane, particolare, che poco si addice ad un brand come Apple ma che è stato usato, in modo diverso, anche per iPhone 13 e che cerca di rendere meno piatta la comunicazione relativa a caratteristiche hardware, funzionalità software e novità di prodotto.
A prescindere dalla forma, quello che però non è in discussione è la sostanza. MacBook Pro 14 è la Workstation Mobile più potente e leggera sul mercato e, insieme al modello da 16 pollici, offre una potenza che, sebbene non superi in assoluto tutti i competitor, non è equiparabile a nessun prodotto in commercio o in arrivo a breve.
A seguito della presentazione e dei grafici che potete vedere sopra, Apple ha precisato che i prodotti che sono stati confrontati con i nuovi Mac sono:
Parliamo quindi di laptop gaming, tra i migliori nella loro categoria, prodotti aggiornatissimi e con processori ad alte prestazioni e con schede video davvero importanti. Un confronto dove ovviamente i MacBook Pro escono vincenti ma i grafici non riescono a far capire il vero valore aggiunto dei chip M1 Pro e M1 Max.
Nessuno dei prodotti MSI o Lenovo riesce ad avere le stesse prestazioni a batteria, ovvero senza alimentazione. Alimentazione, e quindi consumo, che, tra le altre cose, è praticamente doppio rispetto ai MacBook Pro visto che parliamo di circa 230W per i gaming laptop Windows e di 96W per i Macbook Pro M1 Max.
La capacità dei Mac di riuscire ad offrire le medesime prestazioni con alimentazione attiva o a batteria è una caratteristica che cambia completamente il concetto di Workstation mobile.
Poter avere a disposizione gli stessi tempi di elaborazione ovunque sfruttando il 100% dell'hardware senza avere temperature altissime, ventole che devono necessariamente girare al massimo per dissipare il processore e la scheda video, è qualcosa di impensabile fuori dall'ecosistema M1 ad oggi su prodotti di questa potenza.
Come se non bastasse, a tutto ciò si aggiunge una batteria in grado di offrire una durata non paragonabile ai prodotti utilizzati da Apple per il confronto. Sebbene i dati di Apple siano riferiti alla sola riproduzione video e navigazione web, i valori sono talmente alti che anche dimezzando la durata e arrivando a 5,5 ore di utilizzo a pieno carico, l'autonomia sarebbe mediamente doppia rispetto ad un notebook per creator che a stento supera le 3 ore alla "massima potenza" - che massima non è visto che a batteria comunque le prestazioni non possono essere le stesse di quelle con alimentazione a rete a differenza di MacBook Pro.
Il tutto in dimensioni e peso estremamente contenute. Se da un lato il MacBook Pro 16 tocca i 2,17kg con uno spessore di 1,68cm, dall'altro lato il MacBook Pro 14 riesce a stare in 1,61kg e 1,55cm di spessore stabilendo un nuovo record nel rapporto peso/potenza/autonomia di una Workstation mobile.
Apple durante la presentazione dei nuovi MacBook Pro si è concentrata molto sul display ma ha speso più tempo a parlare di Pro Motion e di altre caratteristiche, piuttosto che evidenziare la luminosità del pannello.
Per chi lavora - e quindi nuovamente sottolineiamo il concetto di Workstation mobile - utilizzare un prodotto con ottima autonomia, prestazioni eccellenti in ogni contesto di utilizzo e una leggibilità in qualunque condizione di luce è fondamentale.
I portatili Windows hanno schermi considerabili ottimi nel momento in cui raggiungono i 500nit e, più in generale, superare i 1.000nit è davvero difficile anche se HP con Envy 13 e X360 ha pannelli IPS che superano questa soglia. Se prendiamo i notebook per creator, MSI ha inserito nei suoi Creator 17 pannelli che toccano i 1.000nit offrendo quindi una leggibilità ottima anche in condizioni di fortissima luce e da circa un anno adotta la tecnologia Mini Led con risoluzione 4K.
Apple non ha dunque creato un display impensabile, ma lo ha inserito in una WorkStation da 14 pollici unica sul mercato e in grado di raggiungere i 1.600nit di picco - come anche il modello da 16 pollici ovviamente. Il tutto con tecnologia Mini Led, ProMotion che permette di avere un refresh variabile fino a 120Hz (per non essere un gaming laptop è notevole) e tutte le caratteristiche software che Apple si porta dietro ormai da anni.
