
19 Maggio 2021
Spotify cresce in ogni senso: il riferimento non va solo alla recente notizia sull'aumento dei prezzi che interesserà anche l'Europa - secondo tempistiche e in mercati ancora da definire - ma anche al numero di utenti che hanno scelto di ascoltare musica e podcast in streaming usando la popolare piattaforma. A fotografare lo stato di salute dell'Azienda sono i dati dell'ultimo bilancio fiscale - ovvero quello relativo al primo trimestre del 2021. Gli aumenti già in atto e quelli prospettati non sembrano aver rallentato l'espansione della base installata che ora può contare su 356 milioni di utenti attivi mensili e 158 milioni di utenti premium - vale a dire l'insieme di chi è disposto a pagare per beneficiare dei servizi extra offerti da Spotify.
Per avere un parametro di riferimento, si ricorda che a fine dicembre 2020 gli utenti attivi mensili e quelli paganti erano rispettivamente pari a 345 milioni e 155 milioni, vale a dire che nei primi tre mesi dell'anno Spotify ha aggiunto alla conta degli utenti premium altri 3 milioni. Gli aumenti su base annua sono altrettanto significativi: gli utenti attivi sono cresciuti del 24% e quelli paganti del 21%. I dati sull'aumento del numero di iscritti deve essere opportunamente contestualizzato nell'ambito di una strategia commerciale volta ad espandere la presenza della piattaforma nel maggior numero di Paesi: nell'ultimo trimestre infatti Spotify è stato lanciato in altri 86 mercati che fanno passare a 178 il numero totale.
A voler leggere in modo incrociato i due dati - quello dell'aumento dei prezzi e quello dell'espansione del numero di utenti/mercati - si potrebbe concludere che Spotify stia progressivamente alzando l'asticella nei mercati maturi - gli aumenti oltre all'Europa interessano anche gli Stati Uniti - per intensificare la presenza nei mercati emergenti. Come si traduce tutto questo processo di espansione in termini di bilancio lo riassumono due dati: il fatturato è pari a 2,14 miliardi di euro (in linea con 2,17 miliardi del precedente trimestre) e dopo tanti trimestri in perdita appare un utile netto di 23 milioni di euro. A tutto questo si aggiunge un solido flusso di cassa (44 milioni di euro).
La strategia complessiva sembra reggere, paga anche in termini di ritorno economico e permette a Spotify di centrare in pieno la previsione più ottimistica sul numero di utenti paganti formulata alla fine del precedente trimestre (155-158 milioni). Le maggiori entrate hanno permesso a Spotify di non rallentare il ritmo degli investimenti - come dimostra la recente acquisizione di Locker Room che darà al colosso dello streaming le risorse per entrare in competizione con Clubhouse -, e di non far venire meno gli sforzi per migliorare la piattaforma - si vedano la rinnovata alleanza con Facebook, le novità introdotte nella versione web o i podcast a pagamento.
Nonostante i buoni indicatori emersi nell'ultimo trimestre, Spotify fornisce stime prudenziali per il Q2 2021, visto che fattori incontrollabili possono incidere sui risultati finali, primo tra tutti l'evoluzione della pandemia. In base alla tendenza ormai consolidata emersa nell'ultimo anno, ai periodi di allentamento delle misure restrittive si accompagna un rallentamento del ritmo della crescita degli iscritti ai servizi di streaming, ritmo che torna più sostenuto durante i lockdown. Nel secondo trimestre 2021 Spotify prevede di avere un numero di utenti attivi compresi tra 366 e 373 milioni, mentre quelli paganti potrebbero superare i 160 milioni (162-166); il Q2 2021 si chiuderà nuovamente in perdita secondo la dirigenza (tra 134 e 54 milioni di euro).
Commenti
Basta una in-ear che isola bene per il traffico. Io cmq non metto cuffie se sono in mezzo al traffico, ma solo in mezzi pubblici, quando faccio attività fisica o ho voglia di rilassarmi ascoltando musica. Infatti non ho mai scritto che critico qualcuno perché avesse detto ceh spotify è idoneo all'ascolto serio di musica, ma critico il rapporto qualità/prezzo della piattaforma. E' vietato?
buona fortuna a sentirla in mezzo al traffico o in metro, la differenza. In ogni caso con un buon dac si può tranquillamente prendere un telefono senza jack
Nessuno qua dice che spotify o cuffie wireless siano idonee all'ascolto serio di musica, o sbaglio?
Io uso in-ear col filo e la differenza da 320 a lossless la sento. Cuffie wireless al momento non sono idonee per l'ascolto musicale ecco perché boccio tutti i fascia alta senza jack audio.
io ne pago 4,99 e sono contento, tanto nel 90% dei casi uso cuffie wireless e sono in giro, quindi buona fortuna trovare la differenza tra un lossless e i 320 di spotify
Se non fosse che mi piace avere la libreria con CD originali, piuttosto che dare 10€ al mese alle piattaforme streaming, la scaricherei da google. Trovo imbarazzante che si debba pagare 10€ per ascoltare musica o vedere film, soprattutto a quella qualità. Al massimo 1€ al mese per tutti i contenuti digitali audio e video esistenti alla massima qualità e sono pure troppi.
