Il settore delle comunicazioni nella foto di AGCOM: bilancio del 2022 a settembre

29 Dicembre 2022 4

L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha pubblicato il report dell'Osservatorio sulle Comunicazioni sui primi nove mesi dell'anno, dunque da gennaio a settembre 2022. Ne vien fuori un'istantanea sull'andamento del settore delle comunicazioni tra telefonia fissa e mobile, piattaforme online, spedizioni, televisivo ed editoriale. Di seguito un sunto delle considerazioni dell'AGCOM, attraverso il link in FONTE potete consultare il report integrale dell'Autorità.

RETE FISSA E MOBILE

A fine settembre, segnala l'AGCOM, gli accessi complessivi alla rete fissa non hanno registrato variazioni significative né su base trimestrale né annua, per cui la base utenti è rimasta stabile intorno alle 20 milioni di linee. Positivo però, per il progresso della tecnologia, che le tradizionali linee in rame si siano ridotte nell'ultimo anno di oltre 1,2 milioni, mentre al contrario le linee con tecnologie diverse da inizio 2022 siano aumentate di circa 790mila. Le linee in rame al settembre 2018 erano il 61,9% degli accessi alla rete fissa, oggi siamo al 23,1%. Inoltre:

  • linee fiber to the home (FTTH) sono aumentate di circa 810mila su base annua superando, a fine settembre, i 3,2 milioni di accessi
  • linee fiber to the cabinet (FTTC) sono aumentate di oltre 350mila su base annua
  • linee fixed access wireless (FWA) su nell'anno di circa 70 mila unità - qui la nostra guida/approfondimento sulle FWA
  • FTTH +200mila accessi nel terzo trimestre
  • DSL -189mila accessi nel terzo trimestre.

Velocità della connessione:

  • le linee a 30 o più Mbps sono oltre l'80% di tutti gli accessi a banda larga
    • all'interno del bacino, le linee oltre i 100 Mbps pesano, a settembre 2022, per il 66,6%
  • il traffico dati giornaliero per ciascuna linea a banda larga va su del 6,8% rispetto al terzo trimestre 2021.

Operatori:

  1. TIM con il 40,3% del mercato
  2. Vodafone 16,8%
  3. Fastweb 14,4%
  4. WindTre 14,3%.

Per quanto riguarda la rete mobile le SIM attive sono 107,1 milioni, in aumento di 1,4 milioni su base annua. L'AGCOM distingue tra utente human, cioè le SIM voce e/o dati utilizzate da persone in carne e ossa, e M2M o Machine to Machine. I leader considerando entrambe le tipologie:

  1. TIM 28,5% delle SIM attive in Italia
  2. Vodafone 27,6%
  3. WindTre 24,2%
  4. Iliad 8,7%
  5. altri 11%.

Considerando invece solo le SIM human la classifica è diversa:

  1. WindTre 25,9%
  2. TIM 24,9%
  3. Vodafone 22,6%
  4. Iliad 11,9% (+1,4% su base annua, dato non disponibile per gli altri operatori).

La stima sul traffico medio unitario da mobile per le human è di 600 MB, in crescita del 28% rispetto ai primi 9 mesi del 2021.

PIATTAFORME ONLINE

Nel mese di settembre 2022 circa 44 milioni di utenti unici hanno navigato in rete per un totale, in media, di quasi 65 ore. Ai primi posti ci sono sempre loro, Google, Facebook, Amazon e Microsoft seguiti dai siti e applicazioni dei principali gruppi editoriali nazionali, dunque Rcs, Gedi, IlMeteo e ItaliaOnline. L'informazione generalista attira un numero maggiore di utenti: 39,3 milioni di utenti unici a settembre, in crescita di 1,5 milioni su settembre 2021. In testa il Corriere della Sera (32,7 milioni di utenti unici), poi La Repubblica (31,4), terzo Fanpage (26,2).

Sulle piattaforme di commercio elettronico:

  • 38,1 milioni di utenti unici a settembre
    • +448 mila su settembre 2021
      • +2,6 milioni su settembre 2020.
  1. Amazon: 35,2 milioni di utenti unici, +12.1% su settembre 2021
  2. eBay: 17 milioni, +0,7%
  3. subito.it: 12,4 milioni, +18,8%.

Sulle piattaforme di streaming di film, serie ed eventi:

  1. Netflix 8,9 milioni di utenti unici nei primi 9 mesi dell'anno (+4,2% su base annua)
  2. Amazon Prime Video 6,4 milioni (+11,5%)
  3. Disney+ 3,4 milioni (+41,7%)
  4. DAZN 2,4 milioni (+1,7%).

Se da un lato cresce il numero di utenti unici per Netflix e compagnia, dall'altro cala il tempo di navigazione sulle principali piattaforme che offrono servizi esclusivamente a pagamento a settembre 2022, con un -15,3% su settembre 2021. Nei primi nove mesi dell'anno in corso:

  • Netflix è passata dalle 330 milioni di ore nei primi 9 mesi 2021 ai 291 milioni del 2022, calo dell'11,6%
  • Amazon Prime Video +17,7%, è a 52 milioni di ore nei primi 9 mesi 2022
  • Disney+ passa da 12 a 22 milioni di ore
  • Dazn da 5 a 8 milioni di ore
  • Now rimane stabile intorno ai 2,3 milioni di ore.

SPEDIZIONIERI

I servizi di consegna pacchi, considerando sia le spedizioni nazionali che quelle transfrontaliere, hanno visto crescere i loro ricavi del 3,6% nei primi nove mesi dell'anno e movimentano il 77,4% del giro d'affari complessivo. In termini di volumi sono stati consegnati, sempre nei primi 9 mesi del 2022, 685 milioni di pacchi, in crescita dell'1,7% nel confronto anno su anno.

Gli operatori:

  1. Amazon 18,6%
  2. Brt 17,8%
  3. Poste Italiane 15,9%
  4. Dhl 13,4%
  5. Gls e Ups entrambi intorno al 13%.

EDITORIA

Riguardo l'editoria la carta stampata continua ad arretrare: -9,9% rispetto al 2021, -36,5% sul 2018. Il formato digitale non registra variazioni di rilievo: si oscilla intorno alle 210mila copie, -5,7% su base annua ma +12,5% se si guarda al 2018. Altri dati rilevanti:

  • il mercato del digitale è ben più concentrato di quello cartaceo: le prime 5 testate "digitali" ottengono quasi il 60% delle copie complessivamente vendute nel primo trimestre 2022, mentre la concentrazione è minore nel cartaceo (34,4%)
  • i primi cinque quotidiani "generalisti" a diffusione nazionale (L'Avvenire, Corriere della Sera, Il Messaggero, La Repubblica, La Stampa) perdono sul 2021 il 10,9% delle copie cartacee vendute e il 7,2% considerando le edizioni digitali
  • principale gruppo editoriale è Gedi (20,3%), seguito da RCS/Cairo (18,1%), Caltagirone Editore (8,7%) e Monrif Group (8,3%).

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Commenti

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Vespasianix

92 minuti di applausi

Daniele Davide

se non erro è quello della falsa inchiesta sui fratelli dell'Italia... se quello è il direttore può anche cambiare mestiere

AntoNullo

Se ha un direttore editoriale iscritto all'albo è probabile che sia equiparabile a una testata.

Daniele Davide

ma quelli che seguono fanpage sono gli stessi che non credono nel vaccino?? non dovrebbe nemmeno essere considerato una testata quel blog

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