
18 Marzo 2021
Ora sappiamo come Manjaro vuole fare per arrivare su ogni tipo computer e tablet, iPad inclusi, come ci dice da qualche settimana a questa parte: cloud computing. Niente porting, progetti speciali di dual boot e hacking richiesti per un'installazione nativa, quindi, solo una pagina Web da visitare e un abbonamento mensile da pagare. Il servizio di cloud computing è offerto da Shells.com, azienda molto giovane del segmento del Desktop-as-a-Service o DaaS, e l'abbonamento parte da 4,95 dollari al mese.
#Manjaro on any device, anytime - now! We are glad to partner up with @shellsdotcom. More info here: https://t.co/fjc0Ov0krK #VirtualDesktops #CloudComputing pic.twitter.com/aPWrlPx6Sw
— Manjaro Linux (@ManjaroLinux) April 6, 2021
Il concetto è molto semplice: Shells mette a disposizione dell'utente una macchina virtuale con installata la popolare distro Linux, completamente configurabile. È possibile per esempio specificare l'ambiente grafico preferito tra XFCE, KDE e Gnome, installare "migliaia" di app desktop gratuite come FreeOffice, LibreOffice, Kdenlive, Ardour, Krita e SoftMaker Office.
L'abbonamento base di Shells costa 4,95 dollari al mese, ma è limitato a 100 ore di uso al mese. Le risorse della macchina virtuale si quantificano in 1 processore, 2 GB di memoria RAM e 40 GB di archiviazione. Il piano Basic da 9,95 dollari al mese ha le stesse risorse, ma non ha limitazioni di tempo; il piano Pro, infine, costa 36,95 dollari al mese e quadruplica tutte le risorse (4 processori, 160 GB di archiviazione, 8 GB di memoria RAM). Ci sono offerte speciali con sconti dal 33 al 45% per gli abbonamenti annuali.
Insomma, se volete un metodo più radicale e "fisico" per installare Linux sul vostro iPad purtroppo non è questa la soluzione che aspettavate; ma è molto difficile che arriverà mai, per via dello stretto controllo che Apple esercita su hardware e software. Forse conviene rivolgersi a soluzioni native Linux, come il JingPad A1.
Commenti
Ma vedi che siamo pienamente d'accordo eh! :)
E' un idiozia parlare di tempi di installazione e fanatismi vari (l'ho premesso nel commento precedente)
Oramai tutti i sistemi operativi sono avanti avanti installa finito in tempi super rapidi (con ssd non ne parliamo proprio)
Ti facevo solo notare che le distro citate sono tra le più lente a livello di package manager, tutto qui :)
Ok, capito, il solito bambino viziato che è completamente distaccato dalla realtà. Saluti.
Io ti consiglio di guardare pure l'installazione coi floppy su PC con i nastri magnetici o le schede perforato.
Ciao, benvenuto nel 2002.
Ti consiglierei di guardare i tempi di windows su HD ottici e non solo su SSD, e poi fai il confronto con Linux sugli stessi
https://www.youtube.com/watch?v=yrONGrU9q94
non so frank700, ma se posso dire la mia, in un mio eventuale utilizzo di windows, dopo l'installazione come minimo dovrei:
-installare un browser (ma questa, ammetto, è questione di gusti)
-installare un client di posta degno di questo nome
-Installare una suite office
-Installare un lettore audio/video decente
-Installare uno o più programmi per gestire i file compressi
-installare uno strumento per crittografare/decrittografare file
-installare google drive
-installare un editor di testo decente
-installare un file manager decente
-installare un visualizzatore PDF decente
L'installazione di Linux è nettamente più rapida, sia come tempo effettivo che come configurazione post-installazione, ha già tutto quello che serve alla maggior parte delle persone "out-of-the-box"
no... vai sul motore di ricerca (google o anche duck duck go), cerchi lutris gioco X o lutris launcher X, ti rimanda sul sito di lutris, fai un click su un pulsante che ti apre lutris con gia tutta la config ottimale per quel gioco/launcher.
invece per proton e' ancora piu' semplice, e' integrato in steam, non devi fare niente, vai nella tua libreria, scarichi il gioco che ti pare, e terminato il download premi sul pulsante play... fine, valve ha pensato a tutto per te, integrando proton (un fork di wine) in steam
Si play on Linux etc ma ti devi comunque andarti a guardare conf etc non è next next done
Ah no? RaA su cmd e lanci qualsiasi comando senza password su qualsiasi cartella inclusa Syswow...
