
03 Febbraio 2021
Il Garante della Privacy italiano si muove contro il Revenge porn - una delle forme più odiose di violenza sulle donne e, in generale, contro la pornografia non consensuale - mettendo a disposizione sul proprio sito un canale di emergenza. Le persone che temono che le loro foto o i video intimi possano essere diffusi senza il loro consenso su Facebook e Instagram potranno segnalare questo rischio e ottenere che le immagini vengano bloccate.
Il canale di segnalazione preventiva era stato attivato da Facebook l'anno scorso in Italia tramite un programma pilota portato avanti da un'associazione no profit, ma viene oggi reso disponibile direttamente sul sito del Garante, dove le potenziali vittime di pornografia non consensuale troveranno un modulo per fornire le informazioni utili a valutare il caso. L'iniziativa è stata lanciata simbolicamente proprio l'8 marzo, Giornata internazionale dei diritti della donna.
Il Revenge porn - che tradotto a grandi linee in italiano potrebbe essere reso con "pornovendetta" - è in sostanza la diffusione illecita, non consensuale, attraverso i social media (ma anche offline) di foto e video sessualmente rilevanti, scattati nell'intimità di una relazione e destinati a rimanere privati. Una tematica che dunque riguarda da vicino il mondo della tecnologia e dei nuovi media.
La pratica, come suggerisce il termine, viene attivata primariamente da un ex partner, che decide di vendicarsi diffondendo video e foto privati di questo tipo per umiliare la vittima. Si tratta di una violazione di diritti inviolabili della persona costituzionalmente garantiti e di lesioni gravi, talvolta irrimediabili e sempre irrisarcibili, della propria dignità e reputazione, con inevitabili ricadute sulla vita professionale e di relazione.
Succede anche che il contenuto sia inviato a familiari, amici e colleghi della persona offesa al fine di accrescerne il discredito sociale e può generale ulteriori condotte illecite come ingiurie, minacce, stalking ed estorsione fino all'omicidio, come ben noti casi di cronaca riferiscono. L'obiettivo è sottoporre la vittima a una gogna mediatica che può condurla, a causa di una sofferenza psichica che in alcuni casi si rivela ingestibile, anche a scelte estreme.
Purtroppo il fenomeno è in forte espansione: come emerge dall'indagine dell'associazione PermessoNegato, quasi un milione di utenti italiani praticano quotidianamente violenza contro le donne, partecipando a canali Telegram dove vengono diffusi contenuti di Revenge porn. A fine 2020 infatti i gruppi e i canali italiani attivi nella condivisione di pornografia non consensuale erano 89, e il più seguito annovera oltre 997.000 utenti unici iscritti: una crescita impressionante, se si considera che solo dieci mesi prima i gruppi e canali rilevati erano 17.
Adolescenti, adulti, semplici cittadini o personaggi noti: il fenomeno della pornografia non consensuale non esclude classi sociali o demografica, e il materiale diffuso varia dalle immagini destinate a rimanere private riprese consensualmente durante il rapporto sessuale (a non essere consensuale, lo ricordiamo, è la loro diffusione) alle foto rubate da telecamere nascoste, passando anche per quelle rubate dai dispositivi delle vittime; non mancano nemmeno le immagini di stupro.
La buona notizia è che il Revenge porn, in Italia, è diventato un reato: la legge 29 luglio 2019, n.69, conosciuta anche come "Codice Rosso", lo rende punibile con la reclusione da uno a sei anni e con una multa da 5.000 a 15.000 euro. Un passaggio fondamentale per fronteggiare il fenomeno, mentre tuttavia gli strumenti di tutela della vittima sono ancora nebulosi, soprattutto perché gli autori del reato, che si nascondono sul web dietro false identità, restano spesso impuniti, e i tempi lunghi della giustizia - opposti alla grande velocità della condivisione delle immagini - rendono spesso inefficaci le procedure ufficiali di tutela delle vittime.
Una volta diffusi su internet - social media, canali Telegram o siti e software di condivisione peer to peer - le foto e i video sono molto difficili da estirpare, perché l'ampiezza dei possibili canali di diffusione rende molto complessa l'attività di contenimento della propagazione.
Proprio per questo motivo bisogna intervenire tempestivamente: ed è per questo che il il Garante per la protezione dei dati personali ha messo a disposizione una procedura di segnalazione direttamente sul proprio sito. La pagina, che si trova al link www.gpdp.it/revengeporn, è stata lanciata simbolicamente nella giornata dell'8 marzo, festa della donna, ed è una forma di tutela emergenziale a carattere preventivo.
