
04 Gennaio 2021
LinkedIn, il social network lavorativo di proprietà di Microsoft, starebbe preparando Marketplaces, una piattaforma per freelance diretta concorrente di siti come Fiverr e Upwork. Secondo The Information, il debutto di Marketplaces potrebbe avvenire in tempi relativamente brevi - si parla di questo settembre.
È facile intuire come LinkedIn potrebbe cercare di fare leva sulla sua enorme community, ormai avviata da anni e che conta intorno ai 740 milioni di utenti iscritti. È un punto di partenza vantaggioso, ma non garantisce sempre i risultati sperati - basti pensare, rimanendo in casa Microsoft, a come sono andate le cose con la piattaforma di broadcasting di videogiochi Mixer, che ha chiuso senza troppe cerimonie la scorsa estate a distanza di quattro anni scarsi dall'acquisizione.
Stando a quanto riporta la fonte, Marketplaces si focalizzerà sui lavori "da scrivania" e non su quelli manuali - insomma, consulenti, sviluppatori e contabili invece di idraulici, decoratori e giardinieri. Il mercato dei freelance è cresciuto considerevolmente durante la pandemia: le sole due concorrenti citate prima hanno fatturato nel complesso 550 milioni di dollari nel 2020, a grandi linee il 37% in più rispetto all'anno precedente.
Marketplace non sarebbe tuttavia l'unica iniziativa che LinkedIn sta pensando per muoversi nel settore della cosiddetta gig economy. Sarebbe al vaglio anche una funzionalità che permetterebbe agli utenti di pagare i freelance direttamente da LinkedIn sfruttando un wallet digitale realizzato da Microsoft. Dettagli più precisi non sono noti; LinkedIn non ha confermato con troppa precisione il report di The Information, ma ha fatto capire in modo piuttosto chiaro che qualcosa bolle in pentola. I portavoce del social dice che si è riscontrata una crescita di richieste di servizi agli account che si impostano come "aperti per affari".
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Commenti
Io infatti valuto solo "candidatura semplice", se no si finisce a doversi iscrivere a mille mila agenzie/siti e si impazzisce.
Personalmente in quei casi mi rifiuto di inoltrare la candidatura.
Se tu azienda pubblichi un annuncio su LinkedIn per ricercare personale, non ha minimamente senso che poi il link della tua offerta porti a siti esterni come Gi Group e simili.
Non lo trovo professionale.
Concordo, ci sono svariati post che con il mondo del lavoro non hanno nulla a che vedere.
Non è di certo colpa di HDblog se gli sfruttatori del nuovo millennio hanno trovato (e adottato) un nuovo nome al caporalato...
Ok dai almeno su linkedin nessuno avrá la faccia di proporre loghi a 2 euro..oppure si??
Per me linkedin dovrebbe gestire internamente gli annunci di lavoro...non puo essere che per inviare un CV a 3 aziende ci si ritrova a dover usare link esterni su 3 siti differenti
GIà gli utenti lo stanno trasformando iN FB....ci mancava questa
Gig economy?
Quella dei giocattoli?
Ma scrivete in italiano,se ne siete capaci....
Penso che potrebbe essere un temibile concorrente, avranno la possibilità di promuovere questo tipo di servizi ad una platea enorme di soggetti che magari fino ad ora non conoscevano o non si fidavano di piattaforme di questo tipo.
Inoltre Microsoft ha la capacità finanziaria di poter offrire il servizio anche gratis fino a quando non si diffonde.