Economia e mercato 06 Ott
É un'Italia pazza quella che emerge dal rapporto CENSIS del 2021 pubblicato oggi. Il Paese fotografato appare smarrito, sfiduciato e convinto che ci sia sempre qualcosa sotto. Sicuramente la pandemia ha avuto il suo peso, anzi è proprio su questo argomento che si concentrano le principali perplessità e preoccupazioni della popolazione. Il dato più eclatante riguarda proprio il Covid-19: per la stragrande maggioranza degli italiani è fonte di preoccupazione, per carità, ma fa effetto constatare che per il 5,9% non esiste.
"Superstizioni premoderne, pregiudizi antiscientifici, teorie infondate e speculazioni complottiste" guidano - secondo il CENSIS - il pensiero di parte della popolazione italiana. In particolare,
l'irrazionale ha infiltrato il tessuto sociale, sia le posizioni scettiche individuali, sia i movimenti di protesta che quest'anno hanno infiammato le piazze, e si ritaglia uno spazio non modesto nel discorso pubblico, conquistando i vertici dei trending topic nei social network [lo abbiamo visto nelle parole più in uso su Facebook e Instagram], scalando le classifiche di vendita dei libri, occupando le ribalte televisive.
Insomma, il CENSIS mostra un'Italia che non si fida di nulla, dalle mille fobie:
- il 5,9% degli italiani ritiene che il Covid non esista: si tratta di 3 milioni di persone
- il vaccino anti-Covid è inutile e inefficace per il 10,9% della popolazione
- per il 31,4% il vaccino è un farmaco sperimentale, chi lo fa è una cavia per testarlo
- la scienza è più dannosa che utile per il 12,7% delle persone
- il 5G controlla le menti delle persone: lo pensa il 19,9% degli italiani
- l'uomo non è mai andato sulla Luna (10%)
- la Terra è piatta per il 5,8% della popolazione
- il 39,9% degli italiani appoggia la teoria cospirazionista del gran rimpiazzamento voluto da imprecisate élite globaliste, secondo cui l'identità e la cultura nazionale scompariranno a causa degli immigrati
Decisamente interessante la motivazione data dal CENSIS per questa fobia diffusa che si concretizza nella sfiducia verso ciò che sino ad oggi è stato alla base del progresso e del benessere:
L'irrazionale che oggi si manifesta nella nostra società non è semplicemente una distorsione legata alla pandemia, ma ha radici socio-economiche profonde [...] che ora evolve diventando il gran rifiuto del discorso razionale, cioè degli strumenti con cui in passato abbiamo costruito il progresso e il nostro benessere: la scienza, la medicina, i farmaci, le innovazioni tecnologiche.
La causa individuata è la mancanza di investimenti sociali: ciò determina una bassa crescita economica, che a sua volta genera un basso gettito fiscale e l'innalzamento del debito pubblico. Da qui, la "diffusa insoddisfazione sociale" che porta alla "fuga nell'irrazionale", risultato di "aspettative soggettive insoddisfatte".
Non c'è fiducia nel futuro: i giovani sono convinti che lo studio non sia un investimento, ma un consumo inutile di energia. Per il 56,4% degli italiani la propria situazione economica non migliorerà dopo la pandemia, per il 28,4% addirittura peggiorerà. E si pensi che l'Italia è l'unico Paese OCSE in cui tra il 1990 e oggi le retribuzioni medie lorde annue sono diminuite: -2,9% contro - ad esempio - il +276,3% della Lituania o il +33,7% della Germania.
Il 2021 è stato il secondo anno consecutivo in cui ci siamo rivolti alla rete per poter mantenere i rapporti con le persone care, per studiare e lavorare. Le tecnologie digitali hanno fatto sì che il 58,6% degli italiani provvedesse alle proprie necessità, e che il 55,2% continuasse a studiare e lavorare.
Internet è stato utilizzato prevalentemente per:
- cercare informazioni su prodotti, servizi, aziende
- trovare strade o località
- fare acquisti online
- ascoltare musica
- home banking
Sono calate le prenotazioni dei viaggi (come facile intuire) e sono aumentati i corsi online e le prenotazioni di visite mediche.
