Kuiper, si parte: i primi satelliti per internet dallo spazio voleranno sul razzo Atlas V

20 Aprile 2021 24

Sarà il razzo Atlas V a portare in orbita i primi satelliti Kuiper, progetto fortemente voluto da Jeff Bezos per portare internet negli angoli più remoti del nostro pianeta, laddove è tecnicamente impossibile realizzare infrastrutture terrestri o i costi per accedervi sono troppo elevati per la popolazione locale.

Prendono dunque il via le operazioni, e protagonista sarà proprio lui, il razzo della United Launch Alliance utilizzato per Perseverance e, in precedenza, anche per OSIRIS-REx nella missione arrivata fino all'asteroide Bennu. L'accordo prevede per il momento nove voli: "ULA è un partner fantastico che ha già lanciato con successo dozzine di missioni per clienti commerciali e governativi, e siamo grati che supportino Kuiper", ha detto il CEO di Amazon. Verrà creata una vera e propria costellazione di satelliti - 3.236, per la precisione, da posizionare nell'orbita bassa terrestre - alla stregua di quella di Elon Musk con Starlink.

Dunque i primi lanci saranno affidati ad Atlas V, ma ciò non significa che il posizionamento in orbita dei satelliti Kuiper sarà esclusiva di ULA: per il completamento delle operazioni si renderà necessario l'apporto di più partner, ma la scelta iniziale è ricaduta proprio sulla società del Colorado per la sua esperienza acquisita nel tempo, con un tasso di successo nei lanci del 100%. Lanci che avverranno dallo Space Launch Complex 41 di Cape Canaveral, in Florida.


L'impegno di Amazon in Project Kuiper è davvero massiccio: nato nel 2019, il progetto può contare sull'ok dato dalla FCC americana nonché su un investimento che ad oggi ha raggiunto e superato 10 miliardi di dollari. Le innovazioni non saranno solo in orbita, ma anche sulla Terra: la società di Bezos ha infatti preannunciato che ai clienti sarà fornito un ricevitore dotato di antenna con frequenze tra 27 e 40GHz basata su un'architettura di nuova generazione capace di offrire un'elevata velocità di navigazione ed una bassa latenza. E non saranno solo dimensioni e peso ad essere ridotti, ma anche il costo.

Aspetto importante e da non sottovalutare è il traffico che si sta creando nell'orbita bassa attorno alla Terra, oggetto di discussione (a volte anche aspra) tra Jeff Bezos ed Elon Musk che, con il suo progetto Starlink, ha già dato il via al servizio - Italia inclusa.


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Commenti

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italba

Lo spazio è tutto "internazionale", non esistono confini né limiti. Chi ha le competenze per mettere un satellite in orbita se la può certificare da solo l'orbita del suo satellite, non c'è affatto bisogno di altra burocrazia. Letto, riletto, confermo e ripeto: Quello che dici non ha alcun senso, stai a vedere che la Nasa o SpaceX o le corrispettive agenzie russe e cinesi che hanno messo in orbita migliaia di satelliti debbano chiedere permesso a chi non ne ha mai fatto volare neanche mezzo

zdnko

Con quel nome hanno già perso. Ma chi se lo ricorda?

Niarod

Non ha senso per te! Continui a non capire soffermandoti al discorso del ciclo di vita...
La nave di cui parli deve sottostare a regole quando naviga in acque proprietarie o internazionali, è sottostata precedentemente a protocolli di qualificazione ed idoneità alla navigazione per lo scopo per cui è stata costruita..
Rileggiti nuovamente l'ultimo paragrafo, se quel che è scritto ti è ancora "insensato", non so dove tu abiti..

giovanni

I russi in lite con gli USA non forniranno più i motori per i razzi Atlas, se non li sostituiscono tra poco non lanceranno più molto...

Federico

Fatico a definire "progresso" l'intasamento di un bene collettivo.

italba

Infatti quello che hai scritto non ha alcun senso, c'è per caso bisogno di un ente che decida dove una nave possa andare e quando lo possa fare? Questi satelliti non vengono abbandonati in orbita all'infinito, hanno una loro vita operativa al termine della quale cadono verso la terra e scompaiono, non c'è proprio niente da regolamentare

Niarod

Icchè vuol dire "tanto tra 5/10 anni rientrano in atmosfera e vengono distrutti..."
Mi sa che non hai colto quel che ho scritto..

italba

Le nazioni ostili non sono nazioni fe$$e, se lanciano dei satelliti cercano di fare in modo che non interferiscano con gli altri. A meno che non vogliano coscientemente sabotare gli altri satelliti, in tal caso dell'organo di supervisione se ne fregherebbero altamente.

