Caso TikTok, la proposta: smartphone vietati ai bambini, iscrizioni social con SPID

25 Gennaio 2021 524

La tragica vicenda della bimba di 10 anni la cui morte per asfissia sarebbe potenzialmente legata a una sfida su TikTok ha imposto nel dibattito pubblico l'urgenza di regolamentare l'accesso ai social dei minori, col Garante della privacy che ha disposto il blocco dell'uso dei dati relativi a quegli utenti di cui non sia stata accertata con sicurezza l'età.

La sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, in un'intervista rilasciata a Il Giorno, ha dichiarato la necessità di un tavolo guidato dalla Presidenza del Consiglio per stabilire l'età minima necessaria per possedere e utilizzare uno smartphone:

È insensato che per guidare l'auto serva la patente e per usare il cellulare non ci siano limiti in base all' età. Gli smartphone sono potenti come le automobili, se non di più, e bisogna fare distinzioni nella possibilità di utilizzo con l'età evolutiva dei ragazzi. Vanno limitate la connessione e certe app: i bimbi non possono passare le notti svegli a chattare. Gli adulti e le istituzioni non sono riusciti a entrare in questo mondo e quindi i più piccoli non sono tutelati

Quello dell'età minima è un tassello di un mosaico più ampio che riguarda divieti, controlli e sanzioni da infliggere alle aziende che producono contenuti pericolosi. Secondo la Zampa, la discussione attorno a questi temi deve prodursi tra garante della privacy, garante nazionale dell'infanzia, l'autorità delle telecomunicazioni, i pediatri, i neuropsichiatri, gli psicologi, i genitori, gli insegnanti, la polizia postale e le aziende tecnologiche. E deve tradursi in legge nei tempi più stretti possibili.

Inoltre, la sottosegretaria suggerisce l'impiego della SPID, ovvero dell'identità digitale, per consentire l'accesso ad alcune app, in modo da verificare l'età degli utenti:

Collegare l’ iscrizione all’ identità digitale Spid è una buona idea. Poi, servono più poteri alla polizia postale e più divieti e sanzioni ai provider. Non bisogna dimenticare la formazione dei genitori, troppo lontani da questi strumenti. E i ragazzi devono conoscere a memoria il codice penale in materia: bisogna istruirli, sapendo cosa rischiano se infrangono la legge.

Per la sottosegretaria è cruciale anche l'introduzione di una formazione specifica per i ragazzi che li istruisca sui pericoli che corrono in rete e non solo come potenziali vittime, ma anche sulle conseguenze penali che si corrono infrangendo la legge. E servono pure strumenti per consentire ai genitori di accorciare una diffusa distanza dal mondo digitale, che ne pregiudica spesso la capacità di svolgere un'efficace azione preventiva. L'ultima stoccata è per l'uso degli smartphone a scuola:

Sono favorevole a proibire l'uso dello smartphone a scuola: provoca solo distrazione e danni intellettivi. Quando entri, lo consegni, poi lo riprendi all'uscita.


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Commenti

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Maicol.Mar

Ah ok, sembrava tu fossi un troll ma ti dichiari un boomer.
Grazie per la precisazione.

Montz

Ok boomer

Ocram

Visto che i genitori non sanno fare i genitori deve ricorrere lo stato.

supermendi

Teoricamente sarei d'accordo con chi non vede di buon occhio l'obbligo di usare un documento, ma la libertà di cui stiamo godendo ora come la stiamo usando? Oltre alla verifica dell'età si risolverebbero altri problemi, quali l'uso dei bot (che hanno influenzato elezioni, ricordiamolo), il proliferare di profili fasulli, mentre chi resta sarebbe responsabilizzato a pensare un po' di più prima di scrivere. I social diventerebbero più vivibili o no? Io penso di si.

csharpino

No caro, questo poteva valere negli anni 2000 oramai il mondo digitale è entrato a far parte della vita quotidiana di chiunque quindi non ci si può esimere dall'educare i figli in questo ambito esattamente come si fa (o meglio si dovrebbe fare) per gli altri aspetti della vita come la scuola, il lavoro, il denaro ecc ecc.
E non è valida neanche l'affermazione che i genitori ne sanno meno dei figli, perchè per quanto puoi non essere aggiornato sull'ultimo social di moda al momento tra i giovani i pericoli a cui vengono esposti i bambini su internet li si conosce benissimo e se ne parla da anni ovunque quindi l'ignoranza (dei genitori) non può essere una scusante.