immagino proprio di si
sarà, ma io lo stesso brano su spotify lo sento più chiuso, meno profondo, con una spazialità estremamente ridotta, piatto, ecc, rispetto a un ascolto su Tidal, anche in cuffia. I bassi sono sempre più profondi e definiti, il suono è vivido, si percepiscono meglio da dove provengono i suoni ecc. Se andiamo su un impianto hifi poi non ne parliamo. Non sono un musicista (ho suonato così da ragazzino) ma ho buon orecchio e ho ascoltato/ascolto tantissima musica. Gli studi che dimostrano il contrario non spiegano probabilmente di come poco sia educato l'orecchio moderno a percepire la differenza. Quando sono andato a scegliere i miei diffusori hifi (le dali opticon 6 mkII) percepivo sfumature differenti tra diffusore e diffusore a parità di sogernte (tidal hifi tramite un blusound node 2i) e amplificazione (un rotel a14, anche se forse mi orienterò su un nad). E mi hanno fatto ascoltare bowers and wilkins, monitor audio, q acustic, kef ecc... mica il canta tu. Per me erano abbastanza evidenti, per la mia compagna, venuta solo per il fattore estetico, sembrava tutto uguale. Ma le differenze ci sono esccome.
Essendo abbonato a Qobuz Studio posso confermare per esperienza personale che una differenza nella qualità e soprattutto nella "pienezza" c'è rispetto alle corrispettive tracce su Spotify. Sia chiaro, non è una differenza abissale, ma talvolta è avvertibile. Sarei curioso di sapere a quali "studi" ti riferisci.
Se i titoli di hdblog fossero così aprirei gli articoli con più curiosità
L'orecchio umano non è in grado di distinguere un file in qualità CD (16 bit, 44,1 KHz) da uno in qualità più alta (es. 24 bit, 192 KHz). Ci sono degli studi che lo dimostrano. Chi è convinto di sentire una differenza è vittima dell'effetto placebo, anche qui esistono dei test alla cieca come ho scritto sopra.
Il 99% delle persone non sa distinguere un mp3 320 kbps da un flac, e molto probabilmente nemmeno tu. Ci sono un sacco di test alla cieca su Internet dove ascolti 2 audio e devi capire qual è l'mp3 e qual è il flac. Io, pur essendo un musicista con un buon orecchio e pur avendo scheda audio e cuffie professionali, ho sbagliato praticamente nel 50% dei casi.
Non è bella l'audiofilia
Penso che il 99% degli utenti non abbia cuffie che permettano di apprezzare una qualità troppo elevata e anche se le avessero comunque non gliene importebbe molto. Non credo che Spotify sia interessata a quell'1%
forse non siete informati ma da pochi mesi spotify è passato da AAC
no
Ma vengono contati premium anche i profili crac*ati?
Dici che di barboni che ricreano l'account ogni 3 mesi ce ne sono tanti? Speriamo di no.
Beh finchè ci sono gli abbonamenti x 3 mesi gratis immagino che ne abbiano di nuovi abbonati
Seriamente. Dipende da cosa uploada la gente su YT.
https://media0.giphy.com/me...
preferisco evitare la pirateria
Sono d'accordo, ma non sono d'accordo col dire che i 320 di spotify sono la peggior qualità d'ascolto disponibile
Esempio, apple music in aac a 256 kbps ok la miglior compressione, ma realisticamente è un 5% migliore, quindi dovrebbe spuntarla spotify
Fanno bene ad aumentare i prezzi se c'è gente che paga per un servizio del genere.
Esistono anche i CD completi in flac scaricabili da goolge in pochi secondi.
A dirla tutta a volte mi pare meglio la qualita' di YouTube che quella di Spotify...
Ma per chi ci hai presi?
Me ne frega. Io lo voglio ascoltare lo stesso anche se so l'inglese.
Finito di fare i tamponi ai miei vicini.... ancora positivi.
Poracci
c'è chi paga Spotify premium?
infatti, se un colosso come Spotify non ha ancora un servizio hd è certamente frutto di una scelta ben precisa. C'è un video dell'audiofilo John Darko che lo spiega molto bene. I profili test in Hi-res di Spotify si fermano comunque alla qualità cd, che è la base di altri servizi per audiofili/ascoltatori più esigenti. Questi ultimi sono solo una piccolissima percentuale dello share di Spotify che difficilmente sceglierebbero questa, lasciando Qobuz/Tidal (e Roon) per scendere di qualità col solo cd.
ancora con questa storia
la stragrande maggioranza della gente che non ha un servizio in streaming ascolta file piratati estratti dalle videoclip di youtube, o direttamente i video su youtube
I 320 di spotify in confronto sono oro colato
per cui non critichiamo a caso, si sa che se si vuole qualità maggiore bisogna rivolgersi altrove
vero, io consiglio di sentirlo soprattutto a chi non sa l'inglese.
Non vedo l'ora di ascoltare quel podcast!
Chissa' quanti retroscena.
Ma lascialo stare che si e' rinchiuso al San Raffaele pur di non farsi prendere dai magistrati.
Che tattica bambinesca.
fonte: https://uploads.disquscdn.c...
unicorn lol
Spotify e' da quando esiste che e' in passivo.
*fixed https://uploads.disquscdn.c...
Allora non e' colpa mia che compro solo speaker cinesi.
Si sente veramente male!
Se vuoi crescere tocca spendere... La maggior parte delle imprese tech cosiddette unicorn ha per i primi anni bilanci in rosso.
Aiuto. Sono circondato da infetti!
Attorno a casa mia manca solo la mia famiglia...
c0ca e m1gnott£ pesano non poco sul bilancio e lei dovrebbe saperlo ;)
La peggior qualità di ascolto disponibile per il più diffuso servizio di streaming. Probabilmente non gli conviene entrare in un campo a cui gran parte dell'utenza, se non tutta, non è interessata.
ma il bilancio é negativo com'é possibile?