
Economia e mercato 27 Mar
Gli NFT sono a tutti gli effetti beni immateriali, ed in quanto beni (nel senso giuridico del termine) possono essere oggetto di diritti e avere un valore economico. Non deve quindi sorprendere se anche i Non Fungible Token diventano oggetto di controversie che finiscono in tribunale. Le cause in materia di NFT non sono ancora numerose, ma una delle più rilevanti, considerato anche la popolarità delle parti, sta facendo discutere in questi giorni. I due litiganti sono infatti il noto rapper e imprenditore Jay-Z e il suo collega Damon Dash, i co-fondatori di Roc-A-Fella Records (RAF). Per l'esattezza nell'atto di citazione in giudizio è la casa discografica ad agire contro Dash, ritenuto responsabile di aver collaborato con SuperFarm per mettere all'asta l'NFT di Reasonable Doubt (1996), l'album di esordio di Jay-Z. Si ricorda che SuperFarm è una piattaforma dedicata alla creazione, alla vendita e all'acquisto di NFT.
Perché la casa discografica si sia mossa per bloccare l'iniziativa si intuisce partendo dal comunicato stampa con il quale SuperFarm ha pubblicizzato la vendita: dopo averla definita come una delle più importanti aste sugli NFT tenuta sino ad oggi, i gestori della piattaforma sono entrati più nel merito con una dichiarazione dagli effetti potenzialmente dirompenti per tutto il settore. La vendita dell'NFT trasferirebbe infatti da Damon Dash al vincitore dell'asta tutti i diritti sulle future entrate generate dall'album. In altre parole con l'NFT si acquisterebbe anche il copyright sull'opera di ingegno:
Vendere il copyright su Reasonable Doubt di Jay-Z come NFT è un traguardo epocale e innovativo - sia per per il settore crypto sia, più in generale, per quello musicale.
Dalla promessa ai fatti, però, il passo non è proprio breve, intanto perché RAF evidenzia che Dash non ha il diritto di cedere asset aziendali, essendo titolare solo di una quota di minoranza della società. Come effetto pratico SuperFarm ha annullato l'asta. Netta la presa di posizione di RAF che, oltre allo stop, chiede un risarcimento danni a Damon Dash, liquidato con:
Dash non può vendere quello che non possiede.
Eppure Damon Dash non si è ancora arreso all'idea di non poter vendere l'album come NFT: sarebbe all'opera per cercare altre piattaforme che ospitino la vendita ed ha fornito una versione differente della vicenda, definendo la motivazioni della causa poco accurate:
in base ai termini dell'accordo, il potenziale acquirente comprerebbe la mia quota di Roc-a-Fella Records e Jay-Z avrà i diritti di amministrazione esclusivi dell'album.
Messa così vuole dire: ad essere venduto non è il copyright sull'album, ma la partecipazione di Dash alla casa discografica da cui discende anche la possibilità di percepire parte delle entrate generate dall'album. Non è da escludere che la controversia sia nata dalla descrizione del contenuto dell'NFT non sufficientemente chiara e dai toni troppo ampi - altra versione, più cruda: Dash ci ha provato e gli è andata male.
Dando per assodato che Dash, come dice la casa discografica, non ha il diritto di cedere il copyright sull'album nel caso specifico, la vicenda prospetta comunque degli scenari degni di nota. Se tendenzialmente ogni cosa (materiale e immateriale) può essere trasformata in NFT, allora cosa vieterebbe a chi è il legittimo titolare del copyright di un'opera di ingegno di venderlo sfruttando i Non Fungible Token? Potrebbe essere l'inizio di un nuovo modo per scambiare i diritti di sfruttamento dell'opera, utilizzando canali di vendita molto più agili e in grado di raggiungere una platea di potenziali acquirenti ancora più ampia.
Commenti
"La vendita dell'NFT trasferirebbe infatti da Damon Dash al vincitore dell'asta tutti i diritti sulle future entrate generate dall'album."
"ma la partecipazione di Dash alla casa discografica da cui discende anche la possibilità di percepire parte delle entrate generate dall'album"
Ma stiamo scherzando?
Ahahah esattamente la falla logica che avevo evidenziato: chiunque può vendere cose su cui non ha diritti, basta che arrivi per primo.
ce ne faremo una ragione.
Io odio i trollini
Ecco. Allora in pratica hai letto il primo paragrafo.
purtroppo lui odia l'italiano.
E' solo un esempio di come vengano usati male.
Ho letto di uno che ha tentato di vendere come nft una cosa che non ha senso sia nft, comunque ripassa quando impari a scrivere una domanda in italiano
Non capisco cosa abbia a che fare con gli nft questa vicenda
https://uploads.disquscdn.c...
Ma credo un po' tutti quelli che verranno
ho pensato la stessa cosa
Che cosa interessante.