Uno strumento dunque che agisce su Facebook e Instagram in collaborazione con queste piattaforme. Si rivolge alle persone maggiorenni che temono che le loro foto o video intimi possano essere diffusi senza il loro consenso sui social, che scaricando il modulo dalla pagina indicata potranno segnalare al Garante tale rischio e ottenere che le immagini vengano bloccate.
Il Garante, raccolti gli elementi necessari, darà alla vittima un link dove caricare direttamente le immagini di cui teme la diffusione; una volta fatto, le immagini verranno cifrate da Facebook tramite un codice hash in modo da diventare irriconoscibili prima di essere distrutte, e serviranno a bloccare possibili tentativi di una loro pubblicazione sulle due piattaforme grazie a una tecnologia di comparazione.
In ultimo, resta imprescindibile la prevenzione, cioè che si affermi una consapevolezza di quanto siano preziosi i dati personali, in particolare quelli sensibilissimi, come ha sottolineato Ginevra Cerrina Ferroni, vice presidente del Garante privacy.
All'argomento abbiamo dedicato la puntata dell'8 marzo di HD Dietro le quinte, l'appuntamento live sul canale Instagram di HDblog dove si parla di notizie, prodotti e temi legati alla tecnologia. Ospite del giorno Edoardo Venini, DPO team member per Pubbliche Amministrazioni e aziende private, senior legal/IT Privacy specialist e autore della rubrica Pillole di Cybersecurity qui su HDblog.
Commenti
Strano le dittature sono sempre state sinonimo di leggi severe...al contrario le democrazie (quelle vere) hanno leggi più articolate ma meno invasive. (vedi in Italia prima di finire in galera ne passa di tempo, in africa se sgarri sei dentro a marcire a vita).
Come no, esiste eccome. Ti esponi ad un potenziale rischio futuro. Il vaso puo succedere certo, ma le probabilità sono estremamente basse. La probabilità invece che ci si imbatta sempre in persone di buonsenso ed educate invece, è decisamente inferiore. E comunque, vale per qualsiasi cosa, da contenuti più delicati ad affermazioni fatte online.
Quelle libertà in particolari si, senza leggi severe e una dittatura è quasi impossibile raggiungere quel livello di sicurezza, ma con la democrazia hai altre libertà come quella di espressione, quella politica… È tutto un dare per avere, non si può avere tutto.
Quindi per te democrazia e libertà non possono coesistere.... annamo bene va....<cit.>
Cosa centra, anche se fra 5 min esci di casa e ti cade in testa un vaso ci resti. Il controllo non è possibile, ma l'educazione, il buon senso, la correttezza, l'amicizia, il rispetto, ecc... possono essere messa in pratica da chiunque con il massimo controllo.
leggi 2 commenti più sotto
Più che codice è una funzione h(x) applicata all'immagine per ottenere l'hash sum (stesso procedimento ad esempio per verificare le iso) Facebook memorizza questa stringa -> se qualcuno proverà a ricaricare quell'immagine l'hash sum calcolato sarà uguale e quindi in questo caso l'immagine viene bloccata.
se vuoi mi faccio un selfie con il membro in mano e te la pubblico senza problemi taggandoti, 0 problemi. il discorso è molto più complesso sul revenge porn, ma se ancora non hai capito che scrivere e/o sottolineare il PUNTO in una frase la auto delegittima , dubito riusciresti a capire
cheffigura proprio
già che parli di certe cose sembra tu abbia 90 anni, ma in che periodo vivi? l'ebbrezza di farsi filmare anche se in decadenza rispetto ad altre pratiche più spinte esiste ancora ti ricordo
cosi quando il sacerdote di turno tenta di metterti la mano nelle mutande stai ancora più zitto? ma per piacere.. con tutti gli scandali che ci sono più che seguire la religione bisognerebbe aggiornare la religione. Non esiste essere vivente al mondo che sappia reprimere i suoi istinti basilari... figurarsi se te lo impongono
ci sono fidati
forse tra i 16/20 enni non molti
ma della mia generazione, ho 36 anni, ci sono eccome.
gente che è contro laborto perché non è cristiano
ma sc0pano da anni fuori dal matrimonio.
Nì, secondo me è più il maschilismo tossico il problema. Il cristianesimo fra i giovani ormai è una barzelletta, non penso di aver mai visto un giovane rispettare le norme e la morale cristiana.
E la colpa è di chi li educa.
questo accade per il semplicissimo fatto che per una donna avere uno o più partner è estremamente facile, mentre per l'uomo è oggettivamente più complicato.
Adesso sappiamo quali siti ti piace cercare, la pubblicità ne è solo uno specchio.
intedevo(in modo ironico ovviamente)
che bisognerebbe reistituire lo stato cristiano.
in realtà la penso
come te però.
il 90% dei problemi sociali derivano dall’educazione cristiana
nel senso che educhi le persone a prendere la religione e metterla da parte?
la colpa è della chiesa.
sappiatelo
lo dico da 20 anni
il problema è la religione.