GinoGinoPilotino

Infatti non lo sono

Maicol.Mar

No, ammetto di non aver seguito le lunghe discussioni fatte, ho solo letto qualcosa sotto questo articolo.

si discute del principio, si dibatte una norma per soddisfarlo e contestualmente si creano gli strumenti per utilizzare e rispettare detta norma; o sbaglio qualcosa?
Si decide quale problema si vuole risolvere e nella legge c'è sia il principio da risolvere che come strutturare gli strumenti.


Su questo punto quotato, se ho ben capito, diciamo la stessa cosa, solo che io con il termine principio intendevo proprio il problema.

Capisco e approvo il resto del tuo messaggio, resto solo dubbioso su cosa sia peggio: approssimazione o immobilismo (inteso come mancanza di lungimiranza nel legiferare ambiti che hanno preso molta importanza nella vita di ognuno di noi).

L0RE15

Cosa c'entra la fazione politica?! A parte che è d'accordo anche la destra.
"Atto criminale di controllo avanzato dei cittadini"?! Mangiato pesante? Oppure semplice coda di paglia? Dove sarebbe il provvedimento autoritario?! A parte che i minori dovrebbero già essere controllati e non sono liberi come un adulto essendo per loro in solido responsabili i genitori che hanno il diritto di dare loro obblighi e divieti. Forse questo non lo sa...
Allora è autoritario anche il decidere che con un 50 cc io non possa circolare in autostrada e/o in tre in sella...e così via.

L0RE15

Appunto, visto che quei tre aspetti da lei nominati spesso fanno acqua da tutte le parti (soprattutto l'ultimo...), la società, per tutelare tutti, impone regole e divieti.

L0RE15

A scuola in classe va proibito.

"E i ragazzi devono conoscere a memoria il codice penale in materia: bisogna istruirli, sapendo cosa rischiano se infrangono la legge".

Giusto, e magari, prima di tutto, anche una certezza della pena (in generale per qualunque reato, adulti o adolescenti che siano).

Albibar

ci sono dei genitori che neanche si pongono il problema e alcuni non riescono ad impostare un account in base all'età del figlio al fine di non permettere l'accesso a certi contenuti

danieleg1

E tutti i genitori di ragazzi che sono andati a 200 all'ora e si sono schiantati? Vietiamo le moto/auto?
Pe i social, ti svelo una cosa: usi una vpn e tutti questi ipercontrolli magicamente spariscono. Cosa hai ottenuto a parte regalare ancora più dati ai social?
E ribadisco che decisioni così critiche non vanno assolutamente fatte sull'onda dell'emozione.

Maicol.Mar

Questi sono i commenti più divertenti come stile.
E' un po' come la camicia coi baffi: se va bene a me va bene a tutti XD

Andrej Peribar

Non so se hai seguito le lunghe discussioni fatte, ma io dico proprio questo.

si discute del principio, si dibatte una norma per soddisfarlo e contestualmente si creano gli strumenti per utilizzare e rispettare detta norma; o sbaglio qualcosa?

Si decide quale problema si vuole risolvere e nella legge c'è sia il principio da risolvere che come strutturare gli strumenti.

