
26 Aprile 2022
Nonostante le rimostranze dei "big", tra i quali spicca la posizione rigida di Apple che nei giorni scorsi ha difeso la chiusura del proprio ecosistema, l'approvazione del Digital Markets Act (o DMA) di cui si discute da un anno è sempre più vicina. La Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori ha adottato la sua posizione sul DMA, stabilendo quali aziende saranno considerate Gatekeeper e a quali sanzioni andranno incontro qualora non si muovessero all'interno dello spazio loro concesso.
Abbiamo raggiunto un traguardo importante nella creazione di un mercato digitale più aperto e competitivo - ha dichiarato Zdravko Počivalšek, ministro sloveno dello Sviluppo economico e della Tecnologia. [...] Siamo orgogliosi del fatto che gli Stati membri abbiano sostenuto all'unanimità l'orientamento generale, dimostrando quindi che l'UE è fortemente impegnata a garantire l'equità della concorrenza online. La legge sui mercati digitali (DMA) proposta mostra la nostra volontà e la nostra ambizione di regolamentare le grandi imprese tecnologiche con la speranza che determini una tendenza a livello mondiale.
Il Consiglio UE ha fatto sapere che entrambi gli orientamenti generali concordati in merito a DMA e DSA (Digital Services Act) saranno discussi dal Parlamento europeo nel 2022.
Il documento approvato dalla Commissione stabilisce le condizioni per finire tra i Gatekeeper: si tratta di piattaforme online che offrono servizi considerati "di base" nel mondo odierno - per intenderci motori di ricerca, social network, servizi in cloud, negozi di app, ecc. - che negli ultimi tre anni abbiano fatturato almeno 6,5 miliardi di euro all'interno nello Spazio economico europeo (SEE), e con una base minima di 45 milioni di utenti attivi ogni mese.
L'Europa vuole arginare il fenomeno per cui un numero ristretto di attori, appunto Gatekeepers - in italiano portieri - , catalizzando la maggior parte del mercato, finiscano per dettare le regole dello stesso, invece con la proposta "i ministri mirano a creare condizioni di parità nel settore digitale, con diritti e obblighi chiari per le piattaforme online di grandi dimensioni", in modo da creare delle condizioni che possano favorire la "parità digitale".
Ecco le principali modifiche alla proposta della Commissione:
- il testo del Consiglio abbrevia i termini e migliora i criteri di designazione dei gatekeeper
- il testo comprende un allegato in cui si definiscono gli "utenti finali attivi" e gli "utenti commerciali attivi"
- sono stati apportati miglioramenti per rendere più chiari la struttura e l'ambito di applicazione degli obblighi e garantire che siano adeguati alle esigenze future
- il testo propone un nuovo obbligo che rafforza il diritto degli utenti finali di disdire l'abbonamento ai servizi di piattaforma di base
- le disposizioni sul dialogo normativo sono state migliorate per garantire che il potere discrezionale della Commissione europea di partecipare al dialogo sia utilizzato in maniera appropriata
- per evitare la frammentazione del mercato interno, il testo conferma che la Commissione Europea è l'unica autorità preposta all'applicazione del regolamento. Gli Stati membri possono conferire alle autorità nazionali della concorrenza il potere di avviare indagini su possibili infrazioni e trasmettere i loro risultati alla Commissione Europea
I Gatekeeper che non si muoveranno all'interno dei paletti fissati dal DMA potranno essere sanzionati fino al 10% del loro fatturato mondiale.
Il Consiglio ha pure definito il suo orientamento generale in merito alla proposta di legge sul Digital Services Act (DSA), che nasce allo scopo di proteggere gli utenti da beni, contenuti o servizi illegali, finendo di conseguenza per tutelare i diritti fondamentali online. Il principio che ha mosso il Consiglio nell'elaborazione appare lineare e condivisibile: "Ciò che è illegale offline dovrebbe essere illegale anche online".
L'elemento che accomuna le norme proposte nell'ambito del DSA è l'asimmetria: il principio guida è che sui servizi più grandi e dunque più influenti sulla società dovrebbero gravare disposizioni più restrittive che per quelli di dimensioni inferiori. Di seguito le principali modifiche alla proposta della Commissione in merito al DSA:
- Il testo chiarisce e rafforza le disposizioni sull'ambito di applicazione della legge sui servizi digitali
- Il testo del Consiglio include esplicitamente i motori di ricerca online
- Il testo del Consiglio prevede una maggiore tutela dei minori online
- Il testo del Consiglio aggiunge obblighi per i mercati online e i motori di ricerca online, nonché norme più rigorose per le piattaforme online di dimensioni molto grandi
- Il testo del Consiglio estende a tutti i servizi di hosting e non solo alle piattaforme online l'obbligo di notificare il sospetto di reati gravi
- Per monitorare il rispetto degli obblighi di cui alla legge sui servizi digitali, il testo contiene disposizioni più dettagliate sulla "funzione di controllo della conformità" che le piattaforme online di dimensioni molto grandi o i motori di ricerca online di dimensioni molto grandi devono istituire
- Il testo consente alle autorità nazionali di emettere ordini riguardanti contenuti illegali online direttamente ai prestatori di servizi e impone loro l'obbligo di tenere informate le autorità nazionali in merito alle loro azioni (obbligo di feedback)
- Per quanto riguarda l'effettiva applicazione, il testo del Consiglio preserva il principio del Paese d'origine e conferisce nel contempo poteri di esecuzione esclusivi alla Commissione Europea, che le consentono di trattare le violazioni sistemiche commesse dalle piattaforme online di dimensioni molto grandi o dai motori di ricerca online di dimensioni molto grandi
Commenti
Sarebbe bello entrate un po' più nello specifico sui cambiamenti che coinvolgono l'utente comune.
goalkeeper!
https://media3.giphy.com/me...
La portinaia.
gatekeeper è guardiano (del cancello)
Goalkeeper è portiere