
03 Giugno 2022
23 Settembre 2021 417
L'Europa passa dalle parole ai fatti. A breve distanza dalle ultime anticipazioni sull'arrivo di una proposta di legge per uniformare nell'ambito dell'Unione tutto ciò che è necessario per ricaricare i dispositivi elettronici: caricabatterie, connettore e tecnologia di ricarica. L'obiettivo ultimo è ridurre gli sprechi e l'impatto sull'ambiente: per avere un parametro di riferimento, basti pensare che i caricabatterie smaltiti e non utilizzati producono circa 11.000 tonnellate di rifiuti elettronici all'anno.
La proposta della Commissione Europea individua nello standard USB-C la chiave di volta di tutto il sistema che, superato l'iter legislativo, determinerà un'importante revisione della direttiva sulle apparecchiature radio. Gli effetti saranno non trascurabili, premesso che l'Europa, grazie alla collaborazione volontaria dei produttori, ha già raggiunto importanti obiettivi nell'ultimo decennio, riducendo da 30 a 3 le tipologie di caricabatterie per smartphone. Per completare il percorso è necessario arrivare ad un unico standard, da usare sia con gli smartphone, sia con un maggior numero di dispositivi elettronici portatili.
La Commissione chiarisce l'ambito di applicazione delle nuove norme.
le porte USB-C diventeranno il formato standard per tutti gli smartphone, i tablet, le videocamere, le cuffie, gli altoparlanti portatili e le console portatili per videogiochi.
Altro importante aspetto della proposta riguarda l'invito a separare la vendita del caricabatterie da quello dei dispositivi elettronici, cosa che diverse aziende già fanno, sempre volontariamente. Apple ha dato l'esempio da questo punto di vista, ma se la proposta passasse, dovrebbe sottostare all'obbligo di mandare in pensione il suo connettore proprietario Lightining, riproposto anche nella recente linea di smartphone iPhone 13.
Più nel dettaglio, proposta della Commissione Europea è articolata in quattro punti:
Non per tutti i dispositivi elettronici portatili è richiesta la conformità allo standard di ricarica USB-C. Restano per ora esclusi.
Le ragioni dell'esclusione sono legate principalmente a motivi tecnici, come le dimensioni e le condizioni di utilizzo. I prodotti inclusi nella proposta invece sono stati identificati come i migliori candidati per integrare la proposta di ricarica standardizzata.
Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per un'Europa pronta per l'era digitale, ha commentato:
I consumatori europei hanno subito troppo a lungo il disagio di dover accumulare diversi caricabatteria incompatibili. Abbiamo lasciato all'industria molto tempo per trovare una soluzione, ma ora è giunto il momento di agire a livello legislativo per promuovere caricabatteria standardizzati. Si tratta di un vantaggio importante per i consumatori e per l'ambiente, in linea con le nostre ambizioni in materia di transizione verde e digitale
Thierry Breton ha aggiunto:
I caricabatteria alimentano tutti i nostri dispositivi elettronici più essenziali. Con l'aumento del numero dei dispositivi, cresce anche il numero dei caricabatteria venduti che sono incompatibili o superflui. Con la nostra proposta mettiamo fine a questa situazione. I consumatori europei potranno utilizzare un caricabatteria unico per tutti i dispositivi elettronici portatili: un passo importante per aumentare la comodità e ridurre i rifiuti.
La proposta della Commissione deve essere ora adottata dal Parlamento e dal Consiglio. Dalla data di adozione inizierà a decorrere un periodo di transizione di 24 mesi per consentire ai produttori di adeguarsi alle nuove regole.
Nel frattempo ci sarà un altro nodo da sciogliere, quello dell'interoperabilità dell'alimentatore esterno - vale a dire che dovrà essere standardizzata anche la tipologia di collegamento tra cavo e l'alimentatore. Mentre la proposta attuale disciplina l'interoperabilità tra cavo e dispositivo, ci sarà una futura proposta che disciplinerà anche questo secondo aspetto nell'ambito della revisione del regolamento della Commissione sulla progettazione ecocompatibile.
Per dirla in breve, proposta utile e promettente, ma ci vorranno non meno di un paio d'anni per mandare definitivamente in pensione qualsiasi altro standard di ricarica e connettore diverso dall'USB-C.
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Commenti
A me è capitato con il Nokia 6.1, batteria sostituita proprio giorni fa.
La batteria estraibile è fondamentale.
"Altro importante aspetto della proposta riguarda l'invito a separare la vendita del caricabatterie da quello dei dispositivi elettronici"
Questa è veramente un idiozia colossale.
