Mobile 03 Nov
Quando si parla di Starlink viene naturale alzare lo sguardo verso il cielo. Dallo spazio arriva infatti il segnale che da qualche tempo a questa parte consente ai primi utenti di essere collegati alla rete attraverso l'innovativo sistema satellitare offerto dalla società di Elon Musk. Ma quando si guarda verso il cielo è bene stare attenti anche alle condizioni atmosferiche, e in particolare ai temporali. Lo sa bene un cliente di Starlink che si è visto distruggere completamente il suo costoso kit a causa di un fulmine che ha letteralmente polverizzato diversi dispositivi elettronici che aveva in casa. Tra questi, appunto, l'intera strumentazione satellitare.
Il discorso è valido per qualsiasi tipologia di oggetto o di dispositivo elettrico si abbia in casa, sul tetto o nel giardino, ma lo sfortunato evento avvenuto nel Michigan funziona da campanello di allarme per tutti coloro che intendono sfruttare questa tecnologia per connettersi a internet. Ad essere colpita non è stata la parabola per la ricezione del segnale, quanto piuttosto una recinzione metallica sotto la quale scorreva il cavo Starlink. Da lì la scarica si è diffusa sino a raggiungere il terminale, l'adattatore e l'alimentatore. La parabola stessa non è rimasta danneggiata esteriormente, ma i componenti interni hanno fatto corto circuito a causa dello sbalzo di tensione.
Dunque l'impianto Starlink è pericoloso? Niente affatto, ma va installato correttamente, a partire dalla messa a terra di tutte le apparecchiature elettroniche di cui è costituito. L'azienda si è offerta di sostituire gratuitamente il kit incenerito con uno nuovo (e soprattutto funzionante), e dunque allo sfortunato (e maldestro) utente alla fine è andata bene, visti i prezzi.
La sempre più ampia diffusione di questa tipologia di apparecchiature apre un capitolo sulla sicurezza e sulla capacità delle strumentazioni stesse di sopportare gli agenti atmosferici. É chiaro che il caso del fulmine sia stato singolare, con le conseguenze dovute prevalentemente all'incuria dell'utente, ma va tenuta in seria considerazione anche la resistenza ad esempio alle temperature estreme ed alle escursioni termiche. In questi ultimi giorni diverse apparecchiature Starlink hanno riscontrato infatti problemi dovuti all'ondata di calore eccezionale che ha colpito l'ovest degli Stati Uniti. In alcuni casi si sono toccati addirittura i 50 °C.
Commenti
Min*ia che schioppettata!
A me ai tempi si bruciò il router fornito in comodato d'uso da Tiscali per l'ADSL, con una coreografia di sfregolamento, luce di fiammata che proveniva dalle fessure di aerazione, e conseguente fumo puzzolente che ha impestato casa.
E comunque anche allora ne mandarono subito uno gratis in sostituzione.
E l’app di starlink ti dice a chi temperatura è?
Ovviamente avrà un sensore, non vedo cosa potrebbe essere d'altro...
Comunque nel caso dell'articolo, non ha difettato il kit starlink ma il fulmine ha colpito una recinzione metallica e da lì il cavo ed ha cortocircuitato... Nell'esempio di cui parli è la parabola che deve stare direttamente al sole a cielo aperto, il resto del kit no... Bisogna vedere come è stato montato, mi sembra ovvio che se un "PC" lo metti a 50°c di temperatura ambiente non lo gradisca ;)
Appunto, i problemi non sono i 50° sulla scheda, ma se è esposta al sole e supera i 100° è normale che smetta di funzionare
Contando che si parla di temperatura ambientale e non del dispositivo che probabilmente raggiunge temperature ben più alte con il beamforming
Sarebbe utile sapere come facciano a sapere a che temperatura è la scheda internamente
Adesso si comincerà come con le auto elettriche a riportare ogni singola notizia pur di parlarne male.
Immagino che la scheda poi scaldi già di suo
l'Arizona non è uno posto freddo, 40°C o più sono la normalità in estate. poi se è anche senza vento il caldo ristagna
difficilmente sara' a temperatura inferiore di quella ambiente.
50°C di temperatura ambientale non sono 50°C sulla scheda, ma un (bel) po' di più...
gia', 50 ° mi sembrano davvero pochi
Senza parole xD
in italia da metà aprile a metà settembre sarebbe inutilizzabile durante le ore diurne
pare abbiano anche dei discreti problemi di surriscaldamento
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cosa non proprio comoda per un oggetto che sta sul tetto direttamente al sole