
10 Gennaio 2022
Spotify si prepara ad alzare sempre di più l'asticella sul fronte della qualità. Il colosso svedese dello streaming, che ha chiuso l'ultimo trimestre del 2020 con 345 milioni di utenti attivi mensili e 155 milioni di utenti paganti, ha annunciato importanti novità durante l'evento "Spotify Stream On".
Quella che tutti aspettavano con ansia è il lancio di Spotify Hi-Fi, un nuovo piano di abbonamento che offrirà un servizio di streaming basato su audio con compressione lossless, che fa rima con Alta Risoluzione.
Spotify Hi-Fi debutterà entro la fine dell'anno e metterà a disposizione degli abbonati Premium (tramite un aggiornamento) un servizio di streaming con "qualità da CD". L'audio lossless potrà essere ascoltato anche su dispositivi wireless e dispositivi compatibili con il servizio Spotify Connect. L'azienda non ha fornito ulteriori dettagli riguardo al nuovo servizio: non è ancora noto in quali Stati sarà disponibile (inizialmente sarà distribuito solo in un "numero limitato di mercati"), né l'eventuale costo dell'upgrade.
Nel corso dell'evento, Spotify ha annunciato inoltre un piano di espansione internazionale, il più ampio mai realizzato prima dall'azienda svedese, che la vedrà approdare in oltre 85 nuovi Paesi per un totale di 36 nuove lingue, raggiungendo un miliardo di potenziali nuovi ascoltatori. Dal Ghana alla Tanzania, da Capo Verde alle Seychelles, volando ad Antigua, Bahamas, fino al Bangladesh e al Pakistan, il servizio di streaming della piattaforma sarà fruibile in (quasi) ogni angolo del Globo.
Ad allargarsi sarà anche il "palcoscenico" dei creatori di contenuti: oltre ad arricchire l'offerta di Spotify for Artists, lo strumento con cui creator e manager gestiscono le pagine degli artisti presenti sulla piattaforma con nuovi tool e lingue disponibili, l'azienda espanderà la sezione dedicata ai podcast. In arrivo nuovi contenuti esclusivi, insieme all'introduzione dei video nei podcast e a un nuovo strumento di ricerca basato sul machine learning. Inoltre, grazie alla partnership tra Anchor e Wordpress, i blogger potranno trasformare i loro contenuti scritti in podcast con pochi click e, viceversa, i podcaster potranno creare un sito web, portando così a una contaminazione e compenetrazione di generi, stili e modalità di fruizione. In futuro, come ha spiegato Spotify, i podcaster potranno inoltre iniziare a monetizzare attraverso abbonamenti a pagamento supportati dai loro ascoltatori.
Tra le altre novità, l'azienda ha annunciato anche Spotify Audience Network, il primo marketplace di pubblicità audio che connetterà i creator di podcast e gli inserzionisti.
Commenti
Utilizzo Qobuz e il suo servizio ti da la possibilità di scaricare i tuoi acquisti in formati differenti, mp3, cd, hi res. Venivano quindi riprodotti dallo stesso dac e anche dallo stesso player. Ho fatto proprio questa prova con vari album, mi sono messo le cuffie e un amico riproduceva a caso, a scelta sua, varie canzoni che conoscevo a memoria, alcune erano impercettibili, soprattutto gli album rock complice anche registrazioni casalinghe come per gli stones o altri gruppi. Altri album tipo Maiden Voyage di Herbie Hanckock o Blue Train di John Coltrane dopo 30/40 secondi di canzone si percepiva subito la profondità di bit maggiore in sezioni con contrabbassi appena accennati o acuti delle sezioni fiati, tutto più presente e ben suddiviso nella scena. Molto secondo me lo fa proprio la profondità di bit legata al genere che uno ascolta, i 96Khz per me sono abbastanza inutili, come ti dicevo un bel file 24/44Khz va più che bene.
Sì, ma il punto è che tu riproduci quell'audio con due DAC differenti... quello del CD e quello del device che usi per riprodurre il file. E ogni DAC ha una resa leggermente diversa. Le differenze potrebbero essere tranquillamente dovute al DAC. Quindi, per capire, dovresti prendere il tuo file e convertirlo a 44.1/16bit. Poi prendere una persona, fargli creare una sequenza random di 20 teste e croci, e farti riprodurre, sempre dallo stesso device, il file 20 volte nelle due versioni, diciamo quella hi-res quando esce testa, quella normale quando esce croce, e chiederti di dirgli quale versione è ogni volta, segnarle su un foglio e poi guardare quante ne hai azzeccate. Se fai questo esperimento, fammi sapere il risultato. ;)
Purtroppo l'hardware è molto importante, e includo anche le orecchie dell'ascoltatore. Avere un orecchio "allenato" non è per niente un eufemismo. Io per esempio, la prima cosa che noto quando riproduco un file hi-res (di un album che conosco a memoria) è la separazione tra gli strumenti, e l'ampiezza della scena rispetto al corrispettivo CD proveniente dallo stesso master. Secondo me lo sweet spot è 24bit/44Khz, più su di così e per avere un rig completo che ti dia la capacità di poter provare a notare differenze, devi spendere come una casa e a quel punto non vale più la candela... Con l'hardware medio confermo essere quasi sempre effetto placebo :)
Fantastico! Ora tutti ad ascoltare musica Hi-Res con tws da 15€ del cinese di fiducia!
