
17 Settembre 2021
Ci sono utenti comuni, soggetti a tutte le regole sulla moderazione previste per accedere al più popolare social network, e poi ci sono i VIP - atleti, politici ed altri personaggi noti - che ne sono esonerati. È questo lo scenario tracciato da una recente report del Wall Street Journal, basato sull'analisi di documenti interni relativi al programma XCheck. Il nome sta a significare "controllo incrociato" (Cross Check), sostanzialmente è pensato per predisporre un controllo aggiuntivo - svolto non da algoritmi automatici ma con l'intervento umano - sui contenuti condivisi, onde evitare di incrinare i rapporti con i PR o la cattiva pubblicità che si determinerebbe cancellando un post o una foto pubblicata da un personaggio famoso.
Per dirla diversamente, XCheck prevede eccezioni alle regole sulla moderazione. Un passaggio del rapporto interno di Facebook lo dice esplicitamente:
Per alcuni membri selezionati della nostra comunità non applichiamo le nostre policy e le nostre norme. A differenza del resto della nostra comunità queste persone possono violare le nostre regole senza conseguenze.
I post contrassegnati per essere analizzati nell'ambito del programma XCheck sono affidati ai moderatori più preparati, che dovrebbero garantire l'applicazione corretta delle policy. Si sbaglia però pensando che il meccanismo abbia portato ad applicare in questi anni solo poche eccezioni: secondo la fonte, XCheck, dal 2020 ha consentito di esonerare dall'applicazione delle regole di moderazione circa 5,8 milioni di persone, e solo il 10 per cento di tutti i post destinati al controllo (umano) sono stati effettivamente esaminati.
La conseguenza è di fatto un trattamento privilegiato di cui hanno beneficiato, tra gli altri, l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump - ironia della sorte poi bannato per altre ragioni - Donald Trump Jr., le senatrici Elizabeth Warren e Candace Owens. C'è da dire che di questo trattamento particolare gli stessi beneficiari non sono informati.
Resta il fatto che scoperchiare questa gestione dei contenuti a doppio binario rischia di infervorare non poco gli animi, a tal punto che è subito arrivata una nota ufficiale di Facebook: dopo aver premesso che il sistema ha lo scopo di applicare in modo accurato le policy ai contenuti che richiedono una maggiore comprensione, un portavoce ha aggiunto che l'Azienda ha identificato problemi con il controllo incrociato e ha lavorato per risolverli.
Ufficialmente: qualche problema c'è, ma non si sa bene in che modo i gestori lo stiano risolvendo. La fonte aggiunge (in via ufficiosa) che l'obiettivo di Facebook è far rispettare entro la prima metà di quest'anno quanto meno le regole previste per le violazioni più gravi. Intanto per i VIP si continuerà ad applicare il principio dell'innocenza sino a prova contraria.
Commenti
Tutti gli animali sono uguali.
Alcuni animali sono più uguali degli altri.
Lo dissi all'epoca della "controversia" sugli avvisi di fact-checking a Trump: il ciccione si lamentava che gli mettevano il bollino "questa è una balla" piangendo che era "perseguitato dai social comunisti", quando in realtà doveva solo che stare contento dato che era trattato con i guanti. Un utente qualunque sarebbe stato bannato per quello che scriveva lui.
Questa notizia non è altro che la conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che per i "vip" vale il due pesi e due misure.
Più che altro la moderazione non serve a nulla.
Ogni cosa che segnalo, viene lasciata.
Assolutamente! Hanno carta bianca e, forse, anche al licenza 007!
"Per alcuni membri selezionati della nostra comunità non applichiamo le nostre policy e le nostre norme. A differenza del resto della nostra comunità queste persone possono violare le nostre regole senza conseguenze."
Beh, ma vi stupite ancora?! Questo è il sunto di ciò che avviene tutti i giorni (non da ieri) anche nel mondo non virtuale.
trump era talmente grosso che ora può parlare solo dal balcone di una delle sue case, immaginando che abbia più di una casa
Onestamente non comprendo a noi cosa dovrebbe fregarcene dei democratici/repubblicani americani.
Eppure, continuiamo a guardare loro.
Su questo potremmo essere anche d’accordo, ma non comprendo come faccia a sembrare a persone anche di una certo spessore intellettuale che il lobbying in america ha solo il colore dei dollari.
Mi stupisco che le persone si bevano tutte le balle dei democratici, sopratutto quelle di stampo etico che vanno tanto di moda in tutti questi ultimi anni :)
Per il resto sono del parere che i social più vengono limitati e meglio è per tutti a prescindere dal credo politico.
p.s. di Trump me ne può fregar di meno
Il paradosso è che Trump (in quanto presidente) era nella lista.
Quindi il complotto se c'era sarebbe stato a suo favore.
È stato "protetto" più del dovuto.
Alla fine mi sembra strano che vi stupite che i potenti abbiano trattamenti differenti da noi comuni mortali.
Ma per piacere, trovami un presidente che sappia fare un commento tecnico del genere durante un match di pugilato, Biden è capace solo a ritirarsi e addormentarsi.
mica solo i c.d. VIP anche una certa parte politica, per non parlare delle c.d. "categorie protette"
I social network sotto questi aspetti sono una follia irreparabile
Mi pare abbastanza ovvio, con buona pace dei quattro complottari pro donald, questa è la conferma che andava bannato molto prima se non avesse goduto di questo privilegio e con lui tanti altri.
Mi sembra giusto, d'altronde se uno è un VIP vuol dire che si è fatto il mazzo, ha dei talenti ed è molto seguito e ha molti hater che vanno contro solo perchè invidiosi, come il sottoscritto che è l'idolo dei giovani, ma i personaggetti di sinistra che agiscono nell'ombra segnalano i commenti solo perchè credono di avere in tasca la verità e che il buonismo sia l'unica soluzione. In fin dei conti Trump aveva ragione, i suoi messaggi non seminavano odio ed è stato solo frainteso, l'11 settembre ha commentato l'incontro di boxe tra Holyfield e Belfort in maniera egregia con il figlio, ma ovviamente nessuno l'ha visto.
Chi l'avrebbe mai detto ahah
l'altro giorno in tv hanno intervistato uno che si occupa di identificare coloro che scrivono commenti offensivi. Ha detto testuali parole: la maggior parte di questi reati sono rivolti verso le persone importanti. In quel momento, appena ho realizzato che ci sono controllori che distinguono la popolazione in persone importanti e non, ho avuto una gran voglia di spegnere router e telefono per isolarmi da internet.
"A differenza del resto della nostra comunità queste persone possono violare le nostre regole senza conseguenze."
E questa come la giustificano, nella nota ufficiale?
Facebook fa schifo, c'è poco da fare.
scommetto che se sono grossi investitori hanno ancora altri privilegi
E basta con questi complottist…….ah ehm ok
e questi sono coloro che vorrebbero fare i paladini della giustizia
Ah, beh... acqua calda ormai tiepida.
Anche in caso di interventi, se sei noto e smuovi la stampa le cose vengono sistemate altrimenti ti attacchi (per non citare un politico, basta ricordare Osho, anche se poi FB si è giustificata con i diritti di autore... come no, dopo anni..., ma comunque senza chiedere e spiegare nulla prima della polemica).