Non ho detto che non si fa, ho detto che ti devi sbattere...
Ho sostituito Premiere Pro e Lightroom, però sempre per roba personale, se devo farci qualche lavoro purtroppo sono ancora legato ai programmi di Adobe
Eh, ed invece quando hai finito di installare Windows che devi fare dopo? Io mica ho capito eh...
In malafede ci sei tu. Primo perchè ovviamente mi riferivo ai tempi di installazione da supporto pronto, secondo perché 20 minuti per arrivare al boot te li sei sognati. Terzo l'utente a cui ho risposto ha parlato di tempi biblici di installazione. Mai mi sarei sognato di parlare di questo anche a fronte di ore di differenza considerando che è un'operazione che si fa una volta ogni X anni se tutto va male.
Ma poi il download della ISO su linux non lo fai? Rufus non lo scarichi? La pen drive non la prepari? La iso è spesso più piccola, è vero, ma anche il download di W10 è più piccolo se scarichi la sola versione 64 bit come solo la versione 64bit ormai c'è per quasi tutte le distro.
Per quanto riguarda i tempi di installazione...
https: //www. youtube. com/watch?v=FnYI3Elh2wo
7 minuti e 23 secondi Ubuntu 20.04 LTS e 8 minuti e 44 secondi W10 1909. Ben 1 minuto e 21 secondi di differenza. Roba da non dormirci la notte.
"Hai ragione tu" (meglio assecondarti...)
Voto comprensione del testo: no.
Infatti e aggiungo che oltre quello che dici se pure uno volesse il cloud a tutti i costi, ci sono VPS a costi decisamente inferiori a quelli che loro propongono.
L'unico che sto vedendo che decanta la sua superiorità qui sei tu, e francamente il modo in cui lo fai mostra sintomi di complessi d'inferiorità insiti dentro di te.
Questo tu utilizzo dei social per sfogare chissà quali frustrazioni non è sano. Ci sono canali più funzionali, parlane col tuo medico, non c'è nulla di cui vergognarsi.
Non hai capito il mio commento.
Patetici sono quelli che escono dalle loro caverne per decantare la loro superiorità in quanto utilizzatori di Linux e non “winzoz”.
A me si, ho dubbi sui suddetti nerd brufolosi che “linux è meglio, se usi winzoz non capisci nienteeee! Si ho detto winzoz perché è questo quello che è Windows, una z0zzeria e se lo usi sei inferiore a me che sono troppo intelligente ed uso Linux!!1!11!”
Grazie del commento molto approfondito.
La differenza è che su linux durante gli aggiornamenti lavori, con Win non accendi nemmeno il PC. Sta cosa la odio.
Da piccolo non ti volevano bene vero?
No vabbè tranquillo... Purtroppo quando scrivi perdi un sacco di espressività, ma non per questo ho risposto in modo aggressivo, anche perché quelle cose non le hai dette tu(se ho capito bene).
Posso sapere che ambito di utilizzo ha? È chiaro che è molto influente.
Premesso che non amo Ubuntu, per la base di scelte veramente poco comprensibili, e consiglio(per quel che so ora) di usare una Ubuntu Based(come Linux Mint) o Debian Based (come MX Linux).
Ora tornando alla domanda, premesso che la risposta è parziale e dipende prevalentemente dal tipo di utilizzo, e diciamo che per ora do per assodato che sia un uso dekstop, in generale Linux garantisce una sicurezza per 3 motivi generici:
- I principali progetti hanno gruppi di sicurezza piuttosto rapidi ed efficenti, come nel caso di Spectre che è stato, seppur tutt'ora non risolto, aggirato in fase di boot. Ovviamente vale per tutti, in particolare il tempo di risposta dalla segnalazione di 0-days
- Il fatto di essere open e di avere gli occhi di migliaia di persone puntate direttamente sul codice è una migliore garanzia sulla sicurezza e stabilità del software, in particolare per i grossi progetti, come il Kernel appunto.