Vediamo che ruolo hanno avuto i media in Italia durante quest'anno:
- +0,5% dei telespettatori per il digitale terrestre
- +0,5% per la TV satellitare
- web TV e smart TV raggiungono il 41,9% dell'utenza
- mobile TV passa dall'1% del 2007 al 33,4%
- il 79,6% degli italiani ascolta la radio (specie da internet e smartphone)
- crollano i lettori di quotidiani, dal 67% del 2007 al 29,1%
- l'83,5% degli italiani usa internet, +4,2% rispetto al 2019
- l'83,3% usa lo smartphone (+7,6%)
- il 76,6% accede ai social (+6,7%)
- fonte delle informazioni durante l'emergenza sanitaria:
- telegiornali: 60,1% della popolazione
- Facebook: 30,1%
- Google: 22,9%
- TV all news: 22,5%
- quotidiani online: 12,5%
- quotidiani cartacei: 11,7%
- presenza degli esperti sanitari sui media:
- importante per il 54,2% (indicazioni, consigli, spiegazioni)
- dannosa per il 45,8% (falso allarme, confusione, disorientamento)
Gli italiani ritengono che ormai siano irrinunciabili:
- Pa digitale: 38,1% della popolazione
- e-commerce: 29,9%
- conto corrente online: 24,3%
- home delivery: 24,2%
- smart working: 20,2%
Commenti
Iperbole, questa sconosciuta.
Per lavorare e studiare (ove non vi sia l'OBBLIGO di vaccinazione) sarà possibile presentare il green pass ottenibile tramite tampone (non è necessario il SUPER green pass).
Tutti i diritti costituzionali sono garantiti.
Chi preferisce è libero di non vaccinarti e di informarti sui prossimi complotti mondiali seguendo Lercio o l'Università di Feisbus & TicToc!
Ricordati che i diritti non sono solo di un manipolo di "mal tra insema", ma anche di chi, fidandosi della SCIENZA e dell'OMS, si è vaccinato per senso civico.
"la storia non é una sequenza obiettiva di fatti con buoni e cattivi." nessuno ha detto questo. Però la storia è basata su documenti, ritrovamenti archeologici, testimonianze... E c'è ampissimo consenso sul fatto che la filosofia in certi eventi storici sia stata determinante. Ti ho già fatto degli esempi, te ne faccio altri: la rivoluzione francese e la rivoluzione russa. Se poi tu hai una tua versione della storia diversa devi portare documenti e testimonianze a supporto della tua tesi. Altrimenti le tue rimangono supposizioni infondate.
Primo, non ho detto questo, secondo, la storia non é una sequenza obiettiva di fatti con buoni e cattivi.
Il tuo spirito critico è stato buttare tutto in caciara con una citazione che non c'entra nulla. Ma seriamente mi vieni a dire che oa storia è una cosa completamente soggettiva e che quando non concorda con quello che pensi tu allora è sbagliata?
Sì va bene, rimani pure nella tua ignoranza, non so più cosa dirti. Adesso pure la storia è un'invenzione inutile e fantasiosa, alla faccia dei ritrovamenti archeologici, delle testimonianze storiche, dei documenti...
"La storia é una versione dei fatti su cui si é deciso di concordare" cit.
fa un po' quel che ti pare, se vuoi ti do il link dei loro profili facebook
Sì, peccato che tutte le teorizzazioni sulle forme di governo sono nate da riflessioni filosofiche. E la stessa volontà di preservare gli interessi di categorie diverse nasce proprio durante l'illuminismo. Dovresti studiare la storia, però forse per te la storia non è abbastanza "scientifica" per essere degna di essere studiata.
Ma come fai a paragonare il greenpass alla patente? Guidare l'automobile non è un diritto costituzionale, andare al lavoro a all'università sì.
Essere laureati non significa avere necessariamente una formazione scientifica.
La divisione dei poteri nasce dalla volontà di preservare interessi di diverse categorie raggiungendo un accordo sulla forma di governo e sulle competenze.
A posteriori puoi vedere filosofia ovunque ma il processo non parte certo dalla filosofia
Non sei neanche obbligato a prendere la patente, ma se non ce l'hai non puoi pretendere di guidare l'automobile.
Punto.
E quindi?
Una persona non vaccinata non sta violando alcuna legge, ti ricordo che per il covid non c'è obbligo vaccinale se non per categorie lavorative specifiche. Se la legge mi dice che posso non vaccinarmi poi non può tagliarmi fuori da tutta una serie di attività alcune delle quali sono diritti costituzionali. Un non vaccinato è nella legalità eppure non può fare andare im certi luoghi. Se non è discriminazione questa non so cosa dirti.
"Questo commento è stato eliminato."
