Nintendo stava per cambiare il logo, ma Reggie Fils-Aime ha detto no

27 Gennaio 2020 24

Nintendo è stata ad un passo dal cambiare il proprio logo. Lo ha rivelato l'ex presidente di Nintendo of America, Reggie Fils-Aime, nel corso di un'intervista concessa agli allievi dell'ateneo in cui ha studiato, la Cornell University (trovate il link al podcast integrale in FONTE).

Reggie Fils-Aime ha lasciato Nintendo dopo 16 anni, lo scorso aprile

Torniamo quindi a parlare del colosso di Kyoto per una vicenda legata al recente passato, ma che questa volta non ha a che fare con le aule di tribunale come quella per il brevetto contestato relativo al Wii Remote che poteva costargli un risarcimento pari a 10,1 milioni di dollari, oppure alla causa vinta contro l'associazione dei consumatori tedesca relativamente al rimborso dei preordini effettuati tramite Nintendo eShop.

Reggie ha infatti spiegato che quando è entrato a far parte di Nintendo, nel 2003, l'azienda stava valutando seriamente l'ipotesi di un redesign del logo.

C'era quasi un senso di imbarazzo, di vergogna per il fatto che Nintendo fosse un marchio legato ai consumatori più giovani. Allora il team di Nintendo of America che si occupava del marketing ha cominciato a valutare ipotesi per la modifica del logo. Capito? Il classico logo ovale di Nintendo. Lo hanno ridisegnato in stile graffiti, hanno provato a modificarlo in altri modi per renderlo più "adulto". E a quel punto ho detto basta, non è quella la nostra identità. Ciò che dovevamo fare, è vero, era risultare attraenti per una quanto più vasta fascia di consumatori, ma dovevamo riuscirci facendo leva sulla forza del brand e sulla sua identità, non fingendo di essere qualcos'altro"

Insomma, la vecchia storia da console-war per cui Nintendo farebbe giochi per bambini aveva attecchito fin dentro gli uffici del colosso di Kyoto, che stava valutando almeno negli Stati Uniti di smarcarsi da questa identità, cominciando con un logo dal look più "moderno".

Intendiamoci, non sarebbe certo stato il primo redesign nella storia di Nintendo. Però dalla metà degli anni 70 ad oggi, i decenni decisivi per l'esplosione dell'industria videoludica e quindi l'affermazione dell'identità del brand, i cambiamenti sono stati minimi.


Va notato, comunque, che pur senza cambiare il logo principale, un espediente per scrivere "Nintendo" in un modo diverso dal solito alla fine quelli del marketing lo trovarono: ricordate il logo del Nintendo DS, che introduceva un font squadrato e moderno e giocava con la "o" finale per rappresentare il doppio schermo caratteristico della portatile Nintendo, fondendo così il nome della console e quello dell'azienda? Lo stesso è avvenuto poi per 3DS, e anche Switch integra la scritta "Nintendo" nel logo della console con un font personalizzato molto attuale (idem alcuni servizi, come il Nintendo eShop).



Resta però sempre riconoscibile e incisivo il logo classico, con quella sorta di "circuito" (tipo Mario Kart) che abbraccia il nome (dal font, in questo caso, inalterato negli anni): è un elemento che nella sua differenza rispetto all'estetica dominante rinsalda l'identità di un brand che accanto all'innovazione (vedi i recenti successi di DS, Wii e Switch, ad esempio) porta però avanti la tradizione di saghe decennali di enorme successo come Mario, Zelda, Pokémon, Metroid. Quel logo, così com'è e com'era già sul case del NES e del primissimo Game Boy, è una sorta di portale, di stargate nostalgico: ritrovarlo sui prodotti appena acquistati arricchisce il legame che il cliente ha sviluppato col brand negli anni, mettendo in relazione ricordi vicini e lontani. E poi ora gli anni '80 vanno di moda.


