
Mobile 25 Nov
Le società multinazionali pagheranno le tasse laddove svolgono le loro attività commerciali. La decisione presa al G7 di Carbis Bay, in Cornovaglia, è storica, e pone fine (o quasi) ad una diatriba trascinatasi per anni che vedeva di fatto tutte le parti in causa una contro l'altra: i Grandi della rete da una parte (in generale tutte le maggiori aziende multinazionali), l'Unione Europea, i singoli Paesi, l'OCSE, il G7 e il G20 dall'altra, tutti privi di un pensiero comune e di una strategia condivisa.
I ministri delle Finanze di USA, Regno Unito, Canada, Giappone, Germania, Francia, Italia e dell'Unione Europea hanno perfezionato l'accordo nel corso di una sessione di lavoro parallela svoltasi a Londra.
Il G7 ha deciso oggi, 5 giugno 2021, di sostenere uno storico accordo internazionale sulla riforma fiscale globale [tramite cui] le grandi aziende internazionali inizieranno a pagare la loro giusta quota.
I punti sono essenzialmente due (vengono definiti Pilastri, come vedremo dopo):
Proprio il Regno Unito (Paese organizzatore del G7 2021) è stato tra i principali sostenitori della web tax fin dal 2018, quando il Governo votò a favore di un sistema di tassazione da portare in vigore nel 2020 che prevedeva un'aliquota pari al 2% delle entrate annue complessive per le società che fatturano oltre 500 milioni di sterline all'anno e che hanno il bilancio in attivo.
Anche l'Italia ha una sua imposta sui servizi digitali denominata digital tax, in vigore dal 1° gennaio 2020. Fu fortemente voluta in attesa di una armonizzazione a livello comunitario e mondiale, a cui il Governo di Trump si era ripetutamente opposto generando ritardi.
Sono due i pilastri su cui la web tax approvata dal G7 si basa:
Entrambi i punti verranno poi ridiscussi nel corso del G20 che si terrà a luglio.
Saluto con grande soddisfazione l'accordo sulla tassazione delle multinazionali raggiunto oggi a Londra dai ministri delle finanze del G7. È un passo storico verso una maggiore equità e giustizia sociale per i cittadini - Mario Draghi, Presidente del Consiglio italiano.
É indiscutibile che ad influire sull'accelerazione del processo decisionale sia stato il passaggio dall'Amministrazione Trump a quella Biden: "É un impegno senza precedenti che metterà fine alla corsa al ribasso", ha affermato la Segretaria al Tesoro degli Stati Uniti Janet Yellen. "Il G20 potrebbe essere il sigillo di questa intesa, allargandola a tanti altri protagonisti dell'economia mondiale".
La web tax definita dal G7 non colpisce unicamente le grandi aziende digitali - vedasi Google, Apple, Facebook e Microsoft. E, forse anche per questo, viene vista come una soluzione accettabile che, sì, "potrebbe significare un carico fiscale maggiore" come ha ammesso un portavoce di Facebook, ma che - secondo Google - potrebbe altresì portare alla definizione di uno strumento "bilanciato e durevole".
Commenti
Probabilmente ci siamo fraintesi a vicenda, purtroppo succede :-)
Mi sembrava non fosse chiaro a te.
Forse allora non ho capito la tua affermazione iniziale.
Lo dichiari dove paghi le tasse più basse togliendolo da dove le pagheresti più alte, che è l'esatto scopo dei cosiddetti "paradisi fiscali". Quindi, abbatti l'utile dove serve. E' chiaro, adesso?
Bhe nella lista degli attendibili e in cima alla scala...se vuoi scelgo qualche cosa che appartenga ala sistema e dipenda totalmente da esso, sicuramente non di parte e più attendibili :)
Forse non ti è chiaro che le società di dimensioni rispettabili sono quotate in borsa e cercano di far risultare quanto più utile possibile.
Se non sei quotato nascondi.
Se sei quotato dichiari l’utile in sedi esotiche ma lo dichiari eccome.
Forse non ti sono molto chiari i meccanismi di abbattimento dell'utile messi in opera da ogni società di dimensioni rispettabili.