Evidentemente ci sono molti NoVax titubanti: scrivono STRONZ@TE per poi cancellarle.
La legge esiste. Se non lo capisci sono problemi tuoi.
Infatti. Credo si tratti di risposte sarcastiche o di dati conteggiati ad mentula canis.
Quindi si tratta di risultati inattendibili.
Ma suvvia... è assolutamente irreale!.
Emblematico che il 6% dei laureati creda che la terra sia piatta. Irreale. Si tratta di gente che ha risposto a caTSo o con sarcasmo.
Quindi si tratta di dati che non hanno valore.
Per quanto concerne il covid, credo che il 90% dei negazionisti/no vax non riesca a scrivere una frase di senso compiuto.
Non ho capito una fava.
Non hai risposto alle mie argomentazioni. Prima di tutto continui a cadere nell'errore di considerare tutti uguali gli studi umanistici. Ti ho già spiegato la differenza tra i vari campi delle scienze umane e molti di questi utilizzano proprio metodi prettamente scientifici. E non venirmi a dire che fare ricerca in ambito storico, filologico e antropologico non ha alcuna utilità perché altrimenti possiamo chiudere qua il discorso.
"Dal punto di vista scientifico, ma anche mio, non viviamo in un universo finalistico." il punto di vista scientifico non si esprime proprio sulla questione della finalismo dell'universo perché non è una cosa che compete alla scienza. E il tuo punto di vista, pensa un po', è una tua riflessione personale e, nonostante la scarsità delle argomentazioni che puoi portare, è anche una tua riflessione filosofica. Poi chi ha detto che serve un finalismo nel mondo per poter fare una riflessione? Anzi moltissime riflessioni filosofiche escludono il finalismo.
Poi ti ricordo che anche il pensiero scientifico nasce dalla riflessione filosofica.
Ti faccio un esempio per farti capire. Esiste un campo della filosofia che si chiama filosofia della scienza che ha dato e continua a dare un enorme contributo alla scienza, in particolare nella riflessione sui metodi scientifici e su come si debba "fare scienza". Perché anche la scienza non è mai rimasta uguale a se stessa, ma si è evoluta essa stessa anche grazie alla riflessione filosofica.
Un altro esempio è la nascita delle democrazie moderne che è stata possibile solamente grazie alla riflessione filosofia, in particolare dei filosofi illuministi. Senza di loro non esisterebbe, solo per fare un esempio, il concetto di divisione dei poteri (legislativo, esecutivo, giudiziario). La divisione dei poteri è un concetto scientifico o in qualche modo dimostrabile con un esperimento? Ovviamente no, eppure è stato preso e utilizzato da tutti gli stati democratici dintutto il mondo. E posso portarti infiniti esempi. Hai ancora il coraggio di dire che la filosofia è un esercizio di stile fine a se stesso?
Credo tu abbia dato un ottimo riassunto del punto dicendo "dare una propria versione" ed intersecando la cosa con "il perché delle cose".
Dal punto di vista scientifico, ma anche mio, non viviamo in un universo finalistico. Non c'è un qualcosa a cui tendere o di cui spiegarsi il perché. Perché esistiamo? Perché sì. Perché una serie di eventi ha portato alla formazione della vita. Perché moriamo? Perché sì. La nostra forma di vita ha una data di scadenza. Se riesci a distaccarti da un ideale superiore, che é indimostrabile e irrealistico, capisci che resta poco.a cui aggrapparsi e che le opinioni sono opinioni. Ognuno ne ha una e il fatto che alcune possano risultare più fantastiche o credibili di altre...beh, non le rende sensate. Né più meno veritiere della vita di un personaggio di un libro.
Che critica si può muovere a un'opinione? Se aderisca o meno alla realtà? Lo si può fare ma non si avrà mai una risposta appunto perché si sta filosofando sul nulla, cercando una spiegazione razionale ad un fenomeno che non la ha. Esercizio di stile fine a sé stesso.