Che un minore non potesse fare lo SPID mi era sconosciuto

Probabilmente anche alla politico che ha proposto la legge.
L'approssimazione è quello che io temo.
Non il cercare una soluzione ad un problema.
Altrimenti come dicevo nell'altro articolo, finiamo per sparare ad una mosca con un cannone

Dark!tetto

È un'arma a doppio taglio a certe età*, il problema non è dargli lo smartphone, il problema è essere vigili e non sempre è possibile se il mondo social è una giungla senza regole. Quindi la colpa non è esclusiva, ci vuole sua più attenzione da parte dei tutori, sia una responsabilizzazione di piattaforme che a fronte di click e iscrizioni ($$$) lasciano libero chiunque di fare quello che vuole. D'altrocanto posso garantirti che nella maggior parte dei casi non dare lo smartphone ad una certa età ha ormai impatti psicologici e sociologici importanti che vanno peggiorando di giorno in giorno. Il dibattito è aperto, ma è quasi certo che, specialmente in certe culture, la sottrazione di questi strumenti porterebbe oltre al disagio sociale anche un escalation di violenza e non per ultimo all'aumento del tasso di suicidi per depressione giovanile. Tutto questo perchè ormai è diventato strumento d'uso quotidiano per tutti e non è cos' facile limitarlo in corso d'opera con una sorta di proibizionismo che sappiamo come va a finire di solito.

Maicol.Mar

Ok.
Ma nello SPID non c'è alcun dato sensibile, quelli sono custoditi da chi ti rilascia lo SPID.
Esso dovrebbe servire al servizio a cui si vuole accedere per verificare se quello che chi richiede l'accesso ha indicato è vero o meno. Anche se si riscontrassero incongruenze il servizio che fa un controllo tramite lo SPID avrebbe come uniche informazioni che quello che inserite non sono la mia reali.
Non vedo rischi di violazione di privacy.

Come detto lo vedo un problema ancora più grande rispetto al motivo per cui si solleva il polverone, un modo per responsabilizzare gli utenti in generale.

Che un minore non potesse fare lo SPID mi era sconosciuto, ma è un problema facilmente superabile usando la CIE.
O addirittura, se il limite deve essere la maggiore età, se non hai uno SPID non entri/registri al servizio. Una volta fornito lo SPID va solo verificare che esso sia esistente e in corso di validità, senza accedere a nessun tipo di dato, neppure relativo all'età.
Più privacy di così!

Hai ragione sul fatto che vadano prima create le condizioni per far tutto ciò, ma non che senza norma non si possa discutere del principio, anzi:
si discute del principio, si dibatte una norma per soddisfarlo e contestualmente si creano gli strumenti per utilizzare e rispettare detta norma; o sbaglio qualcosa?

Dark!tetto

Eh si meglio un disclaimer con la casellina da barrare "sono maggiorenne", quale bambino potrà mai bypassarlo. Fidiamoci anche sulla parola per vendere tabacchi e alcool e magari facciamoli entrare pure negli stripclub. Quando capirete che la vostra voglia di libetrtà di delinquere o aggirare le norme va a scontrarsi con quello che è la libertà e sicurezza di tutti già staremo ad annaffiare le piante con energy drink (cit.) da anni.

Maicol.Mar

Guarda io mi collegavo ad internet con modem 56k e ricordo che chattavo su mIRC...
Ho iniziato usando Spectrum (credo XZ o qualcosa di simile), Amiga (non ricordo il modello) e poi il mitico Commodore64 (passato poi al 128, così Puzzle Bubble girava meglio dal mangianastri lol). Credimi ben oltre i 15/20 anni fa.
Ritengo che quello che tu hai detto non corrisponda alle mie esperienze e quindi su questo punto continuo a non essere in accordo.

Le indagini le farà sempre e solo la magistratura, ma in funzione delle leggi che sono decise da un governo, non vedo altri modi in democrazia.

Non ho mai parlato di FB, ma onestamente penso anche a qualcosa che vada oltre il problema sollevato a causa della morte di questa ragazzina. Trovo sia utile una identificazione per responsabilizzare l'utilizzo del web da parte di tutti, minorenni e maggiorenni.