è sufficiente educare le nuove generazioni fuori dalla dottrina cristiana e si risolverebbero il 90% dei problemi sociali.
bravissimo
non piangere sul latte versato
stai facendo il video bravoh
ne è un esempio se non sbaglio.
la cosa è poi finita purtroppo in tragedia..
meglio educazione civica basata sulla religione
Si infatti, imparassero a mettere via il telefono ogni tanto specialmente nei momenti “delicati”.
ah ok non avevo capito pensavo intendessi chi fa il video
Ma infatti la colpa è di chi ruba e divulga . Di chi altro dovrebbe essere.
il discorso ha un senso ma ti faccio un esempio siamo noi che dobbiamo adeguarci alla situazione oppure sono le situazioni che vanno regolate in modo da consentire di fare più cose serenamente senza temere ciò che può venire dopo
si sono tolte la vita perchè sono state ricattate da chi considera la sessualità come il male possibile che nel 2021 la gente dica ancora che è colpa di chi fa il video e non di chi lo ruba e lo posta?
Siamo arrivati al punto di dover educare gli adolescenti e difendersi dagli adulti...C'è una parte di società che è marcia fino all'osso.
hai veramente ragione
Una democrazia c'è al di al del tipo di sistema giuridico. Il sistema giuridico esiste ed è strutturato sulla base dei comportamenti della società in cui opera.
Educazione civica a scuola come materia propria al posto di religione (visto che l'ora di religione serve a niente per come è strutturata ora) che insegna come comportarsi nel mondo odierno e le conseguenze che si possono avere
Io non mi sono espresso circa la moralità o l'immoralità dell'azione.
Io ho sottolineato che l'interesse per qualcosa e la valutazione morale di quella cosa sono due cose diverse.
Si può essere interessati e avere una cattiva opinione morale. Si può essere interessati e avere una buona opinione morale. Si può essere interessati e non avere alcuna opinione morale. E di nuovo il giro con il disinteresse.
Caro amico guarda meno oroscopi!!!
Serve un'educazione agli adolescenti, sono quelli più a rischio.
Pubblicano di tutto e di più senza cognizione di causa.
Poi se ne pentiranno a 20-25 anni
i problemi veri li hanno gli attuali 14enni che non capiscono la gravità di certe cose, si pubblica di tutto e di più, o meglio non si fa loro capire.
Vedremo poi quando avranno 20-25 anni
Appunto, il mondo è quel che è! Possiamo provare a renderlo migliore?
ma cosa c'è di immorale nel filmarsi mentre si scopa? è immorale colui che sta dall'altra parte a giudicare ed offendere per il semplice gusto di ferire
Ci sono tantissimi modi per essere ricattato, e molti di questi sono illegali. In questo momento storico si sta solo scrivendo la base giuridica, sociale, educativa, per regolamentare un "nuovo" modo per commettere un atto criminale.
Autolesionista è un concetto forte e da definire bene, la legge ci tutela in un sacco di situazioni in cui possiamo essere ingenui, non per questo perdiamo i nostri diritti.
il problema è la mentalità medievale, in Italia siamo ancora indietro (le nuove generazioni sono più aperte) mentre in altre parti d'europa si fanno meno problemi a parlare di certe cose e non giudicano le persone per queste cose
Sui torrent , emule un account di Facebook falso , i modi ci sono
il tabù c'è, perchè c'è gente che predica bene e razzola malissimo, sono quelli che commentano subito questo tipo di notizie dicendo "a quella lì è proprio una .... dovrebbero licenziarla subito...queste cose non si fanno, che schifo" poi sono i primi che muoiono dalla curiosità morbosa di poter mettere mano sul materiale incriminato; spingendo così il fenomeno del revenge porn.
il problema sono le persone che danno pregiudizi a chi è diverso da loro per svariati motivi.
Non vedo niente di strano a scambiarsi foto hot o fare video con il partner e magari caricarli su un sito xxx (se entrambi sono consenzienti).
Perchè queste cose non dovrebbero intaccare minimamente la dignità e l'onore di una persona
Appunto. È che spesso si usa la scusa del "devo essere libero/a di fare come voglio", che non è vero. Semplicemente ci si tutela
Ah ah ah
Eh no dal bucco non torni
Cosa c’entra correre in pista, creare materiale visivo che ci ritrae in situazioni intime per poi lamentarsi è da autolesionisti oltre che da ingenui, dato che diamo al prossimo (in questo caso la/il partner) nelle condizioni di poterci ricattare.
Esattamente, se tutti avessero a cuore la propria dignità e il proprio onore il mondo sarebbe un posto migliore.