Seconda parte:
"Aggiungo anche uno spoiler: non lo farai perché non puoi ammettere l'idea di avere torto. Perché? Perché la forma mentis che danno le materie umanistiche é quella. L'assenza di contraddittorio, dell'onere della prova e della dimostrazione rigorosa non sono propedeutiche all'elasticità mentale." anche questo è assolutamente falso. Prima di tutto perché consideri tutte uguali le materie umanistiche, quando non è così. È chiaro che c'è differenza tra un poeta e uno storico o un filologo. Uno storico e un filologo e un antropologo si confrontano con dati oggettivi (ritrovamenti archeologici, testi antichi, testimonianze...) e li studiano con metodo scientifico. Un poeta o uno scultore (per fare un esempio) ovviamente no, stanno creando arte, non stanno facendo un esperimento! Poi è ovvio che i fatti ricostruiti dagli storici e dagli scienziati necessitino di una riflessione e qui interviene la filosofia che appunto interpreta i fatti per dare una propria visione del mondo, per dare un senso al mondo. La scienza spiega il come, non il perché. Ma l'uomo si pone certe domande a cui la scienza non può rispondere e qui interviene la filosofia, che ha i suoi metodi rigorosi, utilizza la logica e si confronta con i dati della scienza. Non siamo più fermi, giusto perché lo hai citato tu, a Platone. La filosofia contemporanea si confronta con le neuroscienze nell'ambito della filosofia della mente e del linguaggio, con la fisica e con la matematica nell'ambito dell'ontologia, giusto per fare qualche esempio.
Tu evidentemente sei rimasto fermo alla lezione di storia delle superiori dove ti insegnavano qualche data e qualche nome di re e condottiero (ma la storia è anche metodo, studio e ricerca delle fonti storiche), alla lezione di filosofia, che alle superiori è lezione di storia della filosofia dove ti raccontavano com'era morto Socrate e cosa pensava tizio morto 300 anni fa (ma fare filosofia è tutt'altra cosa). Studiare queste meterie all'università è completamente diverso, come è diverso ovviamente studiare fisica alle superiori e all'università.
Ti chiedo di rispondere nel merito di quello che ho scritto.
Ti ricopio la mia risposta perché disqus continua a segnare come spam.
Prima parte:
"Si parte da un pensiero e si commenta il pensiero, soggettivo!, di una persona senza però chiedersi se questo abbia senso di essere commentato e condiviso."
Invece è proprio il contrario, ci si domanda prima di tutto se quello che dice un filosofo ha un riscontro nella realtà, si guarda cosa dice la scienza in proposito (se dice qualcosa, perché ci sono temi dove la scienza non dice nulla), si guarda se ha una consistenza logica, se ha una coerenza e se è già stato confutato da qualcuno.
"Dai, non hai capito il senso. Non mi stupisce più di troppo la cosa dato che la filosofia é l'antitesi della flessibilità mentale.
Il focus non é sul reinventare la ruota ma sulla mancanza di argomenti propri e pensiero critico. Se ti chiedessi "cosa ne pensi di Platone" mi ripeteresti ciò che hai letto e ti hanno insegnato, non cosa TU ne pensi. Fai un test coi tuoi colleghi e vedrai che ho ragione. " ma non è vero, anzi parlando con altri studenti prima degli esami si vede che ognuno ha una propria idea sui filosofi che ha studiato (ovviamente anche basata sulle proprie esperienze e su ciò che ha studiato) c'è chi li ha apprezzati, chi meno, chi li critica... E lo stesso avviene con gli insegnanti che parlando dello stesso tema esprimono riflessioni diverse.
Ancora una volta non rispondi nel merito delle mie argomentazioni. "Chi fa ingegneria non vuole andare a fare il programmatore" io ho molti colleghi ingegneri che fanno i programmatori, in ogni caso non ha alcuna importanza. Lascia perdere quello che fai te con la tua laurea in ingegneria informatica che non c'entra nulla con il discorso e rispondi alle argomentazioni. Grazie.
"Si parte da un pensiero e si commenta il pensiero, soggettivo!, di una persona senza però chiedersi se questo abbia senso di essere commentato e condiviso."
Invece è proprio il contrario, ci si domanda prima di tutto se quello che dice un filosofo ha un riscontro nella realtà, si guarda cosa dice la scienza in proposito (se dice qualcosa, perché ci sono temi dove la scienza non dice nulla), si guarda se ha una consistenza logica, se ha una coerenza e se è già stato confutato da qualcuno.
"Dai, non hai capito il senso. Non mi stupisce più di troppo la cosa dato che la filosofia é l'antitesi della flessibilità mentale.