Alfonso

Stai mischiando l'educazione civica con l'educazione informatica di cui i genitori ne possono sapere meno dei figli data l'età che li separa.
Io sono allibito, puntare sempre il dito contro i più deboli è vergnoso

Alexv

Quella su cui non ti trovi d'accordo non è una mia opinione. Ti sei mai collegato ad internet 15-20 anni fa? Ebbene c'era già di tutto (tranne la PA, ferma all'età della pietra).

Posso quasi essere d'accordo sull'uso dello SPID solo per la registrazione, ma resta il fatto che eventuali indagini deve farle solo e soltanto la magistratura con valide motivazioni, non i governi in via preventiva. Poi porrebbe interrogativi in fatto di sicurezza informatica, ma questo esula dalla discussione.

Usarlo su Facebook non vedo quali vantaggi possa apportare. Certo, ora è facile falsificare l'età, ma non è poi così difficile risalire all'utente, visto il modo in cui la maggioranza usa il servizio.
Comunque nessuno occupa il Campidoglio americano sulla base di un post di un quindicenne. Forse sono i "grandi" che dovrebbero dare l'esempio.

Just.In.Time

Si, intendevo proibirne l'uso anche fuori scuola. Difficile vigilare cmq.

Andrej Peribar

No. Non ci siamo compresi.
A me il check della maggiore età con lo SPID o la CIE va bene.
Ma deve essere legiferato in questo modo.

Ossia l'introduzione della verifica via SPID o CIE deve essere subordinata alla specifica che viene prelevata solo la verifica e non l'identità.

Il fatto che nessun si ponga il problema della normativa e della sua messa in opera è palesato dal fatto che nessuno ha riflettuto sul fatto che ad oggi un minore NON può fare lo SPID.

Adeguiamo le normative poi introduciamo il check.
Senza norma si discute del principio.

Montz

Stronz4te, ho sempre usato smartphones quando ero minorenne e non è mai successo nulla, dipende dall'educazione, dal controllo dei genitori e dalla mentalità di una persona

Maicol.Mar

Oggi alcuni i ragazzini prendono le sigarette dal tabaccaio (che rischia il suo a farlo) o agli automatici facilmente con la tessera del papà. Gli stessi alcuni ragazzini ruberebbero il cellulare alla mamma (o ad altri) per farci i fatti loro.
Siamo entrambi in accordo su ciò. E credo siamo pure in accordo sul fatto che non tutti i ragazzini si comportano o comporterebbero così.

Ma cosa vuol dire questo? Che siccome non si riesce ad imbrigliare tutti è giusto fare che sia libero per tutti?

Va bene l'educazione, ma non puo essere l'unica soluzione adottata Andrej. Se fosse così efficace non servirebbero neppure leggi o sanzioni.

Oggi non esiste un metodo per controllare e questo è un metodo.
Ce ne possono essere dei migliori? Ben venga,l ma da qualche parte dovremo partire poichè non mi pare che così ci si trovi in una situazione invidiabile.
E io non penso solo ai ragazzini, ma anche agli adulti che grazie all'anonimato pressochè totale possono dire e fare un po' quello che vogliono con pochi limiti e pochissimi casi che poi portano una inchiesta ad approfondire e indagare una persona reale.

Il problema qui è a mio avviso è differente leggendo vari post.
Molte persone, te compreso, sono convinte che lo SPID trasmetta tutti i dati di cui è in possesso a chiunque.
Potrei aver capito male io ma non mi pare affatto che sia così.
Da ciò che ho inteso è una forma di verifica per cui il sito XYZ chiede all'ente certificatore se lo SPID fornito da me che mi sto registrando rispecchia alcune delle informazioni inserite, ovvero:
potrei iscrivermi con un nome falso ma la mia data di nascita reale e se il controllo va a verificare solo l'età risultare conforme poichè non incrocia altri dati.
Ecco perchè io non vedo nessuna violazione di privacy, serve "solo" a convalidare idati, non a fornirli!