Arriviamo al capitolo prezzo: si parte da 2.349€ per il MacBook Pro con processore M1 Pro 8‑core, GPU 14‑core, 16GB di memoria unificata e SSD da 512GB e si arriva a 6.939€ per la versione - folle - del Pro 16 con Mi Max top, 64GB di RAM e 8TB di SSD.
Cifre che, a prescindere da qualunque considerazione, sono alte, molto alte e anche altissime. Il fatto è che sul mercato però non esiste nessun alternativa con un rapporto potenza/consumo/autonomia/peso e dimensione anche solo paragonabile. Se poi pensiamo ad un utilizzo in mobilità, ecco che il vuoto diventa cosmico in quanto nessun processore Intel o AMD riesce ad avere l'efficienza delle soluzioni M1.
I MacBook Pro dunque sono prodotti realizzati per uno specifico target di utenza che è perfettamente consapevole di ciò che sta per comprare e che cerca esattamente questo tipo di macchina che gli permette di lavorare ai propri progetti, grafici soprattutto, ovunque sia e senza preoccuparsi di avere una presa vicina.
Per tutti gli altri, Apple ha MacBook Pro 13 M1 e MacBook Air M1 che non a caso sono rimasti a listino e che hanno prezzi compresi tra i 900 e i 2.000€ a seconda della configurazione e dello store. Portatili in grado di accontentare tutti i potenziali acquirenti che, volendo provare macOS, non hanno bisogno della potenza dei MacBook Pro.
Se poi Mac e Notch non fossero di vostro gradimento, su Windows esistono infinite possibilità che partono da circa 200€ e arrivano a 5.000€ (e oltre) ma dove, come detto, non troverete nessun prodotto in grado di avere il rapporto potenza/consumo/prezzo dei MacBook Pro M1 che oggi sono le Workstation Mobile migliori sul mercato. Non resta ora che provarli per confermare, o smentire, tutti i dati annunciati da Apple.
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Commenti
Ma ti leggi, dopo aver scritto?
Quello che scrivi è incomprensibile, visto che scrivi a vanvera.
Va benissimo il modello base di MacBook Pro da 16” per le tue esigenze.
Vediamo se qualcuno mi può aiutare.
utilizzo professionale in mobilità.
principalmente suite adobe: photoshop,xd,illustrater.indesign,aftereffect.
attualmente ho un macbookpro 2014 che ha seri problemi di lentezza.
propendo al 16 pollici con M1pro.
non mi interessa un ssd capiente, il mio cruccio sono la ram.
16 sono sufficienti e risparmio o vado sui 32?
Non è la panacea di niente come non lo è un computer in generale, ma un computer non si può disgiungere dal software, altrimenti basta installarci un bench e basta per vedere chi il soc più lungo. Tutti i computer sono veloci o lenti in base a come fanno girare i software, che poi sono quelli che utilizziamo.
E come sono scritti ha la sua importanza.
Comunque per chi lavora su Mac già M1 (quello sappiamo bene come gira, i cores sono quelli, qualcosina ci dovranno dire: la vera prova del 9 c’è stata lo scorso anno) questi erano attesi e quasi insperato fino a 2 anni fa.
Io ho ancora un 2015 perché gli Intel senza porte (e con diversi difetti enormi) venduti dal 2016 in avanti proprio non li avrei mai comprati.
Io con il computer porto a casa da mangiare e ho la mia azienda, quindi posso definirmi professionista. Come tale i software che utilizzo, a parte due, ci sono anche su Windows.
E la Adobe suite su nVidia gira da paura, tant’è che quando è uscito il rumor dì un Soc Arm ho pensato “vabbè ciao, è stato bello finché è durato, questi adesso fanno iOS sui pro e li vendono ai finti hipster”.
Non ho preconcetti: utilizzo quello che mi fa produrre meglio in base alle mie necessità.
I Mac non sono computer all-around, non lo sono mai stati per un semplicissimo motivo: mancano i giochi perché non si investe tot a fare un porting se questi hanno meno del 5% del mercato. Un po’ la situazione opposta degli iPhone, dove le app sono generalmente più curate. Il motivo è uno: li vendono e io pubblico che usa iPhone spende di più.