- L'essere meno adottato e l'avere una community molto più attiva. Successe tempo fa che un famoso software open source fu manomesso dal server e molti scaricarono una versione corrotta, che sembrava identica, ma aveva del codice malevolo. Su Linux la cosa si scoprì il giorno stesso perché la community ha la possibilità di registrare con precisione ed agilità le modifiche di sistema e l'uso di memoria, dove anche pochi MB posso risultare anomali per un esperto. Su Windows il consumo di RAM (ad esempio) non è assolutamente indicativo, visto che non possiamo fare grosse rilevazioni, salvo valori % significativi. Poi si scoprì che quel software era infetto già da diverso tempo su Windows e Mac senza significative segnalazioni.
- Architetturali. Linux offre uno schema di gestione app molto semplice, con i file di configurazione e i software. Semplicemente un file contiene i dati dei "settings" e il software applicativo è tutti installato in una directory, che può accedere solo al corrispettivo file. Quindi anche i software sono più gestibili e flessibili. Cancellare un app è definitivo, al massimo può lasciare il "config" che per sua natura non può essere malevolo. In Windows invece i software dannosi possono fare molto, troppo. Replicarsi, ricreare processi subprocessi in background che sono anche non visibile non con appositi task manager, creare dei file temporanei con permessi fuori dal normale e edificare il registro di sistema. Prendendo il caso di prima, una volta che hai autorizzato il download di, per esempio, "VLC" e lui chiede i permessi, e tu glielo dai(ovviamente) il file corrotto ti installa VLC, ma contemporaneamente ti va a caricare file temporanei che ti scaricano da internet un vero e proprio software malevolo, e nel frattempo di creano processi e si replicano in più cartelle nonché contaminano i registri(e dal registro possono fare cose assurde, come modificare il reindirizzamento del browser ed ad esempio impostare che quando accedi su "Unicredit" Chrome ti rimando su "Unicredit-italia", un sito ad hoc per truffarti.
A quel punto la strada migliore è il reset totale, visto che non sai mai cosa può rimanere. Neanche un antivirus, senza che vi siano segnalazioni, può garantirti sicurezza totale. Questo infatti agirà solamente sul software scaricato in secondo momento, e non su VLCinstaler.exe ovviamente ha i suoi benefici in protezione, ma non è il massimo.
Ma anche software come "sudo" sono molto importanti per permettere di evitare comandi od azioni involontarie quando si sta per interagire con del software che chiede i livelli di amministrazione, mentre Windows non da questa garanzia e flessibilità.
Ovviamente la cosa è molto semplificata.
Tornando alla questione Ubuntu, darò dei consigli molto pratici:
- adottare li dove possibile i repository ufficiali. Flatpack è una alternativa valida che garantisce un ambiente Sandbox sulla totalità dei pacchetti, seppur alcuni funzionino con leggeri bug.
Le ultime versioni di Ubuntu hanno un proprio, pessimo secondo me, package manager, che lavora similmente a Flatpack in ambiente Sandbox. Dico che è pessimo perché è subdolo, se tu utilizzi il classico APT(di derivazione Debian) lui in realtà traduce i comandi e usa il proprio. Il che è pessimo in termini di controllo del software e dei processi.
Usare pacchetti ufficiali significa usare pacchetti controllati singolarmente e scaricare software dagli stessi server di migliaia di persone che sono una solida garanzia di avere software non nocivo. Spesso software di piccoli progetti (ma non solo) sono gestiti in maniera scandalosa, ed è molto più affidabile contare su un sistema piuttosto sicuro
Non ci sono particolari software che possono essere d'aiuto in questo caso, al più un antivirus seppur porta con sé le sue pessime criticità.