Da quando il fatto quotidiano è una fonte attendibile?
Come hai riportato, la soglia dei 500 milioni non c'entra nulla, era un provvedimento inglese e basta. La soglia reale sarebbe dunque?
Appunto, più Iva che non è roba tua...
Il tuo ricavo è dato dall'imponibile infatti...
scusa ma è un concetto davvero banale, io emetto fattura con iva che poi giro allo stato se sono a debito (quindi detraendo quella che già ho pagato ai fornitori). è molto semplice, i soldi di iva che intasco non sono miei, quindi di fatto l'iva è a carico del cliente
Eh certo...perché quando io emetto una fattura di mille euro più iva i 220 euro di iva che incasso restano in tasca a me...
"Proprio il Regno Unito (Paese organizzatore del G7 2021) è stato tra i principali sostenitori della web tax
fin dal 2018, quando il Governo votò a favore di un sistema di
tassazione da portare in vigore nel 2020 che prevedeva un'aliquota pari
al 2% delle entrate annue complessive per le società che fatturano oltre
500 milioni di sterline all'anno e che hanno il bilancio in attivo." Comunque anche nella versione internazionale si parla di aziende che hanno fatturati mostruosi non ci certo delle PMI italiane.
finché l'adottano un paio di paesi gli altri faranno il cavolo che vorranno.
dove è scritto che vale solo per chi fattura più di 500mln?
< DRAFT> in sintesi... quello che avevamo scritto anche noi. </draft>
Assolutamente voluto con due s
Lo so che sono dei pagliacci
Se il profitto lo fai alle Cayman devi comunque pagare una parte nel Paese in cui operi.
Ho dovuto sentire lo spiegone della Gabanelli per capirci qualche cosa...e coem al solito la soluzione migliore deve lasciare il passo a quella più facilmente attuabile e che da un certo livello di certezza di avere quanto chiesto.
Abolire i paradisi fiscali, impedire alle grandi aziende di fare i loro giochetti sporchi per distogliere denaro e pagare le giuste tasse invece pare un sogno impossibile.
Considerando che (alcune) multinazionali pagano cifre vicine allo 0, non ha neanche senso fare confronti. A volta il piccolo paga percentuali anche 100 volte superiori.
Ma è un problema globale, con picchi di ingiustizia localizzati dove la tassazione di base è alta. Giustamente si sta cercando una soluzione globale. Sono un po' scettico ma la strada è quella giusta.
Ovviamente è meglio di niente, ma le tasse per le multinazionali di Internet dovrebbero essere eque con le aziende fisiche e cioè non al 15% ma al 40%
"
Ma guarda sarebbe bello avere una vera proposta da parte della lega" uhauhauhauha quale lega? quella con quel diversamente serio ed onesto di Salvini?! Quella dovrebbe dare risposte?! Una mandria di omofobi ignoranti che osteggiano persino le leggi per i diritti umani?
Che desolazione...
su questo non ci piove, o perlomeno dovrebbe essere così a prescindere, il punto è che qui le multinazionali pagano una miseria, mentre tutti gli altri i pesci piccoli pagano minimo il doppio se non quasi il triplo complessivo.
Perché scusa? Si fanno sempre foto di gruppo ad eventi del genere, da almeno una 50ina di anni
Beh insomma, quei 2000 dipendenti prendono dai 60k all'anno in su, ci pagano un 40% di IRPEF che va all'Irlanda e in più spendono soldi in Irlanda, generando altre tasse (IVA) e consumando beni e servizi irlandesi... moltiplica per il numero di grandi aziende IT che ci sono in Irlanda, tutte con stipendi elevati, ed è un bel fiume di soldi che ogni anno arriva lì da aziende estere.
La tassazione sulle imprese è giusto che sia flat, non avrebbe senso un'imposta a scaglioni.
Va bene ciao, si nasce tutti ignoranti poi è una scelta continuare ad esserlo...
La matematica non è una opinione
vai a dare lezioncine di tassazione a qualcun altro, insistere sul fatto che con una tassazione al 15% si paghi a regime di più di una che parte dal 23% a salire pur con deduzioni o sconti fiscali di varia natura è semplicemente RIDICOLO. Per caso specifico che paga meno per una serie di sconti fiscali di varia natura ce ne sono 99 che pagano di più.
