
22 Ottobre 2018
Restare in fila ben distanziati mentre si è in attesa di entrare in locali aperti al pubblico o di salire su un mezzo di trasporto è diventata una necessità considerati i tempi che corrono ed è semplice (per i cittadini più disciplinati). Non lo è altrettanto, purtroppo, per chi ha gravi difficoltà visive. Un gruppo di ricercatori di IBM ha sviluppato LineChaser, un'app per smartphone che aiuta le persone non vedenti e ipovedenti a mettersi in coda, a seguirla e a restare adeguatamente distanziati dalla persona che precede.
L'app usa l'intelligenza artificiale, la fotocamera e sensori dello smartphone che rilevano la profondità di campo per esaminare l'ambiente circostante e fornire all'utente - mediante suoni e vibrazioni - indicazioni sulla fine della coda e sulla distanza giusta da mantenere.
Facendo affidamento sulla fotocamera RGB dello smartphone, LineChaser rileva i pedoni nelle vicinanze, e il sensore di profondità a infrarosso calcola la loro posizione. I calcoli aiutano l'app a determinare se i pedoni nelle vicinanze sono in fila, segnali audio e vibrazioni segnalano all'utente quando dovrebbe iniziare o interrompere il movimento in avanti.
Positivi i riscontri sul campo: tutti i partecipanti ai test - con difficoltà visive più o meno gravi - sono stati in grado di raggiungere con successo la fine della coda. L'app è stata anche in grado di aiutare i soggetti non vedenti a fermarsi in posizioni accettabili il 91,7% delle volte - vale ad dire in posizioni sufficientemente distanti dal soggetto che li precedeva.
LineChaser è stata presentata in occasione di CHI 2021 (Conference on Human Factors in Computing Systems) e per il momento è il risultato di un promettente progetto di ricerca. Non è da escludere che una tecnologia simile possa essere utilizzata per la realizzazione di un prodotto commerciale. Nel frattempo la si può considerare un'eloquente dimostrazione di come la tecnologia possa aiutare in concreto le persone con deficit visivi. Ricorrere all'intelligenza artificiale per fornire un aiuto a questi soggetti non è comunque un'idea nuova - ved l'uso che ne ha fatto Instagram un paio d'anni fa.
Commenti
però anche i pratici bastoni bianchi sono della lunghezza giusta per mantenere la distanza di sicurezza.
errore. mia zia e zio non vedenti totali sono oramai 3/4 anni che usano tranquillamente smartphone tutti i giorni. Android e Apple hanno degli ottimi sistemi per non vedenti tant'è che anche io ho avuto problemi ad abituarmi al fatto che non dovevo più chiamarli e che potevo tranquillamente scrivere su whatsapp.
Francamente se si è talmente ipovedenti da non riuscire a valutare a spanne la distanza da un’altra persona trovo veramente difficile credere si usi una app su touch screen!
Ciechi e ipovedenti veri usano cellulari con tasti fisici ben avvertibili coi polpastrelli, se distinguono le icone a schermo distinguono pure le distanze n maniera sufficiente.