Comunque: io ho provato diverse volte gli M1, se avessero avuto uno schermo da 16 ne avrei comprato uno immediatamente, spendendo anche molto meno che con uno di questi. Francamente lo preferirei pure, perché questi (specialmente il 14) daranno meno soddisfazione lati autonomia, ne sono abbastanza certo. Comunque da oggi inizieranno le prime recensioni e ci dovrebbero già essere i primi esemplari negli store Apple.
A questo punto meglio non parlare del nulla e provare.
Aspetta, se l'app è x86 va più piano. Non esiste che vada meglio da arm in emulazione. Va meglio l'alternativa ARM tipo Adobe proprio perchè prima era scritta col di dietro e ora è stata fatta a dovere da capo.
Poi, app di nicchia o meno, son app professionali che si usano. Parliamo di un Pro, quindi è giusto che debba girarci tutto.
Io so benissimo che ci son delle cose da cui non puoi prescindere, ma proprio per quello ho fatto l'esempio visto che c'è gente che pensa che sto Mac sia la panacea di ogni male, ma non è così. Anche perchè ancora non si sa come va se non dalle slide di Apple
Mah, vi lascio questa super iper potenza e mi tengo (risparmiando anche notevoli soldini) il mio lenovo da 500€ con un normalissimo Ryzen 3 5300U e windows 11 (che, aggiornato per pura curiosità, gira inaspettatamente bene, al contrario di tanti commenti letti nel blog in queste settimane..)
C'è solo da vedere come gestiranno il notch, ma per il resto hanno spaccato di nuovo. Gli altri dovrebbero darsi una svegliata altrimenti non c'è storia
1200€ di portatile, pagato a rate dal papà separato, con la mamma in pensione (e non con chissà quale pensione) un MacBook per prendere appunti e fare i corsi di excel il sabato non mi sembra la scelta migliore. Non credi?
Stavolta Apple ha fatto lo scatto definitivo, l'allungo di quelli che fanno male, anzi malissimo.
Tutti gli altri produttori faranno bene ora concentrarsi solo sulla fascia bassa del mercato, quella sotto i 500$.
Sulla fascia alta e media non c'è trippa per gatti cari miei.
I creativi... I content creators... Aaaannamo bene.
Anche no. Sorry.
Giusto.
Il che, comunque, include Apple Arcade.
Al contrario.
Non si capisce cosa tu voglia dire.
concordo... certo eh, avere tutto quell'hardware e poi per far parti un giochino devi usa il cloud gaming
Intel non la calcolerei proprio.
Al momento non è pervenuta. Lato prestazioni è un conto, ma efficienza no e lo sanno anche loro. Però si, i paragoni vanno fatti come si conviene e questi sono palesemente fatti per mostrare solo alcuni aspetti.
Loro parlano di efficienza, ma in cosa? Idle? Carico? Se si in che tipo di carico, perchè un render 3d consuma X e l'accelerazione hw per la codifica di un video Y.
Proprio questo è il punto: uno sviluppatore si muove se è più o meno sicuro di fare determinati numeri. Al momento, visto il costo dei MacBook Pro pro e max, puntare sul gaming high end su Mac è da scommettitori folli.
Non tanto perché non ci siano le prestazioni (dai primi bench il max a 32 cores arriva a superare in alcuni casi una 3080 desktop…), ma perché il bacino di vendita è per forza molto ma molto ristretto, per i motivi di cui sopra.
Si ma per i giochi 3D che fanno fare wow quelle piattaforme non bastano.
Di per sé Apple ha già il dominio pressoché totale sui titoli da mobile.
Sul MacBook Air o pro M1 puoi già giocare i titoli di iPad con le Universal app senza che ti serva una sezione video così pompata.
Insomma, da quel punto di vista il passo l’hanno fatto ed è riuscito.
Per roba 3D da urlo il discorso è appunto diverso. Non so nemmeno se ad Apple convenga fare concorrenza alle consolle, il divario “culturale” da colmare è grande. Così come la differenza di prezzo.
vabbe ma è un di più, non è che prendi il mac per giocare, ma se c'è anche quella possibilità non sarebbe mica male
Non è quella l'idea.