Vero, però il lato positivo è che le spine sono generalmente più sottili di quelle italiane una volta inserite nel muro, permettono quindi di tenere mobili vari più vicini al muro.
(sì anche un Italia vendono le spine "piatte", ma nel 99% dei casi devi sostituirtela tu, perché quella che attiva con il prodotto ha il cavo che esce direttamente perpendicolare al muro)
Non è tanto quello il problema, ma il fatto che il cavo avrà una sola direzione, quindi immaginando che il cavo avrà la direzione verso il basso e l'elettrodomestico sarà posizionato sopra la presa, il cavo avrà una curvatura, con le Schuko questo non accade.
Lo so, ma è talmente chiaro che non è reversibile che non è neanche un problema inserirla nel lato giusto.
Non è reversibile, la Schuko sì.
Mi pare (se non ricordo male) che sia perchè sta diventando un requisito di Android se si vogliono avere i servizi Google (l'implmentare supporto a USB-PD se il connettore del dispositivo è USB-C).
Anche quella inglese (usata anche in Irlanda, India, Singapore, e qualche altro paese che non ricordo) non permette di toccare i contatti a meno che la presa sia completamente inserita.
Il pin della messa a terra serve (anche su spine priva della "vera" messa a terra) a spingere dei flap che coprono i due poli della presa.
https://uploads.disquscdn.c...
Inoltre, per legge, tutte le spine sono dotate di fusibile (sostituibile).
https://uploads.disquscdn.c...
L'unico svantaggio è che, effettivamente, è oscenamente enorme e porta via una marea di spazio.
"anche se implementano i soliti controlli nel firmware per accettare certe potenze SOLO da alimentatori originali Dell"
Non ero a conoscenza di questa limitazione. Mi sembra una cosa assurda o_o
Era ora
sorry, non native speaker here
Si dice
se semo levati, non ce
Penso che esista già, da poco, una nuova specifica fino a 240W, se ricordo bene. Roba recentissima però, probabilmente ancora introvabile in commercio...
This. Il mio Dell' fortunatamente ha due porte Thunderbolt e quindi lo carico con caricatore al GaN, anche se implementano i soliti controlli nel firmware per accettare certe potenze SOLO da alimentatori originali Dell. Altro scandalo su cui andrebbero messi un po' di paletti...
Molti altri però hanno ancora connettore ad hoc.
So che fino a poco fa con USB C non si poteva caricare a più di 100W e quindi molti portatili High End e con GPU dedicata erano tagliati fuori, ma mi risulta che questa limitazione sia stata recentemente superata col nuovo standard.
Ci andrei piano con l'incentivo della carica wireless, dal punto di vista economico ed ambientale è catastrofico.
Nono, proprio type C. Io qua in Italia ho trovato solo quello da 89W di Apple, ma non c'è altro.
Paradossalmente, ho un Tab S7+ che supporta fino a 45W. L'hub USB che ho ne prende 21, quindi vai a 66W. Se volessi alimentarci altro, che ne so caricarmi anche il telefono che son altri 25W non ce la farei con la roba in commercio. Parlano tanto ma ancora le tecnologie latitano. Anche i multiporta che dicono 100W spesso sono poi 100 cumulativi, con una da 65 massimo e le altre molto meno prestanti.
Ah, allora ho frainteso io. Infatti avevo citato le workstation mobili e i portatili da gioco come esempi, nessuno di questi usa la tipo C per la ricarica.
Si parlava di USB-C. Di alimentatori così ce ne sono finchè ne vuoi
Bro' ma che motore di ricerca usi? Basta scrivere "alimentatore 200W pc portatile", il primo che mi è uscito, Amazon:
https://www.amazon.it/dp/B07KVGZBBJ?tag=duc01-21&linkCode=osi&th=1&psc=1
costa troppo secondo me, però è HP venduto su Amazon, dove quasi tutto è in sovrapprezzo. A quella cifra, se non a meno trovi i Dell da 300W da altre parti.Dove esattamente? Ti parlo di 100W sulla singola porta, non combinati. Anker so che ne ha uno ma non lo vende in Europa.
Si, ma non hai la terra e sei limitato come potenza con due soli poli. Poi è vero, in paesi che hanno la shuko non hai problemi (in Corea usavo caricatori e altro senza problemi per esempio)
Si ma io ho detto un’altra cosa, che c’entra la tua risposta?
Ma sono enormi e ad oggi per elettrodomestici casalinghi non servono, metti una presa classica e via.
certo perché sono più adatti per alti amperaggio/assorbimento
Nemmeno io ho mai avuto problemi, però su carta la Schuko è la più sicura, dato che quando viene inserita non è possibile toccare con mano i contatti. C'è anche l'Unel comunque, che permette di inserire sia quelle italiane sia la Schuko. Ti riferisci a quella australiana, a tre spinotti, quelle non sono reversibili, è come tornare ad usare un Micro USB dopo aver usato per anni la tipo C.