Il focus non é sul reinventare la ruota ma sulla mancanza di argomenti propri e pensiero critico. Se ti chiedessi "cosa ne pensi di Platone" mi ripeteresti ciò che hai letto e ti hanno insegnato, non cosa TU ne pensi. Fai un test coi tuoi colleghi e vedrai che ho ragione. " ma non è vero, anzi parlando con altri studenti prima degli esami si vede che ognuno ha una propria idea sui filosofi che ha studiato (ovviamente anche basata sulle proprie esperienze e su ciò che ha studiato) c'è chi li ha apprezzati, chi meno, chi li critica... E lo stesso avviene con gli insegnanti che parlando dello stesso tema esprimono riflessioni diverse.
"Aggiungo anche uno spoiler: non lo farai perché non puoi ammettere l'idea di avere torto. Perché? Perché la forma mentis che danno le materie umanistiche é quella. L'assenza di contraddittorio, dell'onere della prova e della dimostrazione rigorosa non sono propedeutiche all'elasticità mentale." anche questo è assolutamente falso. Prima di tutto perché consideri tutte uguali le materie umanistiche, quando non è così. È chiaro che c'è differenza tra un poeta e uno storico o un filologo. Uno storico e un filologo e un antropologo si confrontano con dati oggettivi (ritrovamenti archeologici, testi antichi, testimonianze...) e li studiano con metodo scientifico. Un poeta o uno scultore (per fare un esempio) ovviamente no, stanno creando arte, non stanno facendo un esperimento! Poi è ovvio che i fatti ricostruiti dagli storici e dagli scienziati necessitino di una riflessione e qui interviene la filosofia che appunto interpreta i fatti per dare una propria visione del mondo, per dare un senso al mondo. La scienza spiega il come, non il perché. Ma l'uomo si pone certe domande a cui la scienza non può rispondere e qui interviene la filosofia, che ha i suoi metodi rigorosi, utilizza la logica e si confronta con i dati della scienza. Non siamo più fermi, giusto perché lo hai citato tu, a Platone. La filosofia contemporanea si confronta con le neuroscienze nell'ambito della filosofia della mente e del linguaggio, con la fisica e con la matematica nell'ambito dell'ontologia, giusto per fare qualche esempio.
Tu evidentemente sei rimasto fermo alla lezione di storia delle superiori dove ti insegnavano qualche data e qualche nome di re e condottiero (ma la storia è anche metodo, studio e ricerca delle fonti storiche), alla lezione di filosofia, che alle superiori è lezione di storia della filosofia dove ti raccontavano com'era morto Socrate e cosa pensava tizio morto 300 anni fa (ma fare filosofia è tutt'altra cosa). Studiare queste meterie all'università è completamente diverso, come è diverso ovviamente studiare fisica alle superiori e all'università.
Dai, non hai capito il senso. Non mi stupisce più di troppo la cosa dato che la filosofia é l'antitesi della flessibilità mentale.
Il focus non é sul reinventare la ruota ma sulla mancanza di argomenti propri e pensiero critico. Se ti chiedessi "cosa ne pensi di Platone" mi ripeteresti ciò che hai letto e ti hanno insegnato, non cosa TU ne pensi. Fai un test coi tuoi colleghi e vedrai che ho ragione.
Aggiungo anche uno spoiler: non lo farai perché non puoi ammettere l'idea di avere torto. Perché? Perché la forma mentis che danno le materie umanistiche é quella. L'assenza di contraddittorio, dell'onere della prova e della dimostrazione rigorosa non sono propedeutiche all'elasticità mentale.
Un po' come quando si pensa alla repubblica greca e la gente pensa che repubblica fosse sinonimo di "chiunque poteva votare" mentre invece nel passato il popolo erano i nobili, non chiunque. Chi si ferma alla semantica manca completamente il concetto. In filosofia é la stessa cosa. Si parte da un pensiero e si commenta il pensiero, soggettivo!, di una persona senza però chiedersi se questo abbia senso di essere commentato e condiviso. Di fondo c'è un senso di inconcludenza che a me non porta alcun valore. Tu ne trai giovamento in qualche modo? Buon per te ma ripeto, escludendo giudizi morali infondati e superficiali, che una facoltà di ingegneria si colloca su un piano (chiamalo pure ontologico se ti aggrada) di un altro livello.
Qua invece mi ripeto: il fine del corso non é fare gli esercizi, che peraltro puoi imparare a livello procedurale ma non "a memoria", ma capire il concetto a cui gli esercizi vengono applicati. Quei calcoli non hanno valore e potrebbero essere fatti da un PC in un decimo di secondo. Anzi, surprise surprise, nelle applicazioni reali così vengono fatti. Ciò che ti serve sapere é che se, dato 50 come risultato, la casa crolla o meno oppure se 50 é 10 ordini do grandezza oltre ciò che dovrebbe uscire per avere senso.