Se tirano fuori un Apple Joypad, possono iniziare a rilasciare titoli che si giocano nello stesso identico modo su questo macbook e su un iPad da 300€.
Sono gli unici ad avere a disposizione una base hardware circolante del genere.
Senza Apple Silicon non sarebbe stato pensabile.
Il problema è il prezzo.
I giochi sono per loro stessa definizione legati al tempo libero, e spendere quelle cifre per giocare non è certamente alla portata di tutti (né sensato, aggiungo io).
3 o 4K li si investe volentieri in azienda, ma per giocare.. la vedo un po’ più difficile.
Per attirare i videogiocatori devi abbassare i prezzi.
Perché se togliamo quella manciata di videogiocatori che si guadagnano il pane giocando, il resto (il 99,99999%) lo fa nel tempo libero.
E spendere 3000 e più euro per giocare non è francamente conveniente.
Apple ha provato a spingere con Arcade, ovviamente popolato di giochi che non richiedono forza bruta perché fino all’altro ieri non è che si potesse gridare al miracolo in quanto a potenza grafica, ma la piattaforma in teoria è già pronta.
Però se puoi giocare con (molta) soddisfazione su Windows spendendo 1500 euro, qua ne devi spendere (almeno) il doppio.
Se la cifra richiesta ha senso per chi utilizza una macchina aziendale per produrre - e la ammortizza nel tempo - non ne ha per chi invece investe questi soldi nel tempo libero.
Il passaggio tra OS secondo me è quello meno fastidioso (oltretutto macOS nella sua semplicità è più “diretto” e non ha alcun bisogno di manutenzione o controlli): il problema è cambiare il proprio workflow per adattarlo a nuove applicazioni, che spesso ragionano in modo differente.
Non migliore né peggiore, solo diverso.
Il passaggio da CorelDraw + CorelImage (manco mi ricordo se si chiamava così) a Photoshop + Freehand + Xpress per me è stato più faticoso che il salto di os, fatto in contemporanea.
Perché i comandi cambiano, il workflow lavorativo non può risentirne più di tanto, sennò sono soldi persi, tempo che verrà restituito più avanti con un miglioramento complessivo, che si vede nel tempo.
Nell’esempio del CAD abbiamo uno standard: che è autoCAD. Piaccia o non piaccia quello si usa, anche se preferisci Archicad dovrai barcamenarti tra file di esportazione che non sempre sono precisi.
E lì la precisione è tutto.
Certo, se si tratta di tempo libero ci si può permettere di buttare tutto il tempo che si vuole, sul lavoro i cambiamenti vanno ponderati.
Per fortuna è l'immagine di Apple quella in cui c'è l'accoppiata CPU - DA PAURA/PAURISSIMA. Devono aver preso un granchio da svariati miliardi si ingegneri farlocchi.
È dalla vendita di giochi nell'App Store, non dall'Apple Arcade.
In teoria puoi: con un mac intel. Però le stesse app su intel girano addirittura più piano. Adesso anche le app scritte per x86 che su macOS erano un pianto (Adobe suite, dico a te) ora su silicon sono velocissime.
Comunque ti ripeto: oramai il 90% delle app è nativo per Silicon.
Fai l'esempio di Mad Mapper, un sw di nicchia di cui non esce una release per mac da 2 anni, francamente mi fa un po' ridere. Un sw che più di nicchia non si può.
Fai un discorso giusto quando dici
. Sì, ma è così tipo da 38 anni, non da ieri, mi pare strano stupirsene adesso.
Il mac è nato nel 1984 e non si è mai, dico mai, preoccupato dell'automazione industriale. È nato e cresciuto come macchina dedicata ai creators.
E adesso te ne salti fuori dicendo "eh ma però chi fa automazione industriale non se ne fa niente!".
Certo che no, allo stesso modo in cui un surfista non si dovrebbe lamentare se al posto del surf si comprasse dei ramponi da ghiaccio per cavalcare le onde.
MEglio non puoi andare, devi passare comunque da un'emulazione che richiede prestazioni. Meglio di un Mac si, perchè le CPU montate da Apple la sopra son delle ciofeche tendenzialmente. Li la colpa è intel
Perchè Intel è na ciofeca fondamentalmente, soprattutto quelli usati da Apple che già soffrono con le temperature, figurarsi la dentro
Ma un po' per tutto. Poi ovviamente i limiti di Windows si vedono su applicativi come Premiere (vedendo vari video su YouTube).
