
15 Aprile 2021
TikTok è nuovamente sotto accusa in Europa in seguito alla denuncia sporta dal BEUC (l'Organizzazione Europea dei Consumatori) alla Commissione Europea e alla Rete di cooperazione per la tutela dei consumatori. Sono diversi gli aspetti non chiari del social cinese esposti nella documentazione, a partire da alcuni punti dei Termini e delle Condizioni che andrebbero ad esclusivo vantaggio di TikTok e a discapito degli utenti. Ma andiamo con ordine.
A sostenere l'azione del BEUC ci hanno pensato anche le agenzie dei consumatori di 15 Paesi europei. In Italia lo ha fatto Altroconsumo, portando la questione all'attenzione del Garante della Privacy e dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato al fine di avviare un'indagine nei confronti di TikTok, già al centro dell'attenzione delle autorità del Garante per la questione realativa alla verifica dell'età degli utenti italiani. I punti che questa volta vengono contestati sono principalmente tre e, come evidenzia il comunicato di Altroconsumo, riguardano:
- clausole vessatorie nei Termini di Servizio che si presentano poco chiari, ambigui e comportano uno squilibrio tra il professionista che fornisce il servizio e gli utenti, a danno di questi ultimi;
- clausole vessatorie e pratiche commerciali scorrette nella Politica per gli articoli virtuali che include, tra le altre cose, carenza di chiarezza delle informazioni precontrattuali e assenza di un meccanismo efficace di autorizzazione che prevenga abusi del sistema di pagamento in-app utilizzato per acquistare le “monete virtuali” di TikTok;
- mancata adozione di misure efficaci per tutelare gli utenti, tra i quali ricordiamo numerosi bambini e adolescenti, dalla pubblicità occulta delle aziende, attraverso influencer, e da contenuti potenzialmente dannosi.
In particolare sembra che i Termini e le Condizioni del servizio permettano a TikTok di ottenere diritti irrevocabili su tutti i contenuti pubblicati sulla piattaforma, che possono in seguito essere utilizzati, riprodotti e venduti senza il consenso dell'autore e senza che questo venga in qualche modo remunerato.
In aggiunta, TikTok è anche accusata di non proteggere i minori dall'esposizione a comportamenti pericolosi (come ad esempio le famose challenge che possono portare a conseguenze nefaste), di non adottare condizioni chiare e oneste nella vendita della sua valuta virtuale (utilizzata per fare donazioni sulla piattaforma) e di gestire i dati degli utenti in maniera fuorviante.
Stando a quanto riportato da Reuters, un rappresentante di TikTok avrebbe confermato che l'azienda è già entrata in contatto con il BEUC e che è pronta ad ascoltare le loro preoccupazioni su questi temi, dichiarandosi aperta al dialogo. Oltre a ciò, ha ricordato che TikTok integra una sezione - all'interno dell'app - dedicata ad informare gli utenti sulle sue politiche relative alla privacy, in particolare con spiegazioni semplificate adatte ai minori.
Sembra comunque che i guai per il social non siano certo finiti: dopo lo scontro frontale con la passata amministrazione USA - al momento dall'esito ancora congelato -, anche le autorità europee non vedono di buon occhio la piattaforma controllata da ByteDance.
Commenti
In effetti le loro pubblicità sono spesso al limite della decenza (alcune, altre l'hanno proprio ignorata).
E' una storia mooolto lunga, però sì..il paradosso con la televisione c'è
"Vuoi sapere come ho guadagnato 1 milione in un'ora? Iscriviti al mio webinar" Cit :)
Bannarla no?
lo dice mio cuggino americano che lavora nella CIA
se lo dici tu.
Ho pensato alla stessa cosa mentre leggevo l'articolo. Sembra un metodo più raffinato, rispetto a quello americano, per far chiudere questo social.
Perché è cinese e perché è usato prevalentemente da giovani, cosicché è facile oggetto di critica da parte dei over 40, che da una parte aberra la frivolezza dei “giovani di oggi”, ma dall’altra parte tik tok è pieno di loro account che fanno complimenti sotto ai video dei sedicenni in costume da bagno.
Insensato lo dici tu...e per fortuna non è l'unico a cui fanno le pulci...meglio tardi che mai.
Bisogna fare l'impeachment anche per tik tok
ma infatti la questione si è appianata, il problema principale è che è tutto gestito da algoritmi perciò alcune volte devi chiedere la revisione da un umano
ma poi sta storiella che "gli inserzionisti non vogliono essere associati a contenuti seri"?
I TG e le trasmissioni di report non hanno pubblicità?
loro lo fanno per il tuo bene e non ti spiano
perchè "mette in pericolo la sicurezza nazionale dei paesi"
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Qualcuno dovrà poi spiegare alla Storia l'accanimento insensato verso questo social. E il totale trattamento differenziato rispetto alle altre piattaforme.
facebook e google no eh?
Se volessimo fare il processo alle pubblicità, Google dovrebbe chiudere. Basti pensare ai banner che propongono investimenti-truffa, o che spacciano rimedi miracolosi per dimagrire in venti giorni.
Strano non l'avrei mai detto.