Vabbè AM ha Apple dietro eh.
Ah ecco... ma sono anni che hanno la fetta maggiore di mercato! Evidentemente non possono vendere un’azienda in perdita... ma come fa Apple Music a guadagnare invece?
Come Berlusconi, non capisci nulla di mercato. Una volta che diventerà l'applicazione mondiale per ascoltare musica, chi ora ci sta investendo i milioni potrà rivendere tutto a miliardi. Oppure tenersi qualche quota.
Non è una questione di ampli, ma di orecchie. Le nostre semplicemente non sono in grado di apprezzare la differenza, con buona pace di quelli che sostengono che sia assolutamente evidente sul loro meraviglioso impianto, salvo poi essere smentiti in test oggettivi.
Funzionerà anche con la crack?
Sull'importanza del master sono assolutamente d'accordo, sui 96KHz non dico di no in assoluto, ma vorrei sapere quali ampli, casse o cuffie sono necessarie per apprezzare la differenza, e anche quanta sia... E poi vorrei sempre fare il test alla cieca con chi sostiene di sentirla perché in queste cose c'è sempre un grande effetto placebo. :)
Sono abbastanza d'accordo con quello che dici, più che altro bisognerebbe mettere in luce che la vera differenza lo fa il master di partenza. Inutile parlare di Hi-Res e Hi-Fi quando il master iniziale è di pessima qualità, avrai anche campionato a frequenze altissime e a profondità di bit maggiori ma sempre na schifezza è venuta fuori. Per esperienza un bel master a 24 bit/96khz suona che è una meraviglia. La maggiore dinamica si sente, poi ritorna anche sempre lo stesso discorso "cosa ascolti?" su molti generi musicali è molto impercettibile la differenza e la cosa allora diventa veramente inutile.
Si ma confermo pienamente, sono abbonato TIDAL master da quando è uscito.
Se lo tengono a 12.99 secondo me spopola
Guarda, ti sfiderei in un qualsiasi test in doppio cieco a sentire la differenza fra la qualità CD e tutto ciò che è sopra :) Forse, e dico forse, la teoricamente migliore gamma dinamica dei 24bit potrebbe sentirsi nei sistemi home cinema di altissima qualità, ma ribadisco forse. :) Al limite potrebbe essere utile in sala di incisione.
Per la frequenza c'è il teorema di Shannon e quindi non credo ci sia discussione... veramente molto difficile sentire tutto ciò che è sopra 22KHz per un umano... quindi con 44KHz ricostruisci esattamente la forma d'onda... andare sopra non serve.
Non solo è uno spreco di spazio, ma corri pure il rischio che per andare a recuperare banda dopo te lo vadano a comprimere... mentre sarebbe stato meglio l'audio CD non compresso.
Consiglio la lettura di questo:
http://www.homerecording.it/articoli/mondo-audio/1365-i-formati-audio-ad-alta-risoluzione-sono-inutili.html
Sono in perdita, come fanno a tirare avanti?
Era anche ora. La cosa divertente è che fino a pochi mesi fa quando Amazon Music HD è sbarcato sul mercato Spotify ha detto di non essere interessata all'Hi-Fi in quanto non c'è mercato per questo formato. Ora hanno cambiato idea e si sono piegati al volere degli utenti.
Giusto il mese scorso ho chiesto l'annullamento e il rimborso di 9,99 specificando che la qualità audio fosse scadente e sarei passato alla concorrenza che offre una qualità Hi-res. Avranno fatto tesoro della mia lamentela e quella di altri utenti.
Spero solo che non si limitino alla qualità CD e mettano a disposizione l'Hi-res e che il prezzo non superi i 15 euro mensili per i singoli e 20 per gli abbonamenti famiglia.
Il mio impianto ringrazia.
Non proprio, Tidal, qobuz e amazon music offrono anche l'audio ultra hd fino a 24bit 192khz, che è molto meglio del CD
Tidal lo sotterra già amazon music hd che costa 15 € al mese e il family 20 su 6 persone.
Dici che comunque loro trattano i file originali in qualche modo?
In ogni caso per apprezzare davvero le differenze bisogna avere il giusto sistema di ascolto, altrimenti non credo serva a molto.
Finché spotify non dà mqa, io resto con Tidal. Per quanto pure io preferisca la gestione musicale di Spotify... Non si può aver tutto
Ma non mi pare proprio, ho controllato, e i picchi in decibel su Jriver restano uguali. E io sull'impianto preferisco sempre mqa all'ascolto
che poi l'mqa di tidal non è tutta sta cosa nella maggiorparte dei casi, sono versioni cd con volume sparato al massimo :/
Speriamo! Per me il loro servizio è il migliore, infatti anche se per qualche mese ne provo altri torno sempre a Spotify. Se aggiungono tutte queste feature che hanno i rivali, sarebbero imbattibili.