Tu mi dici che sei certo lo SPID non risolva il problema, possibilissima coe tesi. Ma quindi ritieni che un problema ci sia. Meglio tentare usando lo SPID o fare nulla?

Lupo1

Mi riferisco al tuo post

Lupo1

Ne ho molti di più...

Alexv

L'ho fatto notare molte volte, ma nessuno risponde. Eppure le discussioni più istruttivo in rete le ho viste fare sotto nick name.

Andrej Peribar

Ed una volta fatto lo SPID in questa ottica cosa risolvi?
Oggi i ragazzi prendono le sigarette dai distributori con le tessere sanitarie prestate o smarrite.

L'unico modo per avere sicurezza è l'educazione.
Infatti questi sono isolati che non farebbero nemmeno statistica.
La ragazzina di 10 anni non solo aveva decine di account anche decine sullo stesso social, ma non ha ritenuto pericoloso asfissiarsi per "sfida".

Il problema è estremamente legato all'educazione, più che al controllo.

Almeno io la penso così.
Lo SPID non servirà assolutamente a nulla, perché i genitori daranno le loro credenziali per non farli sentire emarginati o semplicemente sentirli piangere.

Se domani mettono lo SPID, non risolveremo il problema.
Questa è la mia certezza (se vuoi pregiudizio). ce lo dirà il tempo.

Omar

ci arrivano questi geni piddini e compagni a capirlo secondo te? perché per sti comunisti poi qualunque commento, anche sarcastico, se fatto contro di loro sarebbe occasione per querelare

Omar

appunto! poi usano questi fatti come pretesti.. dove finisce la libertà di parola con l'insulto o l'infamia? il tutto mentre chi ammazza, stupra o altro ha meno problemi di chi manda a fank.ulo qualcuno su Facebook

Maicol.Mar
Dovevi dare i tuoi dati, ma solo per la registrazione. Non eri tenuto a farli sapere agli altri utenti e tuttora molti forum scoraggiano dal farlo.

Perchè usare lo SPID dovrebbe fornire i dati in chiaro agli altri utilizzatori? servirebbe da conferma di alcuni dati, soprattutto l'età invece di lasciare alla mera volontà dell'utente se fornire dati reali o fittizi.

"Un millesimo delle persone" non vuol dire poche. E sicuramente l'età media era molto più bassa.
Veniva già usato per gli scopi più disparati, dal gioco, alla discussione, al lavoro (nel privato), alla chat, agli "incontri".

Sono tutte tue supposizioni che rispetto ma onestamente non mi trovano in accordo

Lo SPID è utilissimo in molti ambiti, nel settore lavorativo, nei rapporti con la PA e nelle compravendite, ma ci sono casi in cui è più una inutile e talvolta dannosa intromissione nella privacy, i social ne sono la dimostrazione.

Scusami cosa dimostrerebbero i social? perchè dalla frase sembra che dimostrino che lo SPID non sia utile nei social, ma non essendo affatto integrato non ha senso questa lettura.

Maicol.Mar

No Andrej, sei troppo intelligente per credere a quello che hai scritto!

Basta che il minore resetti il device e le impostazioni fatte vanno perse, basta che metta da parte i soldi dei regali di natale e si compri un cellulare che poi sotto una rete wi-fi fa quello che vuole, basta che trovi (o rubi) un telefono che non ha un blocco ed ecco che puo fare quello che vuole.
Oggi non esiste metodo di controllo, non basta educare qualcuno per controllarlo, non ricordi più quando avevate 13-15-17 anni? Quanto eri accondiscendente con le leggi o le regole imposte da papà? e i tuoi amici?

efremis

È una cosa che c'è sempre stata (vedi i video porn0 personali girati non sui social), ma adesso che sta diventando sempre più pubblico e importante a maggior ragione.
Autenticarsi con lo SPID è qualcosa che tutela e, teoricamente, ti tutela verso gli altri semmai. E poi un conto è lo SPID verso il sito o le autorità, un conto è mettere il nome e cognome per forza nei confronti di tutti, questo è un altro discorso.