"Si vede che non hai mai mosso un piede in ambito scientifico." falso. Ho fatto il liceo scientifico, ho studiato informatica (e ora faccio il programmatore in un'azienda e ho a che fare con ingegneri tutti i giorni). E da un paio di anni sono iscritto alla facoltà di filosofia. Quindi ho visto entrambi i mondi. Tu a quanto hai detto hai visto solo discipline scientifiche e lo si capisce da come parli e dalle tue argomentazioni.
"Ognuno fa scelte e le scelte di vita non si discutono, ma poi ci sono anche i fatti, le cose obiettive, e queste sono incontrovertibili." a cosa alludi? Che gli studi umanistici siano inutili e che solo la scienza produca qualcosa di vero e di utile? Rimani pure nella tua ignoranza. Ti informo anche che il pensiero scientifico è nato all'interno della riflessione filosofica e che la stessa filosofia contribuisce anche oggi al pensiero scientifico. Evidentemente, come a molte persone che lavorano e studiano in ambito specialistico, ti manca la visione d'insieme. Rimani chiuso nel tuo settore scientifico (che poi nemmeno fossi un ricercatore, con la tua laurea in ingegneria informatica probabilmente farai il programmatore, il sistemista o il manager in qualche multinazionale e di scientifico non c'è proprio nulla nel tuo lavoro) e ignori completamente tutto il resto. Mi spiace per te, visto che ti perdi parecchio dalla vita senza una riflessione.
Inoltre hai risposto solo a un decimo forse delle mie argomentazioni.
"Gli "altri" sono i filosofi precedenti." si come no, e i filosofi precedenti da dove prendono il loro pensiero? Dai filosofi ancora prima? Andiamo indietro all'infinito?
" Parla con uno di loro e conta quante volte ti dirà "come disse...". " ci parlo spesso visto che studio filosofia. È ovvio che ogni lavoro in ambito filosofico possa riprendere in parte il lavoro di un altro filosofo, ma questo avviene in ogni campo. O pensi che in fisica ogni ricercatore partorisca da zero la propria teoria scientifica senza basarsi su studi precedenti?
Gli "altri" sono i filosofi precedenti. Parla con uno di loro e conta quante volte ti dirà "come disse...".
si si ma certo, ah ahhh ok si si hai ragione , ovvio ecc ecc
"Non ho scritto che i figli sono proprietari dei genitori, ma che i genitori sono tutori dei figli, cosa ben diversa e che ignori a questo punto." se i genitori non tutelano i figli interviene lo stato. In questo caso interviene con l'obbligo vaccinale nel caso i genitori non tutelino i figli facendo le vaccinazioni. È più chiaro così?
" Il datore di lavoro ha l'obbligo di garantire la sicurezza del lavoratore, una vaccinazione per un determinato pericolo può essere resa obbligatoria per lo svolgimento di determinate mansioni nel momento in cui si accentua il rischio.
Tra queste vi potrebbe essere anche la vaccinazione COVID se parliamo ad esempio di lavoratori esposti al pubblico." ci sei o ci fai? È esattamente quello che ho detto io. La vaccinazione covid a categorie lavorative specifiche (per es. i sanitari) va benissimo.
"ma non vieni discriminato dalla società né tantomeno obbligato in alcun modo
In che modo vieni discriminato ?" per esempio non posso andare al ristorante, al bar, sui mezzi pubblici. Devo fare tamponi per andare all'università e al lavoro. Questa è discriminazione.
i figli non sono proprietà dei genitori, non siamo più nel medioevo. Anche i minori hanno dei diritti, indipendentemente da quello che vogliono i genitori, e il diritto alla salute rientra tra questi diritti, visto che per loro le malattie per cui si vaccinano sono molto pericolose.
Non ho scritto che i figli sono proprietari dei genitori, ma che i genitori sono tutori dei figli, cosa ben diversa e che ignori a questo punto.
hai detto bene, fa parte di una categoria lavorativa specifica. Quando decidi di fare quel determinato lavoro sai che ti serve quella specifica vaccinazione. Ma se non vuoi fare la vaccinazione semplicemente non fai quel lavoro e andrai a fare un altro lavoro,
Il datore di lavoro ha l'obbligo di garantire la sicurezza del lavoratore, una vaccinazione per un determinato pericolo può essere resa obbligatoria per lo svolgimento di determinate mansioni nel momento in cui si accentua il rischio.
