Le indiscrezioni parlano di un redesign dei MacBook in arrivo per il prossimo anno, con un nuovo formato da 14": di sicuro quest'anno è difficile che vedremo altro rispetto all'aggiornamento dell'hardware svelato da Apple proprio qualche giorno fa. Ma cosa dobbiamo aspettarci per i MacBook del futuro? Sotto la scocca con ogni probabilità troveremo un'architettura ARM, mentre l'estetica resta un mistero.

Una suggestione ci arriva dal brevetto che analizziamo oggi, registrato da Apple presso l'USPTO, che descrive un MacBook flessibile. Abbiamo già visto, qualche tempo fa, un documento relativo a smartphone e tablet pieghevoli, e uno che aveva come oggetto un Apple Watch con il display che proseguiva sul cinturino, ma in questo caso non è lo schermo il protagonista.

Quella illustrata nel brevetto è una sorta di nuova frontiera del concetto di "unibody" che ha caratterizzato i portatili Apple dell'ultimo decennio: in questo caso infatti il dispositivo non sarebbe composto di due parti tenute insieme da una cerniera meccanica, ma da un unico blocco capace di piegarsi a una certa altezza. Una sorta di Microsoft Surface Book, ma senza la possibilità di separare lo schermo.

Tutto questo sarebbe reso possibile da una speciale stratificazione che rende la struttura regolabile, e cioè capace di passare da uno "stato non compresso a uno stato compresso".

Una soluzione del genere non solo contribuirebbe a rendere l'estetica del dispositivo ancora più minimale e unica, ma teoricamente risulterebbe meno complessa rispetto all'assemblaggio di due componenti separate tenute insieme da una cerniera di tipo meccanico. Tuttavia, viene da chiedersi se poi - una volta piegato e chiuso - il MacBook non lascerebbe uno spazio tra la tastiera e lo schermo proprio come avviene sui Surface Book.

Il documento, ad ogni modo, non si limita solo a mostrare la possibile applicazione di una simile tecnologia ai portatili della mela morsicata, ma fa riferimento più in generale anche a dispositivi con schermi flessibili, e addirittura ad eventuali accessori basati sullo stesso principio, di cui sono incluse anche alcune illustrazioni esemplificative.

E perciò vediamo una custodia per iPad con un retro flessibile e regolabile, e una per iPhone con un sostegno che può essere estratto all'occorrenza.

Ovviamente Apple, come ogni grande produttore, deposita numerosissimi brevetti ogni anno: perciò non sappiamo se vedremo mai un MacBook simile a quello descritto nel brevetto.