Di solito quando i servizi di streaming introducono queste diciture tipo HD, HiFi e simili intendono sempre la qualità CD. Credo che solo Tidal si spinga oltre con i master. Questo per dire che magari non hanno scelto il termine adatto, ma i consumatori sono abituati a queste sigle per definire la qualità CD,quindi alla fine loro si "adattano".
Non per fare il pignolo rompiballe, ma con audio in "alta risoluzione" si intende che ha un sampling rate > 44khz e/o una dimensione del singolo sample > 16bit.
Che non è il caso, perché se parlano di "qualità CD" è proprio il classico 44khz/16bit. Qui mi pare si parli semplicemente dello stesso audio di sempre ("da CD" per capirsi) ma con una codifica lossless. Che è comunque ottimo, sia chiaro, ma il termine "alta risoluzione" è fuori luogo.
Ma che cosa ci sta di tanto eccitante in una notizia del genere? Si parla semplicemente di qualita' standard CD 16/44. L'alta risoluzione o HI-RES e' un'altra cosa in quanto 24/96 quella di AMAZON, TIDAL, QOBUZ. Certo che meglio della monnezza a 320 kbps attuale. Comunque rimarra' sempre piu' appetibile AMAZON UHD a 15 euro.
Beh ma su tidal e Qobuz sono abituato a una qualità superiore al CD... L'eleganza di tidal, ora che hanno sistemato la home in stile spotify (più focalizzata sui toui ascolti rispetto alle proposte) è difficile da abbandonare. Idealmente qobuz è anche meglio, sembra un vero negozio di dischi online, ma l'app e l'organizzazione è due spanne sotto.
yesss, l'ho letta da qualche parte, forse proprio su hdblog...
Intendi la possibilità di leggere i testi?
io sapevo che era in prova questa feature, per fine anno dovrebbe uscire.
Arriva anche nella versione mod o solo in quella a pagamento?
La cosa assurda è che è possibile cercare un brano tramite il testo, quindi comunque avranno caricato tutto sulla piattaforma. Perché non fanno visualizzare i testi se ci sono già? Non ha davvero senso.
La qualità cd però è la risoluzione standard, tanto più che è stato il primissimo formato digitale!
Ottimo comunque, si sono quasi allineati a tidal (che ha la vera alta risoluzione, anche se su relativamente pochi album), da vedere il prezzo però!
Finalmente!
Spotify è due spanne sopra tutti gli altri, non c'è partita sull'insieme di funzionalità e sulla capacità di spaziare per ore alla scoperta di nuova musica senza mai annoiarsi. L'aggiunta della qualità lossless permetterà di abbandonare quell'obbrobrio di Vorbis che usano come codifica, dove Tidal con il 320 kbps AAC fa decisamente meglio. Ma Tidal non è un granché come servizio, e probabilmente Amazon Music Hi-Fi a 15€ gli sta già rubando utenti.
Spotify Hi-Fi è un sogno che si avvera. Aspettiamo solo di conoscere il prezzo, ma comunque penso che sarà un duro colpo per tutta la concorrenza.
Trop.
R.i.p. TIDAL.
quindi, niente 24 bit?
Beh no, 320kbps è ben compresso, poi chiaramente le tecniche di compressione psicoacustica fanno sì che la qualità non sia distinguibile dal CD a meno di non avere un buon orecchio e un buon equipaggiamento. Quella che ora tutti vendono come audio HD ecc è nient'altro che il caro vecchion CD. In pratica, stiamo tornando alla normalità.
Perche'?
Sono morti di Covid???
E le lyrics...
Alta risoluzione?
Ah pensavo che Spotify proponesse pure i video delle canzoni.
Peccato.
Mamma mia che pasticcio che hai scritto. Dici che non si parla di alta risoluzione quando è addirittura sottolineata in neretto nell'articolo. Poi dici che la qualità cd è alta risoluzione e poche righe sotto che alta risoluzione indica solo una qualità superiore a quella cd. Quanta confusione. L'unica cosa su cui sono d'accordo è che bisogna fare i puntigliosi dove serve: qui serve, sono stati usati termini completamente sbagliati. Non è obbligatorio parlare di cose che non si conoscono.
ah pensavo che 320 kbps fosse più o meno la qualità da CD, ma probabilmente ricordo male quindi
penso fosse ironico
Tidal Hi-Fi offre audio a 16 bit 44khz, Tidal Master entra nel campo Hi Res. Non è noto con precisione come Spotify commercializzerà la sua offerta. Se poi vogliamo fare i puntigliosi facciamolo quando serve, nessuno nell'articolo ha nominato l'etichetta commerciale Hi Res, che tra l'altro indica solamente una qualità superiore a quella CD e non è una definizione ben precisa. Con alta definizione è quindi possibile indicare anche la qualità CD, perché non fa riferimento al marchio Hi Res (non sono sinonimi tecnicamente).
Underrated comment.
Era ora, mancavano praticamente solo loro.
Come Disney+ in ambito streaming video offre il 4K HDR senza distinzione di prezzi, Spotify porebbe fare lo stesso con l'audio HiFi e fare un altro bel botto
*ride ascoltando i Daft Punk su Tidal HiFi*