
Sicurezza 22 Dic
Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden prende molto sul serio gli attacchi informartici e ha ribadito quali potrebbero essere i rischi di un fenomeno che, soprattutto nell'ultimo anno e in concomitanza con la pandemia, ha registrato una preoccupante escalation. Il numero uno della Casa Bianca, con un discorso tenuto presso l'Office of the Director of National Intelligence - l'organo che sovrintende 18 agenzie di intelligence statunitensi - ha confermato che se gli Stati Uniti si trovassero ad affrontare una guerra vera, una guerra aperta con una grande potenza questa circostanza sarà l'effetto di una violazione informatica.
Biden ha sottolineato che le minacce informatiche, a partire dagli attacchi ransomware, sono ormai sempre più in grado di causare danni e disservizi nel mondo reale. E non bisogna andare molto oltre la cronaca recente per cogliere riferimenti più concreti ad attacchi che hanno mostrato l'inadeguatezza delle misure adottate agli Stati Uniti per proteggere infrastrutture e attività economiche molto importanti: da quello che ha preso di mira SolarWinds, per arrivare ai ransomware che hanno paralizzato la più importante rete di oleodotti statunitense e il colosso della carne JBS.
Non bisogna nemmeno indagare più di tanto per stabilire a quale grande potenza Biden si volesse riferire, visto che gli Stati Uniti hanno puntato l'indice sia contro la Russia, sia contro la Cina - e contro i gruppi di hacker russi e cinesi - per i recenti attacchi. Il riferimento non è esplicito, ma le considerazioni sulle due potenze non sono mancate nemmeno nel nuovo intervento di Biden: la Russia ritenuta colpevole di fare disinformazione in vista delle elezioni di metà mandato del 2022, il Presidente Xi Jinping da tenere in seria considerazione quando dice di voler far diventare la Cina la forza militare più potente al mondo entro il 2040, nonché l'economia più rilevante e importante.
Gli attacchi informatici saranno una delle sfide che gli Stati Uniti dovranno affrontare nel prossimo decennio e l'intelligence avrà un ruolo determinante per prevenirli. Un'intensificazione della controffensiva sembra già essere in atto: non si può escludere per esempio che dietro l'assalto alle infrastrutture del gruppo REvil - ritenuto responsabile dell'attacco a Kaseya - ci sia proprio l'azione diretta degli Stati Uniti. Un funzionario del Consiglio di sicurezza nazionale statunitense si è limitato a confermare che alcune azioni di contrasto saranno manifeste e visibili, altre potrebbero non esserlo.
Commenti
Sarai mica uno di quelli che loda Mr. Nobel per la Pace?
dove di pace non ne ha portata un briciolo?
Che ipocrisia, hanno spiato fino all'altro ieri!
Mi risulta che con Kim abbia attuato una politica distensiva...
ti sei perso l'incontro mi sa...
C H I N A
Posso capire ovviamente la gravità di un attacco hacker da parte di un'agenzia di uno stato rivale verso infrastrutture nazionali per mettere in difficoltà il "nemico". Ma arrivare a minacciare di "vera guerra" mi sembra un po troppo sopra le righe. Ma possibile che negli stati uniti non esista un presidente che non sia guerrafondaio?
Quindi faranno un guerra vera per poi dare la colpa agli hacker?
Ah, ok... credevo intendessi dire che durante il mandato di Trump non vi erano stati attacchi informatici (minacce alla sicurezza USA) quando appunto ce ne sono stati molti, solo che la stampa dava la colpa a Trump ed ai suoi "amici".
Il nonnino qui ha invece bisogno di presentarsi "gagliardo" e minacciare a casaccio, gli pare un buon sistema (e la stampa applaude)
non sono riusciti a spiegargli che internet non è solo Twitter
Con i democratici le guerre sono all'ordine del giorno...
Ricordiamoci del Mr. Nobel per la pace
Trump non mi pare abbia mai minacciato per cyber attacchi, e dire che durante la sua presidenza è capitato spesso che accadessero.
Anzi... è l'unico presidente che non ha scatenato guerre nonostante se ne dicesse.
Con biden siamo già alla seconda minaccia... Strani questi "Democratici"
In che senso? Attento a quello che dici, perché suona parecchio come una potenziale bo-ata
E pure oggi si è scordato le medicine.
La badante che gli avevano messo, ha i suoi guai e quindi ha altro da fare che stare dietro al "nonnino" (tanto è vero che non la nominano praticamente quasi più, quando prima era quella presentata come la POTUS di fatto)
vorrei proprio vedere una guerra causata per una roba simile, poi quando si parla di guerra tutto è lecito, o no? ecco. bisognerebbe fare meno gli spocchiosi.
Salve professor Falken
strano... non l'avrei mai detto.
Chissà perchè ste minacce con Trump non accadevano
Più che miccia.... scusa
E niente Huawei, mi dispiace ma neanche stavolta ci ritorni negli Stati Uniti, lol.