L'ordine esecutivo firmato oggi dal Presidente degli Stati Uniti Joe Biden è destinato a passare alla storia per la sua importanza ed il peso che avrà in settori dell'economia fondamentali per la crescita del Paese e dell'intero mercato mondiale. Questo è quanto si legge nel documento interno pubblicato dalla Casa Bianca (link in FONTE):
"Oggi, il Presidente sfrutta lo slancio economico firmando un ordine esecutivo per promuovere la concorrenza nell'economia americana, che abbasserà i prezzi per le famiglie, aumenterà i salari per i lavoratori e promuoverà l'innovazione ed una crescita economica ancor più rapida"
Il centro della strategia è occupato dal ripristino della competizione in settori altrimenti monopolizzati da grandi realtà, specie in campo tecnologico - e qui il riferimento ai big Facebook, Google, Amazon ed Apple non è nemmeno troppo velato, vista la bocciatura ricevuta lo scorso anno dall'House Judiciary Committee. Una sorta di new deal che riguarderà diversi segmenti dell'economia del Paese per il bene dei consumatori, dei lavoratori, degli agricoltori e delle piccole attività. La promozione della competizione si basa su 72 iniziative mirate a correggere distorsioni in atto nel mondo del lavoro, della sanità, dei trasporti e del mercato, con un occhio particolarmente attento - come già detto - sul settore tech. Tra le iniziative rientra anche il diritto alla riparazione, su cui il Presidente Biden sta lavorando da tempo.
Riassumiamo schematicamente le decisioni prese da Joe Biden e le linee programmatiche definite in tema tecnologico.
- maggior coinvolgimento delle agenzie antitrust, del Dipartimento di Giustizia (DoJ) e della Federal Trade Commission (FTC) per far rispettare "con vigore" le norme antitrust, ricordando loro che la legge consente di contestare fusioni "sbagliate" che le precedenti amministrazioni avevano invece approvato (o non contestato).
- lotta a chi limita la competizione:
- identificazione delle cosiddette acquisizioni killer, effettuate con il solo scopo di uccidere la concorrenza internalizzando i principali competitor. Il documento firmato dal Presidente USA ricorda che negli ultimi 10 anni sono centinaia i casi di acquisizione di aziende da parte delle grandi piattaforme tecnologiche, con l'obiettivo di eliminare potenziali minacce sul mercato. Sarà avviata una politica di maggior controllo delle fusioni, specie di quelle effettuate dalle aziende che operano sul web e che possono avere effetti sulla privacy degli utenti.
- big tech che raccolgono troppe informazioni personali: in questo caso viene chiesto alla FTC di "stabilire regole sulla sorveglianza e l'accumulo dei dati".
- concorrenza sleale dei big tech nei confronti di realtà più piccole: è il caso ad esempio del vantaggio competitivo che grandi piattaforme di e-commerce possono ottenere (a) sfruttando i dati in loro possesso di aziende più piccole che operano nello stesso settore o (b) dando maggior visibilità ai propri prodotti rispetto a quelli proposti da venditori terzi. Stesso discorso già finito nel mirino dell'Antitrust europeo. Anche in questo caso viene richiamata la FTC a stabilire regole per la concorrenza.
- diritto alla riparazione ed alle riparazioni indipendenti: limitarle ai canali ufficiali porta ad un aumento dei costi e ad una scarsa disponibilità delle componenti. La FTC dovrà emanare norme contro le restrizioni anti-concorrenziali che limitano la possibilità di affidarsi a riparazioni fai-da-te o di soggetti indipendenti.
Credits immagine d'apertura: iFixit
Commenti
Grande Bidet. Uno di noi
Chi era presidente quando FB comprò Instagram?
non lo è, ma essendo ammerigani lo diventa
e perchè? il concetto di anti trust è nato con il liberismo, nella vecchia urss esisteva il concetto di monopolio
si di pessimo gusto.. e cmq non solo loro simbolo anarchico in generale
Immagino di sì.
Per gli americani questa è roba comunista?
Ci vogliono due palle così per fare una mossa del genere, sarà ben accolta dalla popolazione almeno!
L'importante è non aspettarsi che sia un "big e piccole realtà competano sullo stesso piano". Quello che va eliminato è il fatto che un big possa ostacolare le realtà più piccole, se poi i piccoli non riescono ad essere competitivi e a trovare la loro fetta di mercato allora è giusto che falliscano
Ecco dove avevo già visto quel logo..
https://uploads.disquscdn.c...
A Zuckerberg gli verrà un colpo apoplettico.
Ma mica solo loro, Facebook rientra benissimo in entrambe.
Ma poi chissà quante migliaia di robe simili ci sono di cui non conosciamo la roba.
Anche solo quando Justeat comprò PizzaBo qualche anno fa.
Bene così… avanti….
Magari fra qualche decennio arriverà anche in Europa…
"- lotta a chi limita la competizione:
identificazione delle cosiddette acquisizioni killer, effettuate con il solo scopo di uccidere la concorrenza internalizzando i principali competitor. Il documento firmato dal Presidente USA ricorda che negli ultimi 10 anni sono centinaia i casi di acquisizione di aziende da parte delle grandi piattaforme tecnologiche, con l'obiettivo di eliminare potenziali minacce sul mercato. Sarà avviata una politica di maggior controllo delle fusioni, specie di quelle effettuate dalle aziende che operano sul web e che possono avere effetti sulla privacy degli utenti."
Qualcuno ha detto Apple?
"- big tech che raccolgono troppe informazioni personali: in questo caso viene chiesto alla FTC di "stabilire regole sulla sorveglianza e l'accumulo dei dati".
Qualcuno ha detto Google?
LOL.
"concorrenza sleale dei big tech nei confronti di realtà più piccole"
Speriamo...