Piuttosto è consigliabile un po'di esperienza. Io ho una barra specifica che mi segnala eventuali variazioni di consumo su RAM e CPU, oltre che alle temperature e voltaggi e cose simili. Con diversi criteri da me creato con codice python ho un sistema visivo costante(che poi è sempre utile) e diversi segnalatori.
Adottò sempre virtual machines in caso di test o di prova di software sospetto.
Avere un po' di praticità nella navigazione, utilizzare software più controllato ed attendibile(ad esempio Firefox) e sulle reti, importantissime, valgono le stesse cose. Non male il firewall, ma li ancora di più praticità. Verificare gli indirizzi, aggiornare sempre il browser con le patch, inserire blocker e anti tracciamento avanzato(che spesso i cookie sono usati per cose poco convenienti) attivare il blocco Http(ad esempio Firefox se rileva un https che non è aggiornato, per esempio nel protocollo, avendo anche un TLS 1.1 te lo segnala come Http e fa partire la procedura di sicurezza, come accade se provi ad entrare in alcuni siti istituzionali italiani, che sono crittografati ma non aggiornati e risultano http proprio per segnalare un pericolo di sicurezza).
Per cui consigli particolari non v'è ne ho, non ci sono "procedure da eseguire" che non siano state già predisposte. Sempre aggiornare con le patch di sicurezza. Poi io ho anche un Live CD, che se devo fare qualcosa di sospetto lo eseguo su una pen drive avviabile e sono sicuro di non danneggiare tutto.
Fare attenzione anche a Firmware vari, driver e software di base come GRUB, che possono avere bug che, se sfruttati(sempre con in mano il PC) sono potenti.
In caso appunto il PC potrebbe essere preso in mano da una persona (sempre bene evitare) puoi anche crittografare tutto il driver. Lo fai in fase di installazione o manualmente o automaticamente con la maggior parte delle distro Linux e le perdite di performance sono accettabili.
Questo detto proprio "basilarmente" e semplicemente. Ovviamente non scendo in inutili tecnicismi ma è chiaro che le le prova e motivazioni sono molto e in tutte i campi. Poi esistono anche soluzioni migliori secondo me, come OpenBSD, che ha un codice di qualità eccelsa, e il che può fare tantissimo. Mentre, nonostante stanno facendo un ottimo lavoro lato os, su FreeBSD sono state fatte scelte scellerate sul conduce, ad esempio con l'integrazione lato kernel di Wineguard. Ovviamente tutte questo sue beta, cioè anche 6 mesi prima di vedere queste soluzioni. Poi FreeBSD ha cancellato nel giro di pochi giorni il tutto, però anche su Linux ho visto una fretta un po' ingiustificata nel portare certe novità che magari potevano attendere.
In questo caso è buona norma anche prendere LTS, che per Linux significa software LTS dal Kernel all'OS ma anche tutti i pacchetti. Già di base Debian ti installa solo LTS
Boia cane non ho mai avuto senso per gli affari.
Ma appunto stavo cercando di capire quali sono le esigenze di questi pochi.
Perché comunque con 2GB di RAM che ha il piano base non penso che ci fai molto di più di aprire un file di testo.
si. dovevi impacchettarlo e venderlo a 10 euro al mese
che, a loro dire, con qualunque dispositivo accedi allo stesso os, con la stessa suite di software e i tuoi file, per i quali oltre che l'accesso hai anche pa possibilità di modifica. una cosa utile a pochi, ma non del tutto inutile
6 mesi fa l'ho installato su macchina virtuale Gnome Boxes. Ed un recente aggiornamento 20H2 ha impiegato alcune ore. Premesso che la mia workstation è potente ed ho dato a Windows 4 core e 8GB di ram (ne ho 32 sulla WS).
E in autunno si è sminkiato il mio desktop in azienda dopo un aggiornamento importante ed è dovuta intervenire l'assistenza dell'informatica individuale (come la chiamano da noi)...
Sempre il Windows 10 in azienda una mattina che c'era l'aggiornamento 20H2 è stato fermo il PC per ore. Ma ho lavorato dal mio computer con Linux connesso in VPN.