1) non sai nemmeno cosa voglia dire una tassazione a scaglioni probabilmente
2) non sto affatto parlando di ristrutturazioni, ti basta il bonus 100€ e avere un fondo pensione per abbattere la % di tassazione che tu paghi ( % che ripeto te non sai nemmeno quanto stai pagando visto che mi parli a vanvera di un 23%) senza parlare della detrazione lavoro dipendente che tutti hanno...
3) capisco che il fisco italiano a scaglioni sia un po' complesso e non tutti hanno voglia e tempo di mettersi su excel per vedere quanto pagano realmente in % di Irpef, ma esistono anche un po' di articoli in cui fanno i conti in tasca agli italiani per vedere a chi converrebbe una tassazione fissa del 15%
ahhhhh, quelli che se voti diventano come gli altri. anche perchè non so se ti ricordi, ma negli ultimi 10 anni abbiamo provato tutti i grandi partiti, e anche provato con i 5 stelle che hanno messo a capo uno che manco sa dove abita.
dimmi un partito a caso e ti dico perchè sono dei pagliacci, anche perchè è banale essendo tutto pubblico. è inutile schierarsi stile squadre di calcio. il piu pulito ha la peste
ah beh certo se stai deducendo fuffa di ultra-sconti fiscali (insostenibili se lo facessero tutti) con bonus 110% ristrutturazioni e tutti gli altri bonus puoi aver ragione ma è un caso a parte, diverso se mi stai dicendo che con le deduzioni passi di norma dal minimo del 23% a meno del 15%, allora è proprio affermare macroscopiche falsità.
La differenza sulla questione mi sembra ovvia.
E oggi parecchi italiani e parlo di redditi medi non bassi, tramite deduzioni bonus e detrazioni pagano già meno del 15% comunque.
Musulmano con una s sola...
L'IVA la pagano i consumatori non le aziende.
Dobbiamo ringraziare che il Trump è stato rimandato a casa sua.
Sì ma Microsoft non paga le tasse in Irlanda per quello, paga perché ha la sede legale lì. Avessero solo il campus se la piglierebbero in quel posto come gli altri stati europei
Cosa dici, MS a Dublino ha un campus da 2000 dipendenti!
Magari se leggi tutto l'articolo linkato, e non solo il titolo, capisci che è esattamente come ho detto.
<draft> le imprese inoltre non pagano nemmeno l'IVA e versano esclusivamente la differenza tra la quota IVA riscossa dai consumatori e quota IVA gia' pagata [ quota versata ai fornitori ] pertanto quell'impresa e commerciante diviene esattore per conto e in sostituzione dell'erario.
quella quota IVA, addebita inoltre alle imprese e per quei loro consumi e strumenti e attrezzi di lavoro, verra' sempre distribuita su tutta la " customer base " [ dell'impresa ] pertanto aggiunta al " ricarico " che determina il prezzo di vendita al pubblico. </draft>
Fatturi piú di 500mln? Bravo!
Che foto da pagliacci..
Le imprese solitamente non pagano l'IRPEF ma L'IRES
Beh dai...se oltre al 15% di IRPEF pagano anche il 22% di Iva direi che , in confronto al nulla assoluto di oggi é già qualcosa....
Attenzione, ho visto un'asino volare...
Ma guarda sarebbe bello avere una vera proposta da parte della lega in merito, per ora si è sentito soltanto propaganda e robe che non erano una tassa piatta che probabilmente andrebbe anche contro la nostra carta costituzionale.
Eh in effetti ci vorrebbe proprio l'IRPEF al 72% perché qui paghiamo troppe poche tasse e arriveremmo velocemente alla rovina
In realtà la sede Microsoft Irlandese è un ufficietto di uno studio legale, non più grande di uno che potresti trovare in una qualsiasi città italiana. Una manciata di dipendenti...
Hanno deciso per loro, gli altri faranno cosa vogliono...I g7/8/20 sono gruppi molto importanti, ma informali. Mica fanno parte dell'UN o di altre organizzazioni internazionali...