Capisco quello con particolari esigenze ma chi lo compra perché "vuole il meglio" fa ridere.
Non ho ben capito la tua risposta, perdonami. Perché, I notebook che ho citato, hanno batterie da 90 whr, con alimentatori da 180 watt. Il macpro ha una batteria da 100 whr e alimentatore da 150 watt. Il concetto che volevo esprimere resta lo stesso, deve essere confrontato con pc della stessa categoria (che a parità di specifiche costano 1000 € di meno). Non su dichiarazioni Apple, ma su test real life. Il predecessore, quello con M1, ne è uscito con le ossa rotte. Questo sarà sicuramente più prestante, ma bisogna capire se tiene il passo di un Intel di 11ma generazione...
Non ha mai avuto prima d'ora un ecosistema di prodotti tutti con buone GPU
Fino a un anno fa, i portatili erano inutilizzabili per il gaming, ora potrebbero dire la loro.. è diverso
Se pensi che Excel è nato appositamente per Mac...
Naturale.
Se hai un PC portatile, quando mai lo porti in giro che è sempre in assistenza?
Valanga in arrivo in 3, 2, 1...
Be' ma spingere in cosa?
Fino a ieri si avvaleva dei CPU intel, ora con questi hai voglia.
Secondo quanto da loro dichiarato, con questi nuovi portatili è possibile eseguire funzionalità 3D che i più potenti portatili PC non sono in grado nemmeno di eseguire.
Vero che ognuno tira acqua verso il proprio mulino, ma per quanto riguarda i confronti verificati da test, Apple non ha mai mentito.
Dici?
Il mercato indica il contrario.
Da sola, Apple fattura di più con Apple Arcade rispetto a Microsoft, Nintendo e Sony messi insieme.
Metti i processori M1 e A15, e hai tutto ciò che serve per sviluppare giochi assurdi per Mac.
No semplicemente, a tua differenza sono nel mondo del lavoro e ho una seniority tale per definire il termine di consulente.
Uno studente italiano di economia non è in grado di consulenziare proprio su nulla.
Ragion per cui finite tutti a fare lo stage e l'apprendistato nelle big4 se vi va bene, oppure emigrate in cerca di fortuna.
ahaha mi fai ridere.
che poi non capisco se trolli o se non sai davvero che c’è chi studia e lavora contemporaneamente.
di nuovo, poverino, mi dispiace davvero per te, posso solo compatirti.
Io Eh?
Tu che passi da studente a consulente in 20 minuti e ti senti ricco col macbook invece cosa saresti?
Un esempio virtuoso?
Di povero qui vedo solo te.
si sente ricco, l'ha detto più in basso...
Gaming. Se apple volesse spingere un pò, ora avrebbe l'hardware decente per giocare, a ottimo livello oltretutto. Per me, ora che ci sono gpu decenti e schermi a 120hz non vedo nessun motivo per non fare la versione dei giochi "apple silicon".
Già me lo immagino coi giochi "magic" che costeranno il doppio che sulle altre piattaforme.
Hai appena descritto un incubo.
Mi riferisco ai laptop in generale windows con processore intel e gpu discreta
Ti riferisci a laptop gaming o anche da lavoro?
Saluti
Vale a rovescio per chi ha cominciato con Mac e non ha mai preso in considerazione il passaggio inverso.
Ma non credo che il salto di OS sia un aspetto fondamentale in questa transizione, il punto è che i Mac hanno un futuro di crescita sicura e marcata grazie alla scelta ARM mentre il mondo x86 ha grossissimi problemi non solo per tenere il passo, ma per non essere addirittura doppiato in pochi anni.
A me sembra un modo di ragionare vecchio che è tutto ancorato al mondo x86.
Già sugli M1con Rosetta 2 alcuni software x86 giravano più veloci ed agili che sui MacINTEL precedenti … ora saranno addirittura schegge … e speriamo che il porting dei ritardatari non slitti proprio per questa “facilitazione” controproducente.
Certo, ma un po' come passare da Photoshop ad Affinity: non è che chi lavora con lo stesso software da anni cambia workflow solo per comprarsi un mac.
Qualcuno lo fa, il 90% non lo fa.