1-2 volte l'anno ci sono problemi bloccanti. O che richiedono un fermo di ore.
In 3 anni sempre quel PC desktop dell'ufficio ha subito un formattone e reinstallazione per problemi importanti.
Adesso in smart working dall'estate scorsa uso o Linux o ChromeOS quando sono in mobilità. Mai un problema o un fermo macchina!
Ma esattamente dove dovrebbe essere la convenienza in sta roba?
Con 400€ ormai ti prendi un portatile con caratteristiche migliori del piano da 40€, vuol dire che in 10 mesi di utilizzo te lo ripaghi, poi se parliamo di fissi facciamo un +50% delle prestazioni.
Ma dico, quand'è l'ultima volta che l'hai fatta una installazione?
La pendrive da 8gb ormai te la regalano ed io mi riferivo a quello che hai detto dopo ovviamente
Ma più che altro a cosa dovrebbe servire questa soluzione?
Se uno ha la necessità di accedere ai suoi documenti o file esistono già soluzioni cloud specifiche per la condivisione: Dropbox, One Drive, Google Drive/docs, Office 365....
Quale sarebbe la necessità di avere un intero sistema operativo virtualizzato in remoto che non sia il proprio PC?
in realta' come succede sempre, ci sono attacchi da enrambe le parti.
tra quelli che iniziano a chiamare windows winzozz, e quelli che non hanno mai usato una distro gnu/linux e sparano sentenze (sbagliate) per sentito dire.
basta ignorarli entrambi.
comunque quel "non sono per tutti" non e' necessariamente vero, lo stesso si puo' dire anche windows, non e' per tutti
Debian e derivate.
Ormai il supporto e i software per Linux sono per Ubuntu e Fedora poi passano alle altre.
Perché non è vero, come ha scritto, che lui usa anche Linux. Non sa neppure di cosa sta scrivendo.
Ergo è un troll.
Scusa ma non ho ben capito cosa vuoi dire, spiegati meglio per favore
Mamma Debian
tu che base consigli? che abbia un ottimo supporto al touch screen magari, giusto per complicarti la vita :')
Si e no...
Nel senso che Windows dovrebbe riconoscere l'hardware e scaricarsi quel che serve.
Stranamente non lo fa.
Non è brutto come punto di vista
Lo capisco e non è che io sia un esperto in materia, ma non dovrebbe essere "colpa" del produttore in casi del genere?
secure boot funziona senza problemi e senza sbattimenti, TPM non lo conosco
per giocare windows e' meglio, c'e' poco da dire, ma per chi usa linux, non dover usare windows solo per giocare e' ancora meglio.
chiaro che se uno usa windows, non ha motivo di scegliere linux per i giochi, perche' ne hai meno... ma per chi usa solo linux e' comodo poter giocare da linux anche ai giochi compatibili solo per windows
Non so quanto tempo ci vuole su una ssd, ma su un disco ottico ci vogliono molto più di 5 minuti, e ce ne vogliono almeno 15 solo per la configurazione guidata post installazione.
Negare ciò è essere fan con fette di prosciutto davanti agli occhi.
diciamo che con proton integrato in steam, non devi sbatterti tanto, nel senso abiliti un'opzione dentro steam, e puoi avviare qualsiasi gioco, poi se va, bene se non va non c'e' niente da fare.
per i giochi fuori da steam invece lutris fa gia il grosso del lavoro per ridurre quasi a 0 le configurazioni manuali
Stereotipi ne abbiamo? Che commento patetico.
Mi sembra una soluzione un pò del menga, considerando che si parla di un so open source. Bisogna esserne dipendenti per andare a pagare questo servizio. Ma poi non esistevano già servizi cloud simili?
Office365 online fa schifo perfino in confronto alla GSuite.
Ti faccio un esempio...
Prova con Excel online a selezionare colonne non contigue per poi fare una pivot o un grafico. Non puoi farlo! Google Sheets invece lo permette.
Con Excel online devi necessariamente spostare le colonne perché siano contigue.