24

Commenti

Regolamento Commentando dichiaro di aver letto il regolamento e di essere a conoscenza delle informazioni e norme che regolano le discussioni sul sito. Clicca per info.
Caricamento in corso. Per commentare attendere...
DonatoMonty81

Per non parlare di quello precedente che sembra quello della Kraft

juvebeffata

Se penso a quando i ritardati di sparda, frankbel, e compagnia dicevano che Nintendo doveva fallire, mi viene da ridere! Ma quanto sono stati asfaltati DAI FATTI, non dalle chiacchiere! XD Oggi i loro deliri si stanno rivoltando contro come un boomerang, e il successo clamoroso di Switch è la risposta più bella ai loro discorsi da frustrati e da ricercatori universitari che non contano un caxxo nella vita e non faranno mai carriera, vero cicciobello? XD Che figura del caxxo che hai fatto e tu sai perchè, mezza facoltà ancora ride di te! XD Non hai nemmeno idea di chi io sia, vero? Tormentati in eterno, povero fallito! XD

juvebeffata

Nintendo è la storia dei videogame, e tutt'ora l'azienda più importante del settore. Non c'è innovazione che non sia passata da lei e che non sia stata (malamente) copiata dalla concorrenza, che pure quando vendono più console, devono comunque guardare a Nintendo come un riferimento. In un'epoca in cui si parla (troppo, e spesso a sproposito) di esclusive, Nintendo è l'unica che le esclusive le fa, le vende, e ci vende pure console attorno. Sulle altre sono un di più, e lo dicono le classifiche di vendita dominate dai multipiattaforma, spesso troppo simili a se stesse e d generi piuttosto limitate. Quelle Nintendo sono tutte di qualità superiore alla media e spaziano praticamente su tutti i generi ludici possibili, alcuni praticamente unici tipo Splatoon, per esempio. Per tutti questi motivi, Nintendo è rimane la numero uno, e tuttora sony ha solo da imparare.

Dark!tetto

Son entrato solo per capire se Aime èra inteso come Aimè...

Dark!tetto

Stpendo, non c'è altro da aggiungere...

Arturo Smeraldo

Può essere come dici te in effetti!

Lo Strigo

Senza dubbio, l'azienda più eclettica di questo settore. Che poi è tipico di molte aziende giapponesi, come anche la Yamaha.

LeoX

Credo anche che l'effetto "nostalgia" impatti molto. Ad esempio anche nella mia mente OOT è più "epico", ma credo sia solo perché l'ho giocato quando avevo 14 anni; BOTW l'ho giocato ora a quasi 30nt'anni ed oggettivamente è immenso, ma l'epicità la sento di meno probabilmente perché in generale sento meno i vg data l'età.

Arturo Smeraldo

Ocarina lo trovo più completo,le musiche,i dungeon(assenti in Breath),l'atmosfera la trovo più magica!

LeoX

Insieme a Breadth of Wild

Arturo Smeraldo

Nintendo ci ha regalato il miglior videogame della storia,Ocarina Of Time...solo per questo merita il mio rispetto!

Frankbel

Nintendo è progressivamente entrata nel mercato dei videogames, non è la scelta estemporanea di un visionario Yamauchi.

Andrea

No no

PassPar2_

Quello del 70-72 è da cavarsi gli occhi

Iobi

Anche io XD

Luca Lucani

https://uploads.disquscdn.c...

deja vu

Frankbel

Anche io
Lol

lore_rock

Quelle erano le mini4wd tamiya

CMDaniel

Aimè ha detto no...

T. P.

io ero rimasto al logo rosso...
mi sono perso 14 anni di logo grigio! :(

Andrea

Sì vero, quelle che ti montavi e che a suo tempo andavano come delle scheggie......poi se gli moddavi il motorino volavano

matteventu
Pip

Ma ci pensate che questi sono passati dal fare carte da gioco ad essere uno dei soli tre competitor nel campo delle console, oltre che unica leader nel campo delle console portatili?
Una singola decisione che ai tempi aveva abbastanza poca importanza ed era completamente estranea al business dell'azienda ne ha cambiato completamente il futuro.
Chissà cosa sarebbe successo se quel tizio non si fosse svegliato una mattina con la strana idea di buttarsi nel mercato console

Andrea

1960-65 ultimo dei tre molto Pininfarina

ROG Ally: abbiamo provato l’interessante ibrido tra console portatile e PC | VIDEO

Recensione Metroid Prime Remastered: mai stato così bello

Recensione PSVR2: anche la realtà virtuale di Sony passa alla next gen

Recensione Pokémon Scarlatto e Violetto: alti e bassi di Paldea