Alexv

Immagino perché tu hai 16 anni.

Alexv

Leggi l'articolo.

Alexv

Sui social vedi nomi e cognomi, eppure i contenuti fanno ugualmente schifo.

Alexv

Eppure il declino è iniziato con i social, quelli che chiedono tutti i tuoi dati anagrafici, ti espongono alle gogne pubbliche e dove una brutta discussione può sfociare nel suicidio.

csharpino

Non sto mischiando per niente pere con banane sono tutti esempi di situazioni dove sono i genitori i primi a non aver adempiuto all'educazione dei figli.

Andrej Peribar
Dati sensibili... io parlavo di SPID.

E la spid secondo te cosa trasmette, dati sensibili con l'aggiunta che sono autenticati a livello statale.

Lo SPID non è fornire i propri dati, ma un sistema che dovrebbe essere


usato per verificare solo le informazioni pertinenti come ad esempio


l'età.


Sono società terze e accreditate che hanno in mano i dati legati allo SPID, non il sito a cui ti registri.

La SPID trasmette i dati.

Deve essere settata, con il unico check dell'età.

Allora potrebbe andare bene.

Ma ribadisco il punto: oggi non esiste nessun tipo neppur minimo di
controllo, basta flaggare una casella dichiarandosi maggiorenni. E'
questo il sistema migliore per tutelare anche i minori?
Non sarebbe ilcaso di trovare strumenti migliori?


Esatto ribadiamo il punto.
Esiste un metodo, è il parental control.
Ad un 13 enne qualcuno lo smartphone glie lo ha comprato?
Gli ha dato i soldi?
Vedono che lo usa?

Impostassero l'età sul device.
È fattibile già oggi e già ieri. Senza nessuna legge in merito.

Davide

Vallo a dire ai genitori se l'hanno educata bene, io so solo che con accesso 3d facciale alle app e vietando l'accesso ai minori l'app sarebbe risultata inaccessibile, e stessa cosa anche vietando l'uso di Questi terminali ai minori, o uso solo in presenza di genitori.
Per i criminali ognuno si assume la responsabilità di ciò che dice, se so chi sei, e ti sei autentificato ci pensi due volte prima che passa direttamente la postale, o prima che ti arrivi una multa salata o una diffida

Maicol.Mar

Dati sensibili... io parlavo di SPID.

Anche tu hai convenito che bisognerebbe valutare l'età. Quali altri metodi vedi?
Lo SPID non è fornire i propri dati, ma un sistema che dovrebbe essere usato per verificare solo le informazioni pertinenti come ad esempio l'età.
Sono società terze e accreditate che hanno in mano i dati legati allo SPID, non il sito a cui ti registri.

Ma ribadisco il punto: oggi non esiste nessun tipo neppur minimo di controllo, basta flaggare una casella dichiarandosi maggiorenni. E' questo il sistema migliore per tutelare anche i minori?
Non sarebbe ilcaso di trovare strumenti migliori?

Andrej Peribar

Ci sono casi di furto di dati sensibili online (l'ultimo quello che ha coinvolto ho).
Tu vuoi aggiungere altri dati ad un sistema in pieno data mining, senza alcuna vera necessità.
Se non la percezione delle persone per singoli eventi che non farebbero nemmeno statistica considerando le miliardi di interazioni online.

danieleg1

Un vero criminale aggirerebbe qualsiasi controllo, quelli che diffamano o fanno cavolate su internet lo fanno tranquillamente con accanto nome e cognome su facebook. Sulla tragedia, per quanto tragica, non si risolve affatto vietando a caso sull'onda dell'indignazione, ma educando (cose del genere succedevano lo stesso anche prima dei social).