Potevano approfittare dell'iPhone X per introdurre la USB-C, tranquillamente
Da quando Apple fa qualcosa "perché lo richiede il mercato"?
Ma togliere i caricatori e cavi dalla confezione e mettere la ricarica wireless con caricatori a poco prezzo? Oppure vendere il caricatore (usb c) a parte? Io carico smartphone e portatile con lo stesso caricatore.
sì, infatti è una roba che è affrontata al secondo punto, nell'articolo (non viene spiegato, ma la questione tecnica è quella lì).
il senso è: se tu vendi un telefono dicendo che "carica a 65W" devi garantire che quel picco di carica sia possibile con qualunque alimentatore (qualunque alimentatore che a sua volta venduto garantisce almeno 65W). per fare questo è necessario uno standard (che già esiste), altrimenti succede che te compri un telefono a 65W e un alimentatore a 65W ma poi tra di loro per funzionare devono trovare la combinazione compatibile e si accordano - per dire - a 25W.
e te non capisci com'è che hai speso di più per 'sta carica veloce che in realtà non è pi così veloce :)
Forse effettivamente quella è la vera jungla. Ma non è un problema di connettori, in quanto quello valido c'è già (usb-c)
il "problema" della ricarica rapida è dovuto al fatto che non tutti i produttori (la minoranza, direi in realtà) si attengono alle specifiche Power Delivery, per cui non tutti i caricabatterie riescono a fornire la carica teorica "garantita" dal device, se questo è programmato per raggiungere quel picco con un settaggio che è fuori standard.
tradotto: puoi avere un telefono che carica in teoria a 45W, per dire, ma se quel valore lo raggiunge solo con una determinata combinazione volt / ampere che però non rientra tra quelli previsti dal PD potresti trovarti a caricare - ad esempio - a 25W anche con un alimentatore che teoricamente ne può fare 60...
e molti dei telefoni che hanno implementato le "super ricariche" lo fanno appunto fuori standard, per cui o hai l'alimentatore dedicato o ti delv istudiare bene le specifiche per essere sicuro di compranrene uno che sia adatto.
ed è una discreta giungla, soprattutto per l'utilizzatore medio che tra Watt, Volt e Ampere non ci capisce (giustamente) una fava.
Io non ho mai avuto problemi di sicurezza, né ho sentito di gente che ne ha avuti.
Poi ripeto, la shuko ha il problema dei dentini sulla presa femmina che si rompono relativamente troppo facili. Cambiare il maschio in genere è semplice, cambiare la femmina è un attimo più complesso.
Comunque basta che non usano quegli inutili standard inglesi o americani asimmetrici e mi va bene pure quella tedesca
speriamo che a tendere sia fattibile
Forse anche la Svizzera e l'Eire
Beh a parte Svizzera e Regno Unito (forse anche Irlanda a questo punto), le spine italiane le ho usate ovunque dalla Germania, alla Francia, alla Spagna, alla Danimarca, alle Faroe, all'Islanda...:
E diritto alla riparazione
Mi pare di capire che la strada sia quella, per fortuna
Per non parlare del micro USB che nelle cineserie è ancora ben presente
"Armonizzare la tecnologia di ricarica rapida"
si parla anche di caricabatterie.
Boh, qua si parla di caricabatterie, possibilità di ricaricare i propri dispositivi da un unico caricabatterie, armonizzazione delle tipologie di ricarica, vendita separata dei dispositivi di ricarica e informazioni migliori sulle prestazioni di servizi di ricarica...niente di diversissimo da quello che accade adesso. Io, ad esempio, ho un alimentatore a sei porte USB con il quale carico quasi tutto (smartphone Android e iOS, cuffie, sportwatch, batterie della lampada frontale e diffusore impermeabile da mettere sotto la doccia) già da alcuni anni
Ok, puoi però intuire perché non ci sia stata la stessa enfasi rispetto alla Lightning. Detto da uno che non ha prodotti Apple.
Hai limiti di potenza sui portatili, non puoi caricarli tutti a 100w
Tranquilli.. quando sta cosa diventerà legge in metà di quei dispositivi non esisterà più il connettore per la ricarica (melafonini in primis). Come al solito i burocrati sono indietro come le palle del cane...
Tutti a criticare la porta Lightning di Apple, ma nessuno parla fi quel maledetto connettore di ricarica del surface go????
Si ma i laptop, che ogni produttore ha il suo?
Ricordo ancora i bellissimi commenti che si leggevano :)