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Zelda Breath of The Wild 2, un doppiatore italiano svela alcuni dettagli della storia

03 Maggio 2022 3

La delusione per il rinvio del sequel di The Legend of Zelda: Breath of the Wild al 2023 è ancora fresca. A lenire la ferita c'è la speranza di vederlo di nuovo e meglio all'atteso Direct di giugno di Nintendo (e magari di conoscerne finalmente il nome), a un anno di distanza dall'ultima apparizione, ma non solo.

A sorpresa, infatti, in queste ore ha preso a circolare una voce che svela alcuni dettagli sulla misteriosa storia del gioco. E che voce: quella di Pietro Ubaldi, celebre doppiatore italiano che ha prestato la sua voce, tra gli altri, anche al Campione dei Goron Daruk in Breath of The Wild.

UN ANTENATO DI DARUK

Ubaldi, infatti, ha rilasciato una brevissima dichiarazione ad un canale YouTube italiano (trovate il video che lo testimonia in FONTE), in cui risponde con cortesia alle curiosità dell'intervistatore, avendo cura però di non far trapelare troppe informazioni sensibili - anche perché Nintendo è molto severa quando si tratta di proteggere i propri segreti.

Il doppiatore ha svelato di aver da poco lavorato al sequel di BOTW. Questo di per sé significherebbe un ritorno di Daruk (sotto forma di flashback?), e sarebbe già una notizia. Ma non è finita qui, perché Ubaldi si lascia scappare di aver doppiato anche un antenato del Goron che abbiamo già conosciuto, che descrive come "più serio". E all'ipotesi che possa trattarsi di Darunia, replica di non ricordare il nome.

A LINK TO THE PAST

Che il sequel di BOTW abbia a che fare in (più) di qualche modo col passato non ci sono dubbi. Il cielo è legato all'Hyrule primordiale, come Nintendo ci ha ricordato con la recente remaster di Zelda Skyward Sword per Switch, e non è un caso che sia anche il protagonista del trailer mostrato allo scorso E3.

Nelle sequenze inedite mostrate invece in concomitanza con l'annuncio del rinvio al 2023 abbiamo visto un altro elemento centrale, ovvero la Master Sword, che Link a quanto pare maneggerà fin dall'inizio, e che però si trova in pessimo stato: starà al giocatore, probabilmente, ripristinarne la forma e la forza avanzando nel gioco.

Il link dei cieli, con la sua tunica e i capelli sciolti e selvaggi, sembra appartenere ad un'altra epoca. E d'altra parte anche i poteri finora svelati (e su cui i brevetti di Nintendo ci hanno fornito ulteriori informazioni) hanno a che fare col tempo, in particolare la nuova "stasi" che non solo blocca un oggetto, ma poi ne "riavvolge" il nastro, facendogli percorrere a ritroso la sequenza degli ultimi eventi.

In questo senso, le pur stringate parole di Ubaldi sono preziose e combaciano con l'idea che già ci siamo fatti del gioco, con Link che dovrà avventurarsi non solo in spazi immensi, ma anche nelle pieghe del tempo (meccanica che peraltro ha già segnato alcuni dei capitoli più riusciti del franchise, vedi A Link to The Past e Ocarina of Time).

E quindi oltre al passato recente, con Daruk, è possibile che dovremo in qualche modo prendere attivamente parte agli eventi che sono narrati in BOTW sotto forma di mito, tornando in un passato lontanissimo, 10.000 anni prima dell'Hyrule che abbiamo già visitato.


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Commenti

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Teresa T.
Skreepers

Ubaldi non lavorerà mai più con Nintendo dopo questa dichiarazione

Pistacchio

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