
Tecnologia 14 Giu
Internet è stato messo ancora una volta a dura prova da un disservizio diffuso che ha reso impossibile o difficoltoso accedere a numerosi siti web nelle scorse ore. Il fatto ricorda l'altro grave problema che ha interessato migliaia di siti a giugno. Anche in questa occasione la causa è da ricondurre alle aziende che forniscono le risorse perché i siti possano funzionare: nel caso specifico Akamai, una delle più importanti CDN (Content Delivery Network).
L'incidente si è verificato ieri intorno alle 17.30 (ora italiana) ed è durato poco più di un'ora. Tanto è bastato per mandare in fibrillazione siti di banche, compagnie aeree, servizi e piattaforme dedicate ai videogiocatori. Sono risultati irraggiungibili, tra gli altri, i siti di Ally Bank, Fidelity, Airbnb, AT&T, PSN e lo store di Steam. Difficoltà anche per popolari giochi come Fortnite e Call of Duty, e per i siti delle compagnie aeree Delta, British Airways e Southwest.
Il problema non è stato limitato ad una specifica area geografica ed ha riguardato anche l'Europa e l'Italia. Poco dopo le prime segnalazioni è subito apparso chiaro che il problema fosse riconducibile ad Akamai, che è intervenuta sulla vicenda sottolineando ai colleghi di The Verge: Stiamo continuando a monitorare la situazione e possiamo confermare che non è stato il risultato di un attacco informatico alla piattaforma Akamai.
Anche Sony ha riconosciuto il problema riconducendolo ad una causa estranea alla sua rete: i servizi di PlayStation Network sono attivi e funzionanti, ma ci sono problemi esterni a livello di Internet che potrebbero influire sulla vostra esperienza.
Dopo successivi approfondimenti è emerso che il problema era riconducibile al servizio Edge DNS di Akamai. La CDN ha successivamente individuato una correzione ed ha iniziato ad applicare, come confermato a CNET:
Abbiamo implementato una soluzione per questo problema e, in base alle attuali analisi, il servizio sta riprendendo il normale funzionamento. Continueremo a monitorare per garantire che l'impatto sia stato completamente ridotto.
L'emergenza sembra ormai essere rientrata, ma la vicenda ricorda ancora una volta quanto fragile possa essere Internet che di fatto dipende dalla CDN. Un disservizio - o peggio ancora un attacco informatico - che interessa una di queste infrastrutture può mettere k.o., in pochi minuti, parti rilevanti della Rete.
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Commenti
Fortuna ho venduto le azioni di Akamai 15 gg fa….
Sotto copertura?!
Aaaahaaa l'hai detto adesso sei licenziato
oddio... inernet era pensata per i militari che si mandavano messaggi senza controllo... non per i frikettoni. E poi è ovvio che se metti gli invasati di fortnite sugli stessi server con cui fai girare anche tutto il resto, quando gli invasati tirano giù tutto, anche gli altri se la prendono in saccoccia.
Patau, il ridente paesino sulla costa sarda, per il quale bisognerebbe indire un referendum di cambio nome, per rispetto.
Tutte è 3 sono però spesso complementari, e non opzioni diverse: CDN akamai, DDoS protection cloudflare ed amazon tutto il resto
Cloudflare ed Akamai specialmente, come dimostrato in questo evento, sono utilizzatissime su parecchi siti.
io ero sotto le coperte
Il quale Polifemo potrebbe essere un riferimento "politicamente Scorretto" alla Sindrome di Patau...
c'è anche da dire che quando fu pensato internet non si potevano immaginare numerose sue applicazioni dovute a tecnologie che non esistevano.
Un conto è immaginare una community frikketona che si manda messaggi senza alcun controllo, un conto è gestire milioni di invasati di fortnite
secondo wikipedia sono 10 in tutti il mondo, direi che i nodi sono abbastanza accentrati..
Hai detto "nessuno"? mi auguro tu abbia chiesto i diritti a Omero per citare Polifemo cosi liberamente e senza alcun rispetto.
in realtà è inziata molto prima delle 17:30
Dagli solo un attimo di tempo
esattamente, colpisci le CDN e crolla mezza internet; quando poi non succede, come nel caso recente di fastify, che le CDN si tirano giù da sole per un bug
Dopo la questione master-slave e quella del Jack maschio-femmina è strano che nessuno si sia pronunciato sulla parola "down" in merito allo stato di un servizio
bhe... quando riesci a controllare anche un solo 15-20 % di quello che gira su internet, e poi hai problemi, non è che sia proprio uno scherzo.
In verità nei filmati sembrano divertirsi tutti davvero tanto.
Gli ingegneri del settore DevOps non avevano il green pass
Hai nominato 3 diverse aziende e parli di "accentrare"; cioè, decidiamoci..
Tristezza.
Akamai, Aws, Cloudflare e via dicendo... quando si accentra tutto i danni sono questi. Ironia vuole che internet fosse nata appunto per evitare di accentrare il traffico in singoli nodi che avrebbero potuto compromettere le comunicazioni in caso di messa fuori uso di uno di questi.
Finchè funzionano i siti porn0 tutto bene.
Da Non Sperarci
È sempre il DNS… incredibile