Alexv

Dovevi dare i tuoi dati, ma solo per la registrazione. Non eri tenuto a farli sapere agli altri utenti e tuttora molti forum scoraggiano dal farlo.
"Un millesimo delle persone" non vuol dire poche. E sicuramente l'età media era molto più bassa.
Veniva già usato per gli scopi più disparati, dal gioco, alla discussione, al lavoro (nel privato), alla chat, agli "incontri".
Non ho parlato di cosa dice la legge, ma di cosa tutela l'utente e cosa no.
Lo SPID è utilissimo in molti ambiti, nel settore lavorativo, nei rapporti con la PA e nelle compravendite, ma ci sono casi in cui è più una inutile e talvolta dannosa intromissione nella privacy, i social ne sono la dimostrazione.

Alexv

Sì. Diciamo abbastanza perché connettendoti potesse metterti in contatto con più persone di quante ne avessi conosciute nella tua vita privata, soprattutto se eri giovane.

Andrej Peribar
E se ti diffamassi oggi e tu volessi denunciarmi cosa accade?

Quello che accade se ti loggi con SPID, parte l'indagine.

Che non c'è n punto di partenza per capire chi sono, potrei nascondermi dietro una VPN, utilizzare un PC con più utilizzatori o adottare altre "strategie" per nascondermi.

Cosa che potresti fare anche con SPID.
Addirittura usando credenziali rubate e deviando le indagini che si concentreranno per primo sul possessore di SPID.

efremis

Ma io sono assolutamente d'accordo.

Maicol.Mar

E se ti diffamassi oggi e tu volessi denunciarmi cosa accade?
Che non c'è n punto di partenza per capire chi sono, potrei nascondermi dietro una VPN, utilizzare un PC con più utilizzatori o adottare altre "strategie" per nascondermi.
A mio modo di vedere nelle circostanze odierne l'indagine richiederebbe certamente molti più sforzi rispetto al verificare che la diffamazione sia avvenuta da parte di quella singola persona che tu avresti denunciato.

Che non svaniscano come d'incanto tutti i problemi ovvio siamo concordi, ma che si possa intervenire per migliorare la situazione a mio modo di vedere è doveroso. Naturalmente con questo non voglio dire che ussare lo SPID sia la soluzione perfetta, ma forse una base di partenza? forse l'inizio di una discussione che puo portare a trovare altre metodologia migliori? Ben venga, ma oggi internet è troppo spesso un Far West.

Maicol.Mar

Stra utilizzato? Bho secondo me non esiste confronto con l'utilizzo odierno, ovvero se all'ora era stra utilizzato che termine useresti oggi? stra-mega-super-iper-maxi-ultra-abusato XD

Maicol.Mar

Utilizzare lo SPID, se ben integrato, non credo andrebbe a ledere alcuna privacy per diversi aspetti:
1) è già oggi obbligatorio all'atto di una registrazione fornire dati veritieri. Che ciò non venga fatto è prassi comune ma non vuol dire che sia conforme alla legge:

Art. 494 del Codice Penale
Chiunque, al fine di procurare a se' o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, induce taluno in errore, sostituendo illegittimamente la propria all'altrui persona, o attribuendo a se' o ad altri un falso nome, o un falso stato, ovvero una qualita' a cui la legge attribuisce effetti giuridici, e' punito, se il fatto non costituisce un altro delitto contro la fede pubblica, con la reclusione fino a un anno.


2) lo SPID potrebbe appunto impedire di fornire dati falsi senza l'obblico di indicarne altri ma venendo utilizzato unicamente come "codice" per la verifica della maggiore età.

20 anni fa il problema era limitato poichè il web era frequentato da forse un millesimo delle persone che lo utilizzano ora, era a pagamento non "tutto compreso" (o comunque più costoso) e quindi utilizzato da meno persone e che mediamente lo facevano per uno scopo concreto, non per "intrattenersi".
Secondo me regolamentare e rendere le persone responsabili di ciò che scrivono e fanno sul web (lo sarebbe già, ma solo sulla carta,mentre alla prova dei fatti no) è necessario.

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