
30 Marzo 2022
C'è chi è lanciatissimo - vedi El Salvador - c'è chi è totalmente contrario - vedi Cina - e c'è chi vuole usare i piedi di piombo, definendo regole chiare prima che l'interesse privato prevalga su quello pubblico. E, quest'ultimo, è il caso non solo della Russia di cui si è discusso di recente, ma anche dell'India. Di cosa stiamo parlando? Di criptovalute, ovviamente.
Da tempo si parla dei pro e dei contro di un mondo (economico) governato dalla moneta digitale, libera da limiti e da molti considerata la vera voce del mercato libero. Proprio in India c'è l'idea del Lakshmi, una alternativa statale al privatissimo Bitcoin. Tuttavia, di recente nel Paese - una delle più importanti economie mondiali - si è tornati a valutare il ban di tutto ciò che è criptovaluta.
Dalla Bitcoin City che sorgerà alle pendici del vulcano Conchagua alle preoccupazioni sulla effettiva efficacia della moneta digitale il passo (non) è breve, e i governi sono alla ricerca di compromessi per soddisfare la crescente cripto-domanda garantendo nel contempo il controllo della situazione finanziaria. Una decisione conservatrice potrebbe arrivare presto proprio dall'India, che tra i progetti del Governo guidato da Narendra Modi c'è anche quello di creare un "quadro di facilitazione per la creazione della valuta digitale ufficiale che sarà emessa dalla Reserve Bank of India".
Viene tuttavia specificato come l'intenzione del Governo indiano sia quella di dare impulso alla criptovaluta, ma non alle criptovalute: in altre parole, moneta digitale sì, purché dello Stato. E dunque nessuno spazio per tutte le altre soluzioni che attualmente stanno rivoluzionando il mondo finanziario - e il web, nel bene e nel male: niente Bitcoin, niente Ethereum.
il disegno di legge cerca anche di vietare tutte le criptovalute private in India, consente alcune eccezioni per promuovere la tecnologia sottostante la criptovaluta e i suoi usi - da "The Cryptocurrency and Regulation of Official Digital Currency Bill, 2021
Credits immagine d'apertura: Pixabay
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Commenti
Non le crypto, non tutte.
Solo quelle basate su Proof of Work (come Bitcoin).
Ma esistono crypto cin blockchain con governance differenti (Proof of Stake; proof of authority...) Solo il PoW richiede potenza computazionale perché, come dice il nome, per raggiungere il consenso tra i partecipanti devi dare un prova di lavoro sulla rete e nello specifico la prova è computazionale. Nelle altre implementazioni si usano metodi diversi.
Esistono anche crypto che non usano una Blockchain, tipo i DAG (Directed acyclic graph) che ad esempio è una delle 7 implementazioni presa in considerazione dal'unione europea, con la IOTA Foundation:
[https:// digital-strategy. ec. europa. eu/en/news/european-blockchain-pre-commercial-procurement]
Implementazione che attualmente usa un PoW molto leggero come anti-spam (può essere eseguito anche su raspberry) ma non da ricompense. Ogniuno "lavora" per aggiungere la propria transazione senza miner di mezzo. Nella prossima versione l'anti-spam dovrebbe essere sostituito con un sistema di reputazione, eliminando del tutto il PoW.
Soluzioni che non sprecano corrente ci sono
È innegabile che le crypto per esistere necessitino di quantità di hw e di energia inaudite. Infatti non mi risulta che per mantenere le monete tradizionali sia mai stato monopolizzato e drogato il mercato delle schede video
Ma anche una criptomoneta andrebbe benissimo, se solo la smettessero di inventarne sempre di nuove ...
Si crea come qualsiasi moneta centralizzata. Si decide di crearla e si accredita al conto della banca centrale che la emette. Fine.
Anche nel mining si decide arbitrariamente di "regalare" un tot di btc al conto del miner che estrae il blocco.
In quel caso la creazione di moneta non è la parte difficile, è solo un incentivo per farlo. La parte difficile è il PoW, che rende sicura la rete.
Si potrebbe benissimo decidere arbitrariamente che da domani si stampano la metà (o il doppio) dei bitcoin; basta solo cambiare un numerino nell'algoritmo ed è quello che si fa regolarmente ogni 4 anni circa
Ma una criptovaluta nazionale probabilmente sarebbe Proof of Authority; non ha bisogno del mining ne per raggiungere il consenso, ne per stampare moneta
Ma niente affatto. L'attività stessa di minare consuma giornalmente quanto una nazione di media grandezza e questo è incontrovertibile.
Per quanto riguarda le blockchain non esiste solo il PoW; il consenso si può raggiungere anche con il PoS.
Esistono anche DLT non basati su Blockchain; tipo i DAG, che pur avendo il PoW (in alcune implementazioni) non è competitivo e il consumo è proporzionale all'utilizzo, invece che al valore del reward del blocco
E anche impossibile?
Confermo anche per PC.
Direi che senza mining non abbiamo più criptovalute, ma semplici valute digitali controllate da un server centrale che tiene la contabilità.
Tipo Russia, Cina e India appunto
https://uploads.disquscdn.c...
Sono ostili al mining, non alle crypto
Stai confondendo causa ed effetto.
Il consumo non è per stampare, è per proteggere la rete; stampare serve per incentivare a proteggere la rete.
Il consumo di estrazione è maggiore perché aumentando il valore della moneta, aumenta l'incentivo a proteggere la rete e più gente investe per farlo
Con quello che consumano a minare hai voglia a battere moneta
Tipo, presumendo la tua mentalità, la Svezia e Norvegia?
L'inflazione alta del 2018-2019 sta rientrando molto bene, comunque.
avere qualcosa che vale meno del Bolivar è quasi impossibile ahahah
si vero! :)
no. tra una mossa e l'altra c'è solo da aspettare interminabili minuti
una buona occasione allora per riprenderli. Io ne approfittai durante il precedente lockdown tanto manco si poteva uscire
Gioco d'azzardo in Italia: sì, purché statale
come sempre il problema non è stampare più o meno, ma gestire bene invece di fare altro.
Io sono negato, troppo distratto, non vedo nemmeno di avere una torre sulla stessa linea già pronta ad attaccarmi.
Giurato e Nic
Ma anche la moneta ufficiale andrebbe benissimo, se solo smettessero di stampare ...
coff coff venezuela coff coff
Non solo, sono anche bello
Tu sei uno di quelli molto democratici e aperti al libero mercato vero?
Ua Ua certo come no :)
Piuttosto divertente!
:)
Su Amiga di sicuro ci giocavo li, ma dovrebbe esser uscito anche su qualche console tipo super nintendo ma non ne sono sicuro :)
Era divertente, un gioco di scacchi solo che c'erano animazioni diverse a seconda degli scacchi
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Battle Chess, per Amiga e anche PC dell'epoca se ricordo bene xD
Che cos'è? :|
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Nulla di strano, i paesi meno democratici sono quelli più chiusi alle cripto, coerenti direi
non seguo ma mi piacevano...
ora è molto che non ci gioco! :(
Tradotto dalla tifoseria senza alcun senso di realismo, via la fuffa e ben venga la Rupia Digitale (a prescindere dalla tecnologia).
Bene, speriamo sia il primo passo da seguire ovunque, ed il secondo è arrestare tutti i fuffari e loro propagandisti
Chi si sfidano?
Se fossero scacchi con animazione e combattimento tra una mossa e l'altra, si.
;)
approfitto dell'immagine di apertura per segnalarvi che da domani 26/11 ci sarà la prima partita di scacchi per stabilire il prossimo campione del mondo: voi seguirete? vi piacciono?