Tra queste vi potrebbe essere anche la vaccinazione COVID se parliamo ad esempio di lavoratori esposti al pubblico.
ma non vieni discriminato dalla società né tantomeno obbligato in alcun modo
In che modo vieni discriminato ?
Togliti il cappello di stagnola che ti surriscalda troppo il cervello già molto debilitato vedo.
è chiaro che o l'impianto è molto ma molto vecchio o la zia ha avuto paura di spenderci qualcosa su di me o l'installatore è un incompetente perché è una vita (almeno 15 anni) che la schiuma non è più un problema, il backup in 4g ha il suo costo ma va proposto e ti evita il problema di qualsivoglia taglio di linee oppure i ladri sono campioni mondiali di furto sincronizzato tra taglio di linee e interferenze radio e schiumatura di sirena (con il piccolo dettaglio che uno jammer non azzera immediatamente la comunicazione quindi diventa impossibile fermare linea telefonica e 4g nello stesso istante).
I cani possono essere anche di 80kg l'uno, ma con qualche polpetta vanno giù tutti.
Mi sa che non hai capito il commento, neanche con la seconda trilogia gli effetti speciali erano credibili
Preferisci il New York Times?
https://www.nytimes.com/2021/07/30/health/covid-cdc-delta-masks.html
La sai quella del tizio che indicava la luna e dell'id###a che continuava a guardare il dito?
Poverino, stai diventando ripetitivo. Non sei neanche capace di fare il trollino dilettante, sei solo patetico e noioso
E cosa dimostrerebbe? Io invece ho letto di no-vax convinti che una volta finiti in ospedale hanno implorato di essere vaccinati, magari potresti ripetere l'esperienza, pare sia possibile:
https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/veneto/covid-leader-no-vax-veneto-guarisce-e-cambia-idea-i-vaccini-salvano-la-vita-_42424542-202102k.shtml
https://www.lastampa.it/cronaca/2021/12/01/news/treviso-dopo-il-ricovero-in-ospedale-il-leader-no-vax-cambia-idea-vaccinatevi-tutti-1.40982229
https://www.today.it/citta/lorenzo-damiano-pentito-vaccino.html
Ti mando tre link diversi, visto che continui a guardare il dito anziché la luna.
E, come ti ho già detto (chissà quante volte ti si deve ripetere qualcosa prima che tu la capisca) il fatto che tu conosca o non conosca qualcosa non dimostra assolutamente nulla, se non la tua ign0r@nza.
A proposito di cose che non sai e non conosci,
Fonte:
https://www.salute.gov.it/portale/influenza/dettaglioContenutiInfluenza.jsp?lingua=italiano&id=686&area=influenza&menu=vuoto
Per finire ne ho abbastanza di avere a che fare con un trollino dilettante che fa commenti da decerebrato tanto per apparire grande, grosso e cattivo, vattene un po' dove meriti di essere mandato e restaci
e allora sei un ricco! e commenti qui in mezzo ai ragazzini sfigati su un blog del caxxo a parlare di vaccini e pseudo dittature?
diciamo che nn ci credo a quello che dici, e ribadisco che percepisci il rdc e nn fa niente nella vita
si si certo hai ragione .. tranquillo tutto passa ;)
ti stai ripetendo..riprenditi e dì qualcosa di origianale e a parole tue.
Puo darsi che qualcosa di intelligente ci puo scappare
è quello che è successo a casa di mia zia: villa con giardino e 3 cani di media taglia (30-35kg l'uno), hanno tagliato i cavi del telefono, schiumato le sirene e usato il jammer visto che non è partita alcuna chiamata gsm.
Comunque, non volevo convincere nessuno, riporto solo quella che è stata la mia esperienza diretta.
No, è disinformazione pura, è sicuro? Si. Il campione è tra i più ampli di sempre e gli effetti collaterali tra i minori in percentuale. Bene, chiudi pure il discorso, forse era troppo complicato anche patate e cipolle per te.
Seconda parte:
"Per farla breve: chi fa ingegneria si berrebbe ad occhi chiusi una laurea umanistica ma non é vero il contrario." sì, come no.
"L'ingegnere poi non impara nulla a memoria perché non ha senso. Lo storico o il letterato invece sì." l'ingegnere impara le cose a memoria per passare l'esame. Per passare analisi, algebra e fisica la maggioranza degli studenti si fa un milione di esercizi tutti uguali finché non diventa quasi un automatismo senza capire nulla, prova l'esame 10 volte e prima o poi lo passa.