Dark!tetto

Eh si ho capito, come dici tu anche lo spazio in mare basta per tutte le navi e c'è comunque una regolamentazione e non solo per non far collidere le navi, idem per lo spazio aereo. Quello che ti sto dicendo è che se non c'è una regola o un organo di supervisione, chi impedisce a nazioni ostili di non rispettare quello spazio ?

italba

Il diametro terrestre è di 40.000 Km, le orbite possibili per ciascuna quota sono ben determinate e possono essere corrette, c'è spazio per tutti. Pensa a quante sono le navi nel mare, eppure è una superficie bidimensionale... Ovviamente ciascuno sceglierà un'orbita che non interferisca neanche lontanamente con quella degli altri, e ci sono già dei sistemi, automatici o manuali, per spostare i satelliti ed evitare possibili collisioni

https://www.repubblica.it/scienze/2019/09/17/news/satelliti_in_collisione_l_allerta_arriva_via_mail_esa_serve_nuovo_sistema_-236272808/

Dark!tetto

Penso che come dici tu per la spazzatura no problem, ma tanto per citare un esempio, senza regolamentazione se domani la corea del nord decide di lanciare 50k satelliti con la scusa di internet ? E magari poi altri 200k per la Cina e così via, si può andare avanti senza un minimo di regolamentazione ?

Dark!tetto

Eh ho capito, ma ad un certo punto bisognerà comunque regolamentare per tanti motivi aldilà dello spazio occupato, anche solo per non darsi fastidio tra loro e non occupare le "posizioni migliori" solo perchè non ci sono regole tipo selvaggio west.

Mirko

Tra un loro satellite e l'altro ci posizioneremo anche i nostri.

Dark!tetto

Bene per il progresso ci mancherebbe e anche se al momento con questi 20/30 mila satelliti il problema non si pone, cosa succede se domani saranno diverse telco a voler investire in una tecnologia simile ? Nel senso oggi tra un satellite e l'altro c'è sufficiente spazio quando saranno 20 volte tanti per lanciare qualcosa nello spazio mettono i semafori ? O quando sarà saturo non sarà più possibile a nessuno fornire questo tipo di servizio ? E infine, ma la FCC può autorizzare il lancio sul suolo americano, ma che autorità avrebbe sullo spazio sopra le nostre teste ? Insomma questi lanciano satelliti in giro per il mondo solo perchè non c'è regolamentazione, ma un giorno se nulla cambia avranno un monopolio alla faccia del resto del mondo.

Mirko

Ma il razzo utilizzato anche per Perseverance non è troppo potente per una semplice orbita medio/bassa?

Mirko

Basta disporre di uno scudo deflettore come l'Enterprise ....

Mirko

Cosa non farebbe per portare Alexa anche nelle zone più remote ....

italba

Sono satelliti in orbita bassa, entro 5 o 10 anni rientrano in atmosfera e vengono completamente distrutti. Nessun "inquinamento spaziale", niente da regolamentare

Maurizio Mugelli

i satelliti in orbita ultrabassa come questi non sono rilevanti per la "spazzatura orbitante", hanno un tempo di ricaduta naturale troppo corto.

tulipanonero1990

Non scherziamo, parliamo di satelliti molto piccoli e di una area superiore a quella terrestre. 20k satelliti sono nulla, tra di loro resterebbe spazio sufficiente per mandare in orbita l'everest....

Niarod

Da un lato bisogna avanzare tecnologicamente come società, ed offrire infrastrutture di rete su scala globale ed in orbita ( nodi di supporto alle future missioni su satelliti o pianeti).
Dall'altro però, come ha già specificato qualcuno, tutta questa "immondizia orbitale" sarà un grosso problema negli anni a venire.
C'è bisogno di un organo (nazioni unite?) che possa vigilare sulla "sosta selvaggia" che si sta creando in orbita. Vanno definiti criteri e regole su chi, come e con quali modalità si possa immettere dispositivi e macchinari in uno spazio che appartiene a tutto il pianeta, dal paese più povero a quello più ricco ed avanzato tecnologicamente.
Sulla terra per fare qualsiasi operazione devi ottenere licenze, permessi, seguire regole e criteri, valutare l'impatto ambientale ecc ecc.
Perché in orbita no?
Magari mi sbaglio e tutto ciò esiste ed è stato fatto prima dei vari lanci, ma ho i miei dubbi..

Alessio

... che Jeff possa prendere un nuovo schiaffo da Elon dopo quello preso dalla Blue Origin da SpaceX ?

Alessandro Giannini

Bella domanda,infatti sarà proprio questo il problema, negli anni a venire!

R4gerino

3200? Poi c'è l'altro suo amico, Musk, che ne vuole lanciare qualche decina di migliaia.

Ma dopo, per andare in orbita, bisognerà fare manovra per districarsi tra tutta quella spazzatura ?

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