"Il calcolo non é il fine ma il mezzo." all'esame ti chiedono il calcolino e forse a fisica qualche problema più concreto dove devi comunque ricondurre tutto alla formula imparata a memoria.
"Potrei farti lo stesso discorso: perché devo sapere cos'è successo nel 1733 quando Google me lo dice in un secondo? O perché devo sapere cosa ha fatto Leopardi il 5° giorno di marzo del suo decimo compleanno quando si tratta di nozionismo fine a sé stesso?" nessun insegnante chiede questo genere di cose agli esami. Nessuno, sottolineo nessuno, può pensare di passare un esame di una qualsiasi facoltà umanistica sapendo semplicemente le date a memoria. Sei rimasto alle elementari dove ti facevano imparare la poesia a memoria o alle medie dove il professore ti chiedeva la data della scoperta dell'America e questo bastava per prendere un bel voto?
"Per il resto credo che il mercato parli da sé e dica che le skill richieste sono altre." quello che richiede il mercato ti da un lavoro e se quello che hai studiato ti piace magari ti dà anche una vita soddisfacente. Se invece fai ingegneria solo perché è quello che cerca il mercato, avrai magari un lavoro, ma senza dubbio una vita insoddisfacente. La richiesta del mercato non deve essere la discriminante nella scelta della laurea. E non è nemmeno la discriminante sulla difficoltà di un corso di studi.
Ti ripeto, parlare in pausa con i colleghi ingegneri è avvilente. Sapranno anche fare bene il proprio lavoro, per carità!, ma dal punto di vista intellettuale il loro encefalogramma è completamente piatto.
Ti rispondo in due parti perché mi hanno segnalato il messaggio come spam per qualche arcano motivo.
Prima parte:
"D'altronde si imparano cose leggendo opinioni e commenti di altri e quello vengono appresi. " ma non è assolutamente vero. Anzi è vero proprio il contrario, a un qualsiasi esami di materie umanistiche viene chiesto di argomentare quello che si è studiato, di analizzarlo e di sviluppare un pensiero critico.
" Ti faccio l'esempio della mia insegnante di filosofia, che alla domanda "l'eccezione che conferma la regola non ha logicamente senso, se c'è un'eccezione non c'è una regola" si é impallata ed é andata in pappa senza saper argomentare. " avrai avuto pessimi insegnanti alle superiori. Se vuoi ti posso fare una lista di insegnanti che ho avuto di discipline scientifiche che non capivano una mazza di quello che stavano facendo ed erano lì solo per lo stipendio (lo stesso vale anche per molti insegnanti di materie umanistiche ovviamente).
"I filosofi parlano col pensiero di altri, non con il proprio. Idem per o letterati." si come no, e dimmi, quali sono questi "altri" da cui prendono il pensiero?
"I bambini hanno dei genitori e dovrebbero essere loro i loro tutori" i figli non sono proprietà dei genitori, non siamo più nel medioevo. Anche i minori hanno dei diritti, indipendentemente da quello che vogliono i genitori, e il diritto alla salute rientra tra questi diritti, visto che per loro le malattie per cui si vaccinano sono molto pericolose.
"L'imposizione di un vaccino da adulto che si può informare in quale modo lo collochi per le vaccinazioni OBBLIGATORIE lavorative (che ovviamente dipende dal lavoro, così come puoi non averne) che se non eseguite non sei idoneo al lavoro e quindi licenziabile ? " hai detto bene, fa parte di una categoria lavorativa specifica. Quando decidi di fare quel determinato lavoro sai che ti serve quella specifica vaccinazione. Ma se non vuoi fare la vaccinazione semplicemente non fai quel lavoro e andrai a fare un altro lavoro, ma non vieni discriminato dalla società né tantomeno obbligato in alcun modo.
La seconda parte dei bambini è una superca z z o la prematurata come se fosse antani. I bambini hanno dei genitori e dovrebbero essere loro i loro tutori, la vaccinazione è diventata obbligatoria perché troppi genitori smettevano di vaccinare i bambini e abbiamo riavuto casi e focolai mai visti prima.
L'imposizione di un vaccino da adulto che si può informare in quale modo lo collochi per le vaccinazioni OBBLIGATORIE lavorative (che ovviamente dipende dal lavoro, così come puoi non averne) che se non eseguite non sei idoneo al lavoro e quindi licenziabile ?